L’hanno denominata The Lone Star Series, tradotta come la serie della “stella solitaria”, quell’unica stella all’interno della bandiera dello stato del Texas, la sfida interstatale per l’accesso alle World Series 2023 tra i Texas Rangers e gli Houston Astros. Due squadre che hanno sempre dimostrato di non amarsi e che soprattutto in quest’ultima stagione hanno avuto non pochi screzi, che non sono mancati nemmeno in questa serie.

C’era d’aspettarselo, difatti è stata una sfida emozionante che si è conclusa in gara 7, tra rimonte, contro-rimonte e il fattore campo che è andato a farsi benedire. Di partite tra queste due squadre ne avremmo volute vedere almeno una ventina e sarebbero arrivate probabilmente a gara 21.

Per fortuna o sfortuna vostra, in seguito proverò a raccontarvi la storia di ognuna delle sette partite. Vi posso solo assicurare che ne vale la pena.

GARA 1

Gara 1 è in scena al Minute Maid Park di Houston e i lanciatori partenti sono di primo livello: Justin Verlander per gli Astros e Jordan Montgomery per i Rangers. Non a caso gli attacchi faticano per tutta la durata della partita: Texas si sblocca nella seconda ripresa con un singolo di Jonah Heim che permette a Evan Carter di segnare il primo punto della serie. Montgomery non concede nulla a Houston e chiude la sua prestazione in sei inning con sei strikeout e una sola base su ball.

Nel quinto inning Leody Taveras, ultimo battitore del lineup di Texas, batte il fuoricampo del 2-0 su Verlander. Josh Sborz, Aroldis Chapman e Josè Leclerc, i tre rilievi dei Rangers che si susseguono negli ultimi inning, non concedono nessuna valida e chiudono la partita in tranquillità: Texas si prende gara 1.

GARA 2

Per gara 2 Dusty Baker opta per Framber Valdez sul monte di lancio, una scelta che si rivelerà sbagliatissima. Il pitcher dominicano concede prima due valide consecutive a Marcus Semien e a Corey Seager e successivamente commette un errore sulla smorzata di Robbie Grossman che permette a Semien di segnare il punto del vantaggio. I disastri di Valdez continuano in questa prima ripresa: tre singoli in sequenza di Adolis Garcia, Mitch Garver e Nathaniel Lowe che portano altrettanti punti in saccoccia per i Texas Rangers, 4-0.

Houston si sblocca per la prima volta in questa serie nel secondo inning e lo fa con la sua stella: fuoricampo da un punto di Yordan Alvarez, il quinto in questa postseason per il cubano. Nella terza ripresa Valdez concede un altro punto: fuoricampo verso l’esterno sinistro di Jonah Heim per il 5-1. Nella parte bassa del quarto inning Nathan Eovaldi, partente dei Rangers, concede il secondo fuoricampo di serata agli Astros e questa volta è Alex Bregman a realizzarlo.

Houston segna il terzo punto nel sesto inning con un doppio di Michael Brantley che permette a Yordan Alvarez di arrivare salvo a casa base. Nella parte bassa dell’ottavo Alvarez spinge il pulsante del pilota automatico e batte il suo sesto fuoricampo in questa postseason, ma anche questo è da un punto: 5-4. Nel nono inning Josè Leclerc, closer di Texas, chiude ancora le porte in faccia a Houston e anche la partita: 2-0 nella serie per i ragazzi di Bruce Bochy.

GARA 3

Ci si sposta al Globe Life Field di Arlington per gara 3 e la notizia è il grande ritorno sul monte di lancio dopo più di un mese di “Mad” Max Scherzer. Ma il futuro Hall of Famer, arrivato alla trade deadline dai New York Mets, delude le aspettative e concede immediatamente tre punti agli Astros, tra cui il primo arrivato dopo un suo lancio pazzo e i successivi due grazie a un singolo di Martin Maldonado, uno dei peggiori battitori dell’intera American League. Nella ripresa successiva Jose Altuve colpisce profondo una palla veloce di Scherzer per il fuoricampo che vale il 4-0.

