NHL PLAYOFF 2014
Central Division – Round 1
Avalanche Vs Wild
29/11/2013 COL@MIN 3-1
30/11/2013 MIN@COL 2-3 SO
14/12/2013 MIN@COL 2-1 SO
11/01/2014 COL@MIN 4-2
30/01/2014 MIN@COL 4-5
Ci sono voluti quattro anni, una terza, una seconda e una prima scelta negli ultimi tre draft e due figure dalla mentalità vincente nel nuovo staff dirigenziale e tecnico, per tornare ad assaporare il clima playoff e il titolo della Central Division. Stiamo parlando ovviamente dei Colorado Avalanche, una squadra che tutti gli esperti di hockey mettevano agl’ultimi 5 posti del Power Ranking a settembre e che invece ha stupito con un inizio di stagione spettacolare, una continuità di rendimento eccezionale e una qualità di gioco ai massimi livelli. Infortunio dopo infortunio coach Roy non si è mai dato per vinto e ha continuato ad inserire tasselli in squadra che si sono rivelati via via fondamentali. Una dote non da pochi, una dote che quasi sicuramente gli varrà il Jack Adams (premio per il miglior coach dell’anno). Colorado è arrivata in questi playoff dalla porta principale, con un Nathan MacKinnon capace di 63 punti nella sua stagione da rookie (anche per lui premio in vista a fine anno), un Gabriel Landeskog che, nonostante sia il capitano più giovane di sempre in NHL, si è comportato da vero veterano prendendo per mano la squadra in più di un’occasione, un Matt Duchene che si è guadagnato un posto a Sochi e si è appeso l’oro al collo, un Ryan O’Reilly che finisce con 64 punti e soli 2 PIM, un Paul Stastny che sembra essere rinato ed ultimo, ma non ultimo, un Semyon Varlamov cha ha fatto la differenza e che spera di portare a casa il suo primo Vezina (se lo merita tutto).
Mi sono dilungato un po’ troppo sugli Avalanche, ma è cosa rara ultimamente vederli a questo punto della stagione che spero mi perdonerete. Passiamo agli sfidanti, quei Minnesota Wild che hanno avuto alti e bassi durante la stagione e che riescono a strappare il biglietto playoff grazie alla wild card n° 1. I guai per i Wild sono iniziati intorno a Natale quando Josh Harding, il miglior portiere della stagione fino a quel momento (se andiamo a leggere le statistiche) deve abbandonare la squadra per sottoporsi alle necessarie terapie per combattere la sclerosi multipla che gli era stata diagnosticata l’anno prima. Aggiungiamo un Niklas Backstrom che entra ed esce dall’infermeria e capiamo il motivo per cui tra Natale e il break Olimpico la posizione in classifica è precipitata. A tenere a galla la nave e a portarla sana e salva in porto sono, come sempre, i soliti nomi: Mikko Koivu, Zach Parise, Ryan Suter e Jason Pominville. E proprio quest’ultimo, con 60 punti tondi tondi (30 goal e 30 assist) è forse la sorpresa della stagione. Qualche infortunio in meno e i Wild avrebbero potuto far soffrire meno i propri tifosi, ma si sono ripresi nel momento giusto della stagione e possono essere la mina vagante di questa Western Conference.
Attacco
Con 3 goal a partita di media l’attacco di Colorado è la quinta bocca di fuoco del campionato con ben 3 linee che possono mettere a segno goal pesanti. Gli infortuni di Tanguay, P.A. Parenteau e di Duchene nell’ultimo mese, hanno visto l’esplosione di giocatori come Mitchell e McGinn, mettendo in evidenza una profondità nel settore che lascia un sacco di alternative a Roy in ogni fase di gioco. Da notare che gli Avalanche vantano il maggior numero di giocatori sopra i 20 goal della NHL: Duchene, Landeskog, O’Reilly, MacKinnon e Stastny.
Minnesota fa della difesa il suo cavallo di battaglia e la differenza di quasi 50 goal tra i due attacchi ne è la prova. Davanti Pominville (30 goal) e Parise (29 goal) sono i due unici cecchini a disposizione, con Koivu (43 assist) pronto a dispensare gioco e assist per tutti. In pratica si tratta di una sola linea davvero produttiva. Non sprechiamo parole per un Heatley per cui sembra arrivato il momento di appendere i pattini al chiodo.
