Siamo arrivati al dunque, il momento più hot della stagione NHL sta per iniziare, proprio quest’oggi infatti nella notte italiana scenderanno sul ghiaccio degli Stati Uniti (le sette squadre canadesi presenti in lega hanno fallito l’appuntamento con i playoff come non succedeva dal lontano 1970) 6 delle 16 formazioni che hanno raggiunto la post season: chi dominando per tutta la stagione, chi dopo una cavalcata magistrale, chi aggrappandosi con le unghie ad un piazzamento “Wild Card”.

Ma tutto ciò che è stato costruito durante i primi 6 mesi della stagione sembra non contare più nulla quando di punto in bianco ogni partita non vale più i canonici 2 punti messi in tasca dopo una vittoria in Regular Season, ma vale una casella in meno nella tabella delle 16 vittorie da dover riempire per portare a casa il trofeo più ambito da qualsiasi uomo calchi i ghiacci del nord America; parlo ovviamente di quella meraviglia tutta argento alta circa 90cm dal peso di 15kg (che io sinceramente farei anche fatica ad alzare!): la Stanley Cup.

Eccoci quindi anche quest’anno pronti a dare un rapido sguardo, dei brevi giudizi, delle previsioni azzardate, condivisibili o meno possano essere (attendo ansioso i vostri insulti e/o linciaggi) riguardo le 8 sfide che ci accompagneranno sino, all’incirca, a fine aprile, che sarà tutt’altro che un “dolce dormire”.

Partiamo da Est, precisamente dalla serie fra la squadra che ha vinto il Presidents’ Trophy contro l’ultima delle 16 a qualificarsi dopo una lotta mozzafiato con Detroit e Boston che ha visto uscirne vinti i Bruins, alla seconda esclusione dalla post season consecutiva.

EASTERN CONFERENCE SERIES PREVIEW

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Washington partirà con ogni favore dei pronostici, ma Philadelphia (grazie anche a Giroux) da gennaio ha compiuto una rimonta magnifica meritandosi questa chance

WASHINGTON CAPITALS (#1) vs PHILADELPHIA FLYERS (#WC2)

4 Scontri diretti in Regular Season: 2 WIN WSH/2 WIN PHI

Sarà Ovechkin contro Giroux, Backstrom contro Voracek, Carlson contro Gostisbehere: ne siamo certi, questa serie risulterà sicuramente spettacolare!

Dopo un inizio difficile di stagione infatti i Flyers arrivano a questi playoff con un bilancio più che positivo dal break per l’All Star Game di fine gennaio, nelle ultime 35 partite infatti Philadelphia conta 20 vittorie, 9 sconfitte e 6 sconfitte dopo i tempi regolamentari, un bottino che ne ha consentito l’ingresso (meritato) alla post season e la possibilità di compiere la straordinaria impresa contro il miglior team della lega che ha dominato in lungo ed in largo per tutta la stagione.

Washington arriva forse più riposata in questo inizio di playoff, da diverso tempo infatti la formazione di coach Barry Trotz aveva conquistato la qualificazione e nelle ultime gare si è giocato solamente per aiutare qualche elemento della rosa a raggiungere alcuni record, quali, il maggior numero di vittorie in stagione da parte di un goalie (Braden Holtby ha raggiunto le 48 vittorie che mise a referto nel lontano 2006/07 Martin Brodeur giocando però ben 10 partite in meno rispetto all’ex New Jersey Devils ritiratosi 1 anno fa) e per l’ennesima volta (la settima in carriera) le 50 marcature messe a segno dallo zar Alexander Ovechkin grazie all’hat trick rifilato ai St. Louis Blues (non proprio l’ultima della classe!) nella penultima gara di Regular Season.

L’obiettivo per Philadelphia sarà sicuramente limitare al minimo le occasioni di Powerplay agli avversari, situazione in cui il team della capitale eccelle e nella quale per lunghi tratti della stagione (salvo rallentare poi nel finale) è risultata essere la migliore per percentuale di realizzazione; Washington, inoltre, è stata la formazione che meglio si è espressa in Penalty Kill durante la Regular Season, dato da non sottovalutare per una squadra che anche negli anni migliori aveva sempre grandi difficoltà nel non concedere reti agli avversari, grande merito va dato a coach Trotz che da Nashville ha portato con se un bagaglio d’esperienza notevolissimo contribuendo al miglioramento di diversi giocatori votati solamente all’attacco (Ovechkin in primis).

