Vittoria agevole dei Los Angeles Lakers in gara 1 del primo turno di playoff contro i Denver Nuggets. Kobe Bryant e compagni hanno controllato la partita per tutti e 48’ i minuti in maniera piuttosto agevole, mantenendo vantaggi in doppia cifra almeno per la metà del tempo.
E’ stata la serata di Andrew Bynum, che messo a referto una partita per gli albi statistici: 10 punti, 13 rimbalzi e 10 stoppate, terzo giocatore nella storia dei playoff ad andare in doppia cifra per stoppate (Mark Eaton e Hakeem Olajuwon gli altri due) e primo Lakers a far registrare una tripla doppia dal 1991, quando ci riuscì nientepopodimeno che Magic Johnson. Il bizzoso lungo di Mike Brown ha letteralmente spento l’attacco di Denver, impedendo ogni tipo di conclusione nei pressi del ferro a Gallinari e compagni.
I Lakers hanno giocato la partita perfetta, considerando gli avversari che si trovavano davanti: hanno sfruttato in pieno il vantaggio di centimetri a favore di Bynum e Gasol (con anche un buon Jordan Hill dalla panchina), rallentato il ritmo della partita impedendo a Denver di correre in contropiede e trovato anche tante buone cose dai role players, senza dover così chiedere la luna ai propri Big Three.
La prima fuga dei gialloviola, infatti, è stata ispirata prima dalle triple di Steve Blake, imbeccato dei compagni in uscita dai raddoppi proposti da Denver, poi da Devin Ebanks, autore di 12 punti con 5/6 dal campo nel solo primo tempo. Non hanno creato problemi, in questo modo, un inizio di partita abulico del Mamba (comunque 31 punti alla fine anche se con 11/24) e di Gasol (13 punti, 8 rimbalzi e altrettanti assists) e un Bynum poco coinvolto in attacco.
Quando poi, con l’inizio del secondo tempo, si sono messi all’opera anche loro, il divario si è allargato sensibilmente, mandando rapidamente la partita verso i titoli di coda anticipati. Denver dal canto suo ha fatto veramente poco per evitare il proprio destino. A partire dal playmaker, Ty Lawson, letteralmente disastroso con 3/11 dal campo e addirittura -21 di plus/minus.
Il piccoletto da North Carolina ha usato la sua velocità per battere i propri difensori, ma è finito puntualmente per sbattere contro il muro creato dai lunghi avversari (4 stoppate subite), senza cercare mai uno scarico per coinvolgere i compagni. Completamente annichilito il pacchetto lunghi: da Faried, il meno peggio, a Koufos, passando per McGee e Mozgov, nessuna delle torri dei Nuggets è riuscita a porre un rimedio allo strapotere fisico dei californiani, pur contenendo i danni a rimbalzo.
I tifosi di Denver, e quelli italiani in generale, si sono almeno potuti consolare con un ottimo Danilo Gallinari (19 punti, 4 rimbalzi e 2 assists), che ha dato l’impressione di essere ormai riconosciuto anche dai compagni come la principale opzione offensiva. Ha segnato con buona continuità (pazzesco un suo movimento sulla linea di fondo contro Kobe, con schiacciata rovesciata a chiudere il tutto) attaccando il canestro e conquistando un buon numero di liberi.
CHIAVI DELLA PARTITA
Ovviamente il dominio difensivo dei Lakers sotto il canestro: 15 stoppate date e in più tanta intimidazione che ha impedito almeno altrettanti appoggi comodi a Denver, che, in aggiunta, ha pure tirato male e con poca convinzione da 3 (4/14).
Dall’altra parte del campo, inoltre, ha giocato un ruolo importante il 50% con cui i Lakers hanno tirato dal campo, lasciando pochi rimbalzi disponibili ai Nuggets e in quei casi rientrando bene e impedendo agli avversari di distendersi in contropiede, cosa che amano fare per trovare punti comodi e che, nelle poche situazioni in cui sono riusciti, hanno dimostrato di poter fare con efficacia.
