Incredibile… Forse bisognerebbe chiedere a Rob Manfred, commissioner della MLB dal 2006 e autore di numerosi cambiamenti nel mondo del baseball, di introdurne uno nuovo: la World Series 2025 tra Toronto Blue Jays e Los Angeles Dodgers NON può fermarsi a gara 7. Ne abbiamo bisogno di almeno altre sette o otto, per arrivare a gara 15.

Bill Russell, vincitore di 11 anelli NBA con i Boston Celtics, ha definito le due parole Game 7 le più belle della storia dello sport. E non può che avere ragione uno del suo calibro. A maggior ragione in questo caso, visto e considerato che non si gioca una Gara 7 alle World Series da sei anni.

Nel 2019, infatti, i Washington Nationals conquistarono a sorpresa il loro primo titolo battendo i favoritissimi Houston Astros, vincendo tutte e quattro le partite in trasferta, compresa la decisiva Gara 7. Indimenticabile il fuoricampo del sorpasso di Howie Kendrick, che colpì il foul pole e cambiò per sempre la storia della serie e della franchigia del DC.

Tuttavia, è meglio concentrarsi su questa serie, che anche in Gara 6 ci ha regalato un finale da film thriller — di quelli che metterebbero in difficoltà perfino Jessica Fletcher e Hercule Poirot. Ma andiamo con ordine.

Con i Blue Jays capaci di reagire al complete game di Yamamoto in gara 2 e alla maratona infinita durata 18 inning in gara 3, vincendo sia la quarta che la quinta partita e portandosi in vantaggio nella serie 3-2, è arrivato il turno dei Dodgers.

La squadra guidata dal manager Dave Roberts si è presentata a Toronto spalle al muro: una sconfitta regalerebbe il titolo ai canadesi, una vittoria forzerebbe una storica gara 7.

Roberts si presenta con Yoshinobu Yamamoto sul monte, dopo la prestazione eroica nella seconda partita, mentre John Schneider risponde con Kevin Gausman. Due partenti di primissimo ordine che fanno faticare entrambi gli attacchi.

Nei primi due inning, i due lanciatori sono perfetti. Nel terzo, Gausman inizia a dare un segno di cedimento: subisce un doppio da Edman, poi Schneider manda in base volutamente Ohtani. Con prima e seconda occupate, il doppio di Will Smith regala ai Dodgers il vantaggio: 1-0. Freeman si guadagna la base su ball che riempie le basi e al piatto va Mookie Betts. L’ex Red Sox è forse nel peggior momento della sua carriera: sta battendo 3 su 24 in questa World Series. Ma questa occasione non la spreca: la sua valida fa entrare altri due punti per il 3-0 dei Dodgers.

I Blue Jays non demordono: George Springer non sta praticamente in piedi, a causa del suo problema agli addominali, ma è anche un campione. Il suo singolo manda a casa Addison Barger per il 3-1 nella parte bassa del terzo inning.

Gausman e Yamamoto non subiscono più punti: entrano i bullpen ed entrambi tengono bene fino ad arrivare al nono inning, sempre sul punteggio di 3-1 per Los Angeles. Ecco, la parte bassa del nono inning potrebbe avere la sequenza di colpi di scena degna di un qualsiasi capolavoro giallo.

Roki Sasaki, il pitcher giapponese trasformato in closer da Dave Roberts in questa Postseason, colpisce Alejandro Kirk che si accomoda in prima base. Il messicano risente il colpo e viene sostituito sulle basi dal pinch-runner Myles Straw. Va al piatto Addison Barger, che colpisce profondo, superando Justin Dean. La palla però si incastra sotto il muro, con Myles Straw che corre verso casa base per segnare il secondo punto.

Però, Dean alza le mani per indicare agli arbitri che quella è una dead-ball, ovvero una palla non giocabile dalla difesa. La decisione finale dà ragione a Dean, con il punto annullato ai Blue Jays, tramite la Ground-Rule Double, con i corridori che avanzano di due basi. Quindi Straw dalla prima alla terza e Barger dal piatto alla seconda, con il punteggio che rimane 3-1.

Roberts sostituisce Sasaki con Tyler Glasnow, il quale elimina subito Ernie Clement. 1 out e 2 corridori sulle basi, uno in seconda e uno in terza. La situazione è delicatissima e al piatto va Andres Gimenez, il nono battitore del lineup di Toronto, fino a quel momento 0 su 3.

Il venezuelano batte una linea molto particolare, perchè non è né lenta né veloce. Kikè Hernandez, dall’esterno sinistro, corre verso il campo interno, prende la palla al volo e lancia in seconda base verso Miguel Rojas.

Rojas tocca il cuscino appena prima che lo possa fare Barger che si era allontanato troppo, non pensando alla spettacolare giocata della coppia Hernandez – Rojas. Doppio gioco, 3 out, partita finita. Cala il silenzio al Rogers Centre, le uniche urla sono quelle dei giocatori dei Dodgers, che hanno vinto gara 6 e hanno forzato nella maniera più incredibile una gara 7 che si preannuncia leggendaria.

One thought on “I Dodgers vincono Gara 6 al cardiopalma: si decide tutto in Gara 7

  1. Se non ricordo male, nei primi anni del ‘900, c’è stata qualche “World series” al meglio delle nove!

    È talmente entusiasmante che, nonostante siano due squadre per cui non tifo né simpatizzo, stanotte ho fatto le 4.00 ascoltandola interamente per radio sulla app di Espn.

    Ho letto che rispetto all’anno scorso sta facendo un po’ meno ascolti negli Usa, compensati però dai maggiori ascolti in Canada. Gara 6 e gara 7 dovrebbero comunque rialzare la media anche negli Usa: siamo in ogni caso, già adesso, un paio di milioni sopra le finali Nba.

    Secondo me è un momento di ripresa del baseball dopo il calo d’interesse degli anni passati: spero non sprechino tutto con uno sciopero nel 2027.

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