In tre puntate intendiamo andare a fondo a un annoso problema per chi si accosta per la prima volta all’ “MDB” (copywrite di Faso di Elio e Le Storie Tese), il “Meraviglioso Gioco del Baseball”: le statistiche con tutti quegli acronimi di difficile comprensione cui anche i piĂą esperti farebbero fatica a dare la formula esatta.

Ecco allora che in questo primo contributo daremo le definizioni delle principali categorie di statistiche del lato offensivo del gioco spiegando allo stesso tempo cosa vogliano dire e cosa calcolino questi preziosissimi indicatori di dati.

Il secondo e il terzo contributo parleranno, rispettivamente, delle statistiche per i lanciatori e per illato difensivo del gioco

Basta piĂą mal di testa, divertiamoci a capire!

AB

AB sta per “at bat” e sta a simboleggiare il numero delle volte in cui un giocatore (nella National League anche i pitcher) si è presentato al piatto per affrontare un lanciatore avversario

R

R sta per “runs”, ossia ogni volta in cui un giocatore riesce a completare con successo il giro delle basi contribuendo di un punto per la propria squadra.

H

H sta per “hits”. L’official scorer appuntato dal Commissioner per ciascuna partita MLB dichiara una hit ogni volta che un giocatore al piatto riesce a colpire la pallina e a raggiungere la prima base prima che un tentativo di eliminarlo possa riuscire nell’intento.  Qualora la difesa incappi in errore o preferisca eliminare un altro corridore sulle basi, la H in questi casi non viene accordata.

TB

TB sta per “total bases”. E’ un numero che somma le basi che un giocatore è in grado di ottenere tramite l’esclusivo mezzo della propria abilità al piatto. Avanzare sul quadrato disegnato dalle 4 basi per tramite di una base rubata o perché un compagno, con una hit, fa avanzare gli altri sulle basi non aggiunge nessuna unità al calcolo delle TB. Es: con una hit si ottiene, ai fini del calcolo delle TB un 1; arrivando in seconda base si ottengono 2 TB; con una tripla 3 TB e con un fuoricampo 4 TB.

2B

Calcola il numero di volte in cui un giocatore riesce a raggiungere la seconda base tramite l’esclusivo mezzo della propria abilità al piatto. Di una “doppia” (traduzione dall’inglese di Double) si viene accreditati anche quando la pallina rimbalza per terra e finisce negli spalti senza che nessun giocatore della difesa possa in questo modo apportare nessun intervento ostacolante ai corridori sulle basi. In questo caso si tratta, nella definizione americana ufficiale, di una “ground-rule double”. Qualora la difesa incappi in errore o preferisca eliminare un altro corridore sulle basi, la 2B in questi casi non viene accordata.

3B

Come sopra, calcola il numero di volte in cui un giocatore riesce a raggiungere la terza base tramite l’esclusivo mezzo della propria abilità al piatto oltre che della propria velocità nel correre. Di solito avviene quando il battitore riesce a spedire la pallina nel Right Field, ossia il lato destro del diamante, cioè laddove il lancio del difensore verso il third baseman deve coprire uno spazio maggiore rispetto a quanto possa dover fare un left fielder nella stessa direzione.

HR

HR sta per “home run”, fuoricampo. Avviene quando un battitore riesce a spedire la pallina sugli spalti nella porzione delimitata dai due pali gialli posizionati ai lati estremi del Right e del Left Field. Qualora la pallina finisca sugli spalti ma nella porzione del Foul (a destra rispetto al palo del Right Field; a sinistra rispetto al palo del Left Field), il lancio verrà conteggiato come uno strike.

RBI

RBI sta per “runs batted in”. Sta a significare il numero di punti ai quali un battitore è in grado di contribuire tramite la propria abilità al piatto. Mettiamo caso che ci siano le basi piene e il battitore riesca a fare home run. Gli RBI attribuibigli sono 4, esattamente come le TB. Qualora invece ci siano un uomo in 1B e un altro in 3B e il battitore riesca a fare HR gli RBI sarebbero in questo caso 3, mentre le TB rimarrebbero 4 avendo egli potuto percorrere il giro completo per causa della propria abilità nello spedire la pallina fuoricampo.

BB

BB sta per “base on balls”. Calcola il numero di volte in cui un giocatore ottiene il pass per la prima base non per causa di una H ma perché il conteggio fra lui ed il pitcher è arrivato a 4 balls. In questo caso il battitore percorre i 90 feet che distanziano casa base dalla prima base senza che nessuno possa impedirglielo.

