Un catastrofico start aveva allontanato gli Oilers da ogni discussione di vertice e messo seri dubbi nel roster a sostegno della coppia più forte NHL, quasi incapace di scortarla verso un’obbligata cavalcata da postseason.
Perplessità drammatiche, dato che il gruppo ormai assieme da anni non riusciva a terminare i match senza subire meno di 4 reti e andare in svantaggio per primo, dando perciò a Connor McDavid e Leon Draisaitl il fardello di muovere il disco troppo vicino allo slot e non in ampie transizioni, utilizzando il proprio genio esclusivamente in superiorità numerica.
Da metà novembre in poi, il karma che ha investito Jay Woodcroft, subentrato nel 2021 a Dave Tippett, salvando sostanzialmente la stagione ai blue orange & white, ha permesso allo skipper degli Hartford Wolf Pack AHL – affiliati dei Rangers – di salire in sella qui ad Edmonton e riportare i buoi nella stalla.
Con coach Kris Knoblauch al timone di comando infatti, gli Oilers hanno messo la marcia alta ed iniziato a vincere e convincere, difendendo in blocco e dalla zona neutrale, diventando perciò la miglior retroguardia NHL con 2.42 gol incassati per game, secondi dietro a Winnipeg.
In attacco poi, oltre alle due superstar (27 punti), si sono guadagnati la menzione d’onore Foegele e McLeod, adesso imprescindibili scorer in un gioco d’incanto più corale, produttivo e meno apatico, nel quale tocco ed esperienza potrebbe apportare un veterano del calibro di Corey Perry, fresco di fiducia annuale a 775.000$.
Cinque punti di ritardo da Vegas sono nulla rispetto alle tetre titubanze novembrine, e il 26-6-0 firmato Knoblauch comporta oggi una pts % addirittura superiore ai Knights (.656).
I Blue Jackets 2016 sono stati raggiunti, e se dopo l’attuale extended break il primato verrà ritoccato si agguanteranno niente meno che i Penguins a firma Lemieux-Jagr annata 1993, sebbene il prossimo avversario sarà proprio la corazzata di Vegas.
Il punto numero 800 alla 683° gara, che rende Draisaitl il quarto più veloce di sempre a raggiungerlo, non poteva che arrivare in power play, col one-timer e grazie all’assistenza di McDavid, forse miglior one-two punch contemporaneamente sul ghiaccio mai esistito nella storia.
Difatti, dopo molti esperimenti del passato, quando per “allungare” climax e shift qualitativi la combo veniva spesso divisa, si è poi sostanzialmente deciso di renderli inseparabili, generando quindi top line in full ed even strenght e la prima unità da power play ingestibili per le difese altrui, con statistiche sulle aspettative dei gol tuttora egregie (111.7 su una media NHL di 98.5), permettendo inoltre a un terzo violino quale Zach Hyman di sfruttare le loro transizioni geometriche, velocità e capacità di rilascio disco per performare la bellezza di 30 reti, sfiorando il podio dei mostri sacri Matthews, Reinhart e Pastrnak!
I servigi di McDavid e Draisaitl sono assicurati in questo lato di Alberta fino alla stagione 2025/26, quando il tedesco andrà in UFA un anno prima del celeberrimo collega, anche se il portafoglio di Daryl Katz per mano di Ken Holland dovrebbe a breve mettere sul piatto della bilancia una (scontata) offerta faraonica per l’iconico duo, perfino superiore agli 8,5 e 12,5 mln di cap hit odierni, equivalenti però a garanzia annuale di contendere la Stanley Cup.
Negli ultimi 7 tornei i Big Two sono stati nominati migliori giocatori della stagione regolare addirittura 4 volte (3 Hart il canadese e 1 il teutonico) ed hanno confezionato ben 13 chiamate come all star combinate.
Ciò che impressiona è l’età perfetta per proseguire ancora a lungo il proprio regno, un dominio non esclusivo ma a vantaggio del gruppo, visto che 27 e 28 anni negli sport a stelle e strisce corrispondono appieno al prime time di ogni atleta.
Edmonton, nonostante il penoso avvio stagionale, ha sempre permesso ai commensali della coppia dei sogni di mantenere infatti un plus/minus abbondantemente positivo con Hyman, Nugent-Hopkins e Bouchard, oramai affidabili partner di un power play al 27.1%.
“Malato” di sport a stelle e strisce dagli anni 80! Folgorato dai Bills di Thurman Thomas e Jim Kelly, dal Run TMC e Kevin Johnson, dai lanci di Fernando Valenzuela e dal “fulmine finlandese”. Sfegatato Yankees, Packers, Ravens, Spurs e della tradizione canadese dell’hockey.