Nel quarto inning Mad Max concede un singolo a Mauricio Dubon che permette a Jose Abreu di segnare il quinto punto. Finalmente Texas si sblocca e nella quinta ripresa con un fuoricampo da due punti del rookie Josh Jung e Cristian Javier viene sostituito sul monte, dove fino a quel momento aveva svolto un lavoro quasi perfetto. Due riprese più tardi Alvarez batte un singolo che porta a casa due punti, tuttavia Jung fa la fotocopia di quello che ha fatto prima, battendo un altro fuoricampo da due punti: 7-4 Houston.

Nell’ottavo inning le due squadre segnano un punto per parte e Ryan Pressly chiude la partita sul punteggio di 8-5. Houston dimezza lo svantaggio nella serie: 2-1.

GARA 4

Andrew Heaney, ex scelta del primo round al draft 2012, è il lanciatore partente dei Texas Rangers in gara 4. Ma il primo inning si trasforma subito in un incubo per lui: triplo di Bregman che porta due punti e singolo di Alvarez da un punto, 3-0 Houston. Tuttavia i Rangers reagiscono e nella seconda ripresa Garcia batte un fuoricampo e Josh Jung una volata di sacrificio: 3-2.

Mentre Corey Seager firma il pareggio nell’inning successivo con un fuoricampo profondo verso l’esterno centro. L’euforia al Globe Life Field dura poco perché il quarto inning è una rumba cubana firmata dalla coppia Yordan Alvarez – Jose Abreu: il primo con una volata di sacrificio, il secondo con un fuoricampo da tre punti per il punteggio di 7-3.

I Rangers non si riprendono più e da quel momento batteranno solo due valide, mentre gli Astros non si fermano: fuoricampo da due punti di Chas McCormick nel settimo e singolo da un punto del solito Alvarez: 10-3. Gli Astros guadagnano la diciassettesima vittoria nelle ultime venti partite in trasferta e pareggiano la serie: 2-2.

GARA 5

Lo scenario di gara 5 è sempre Arlington e chi vince si porta in vantaggio nella serie. Jordan Montgomery, dopo la straordinaria partenza di gara 1 in cui non ha concesso punti agli Astros, subisce al quarto lancio della partita un fuoricampo da Alex Bregman. Ciononostante Montgomery e Verlander, partente degli Astros, non concedono più punti agli attacchi fino alla quinta ripresa, quando i Rangers pareggiano la partita grazie al fuoricampo di Nathaniel Lowe.

Nella parte alta del sesto un singolo di Abreu riporta in vantaggio gli Astros: 2-1. Vantaggio che potrebbe aumentare perché con le basi piene, Jeremy Pena batte forte una rimbalzante che viene “parata” da Semien, che effettua l’eliminazione e chiude l’inning. Giocata che si rivela fondamentale perché nella parte base dello stesso inning Adolis Garcia, con due uomini in base, colpisce la fastball di Verlander su Giove e ribalta il match: 4-2 Texas. In tutto ciò esagera un po’ troppo nell’esultanza e quando si ripresenta al piatto nella ripresa successiva viene subito colpito da un lancio di Bryan Abreu. Garcia, dopo essere stato colpito, reagisce contro Martin Maldonado, il catcher di Houston, reo secondo il cubano di aver chiamato il lancio interno apposta per colpirlo. Le panchine si svuotano e gli arbitri espellono Abreu, Garcia e Dusty Baker.

Ristabilita la calma, si può entrare nel nono inning. Entrano due pinch hitter per gli Astros, Yanier Diaz e John Singleton ed entrambi riescono ad arrivare in base. Al piatto va Jose Altuve e sul monte c’è Jose Leclerc. Sapete già tutto o quanto meno ve lo immaginate: fuoricampo e partita ri-ribaltata. I Rangers non segnano punti nella parte bassa. Houston vince gara 5 e ora ha due match point in casa per tornare per il terzo anno consecutivo alle World Series.

GARA 6

I Texas Rangers sono obbligati a vincere a Houston ancora due volte per sperare di tornare alle World Series. I partenti di gara 6 sono gli stessi della seconda partita: Eovaldi per i Rangers e Valdez per gli Astros. I padroni di casa colpiscono per primi grazie alla valida di Alvarez e alla corsa verso casa base di Altuve. Il vantaggio dura pochissimo perché nella ripresa successiva Mitch Garver spara sugli spalti la palla di Valdez e la partita è subito in parità.