Per finire poi, cruciale l’impatto delle seconde linee: 12 punti Ebanks, 10 Hill, 9 Blake. Tutti punti pesanti che hanno permesso a Bryant, Gasol e Bynum di non tirare troppo la corda per mettere la partita in carreggiata L.A. E, infatti, Los Angeles ha dato l’impressione di vincere faticando il giusto, fattore importante, visto che si scenderà in campo nuovamente tra due giorni.
MVP
Ovviamente Andrew Bynum. Soprattutto perché, pur coinvolto il giusto in attacco (solo 7 tiri), ha dato contributo difensivo a getto continuo e senza aver quei cali di intensità che spesso lo hanno contraddistinto. Come detto in precedenza, oltre alle 10 stoppate ha messo anche una serie innumerevole di interventi per disturbare le conclusioni ravvicinate dei Nuggets e recitando un ruolo preminente nel 35% al tiro con cui Denver ha chiuso l’incontro.
VERSO GARA 2
I Lakers, in sostanza, hanno giocato la gara perfetta: dominio sotto canestro, ritmi controllati, impatto dei role players. Devono continuare su questa strada per altre tre partite e potranno pensare ben presto al secondo turno.
Discorso chiaramente opposto per Denver: tutto quello che poteva andare storto lo è andato. Ma i ragazzi di Karl ci hanno messo molto del proprio, andandosi spesso a infilare in bocca ai giganti in maglia gialloviola e senza mai cercare una volta uno scarico per il compagno. Sarà fondamentale nel proseguo della serie, per Denver, cercare molto di più l’extra pass una volta battuto l’uomo in penetrazione (cosa avvenuta spesso anche oggi) invece che finire per prendere un tiro contestato dal lungo di turno e magari vedere Bynum toccare nuovamente una doppia cifra per palloni rispediti al mittente.
Quanto alla questione del ritmo partita, in questo senso Miller ha dato indicazioni migliori di Lawson. Proprio con l’ex Trail Blazers in campo Denver ha avuto il proprio miglior momento nel secondo quarto, riuscendo a distendersi bene in transizione. Nel caso Lawson fosse ancora in una serata no in gara 2, potrebbe essere il caso di concedere qualche minuto in più al professor Miller.
Si va in campo nella notte tra martedì e mercoledì alle 4.30 italiane, di nuovo allo Staples Center.
Cestista, baskettaro, appassionato della palla a spicchi, fedele adepto del parquet.
Nato a pane e Danilovic, cresciuto a tarallucci e Ginobili, ho sviluppato col tempo un’insana passione per il basket a stelle e striscie e i Denver Nuggets, aggiungendo poi con calma interesse vivo per Football Americano (San Francisco 49ers) e Baseball (San Francisco Giants). Scrivo per diletto. Parlo a volte, a sproposito, su Radio Playit.
se nn fosse stata per i dieci blocchi, quella di bynum sarebbe una gara normale….infatti, la sua presenza sotto canestro si e’ fatta sentire, ma non pervenuto in attacco.dunque, buona gara.
kobe all’inizio ha preso ottime scelte di tiro e ne ha sbagliati troppi (anche per sfortuna)……nel finale ha rimpolpato il punteggio ed aggiustato le percentuali.
gasol ottimo rifinitore stasera….e quando la palla e’ nelle sue mani si ha la sensazione che sia in cassaforte e sempre ben gestita.
la panchina ha girato benissimo…ed e’ soprattutto grazie a loro che abbiamo vinto in maniera facile.
Eh beh, ma é proprio per le stoppate che é stato l’uomo decisivo. Solo per la sua presenza i Nuggets hanno tirato con percentuali orrende. Poi il fatto che sia stato coinvolto poco in attacco é in piú per come é rimasto dentro la partita fino alla fine pur vedendo poco il pallone.
“Bryant 31 anche se con 11-24” me lo sarei aspettato più dai simpaticoni che dicono che sia finito :-P
Ciò che mi ha abbastanza sconvolto è stata la facilità con cui i Lakers hanno stanato i Nuggets: non appena Blake e Ebanks hanno scavato il solco iniziale, non c’è stata storia. Forse non si sono neppure stancati più di tanti, Kobe sul velluto, Hill continua a macinare minuti e potrà essere utilissimo (se lo avessi scritto 2 mesi fa sarei stato da manicomio…) e i lunghi titolari stanno facendo il loro mestiere senza forzare più di tanto.