Nonostante la pesantissima assenza di Duchene in questo primo turno, l’ago della bilancia in questo reparto è sicuramente a favore degli Avalanche.
Vantaggio: Colorado.
Difesa
Qui possiamo parlare bene di Minnesota che può vantare , con 206 goal subiti, la quarta miglior difesa ad Ovest. Ma dobbiamo dire che sono Ryan Suter-dipendente. Senza di lui il reparto sarebbe allo sbando. Con quasi 30 minuti di ghiaccio di media a partita e ben 32 shift è forse il giocatore più impiegato dell’intera Lega. Tutti gl’altri compagni di reparto sono un paio di gradini sotto con il solo Spurgeon che ha incrementato il proprio valore.
Colorado ha subito qualcosa di più, è vero (220 goal), ma lo step in avanti dell’intera difesa rispetto allo scorso anno è qualcosa che ha del fantascientifico. Gli Avalanche hanno 7 giocatori in doppia cifra, Erik Johnson è rinato (39 punti) e i suoi compagni di reparto si sono scoperti cecchini con Barrie (13 goal) e Holden (10 goal). Il gioco fisico e il pressing che vuole vedere Roy hanno dato finora i loro frutti nonostante questo tipo di giochi porti a qualche errore di troppo che potrebbe costare caro in post season.
Tie
Portieri
Qui potremmo essere molto sintetici. Varlamov si gioca il Vezina come miglior portiere dell’anno con una stagione da 41 vittorie. Battuto il record di franchigia che apparteneva a coach Roy, battuti tutti i record personali, fondamentale e sempre reattivo dalla prima all’ultima giornata, è il vero e proprio asso della squadra. Bravissimo ad approfittare di un coach come Roy per fare quel salto di qualità utile a sottoscrivere in futuro contratti più succosi.
Nei Wild, come già detto, gli infortuni hanno condizionato la stagione e sono stati ben 5 i portieri schierati in regular season: Harding, Backstrom, Bryzgalov, Kuemper e Curry. Harding (18 W) è stato il migliore nonostante tutto, Backstrom (5W) con la schiena costantemente dolorante non riesce più a vincere come un tempo, il neo acquisto Bryz brilla con un record di 7-1-3 ma, tra tutti, viene preferito il giovane Kuemper che con 12W e una sv% di .915 potrebbe essere il futuro della franchigia.
Vantaggio: Colorado
Special Teams
Se avessi scritto questa preview tra Colorado e qualsiasi altra squadra in questi playoff l’esisto sarebbe stato a favore dell’altra squadra. Gli special team degli Avalanche sono forse il punto debole della squadra con un PP del 19.8% (nonostante parecchi blackout durante l’anno) e un PK dell’80.7% che concede tanto, spesso e volentieri. Ma Minnesota è forse l’unica franchigia che può vantare numeri peggiori. Il PP dei Wild è composto in pratica da una sola linea ed è del 17.9% mentre il PK, quart’ultimo dell’intera NHL, se la gioca con quello di Colorado con un pessimo 78.8%.
Tutte le situazioni di special team portano minuti sulle gambe di Koivu e di Suter, togliendo preziose energie ai due giocatori per il resto dell’incontro.
Vantaggio: Colorado
Coach
Il nuovo che avanza. Mike Yeo è alla sua terza stagione NHL (a soli 40 anni) e questa sarà la sua seconda esperienza playoff. Per Patrick Roy debutto assoluto in NHL e postseason centrata al primo tentativo. Entrambi bravi ad inserire le pedine giuste quando gli infortuni si sono fatti sentire durante l’anno, ma Roy ha saputo creare un gruppo dalle ceneri degli Avalanche disastrosi dello scorso anno.
Disciplina, motivazione, e mentalità vincente sono state le armi in più che hanno fatto la differenza. I playoff saranno un’altra storia, ma la via è quella giusta.
Vantaggio: Colorado
Calendario
GARA 1 – 17/04/14 h9.30 ET @COL
GARA 2 – 19/04/14 h9:30 ET @COL
GARA 3– 21/04/14 h7.00 ET @MIN
GARA 4 – 24/04/14 h9.30 ET @MIN
GARA 5 – 26/04/14 se necessario @COL
GARA 6 – 28/04/14 se necessario @MIN
GARA 7 – 30/04/14 se necessario @COL
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Colorado grande Stagione!!. Partono favoriti,ma non sarei sorpreso se dovesse passare Minnesota..