"Se non vinco l'anello neanche quest'anno, sono davvero nei guai..."

Scritto cosi’ sembra un remake di uno di quei cinepanettoni che ci rendono piu’ complessa la digestione di capitone, lenticchie e tutto quanto mamme e mogli mettono in tavole il 25 dicembre.

E invece l’idea e’ quella che forse, nel sole della florida, si sta preparando la piu’ grande levata della scimmia da una spalla di giocatore da basket, dai tempi di Micheal Jordan 1991.

Flashback: estate 2010, Godzilla in camicia a quadri decide di portare il suo talento a Soutbeach. Non contento, mette su un palco memorabile, assieme al padrone di casa e al terzo dei moschettieri (la fighetta Aramis), dicendo che avrebbero vinto 6 titoli. Considerando che partiamo da “zero tituli”, la strada e’ parecchia, e le possibilita’ di aver mostruosamente ingrossato l’esercito dei beccamorti che ti svolazzeranno sopra nel caso tu cada (uno e’ chi vi scrive) erano altissime.

La stagione regolare e’ stata un saliscendi che ha consumato tonellate di energie nervose soprattutto al gorillone di talento smisurato. Ma questi erano sufficientemente attrezzati per asfaltare tutta la tribu ad Est, soprattutto Rose e i suoi Jackson Five, commoventi ma troppo “corti” per dare loro fastidio. Tutto apparecchiato per il titolo numero uno?   Boing!!!

Sceneggiatura perfetta: angelo biondo con la mano migliore dai tempi di Leonardo da Vinci, sporca dozzina con niente da perdere, e planetaria pernacchia al nostro amico in camicia a quadri, che non muove lo 0 dalla casella dei “tituli”. Dimenticavo: urletti di goduria varia, neanche fossimo in una sala dove proiettano un film con le ultime evoluzioni di Fiamma Monti….

Si ricomincia nel 2011-12? Tutta la pressione addosso agli Heat? Si, anzi no.

Intanto si comincia, anzi non si comincia, con lo sciopero. Mostruosa pagliacciata nella quale perdono tutti, principalmente i giocatori, che fanno la gara a chi fa pipi’ piu’ lontano, salvo poi accettare un calendario sul tipo “Scuola di guerra” che (lo scopriremo poi) si nutrira’ voracemente di legamenti e tendini, neanche fosse Hannibal the Cannibal. E, fino a prova contraria, i legamenti servono ai giocatori, non ai proprietari.

 

Si parte, e la stagione sembra costruita da chi vuol fare andare a fari spenti gli Heat il piu’ avanti possibile.

I Lakers fanno i Lakers: comprano Paul, cedono Gasol, scoprono loro malgrado che il capo non vuole, mollano Odom, fanno la corte a Dwight, devono gestire Ron Artest che gioca a cambiare nome neanche fosse Mohammed Ali, salvo poi prendere “World Peace” e sostituirlo con “Peace of collo di James Harden” con il risultato di fare uno sto & go di un intero turno di playoff.

Orlando vive un clamoroso psicodramma, con le sembianze del centro piu’ forte di tutto il cucuzzaro che resto-vado-firmo-no  scherzavo, e poi alla fine, vede il suo unico neurone cadere cosi’ in basso da bloccargli la schiena e appiedarlo per i playoff.

Sul fronte buone notizie ci sono invece gli Spurs: questi nel 2009 erano vecchi, nel 2010, molto vecchi, nel 2011 vecchi e finiti. Nel 2012, Dorian Gray distribuisce a Tim Duncan il suo ritratto, lo fa ringiovanire come un bambino, gli da due ginocchi nuovi di zecca, gli fa fare 25-30 minuti. Manu fa in tempo a farsi sistemare una mano, torna in tempo, mentre Antoine Le Moko, asciugatosi le lacrime (maddai!!!) per non avere piu’ l’usufrutto dei lombi della divina Longoria, fa una stagione da chapeau, scherzando le difese altrui.

Sempre ad Ovest ci sono i bimbi Thunder, che crescono come ci si possa aspettare, ed accolgono pure tra le loro fila il venerabile Maestro, che trovera’ il sistema per firmare una gara di maggio, operazione che gli riesce da anni, nonostante in difesa non tenga neanche la nonna.