BRACKET CHALLENGE: Washington win series 4-2


 

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Sidney Crosby in splendida forma in questo finale di stagione tenterà di guidare i suoi Penguins alla vittoria sotto forma di rivincita contro i New York Rangers di Derrick Brassard, parso in netto calo dopo un inizio devastante

PITTSBURGH PENGUINS (#2) vs NEW YORK RANGERS (#3)

4 Scontri diretti in Regular Season: 3 WIN PIT/1 WIN NYR

Per il terzo anno consecutivo andrà in scena la sfida fra i Penguins ed i Rangers; nelle due precedenti edizioni uscirono vincitori in entrambe le occasioni gli uomini di Alain Vigneult: nel primo caso dopo un clamoroso comeback da 1-3 a 4-3 con gara 7 vinta a domicilio in quel di Pittsburgh, nell’ultimo atto portando a casa facilmente la serie con un secco 4-1 senza troppi patemi con una Pittsburgh arrivata ai playoff per il filo di lana dopo un periodo disastroso sotto l’ala di Johnston giustamente cacciato nel mese di dicembre con i Pens fuori dalla zona playoff.

Coach Sullivan ha preso in mano la situazione sin da subito alla grande e siamo onesti quando diciamo che quest’anno ad arrivare nel migliore dei modi a questa serie playoff sono i Penguins, reduci da 2 mesi giocati a livelli altissimi nonostante le numerose defezioni causate dagli infortuni subiti da Malkin (indisponibile per l’inizio di questa serie), Maatta (rientrato a pieno regime proprio ieri), Fleury (anch’egli ristabilito per i playoff) ed altri giocatori; ma l’unione nella difficoltà ha fatto la forza in casa Pens ed oltre al solito capitano Sidney Crosby a mettersi in luce sono stati i vari Rust, Cullen, Bonino, Kuhnhackl, sino alla tanto desiderata esplosione a livello realizzativo di Phil Kessel che potrebbe pendere da ago della bilancia nella dura sfida contro i Rangers.

A differenza di Pittsburgh, New York ha tirato il freno a mano nell’ultima parte della stagione rischiando anche di venire superata dai vicini di casa degli Islanders; i vari Brassard, Zuccarello, Kreider si sono letteralmente bloccati rispetto ad un inizio a cento all’ora ed a risentirne è stata tutta la squadra a tratti smarrita e spesso distratta in zona difensiva con il povero Lundqvist lasciato in balia degli avversari e spesso “scratchato” senza grandi colpe; oltre a questo “calo” i Rangers partiranno nella serie con degli acciacchi non da poco, McDonagh e Girardi infatti non riusciranno a rientrare in tempo quanto meno per le prime 2 gare lasciando la difesa con un grande punto interrogativo riguardo alle possibili coppie da piazzare sul ghiaccio, specialmente quando di fronte si avrà la linea Crosby.

BRACKET CHALLENGE: Pittsburgh win series 4-2


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Cats contro Isles in questa stagione è stato anche questo; i soliti noti Martin, Clutterbuck & Co. metteranno tutto quello che hanno sul ghiaccio specialmente se le cose non dovessero mettersi bene…

FLORIDA PANTHERS (#1) vs NEW YORK ISLANDERS (#WC1)

3 Scontri diretti in Regular Season: 2 WIN FLO/1 WIN NYI

Usciti vincitori a sorpresa dell’Atlantic Division (per la seconda volta nella loro storia) i Florida Panthers tenteranno di stupire anche in questi playoff dove diciamolo pure saranno la “cenerentola” del gruppo vista l’assenza da questo palcoscenico datata 4 anni, l’ultima apparizione alla post season per il club di Sunrise risale infatti alla stagione 2011/12 con una precoce uscita di scena ad opera dei New Jersey Devils (poi sconfitti in finale dai Kings).