Nel quarto inning Jonah Heim, con Garver in base, colpisce anche lui un fuoricampo, quasi agguantato dall’esterno sinistro Kyle Tucker, e che consente il doppio vantaggio ai Rangers: 3-1. Due inning più tardi la volata di sacrificio di Mauricio Dubon porta a casa Alvarez dalla terza base per il 3-2. Ma i Rangers recuperano subito grazie alla valida di Garver: il punteggio dice 4-2 per Texas al termine dell’ottavo inning.

I Rangers riempiono le basi nella nona ripresa e al piatto va Adolis Garcia, che fine a quel momento è stato eliminato quattro volte con quattro strikeout, venendo fischiato e deriso dal pubblico. Alla fine sorride lui perché colpisce un fuoricampo con le basi piene: grande slam e partita chiusa. Si va a gara 7.

GARA 7

Le due parole più belle dello sport. Non si giocava una gara 7 dalla postseason 2020 e i precedenti ci dicono che Dusty Baker non ne ha mai vinto una e Bruce Bochy non ne ha mai persa una. I Rangers partono fortissimo e segnano tre punti nella prima ripresa: fuoricampo di Seager e due singoli RBI di Garcia e Garver. Nella parte bassa Altuve, con un singolo, permette agli Astros di accorciare sul 3-1. Nel terzo inning, alla sua seconda apparizione al piatto, Garcia ricomincia come aveva finito gara 6 batte l’ennesimo fuoricampo: 4-1.

Nella parte bassa fuoricampo di Alex Bregman per dimezzare lo svantaggio, tuttavia nel quarto inning Evan Carter riallontana i Rangers battendo un doppio dove entrano due punti: 6-2. Nello stesso inning Garcia colpisce un’altra valida dove entrano altri due punti: 8-2. Ora è davvero in salita per gli Astros. Si fa ancora più ripida nel sesto con il fuoricampo da due punti di Lowe: 10-2. Dopo un punto battuto a casa da Alvarez per il 10-3 Adolis Garcia non è ancora sazio e colpisce il secondo fuoricampo di serata, il quinto nella serie. Si tratta del QUINDCESIMO punto battuto a casa nella serie per il cubano: un record mai raggiunto da nessun altro giocatore prima di lui. La stagione degli Astros si chiude con l’homer inutile ai fini del risultato di Altuve.

I Texas Rangers dominano gara 7, vincono il Pennant dell’American League tornano alle World Series dopo 12 anni, con Adolis Garcia nominato (e vorrei anche vedere) MVP delle Championship Series.

Gli Houston Astros escono a testa altissima e per il ventitreesimo anno consecutivo i campioni in carica non difenderanno il titolo. Gli ultimi sono stati i New York Yankees di Joe Torre nel 2000.

Inoltre per la prima volta dal 2016 alle World Series non ci saranno né gli Houston Astros né i Los Angeles Dodgers.

Il record dei Rangers del 2021 è stato 60-102.

Il record del 2022 68-94.

Quest’anno hanno raggiunto le World Series.

Non vediamo l’ora di gustarcele.

Enjoy The Show!

One thought on “I Texas Rangers vincono Gara 7 e volano alle World Series

  1. Eh, le paroline magiche le hai dette alla fine…

    “Gli Houston Astros escono a testa altissima e per il ventitreesimo anno consecutivo i campioni in carica non difenderanno il titolo. Gli ultimi sono stati i New York Yankees di Joe Torre nel 2000”.

    “Il record dei Rangers del 2021 è stato 60-102. Il record del 2022 68-94. Quest’anno hanno raggiunto le World Series”.

    È il motivo per cui trovo che le leghe sportive americane siano più avvincenti di quelle europee: il ricambio al vertice e la possibilità per ogni squadra di emergere. Anche gli sport europei sarebbero belli, ma se vincono sempre le stesse squadre ti passa la voglia di guardarli.

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