E poi, i migliori di tutti, I New York Knicks. Dopo una lunga discesa verso gli inferi, mentre si stavano per mettere le firme alla lettera di licenziamento al buon coach Dan, una colomba si posa sulla spalla di un taiwanese, che per 2 settimane gioca come se dentro di lui fosse entrato Steve Nash. La Grande Mela diventa Il Grande Involtino Primavera, Geremia potrebbe chiedere in mano tutte le figlie del New Jersey, ma la strega dai denti verdi evidentemente deve passare a riscuotere: crack e fine della festa, con conseguenti titoli per il coach di cui sopra.

Ridendo e scherzando, siamo arrivati a maggio, le prime sentenze playoff sono state emesse. Avremo dei nuovi campioni NBA, non saranno i Bulls, che hanno perso in maniera cruenta il loro Profeta, e sinceramente il primo turno sara’ ricordato piu’ per i ginocchi spezzati che per le prestazioni balistiche (le immagini del povero Barone sono raccapriccianti, auguri a lui).

In tutto questo, il pesce piu’ grosso dello stagno continua a navigare sotto il pelo dell’acqua. Si pappera’ New York, gli butteranno contro Indiana (che magari portera’ a casa un paio di gare) e poi incrocera’ le armi o contro i Lanzichenecchi di Boston oppure contro Philadelphia. I primi dovranno inventarsi qualcosa per dare filo da torcere al Godzilla in camicia a quadri, e non e’ detto che non ci riescano. Iguodala e soci non avranno chances. E questi arriveranno in Finale con pochissimi graffi sull’armatura, mentre dall’altra parte si prenderanno a pallate.

Sinceramente, da avvoltoio pronto a volteggiare sul Godzilla a quadri, la vedo grigia. D’altronde, prima o poi, tocchera’ anche a loro. Certo che sei, sono davvero tantini….

Alla prossima

15 thoughts on “Mi sa che sta arrivando Natale a Miami…

  1. articolo stupendo e speriamo che la scimmia resti ben salda sulla schiena di Bron, che da buon genio ha pensato di stamparsi un bel XVI sul paradenti.

  2. “Godzilla in camicia a quadri” è la definizione più bella che sia mai stata data a LBJ.
    Sei un genio Kicco, peccato che scrivi un articolo ogni 14 mesi.
    Impegnati un po’ di più, lavativo!

  3. Ahahahahaha bellissimo. Premessa, io tifo MIAMI, anzi..io tifo LeBron..però sto articolo è bellissimo!! :D respect

  4. Anch’io tifoso di LeBron, più che di Miami (adoro queste sfide, in cui il più forte deve battere tutti gli altri), ho apprezzato molto l’articolo!
    E l’analisi della stagione è fantastica… resto del mio parere dal 25 dicembre: La finale è Miami vs Oklahoma… San Antonio è fortissima, ma i play off sono lunghi… forse troppo per loro!

  5. Articolo bello e divertente , come piaciono a me , però hai gufato parecchio sperando che non ci riesca , vedremo …………..solo Dio o Durant lo sapranno !!!!

  6. ottimo articolo e spero che riesca a vincere quest’anno (se lo merita), ma vorrei aggiungere una cosa.
    quando lebron vincerà il suo primo titolo, si sbloccherà e vedremo un giocatore ancora più dominante (se possibile), di questo sono sicuro

  7. ottimo articolo anche per me ho paura che tu abbia ragione ma spero che la gufata sia potente

  8. ahah mi mancan i tuoi articoli! memorabile quello di quando vinceste il titolo ^^’ !

  9. Mah, frequento questo sito per la competenza di coloro che ci scrivono e finisco a leggere quattro stronzate che potevo scrivere anche io in pausa pranzo vabè…facesse così ridere poi..

    • mamma quanta ignoranza….assieme a thegoat, Kikko e’ uno degli autori piu’ piacevoli da leggere da quando questo sito e’ stato creato….

  10. non so ho come l’impressione che con wade in calando e la cronica mancanza del centro anche quest’anno il titolo andrà ad ovest

  11. @arenas0, il tuo parere e’ rispettabile quanto quello degli altri. In particolare sono d’accordo con te sulle quattro stronzate. Non mi allineo invece sulla questione dello scrivere in pausa pranzo, che per me e’ sacra ;-)
    Stammi bene.

  12. Articolo piacevolissimo, anche se nn sono un hater di LeBron (neanche un fan però!).
    Io cmq credo che Natale potrebbe nn arrivare neanche stavolta. Vedo i Thunder come favoriti numero 1 al titolo.

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