Il team di coach Gerard Gallant ha disputato una stagione stellare ed ogni elemento della rosa, uscita inoltre rafforzata dalla Trade Deadline, ha dato il suo contributo alla causa: parliamo del giusto mix fra veterani del calibro dell’inossidabile Jaromir Jagr, Jussi Jokinen (alla sua miglior stagione a livello realizzativo), il goalie Roberto Luongo uniti alla gioventù terribile dei giovanissimi Aaron Ekblad (pilastro della difesa), il talentuosissimo Aleksander Barkov, il rapidissimo Jonathan Huberdeau ed il cecchino Vincent Trocheck; questa miscela che ha funzionato alla meraviglia durante l’anno potrebbe rendere magica questa esperienza agli imminenti playoff.

D’altro canto invece troviamo una formazione tosta e dura quanto basta per avere le capacità di spegnere gli entusiasmi della truppa di Gallant; John Tavares & Co. infatti sono la squadra che ha messo a segno più hit durante la stagione regolare e siamo certi che tale predisposizione verrà addirittura aumentata quando il disco conta di più, ossia, da gara 1 prevista per giovedì.

Gli Islanders  non riescono a vincere una serie playoff dal lontano 1993 nonostante le due qualificazioni ottenute negli ultimi tre anni: non c’è due senza tre?

BRACKET CHALLENGE: Florida win series 4-3


 

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Tyler Johnson e Tomas Tatar dovranno riscattare una Regular Season al di sotto delle aspettative; anche da loro dipenderanno le sorti di Lightning e Red Wings

TAMPA BAY LIGHTNING (#2) vs DETROIT RED WINGS (#3)

4 Scontri diretti in Regular Season: 2 WIN TBL/2 WIN DET

Per il secondo anno consecutivo al primo turno dei playoff si affronteranno i Bolts ed i Red Wings: nella scorsa stagione andò in scena una serie epica con Detroit che si portò avanti 3-2, prima di venire schiantata dall’attacco di Tampa Bay in gara 6 e successivamente gara 7.

Quest’anno sicuramente vedremo una sfida diversa per svariati motivi: gli infortuni prima di tutto crediamo possano danneggiare oltremodo la formazione che partirà leggermente favorita in partenza, ossia i Lightning; la formazione di Jon Cooper ha perso in zona offensiva Steven Stamkos proprio verso fine stagione e difficilmente il forte centro riuscirà a ristabilirsi per questa sfida ed in zona difensiva il possente Anton Stralman, lascerà orfano il forte Victor Hedman, suo compagno di battaglie di prima linea.

La mossa per eludere la defezione in zona avanzata è stata la volontà di rivedere all’opera in prima squadra il talentuoso ma bizzoso Jonathan Drouin, arrivato nel periodo della Trade Deadline alle strette con la dirigenza che non aveva trovato una nuova sistemazione dopo le richieste avanzate dal suo agente dopo che il suo assistito non accettava in alcuna maniera il proprio declassamento in AHL a stagione in corso; vedremo se il giovane centro ritroverà stimoli durante questi playoff, certamente ha un’occasione più unica che rara da poter sfruttare.

Dall’altra parte troviamo una squadra che è riuscita a spuntarla su Boston per una sola gara vinta in più (stessi punti) conquistando così la post season per il venticinquesimo anno consecutivo, molte franchigie al primo anno di playoff dei Red Wings ancora non erano nate… i soliti noti Henrik Zetterberg e Pavel Datsyuk (dato per rientrante in Russia madre patria a fine stagione) cercheranno di portare la loro esperienza, mentre i gioielli Dylan Larkin (stagione strepitosa la sua), Gustav Nyquist e Tomas Tatar l’imprevedibilità che ne viene riconosciuta loro per le numerose magie messe a referto in stagione.

Sarà una sfida molto equilibrata per questi motivi, forse con uno Stamkos in più Tampa Bay…

BRACKET CHALLENGE: Tampa Bay win series 4-3


WESTERN CONFERENCE SERIES PREVIEW

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Uno scontro di gioco fra Niederreiter e Klingberg: il talento svizzero sfrutterà le amnesie difensive del pur fenomenale svedese?