IBB

IBB sta per “intentional base on balls”. Non cambia la sostanza rispetto a ciò che abbiamo spiegato poco sopra, cambia invece la forma. Lo dice il nome stesso, è un’azione intenzionale, non dettata da errore del lanciatore nel concedere, con 4 balls, l’avanzamento in prima base al battitore. Prima della stagione 2017 pitcher e catcher si mettevano d’accordo per lanciarsi la pallina palesemente fuori dalla zona di strike, con il catcher addirittura in piedi. Per snellire le tempistiche delle partite, dalla stagione 2017 è effettiva la regola per la quale un manager può, con un suo segnale all’arbitro, dichiarare la volontà di concedere la prima base al battitore (di solito un battitore di una certa abilità) per poterne invece affrontarne un altro con cui o il pitcher ha un miglior mismatch o comunque di qualità inferiore a quello precedente.

SO

SO significa “strikeout”. Questa statistica verrà da noi ripresa anche nel prossimo numero di questo approfondimento sui lanciatori. Qui invece calcola il numero di volte in cui un battitore viene eliminato al piatto con un conteggio che raggiunga i 3 strike. Un’eliminazione non di movimento insomma, ma per “colpa” dell’abilità del pitcher.

SB

SB sta per “stolen base”, base rubata. Calcola il numero di volte in cui un corridore sulle basi riesce a “rubare” alla difesa una base avanzando senza che ci sia bisogno di un giro di mazza andato a buon fine da parte del proprio compagno al piatto. Si possono rubare la seconda, la terza e casa base.

CS

CS significa “caught stealing”. Calcola il numero di volte in cui un corridore sulle basi tenti di rubarne una ma venga intercettato da un’azione della difesa volta a sorprenderlo in corsa con un tocco del guanto (con la pallina al proprio interno) su una parte qualsiasi del corpo. Il corridore per essere salvo deve arrivare nella base che vuole rubare prima che il “tag” (si chiama così il tocco con il guanto da parte del difensore) venga applicato su di lui; oltre che rimanerci fin quando il tag non venga staccato.

AVG

AVG sta per “average”, media battuta. L’AVG misura la percentuale in millesimi, non in centesimi, della capacità al piatto di un battitore e si calcola dividendo le hits (siano esse H, 2B, 3B o HR) per il numero di AB. Poniamo il caso che un giocatore, nel corso di una partita, si sia presentato al piatto per 5 volte e che abbia collezionato un fuoricampo e una doppia. Egli avrà avuto così un AVG di .400, ossia un 2-su-5, limitando il calcolo a quella specifica partita. Gli AVG vendono calcolati si anno, su porzioni di stagione e su lassi temporali più lunghi come quelli di una carriera intera. La media delle Majors si aggira intorno al .260.

OBP

Sta a significare “on-base-percentage”. E’ una statistica che rileva quanto frequentemente un battitore riesce a raggiungere la base (prima, seconda, terza o giro completo) per apparizione al piatto. Ad innalzare tale statistica contribuiscono: H (2B; 3B; HR), BB, IBB e ogni qual volta si venga colpiti da un lancio ottenendo il “pass gratuito” per la prima base. Non rientrano nel conteggio i raggiungimenti di base per causa di errore della difesa o per decisione da parte della stessa (che capita qualora si voglia eliminare un corridore invece che un altro lasciando a quest’ultimo la strada libera per andare “on-base”). E’ questa la regina delle statistiche per l’attacco: nessun’altra riesce ad identificare e calcolare meglio l’obiettivo ultimo di un battitore.

SLG

Significa “slugging percentage” e si calcola dividendo le TB per le AB; definisce il rapporto fra le basi ottenute tramite una hit (una con una H; due con una 2B; tre con una 3B, quattro con un HR) e le chances che il giocatore ha avuto per produrre basi a favore della propria squadra.

OPS

OPS significa “on-base plus slugging”. E’ un numero che valuta le prestazioni di un battitore prendendo in considerazione allo stesso tempo la OBP e la SLG. Il suo intento è indicare in un numero solo quanto costantemente un battitore riesce a raggiungere la base con quanto bene e quanto costantemente riesca anche a colpire i pitch dei lanciatori avversari mettendo la pallina in gioco con delle valide. Anche questa statistica, come l’OBP, è fra le migliori per comprendere immediatamente le prestazioni di un battitore

2 thoughts on “Focus: le statistiche offensive del baseball

  1. La definizione di AB non è corretta. L’AB è un turno in battuta in cui il battitore…

    a) Non subisce una base su ball
    b) Non viene colpito (HBP)
    c) Non esegue un bunt / volata di sacrificio
    d) Non raggiunge la prima base in seguito ad un’ostruzione / interferenza del catcher.

    Quella presentata su questo è articolo è la PA (Plate appearance)

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