Draft 2015. Gli Edmonton Oilers, per l’ennesima volta, hanno la fortuna di ritrovarsi con il primo pick nel draft.

Dopo Taylor Hall nel 2010, Ryan Nugent-Hopkins nel 2011 e Nail Yakupov nel 2012, nessuno dei tre purtroppo capace di cambiare la loro storia, ecco che nel 2015 arriva il talento generazionale più grande della nostra epoca: Connor McDavid.

Ai Sabres il premio di consolazione, e che premio: Jack Eichel. Un giocatore che in qualsiasi altro draft sarebbe finito probabilmente first overall.

Dunque pur senza la prima scelta, Buffalo si ritrova ad avere una pedina da trasformare in colonna portante di una rivoluzione, per tornare ad essere rilevanti come quando giganti del calibro di Hasek e Perrault sfrecciavano in oro, bianco e blu.

Jack doveva essere la svolta. Non lo è stata. Ma sinceramente, non per colpa sua.
Eichel gioca da leader, diventa anche capitano due stagioni fa, e gioca da stella: segna, ha grande visione, migliora sempre di più fisicamente e in difesa, si prende Buffalo sulle spalle.

Ma vede coach dopo coach, GM dopo GM. Cambia compagni di linea più o meno ogni anno. E i Playoff non arrivano, anzi, arrivano penultimi ed ultimi posti nell’intera lega.

Prima doveva essere Rasmus Dahlin, pronto a cambiare il nucleo difensivo e ad essere il franchise D necessario a risalire la china. E non possiamo dire abbia deluso, ma non è stato abbastanza.

Jeff Skinner e Victor Olofsson dovevano portare goal e vittorie. I primi tutto sommato sono arrivati, ma le seconde, purtroppo no.
Anche l’arrivo di un ex MVP come Taylor Hall è stato inutile, vedasi recente trade ai Bruins in seguito all’ennesima stagione passata a guardare con il binocolo la postseason.

Tanti si chiedono: il problema dei Sabres qual è?

Probabilmente la mancanza di continuità: troppi cambi a livello di dirigenza, nessun progetto vero con un allenatore esperto (trovo che la scelta di Krueger sia stata assurda), troppi stravolgimenti del roster.

Alla fine, guardando il gruppo, Buffalo non se la passa così male. Aveva le sue stelle con Eichel ed Hall, Dahlin sta facendo il suo, Ristolainen rimane ottima risorsa. Skinner, Olofsson, Reinhart sono tutti ottimi elementi. Forse qualche problema sul goaltending, ma nulla di esagerato.

In ogni caso, penso che Eichel sia stufo. Ha pazientato molto, ha dato fiducia, e si è impegnato per essere il centro del progetto. Ma il progetto, a quanto pare, o non c’era proprio oppure è stato congegnato davvero male. E vedendo la svendita fatta dai Sabres, è normale chiedersi se un trade nella prossima offseason di Jack sia possibile, se non probabile, con una rebuild basata proprio su quel Rasmus Dahlin che doveva cambiare le cose.

Dobbiamo evidenziare poi che nella stagione 2022-23 sarà attivata la no-movement clause sul contratto di Eichel, che gli impedirebbe di essere scambiato se non di comune accordo. Quindi per il Management dei Sabres il momento per affondare il colpo, e ricevere la giusta ricompensa, lo vede arrivare proprio ora.

Ma cosa potrebbe pretendere Buffalo in cambio?

Ci sono due scenari: il primo è un “quantity trade”, come quelli visti nel passato per Rick Nash, Tyler Seguin o Jeff Carter.

Essenzialmente, Buffalo riceverebbe:
– Un prospetto di alto livello, solitamente un first round pick recente
– Uno o due veterani NHL che possa rinfoltire la bottom-six
– Due pick, uno nel first round

Il più recente di questi scambi lo hanno fatto proprio i Sabres con Ryan O’Reilly.
Le cose non sono andate come speravano, ma appunto ricevettero:
– Tage Thompson, 26° assoluta due anni prima del trade (prospetto di alto livello)
– Sobotka e Berglund (i due veterani)
– Un first rounder ed un second rounder

Il secondo scenario, invece, è un one-for-one trade, simile a quello tra Taylor Hall e Adam Larsson, o al meno recente tra Shea Weber ai Canadiens per PK Subban ai Predators.

E i pretendenti già ci sono: è ormai di dominio pubblico che i New York Rangers (che sono i favoritissimi) e i Los Angeles Kings sono entrambe franchigie interessate al capitano dei Sabres, se dovesse risultare “on the block”.

Un’offerta ragionevole potrebbe essere la seguente per i Rangers:
– K’Andre Miller oppure Vitali Kravtsov
– Ryan Strome
– First rounder e second rounder

Mentre per i Kings:
– Tobias Bjornfot oppure Alex Turcotte
– Alex Iafallo
– First rounder e second rounder

Insomma, che sia in questa offseason o nella prossima, a meno di miracoli capaci di rendere i Sabres franchigia da postseason, Eichel vestirà un’altra maglia. E tutti sembrano convinti sia quella del Madison Square Garden.

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