DALLAS STARS (#1) vs MINNESOTA WILD (#WC2)

5 Scontri diretti in Regular Season: 5 WIN DAL/1 WIN MIN

Iniziamo anche ad Ovest con la sfida che vede di fronte la vincitrice dell’intera zona contro l’ultima delle 8 contendenti a qualificarsi (diciamolo, anche per demeriti altrui, Colorado docet!).

I Dallas Stars hanno meritatamente vinto la faticosissima Central Division dopo una lotta serrata contro St. Louis e partono leggermente favoriti in questa serie; perchè leggermente direte? I motivi ci sono ed ora andrò ad esporli.

Gli Stars sono una squadra molto divertente, il gioco spesso frenetico ed ultra offensivo li ha portati ad essere la formazione che ha segnato di più durante la stagione con i frombolieri Jamie Benn e Tyler Seguin (in forse per l’inizio della serie) sugli scudi aiutati anche dalle performance straordinarie dei veterani Sharp e Spezza; d’altro canto però dietro si balla ed il fenomenale John Klingberg preferisce darsi arie in avanti anzichè tappare buchi dietro, tant’è che l’unica linea affidabile in difesa è quella formata dall’ex Blackhawks Oduya e da Demers, parso ristabilito dall’infortunio che l’ha tenuto fuori nel mese di marzo.

Minnesota avrà le caratteristiche adatte per mettere in difficoltà questa squadra?

I Wild sono parsi in netto calo nell’ultimo periodo dopo la strepitosa rimonta messa a segno nel mese seguente l’arrivo del nuovo coach, John Torchetti; inoltre i lievi infortuni subiti da Zach Parise ed Erik Haula (molto positivo dopo l’arrivo di Torchetti) che dovrebbero rimanere fuori almeno in gara 1 aumentano le difficoltà nella zona in cui Minnesota dovrebbe cercare di sfruttare ma dove nemmeno eccelle troppo, ossia la zona offensiva; la davanti ci si aspetta qualcosa di più da Nino Niederreiter, il talento svizzero non ha convinto troppo durante la Regular Season e se ha un’occasione giusta per mettersi in mostra questa sembra essere l’occasione più ghiotta.

La serie è lunga e non è detto che venga decisa anche da qualche parata strepitosa od altro…sicuramente in gabbia Devan Dubnyk pare più affidabile del duo Niemi/Lehtonen che tutt’ora probabilmente dovranno ricevere da coach Ruff chi sarà lo starter e chi il backup agli imminenti playoff.

BRACKET CHALLENGE: Dallas win series 4-3


 

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Captain Serious Jonathan Toews tenterà di rialzare la Stanley Cup partendo dalla sfida ai St. Louis Blues

ST. LOUIS BLUES (#2) vs CHICAGO BLACKHAWKS (#3)

5 Scontri diretti in Regular Season: 3 WIN STL/2 WIN CHI

Ancora una volta alla post season i St. Louis Blues di coach Hitchcock arrivano con grandi speranze e con tanta pressione, da tre anni consecutivi infatti escono al primo turno ed in una di queste occasioni furono proprio i Blackhawks a spezzare il sogno rimontando da 0-2 la serie.

Vladimir Tarasenko (40 goal in Regular Season) è sicuramente l’uomo copertina di questa squadra, bella, quadrata e spesso inossidabile, con un goalie che pare essere arrivato nel periodo più caldo della stagione nella sua miglior versione della carriera: Brian Elliott infatti dopo il rientro dall’infortunio ha messo a segno 3 shutout nelle 8 gare in cui è stato chiamato in causa; Hitchcock però sembra non aver ancora deciso chi partirà da starter goalie in questa serie, forse per pretattica, forse per tenere sul chi va la anche colui che noi riteniamo l’attuale backup, Jake Allen.

Il rientro a pieno regime di Alexander Steen (out per più di due mesi) gioverà sicuramente ai Blues specialmente in situazione di powerplay dove l’ala sinistra viene utilizzata da secondo difensore, in un quintetto più che mai votato all’attacco.