Di contro i Nuggets mi hanno fatto una pessima impressione: il backcourt è stato terribile a parte Miller, Faried niente di che e 3 centri che non hanno dato il contributo di mezzo Bynum (Mozgov il migliore, what else??)
Anche da Gallinari mi aspetto qualcosa in più come energia, mi sembra giocare ancora con le marce basse: forse lo sopravvaluto, ma a parte un buon score ho visto poco altro: poca energia, poca voglia di buttarsi tra i lunghi, poco coinvolgimento generale. Sono l’unico che ha avuto questa impressione?
Avrei una nota finale per il commento di SI ma me la risparmio, credo che sia meglio evitare il turpiloquio…
anche io ho avuto la stessa impressione, Gallinari che non attaccava il ferro se l’area era occupata. Magari col Bynum di ieri era la cosa giusta da fare.
Però è lui quello che deve fare più degli altri in una serie come questa, sia in quanto prima (inter pares) opzione offensiva, sia in quanto quello con un avversario diretto più abbordabile. Almeno finché non torna MWP. Diciamo che ne dovrebbe fare 20-25 a gara in una serie così per dare delle possibilità ai suoi.
Per il resto Lawson non andrà sempre così male, ma Bynum? LAL mi ha dato l’impressione che se fosse stato necessario sarebbero potuti andare molto più dentro in attacco, e se il suo trio di avversari non troverà il modo di farlo innervosire e riempirlo di falli, Bynum quando vorrà anziché 5/7 farà 14/18, e allora addio.
Il punto è esattamente questo: i Lakers hanno giocato col freno a mano tirato in attacco, Bynum ha almeno 18-20 punti nelle mani a partita, se Bryant decide che deve farli stiamo pur certi che li farà. Chi può caricarlo di falli? I centri dei Nuggets? Più facile sia Lawson in penetrazione, ho detto tutto.
Bhe c’è da dire che ieri Lawson non sembra nemmeno essere sceso in campo e da 3 punti sono stati disastrosi i nuggets…se poi le riserve dei lakers fanno queste partite c’è poco da fare.
Premetto che i Lakers hanno meritato, Bynum gigantesco, Gasol immenso, Bryant ottimo, riserve splendide, ecc..ecc..ecc..
Pero’ ieri l’arbitraggio, a mio parere, SCANDALOSAMENTE a favore Lakers.
Hanno fischiato almeno 4 cose veramente ridicole.
Un tecnico a Faried perche’ dopo una schiacciata ha sorriso, tra l’altro ha sorriso senza guardare nessun giocatore in particolare.
Almeno 2 falli a favore di Bryant assurdi (in uno Afflalo non l’ha neanche sfiorato).
Insomma: i Lakers hanno meritato (e anzi secondo me potevano vincere anche di 30 punti) pero’ potrebbero vincere anche senza l’aiuto arbitrale..
Non mi pare ci sia stato tutto sto scandalo: il tecnico a Faried è in linea con il metro adottato durante la stagione in riguardo al taunting, inoltre Afflalo ha fatto anche 1-2 falli in più che non sono stati chiamati. Gli episodi capitano, a favore o contro, le star hanno un trattamento di riguardo da tempo immemore ma in una partita del genere non c’è un impatto negativo dell’arbitraggio, a mio avviso.
Quello di Faried, secondo me, e’ davvero assurdo.
Se puniscono quello di Faried (che ha solo sorriso, non ha fatto gesti, non ha fatto facce strane, non ha mimato niente, non ha tocca nessuno, non ha GUARDATO nessuno) allora devono punire qualsiasi cosa.
Per esempio..Bynum dopo un canestro ha alzato e mosso le mani al cielo come se avesse fatto touch-down..e non l’hanno punito!
Ripeto: lungi da me criticare questa vittoria che e’ stata anzi piu’ che meritata (anzi..per me potevano e dovevano vincere con uno scarto maggiore).
Ma certi metri di giudizio degli arbitri a volte non li capisco.
se denver continua ad attaccare il ferro anche senza 15 stoppate a partita si chiude con un bello SWEEEEEEEEP
Bryant è completamente finito