Chicago invece ha vissuto una stagione altalenante, condita da grandissime prestazione ad altre prove incolore dove la squadra sembrava demotivata; siamo sicuri che coach Joel Quenneville sia l’uomo giusto in queste situazioni e che dunque nel momento caldo riesca a trasmettere la tensione giusta ad ogni elemento della sua rosa; rosa che si presenta al gran completo per questo inizio di playoff con Patrick Kane, che dopo una Regular Season strepitosa, tenterà di mietere ulteriori vittime anche in post season, aiutato dal compagno di linea, nonchè uno dei migliori rookie della NHL, Artemi Panarin a fungere da cecchino infallibile, spesso e volentieri anche in situazione di superiorità numerica, mentre capitan Jonathan Toews metterà sul ghiaccio dinamicità e capacità di leggere il gioco in qualsiasi situazione superiori ad ogni limite.

Duncan Keith sarà fuori nella prima sfida della serie per la squalifica ricevuta a 5 giornate dal termine per la bastonata inflitta volontariamente al volto a Coyle nella gara persa malamente contro Minnesota ma crediamo che per Chicago non sarà un dramma sostituirlo per una gara soltanto.

Corey Crawford, appena rientrato da un lungo infortunio, sembra essere l’indiziato numero uno per ricoprire il ruolo di starter goalie, con Darling a fungere da backup pronto all’uso (come in occasione della serie vinta lo scorso anno contro Nashville in cui Crawford sembrò smarrito e Darling aiutò alla grande il proprio team trascinandolo alla vittoria).

BRACKET CHALLENGE: Chicago win series 4-2


 

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Uno scontro durante la stagione regolare fra Roman Josi e Corey Perry: la sfida fra Ducks e Predators promette scintille

ANAHEIM DUCKS (#1) vs NASHVILLE PREDATORS (#WC1)

3 Scontri diretti in Regular Season: 1 WIN ANA/2 WIN NSH

Anaheim con una rimonta travolgente ha conquistato per la quarta volta consecutiva la vittoria in Pacific Division mentre Nashville sotto la guida di Peter Laviolette arriva alla post season per il secondo anno di fila.

I Ducks, dati per molti ad inizio anno da favoriti per la conquista della Stanley Cup, da gennaio in poi non hanno perso un colpo ed i soliti noti Corey Perry e Ryan Getzlaf, ritrovando la forma andata perduta all’inizio di stagione, hanno trascinato il team ai vertici dimostrando di voler lottare ancora per qualcosa di importante dopo la struggente sconfitta subita in finale di Conference lo scorso anno dai Chicago Blackhawks (dopo essere andati avanti 3-2 nella serie).

Il Powerplay ed il Penalty Kill dei Ducks hanno funzionato a meraviglia risultando tra i migliori dell’intera lega durante la Regular Season; gli infortuni a Rakell, Pirri e Perron però potrebbero togliere profondità offensiva alla squadra e coach Boudreau sta studiando l’opportunità di spostare uno fra Perry o Getzlaf in un’altra linea in modo da avere 4 linee più coese e bilanciate, che possano ognuna di loro spezzare l’equilibrio di una partita (cosa non nuova fra l’altro se si pensa al duo di fenomeni di Pittsburgh Crosby/Malkin e quello di Chicago Toews/Kane entrambi membri di prima e seconda linea d’attacco).

Nashville dall’altra parte può disporre di un ottimo parco giocatori, con alcuni elementi di spicco quali i due possenti difensori membri della prima linea Roman Josi e Shea Weber (molto pericolosi anche in zona avanzata con le loro bombe dalla blu) e tre fra i migliori cannonieri della NHL, il giovane Filip Forsberg e l’ex Penguins James Neal, aiutati dalla presenza sotto rete di Ryan Johansen che sin da subito si è inserito alla grande nell’alchimia offensiva messa in atto da coach Laviolette, capace di trasformare in 2 anni una squadra dall’elettrocardiogramma piatto sotto la guida di Trotz ad una macchina da goal.

La serie sarà più equilibrata di ciò che sulla carta possa sembrare, tant’è che fondamentali potrebbero diventare anche i rispettivi goalie: da una parte l’esperienza di Pekka Rinne, dall’altra la gioventù del duo formato da John Gibson e Frederik Andersen che a tutt’ora non sappiamo chi possa essere il numero 1 della serie.

BRACKET CHALLENGE: Anaheim win series 4-3


 

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Kings vs Sharks: Kopitar vs Burns, ma anche Pavelski vs Doughty; sarà la grande rivincita per San Jose?

LOS ANGELES KINGS (#2) vs SAN JOSE SHARKS (#3)

5 Scontri diretti in Regular Season: 1 WIN LAK/4 WIN SJS

2 anni dopo Kings e Sharks tornano a disputare una gara playoff; 2 anni dopo al primo turno è ancora Kings vs Sharks e l’ultima volta fu magia per Los Angeles, incubo per San Jose, il team di Sutter infatti rimontò la serie da 0-3 andando poi a conquistare la seconda Stanley Cup della loro storia.

Sarà senz’altro una sfida ad alta tensione fra due squadre che fanno della fisicità la loro forza maggiore aiutati anche da un livello tecnico eccelso da parte di diversi elementi presenti nelle rispettive rose.

Anze Kopitar guiderà l’attacco dei Kings dopo una grandissima stagione realizzativa coadiuvato ai lati dal bomber di squadra Tyler Toffoli giunto all’ultimo atto della sua completa maturità e dal rognoso Milan Lucic, l’uomo dai goal sporchi e dalle risse “calcolate”; Drew Doughty con ogni probabilità aumenterà ancor di più il suo già notevole minutaggio di gara arrivato quasi ai 30 minuti durante le gare di Regular Season: sembra comunque che la difesa dei Kings senza di lui non possa davvero stare, nonostante la presenza di giocatori esperti quali Muzzin e Martinez (in dubbio per l’inizio di questi playoff).

Joe Pavelski invece sarà la star degli Sharks, il neo capitano ha disputato anch’egli una sontuosa Regular Season ed è destinato ad avere le luci dei riflettori addosso ad ogni giocata che gli riuscirà o meno in questa delicata serie; Jumbo Joe Thornton, Patrick Marleau, Logan Couture e Thomas Hertl sono le altre frecce dell’arciere a disposizione di coach DeBoer nel reparto avanzato nel quale non disdegna più di un aiuto il barbuto e roccioso difensore Brent Burns, uomo copertina per il suo modo di “essere” di questa San Jose, rinata dopo l’opaca passata stagione.

Martin Jones avrà l’occasione di prendersi una bella rivincita sul club che lo ha tenuto spesso e volentieri in ombra del più celebre Jonathan Quick: il suo passaggio dal sud della California a nord era stato visto come un azzardo da parte degli addetti ai lavori, ma il 26enne sembra non aver sentito alcuna paura ed ha disputato un’ottima stagione dimostrandosi all’altezza della situazione.

Le quattro vittorie in cinque incontri stagionali non dicono nulla, poichè sappiamo tutti che ai playoff la musica è ben diversa…ma se un indizio non fa una prova, quattro…

BRACKET CHALLENGE: Los Angeles win series 4-3


 

E’ davvero tutto; anche questa volta mi sono esposto quale “mago do sputanamiento” per ogni singola serie di cui ne sbaglierò completamente l’esito, tant’è che vi invito a giocare il vostro eurino sulla formazione che ovviamente NON ho pronosticato vincente!

KEEP CALM BECAUSE IT’S THE CUP!!

One thought on “STANLEY CUP PLAYOFFS PREVIEW

  1. Non vedo così ostica gara 1 per Dallas, per me sarà molto più semplice. D’accordo con l’articolo per Anaheim che dovrà sudare parecchio per passare a Nashville, St. Louis stupirà secondo me. Sharks e Kings la vedo decisa solo in gara 7. Ad est Pittsburgh schiaccerà i Rangers, Washington la vedo già al secondo round, Tampa di misura su Detroit e Islanders avanti a scapito di Florida. Ora linciate pure me =)

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