C’è poco da fare, al Super Bowl ci va chi è consapevole del significato di una partita del genere e, intuitivamente, delle partite che lo precedono. In un paio d’ore abbiamo avuto modo di constatare che né Ravens né Lions abbiano idea di cosa significhi giocare in partite dal peso specifico di un Championship Game.

Morte, tasse e Kansas City Chiefs impegnati a febbraio – pure al termine di un anno che sembrava essere tutto fuorché quello giusto. Dei Chiefs più esperti, lucidi e compassati sono sopravvissuti ai goffi tentativi di rimonta dei Baltimore Ravens firmando uno dei più emozionanti 17 a 10 a cui possiate assistere.
Il primo possesso dei Ravens si conclude con un premonitore three n’ out che Kansas City sfrutta nel migliore dei modi firmando immediatamente il touchdown del 7 a 0. Mahomes viviseziona la difesa a zona di Mike Macdonald e, senza mai consegnare il pallone al suolo, tiene in movimento le catene convertendo anche un fondamentale quarto down nei pressi della metà campo: il touchdown, che ve lo dico a fare, lo firma Travis Kelce.

Baltimore, già visibilmente nervosa, reagisce da squadra seria – maledetti, ci hanno pure voluto illudere! Prima Lamar converte con le proprie gambe un 4&1 sulle proprie 34 guadagnando 21 yard, poi dopo una corsa di Gus Edwards da 15 yard elude il pass rush avversario manipolando la tasca quel tanto che basta per permettere a Zay Flowers di liberarsi in profondità: touchdown da 30 yard, parità ristabilita e partita che si preannuncia emozionante.

I Chiefs, però, sono nel valhalla offensivo e ricominciano a muovere le catene senza alcuna difficoltà. Mahomes si accontenta di ciò che gli viene offerto dalla difesa di Baltimore e, pur limitandosi a guadagni tutt’altro che esplosivi, continua a chiudere down: figuratevi che in questo drive ha convertito addirittura quattro terzi down. Arrivati sulla goal line mettono il pallone in mano a Pacheco che da bravo ariete da sfondamento guadagna le due yard necessarie per il touchdown del 14 a 7.

Ed ecco uno dei primi momenti decisivi della partita. Stanley viene clamorosamente battuto da Omenihu che si materializza alle spalle di Jackson e gli gioca un brutto scherzo togliendogli il pallone dalle mani: fortunatamente per Baltimore, però, Kansas City non incrementa il proprio vantaggio in quanto su 4&1 – in red zone – Pacheco viene atterrato ben prima dell’immaginaria linea del primo down. Pericolo scampato, ma occorre reagire.

Tre punt precedono un piazzato di Butker che fissa il punteggio sul 17 a 7 Chiefs al termine della prima metà.
Baltimore è ancora abbondantemente in partita, ma occorre rivedere il gameplan: perché Monken non sta sfruttando il miglior gioco di corse della lega? Soprattutto, perché Baltimore si sta rifiutando di correre contro una squadra dimostratasi vulnerabile in run defense?
Mi sembra rilevante evidenziare che Kansas City abbia tenuto il possesso per più di 20 minuti.

Si riparte. La difesa dei Ravens entra in campo rigenerata e, sorprendentemente, inizia a obbligare coach Reid ad affidarsi sistematicamente al proprio punter. L’attacco di Baltimore, purtroppo, continua a rifiutarsi di correre con serietà e un sack su terzo down spinge Jackson fuori dalla zona field goal: peccato, con Justin Tucker a propria disposizione avrebbero avuto una vera possibilità di riportarsi sotto di un possesso.

Quello che sto per raccontarvi entrerà nella storia come il drive di Zay Flowers. Con le spalle davvero al muro e un quarto rimasto da giocare, Lamar pesca Flowers in profondità per 54 yard, ma lo sciocco rookie dei Ravens ne restituisce quindici ai Chiefs vedendosi fischiare contro una penalità per taunting per aver festeggiato la ricezione tirando il pallone contro a Sneed.
Ottima scelta, soprattutto essendo sotto di dieci punti. L’esagitato Flowers si fa parzialmente perdonare muovendo le catene con una ricezione da 14 yard… ed ecco l’episodio che a mio avviso decide la partita.

Su 2&goal Lamar connette ancora una volta con Flowers che, a pochi passi dalla end zone, decide di lanciarsi nel tentativo di sfondare il muro invisibile del touchdown: Sneed, giocatore vero se ne esiste uno, mette a segno una giocata clamorosa riuscendo a tirare un pugno al pallone a pochi centimetri dalla goal line. Fumble e touchback, il punteggio resta sul 17 a 7 per i Chiefs.
Mentalmente Baltimore non c’è più, quel touchdown li avrebbe riportati sotto di tre punti con un intero quarto a disposizione e l’inerzia tutta dalla propria parte.

Palla di nuovo ai Chiefs, Mahomes lima via altri quattro minuti prima di restituire il pallone a Baltimore. Jackson ricomincia a chiudere down e a guadagnare yard portandosi in red zone grazie a una ricezione da quasi 40 yard di Agholor, che però viene vanificata dal primo vero errore della giornata del numero 8: su secondo down sulle 25 dei Chiefs Jackson forza il pallone nei pressi di Likely che, triplicato, può solo guardare Deon Bush mettere a segno l’intercetto che chiude definitivamente i conti.
Altro punt dei Chiefs, Baltimore muove il punteggio con un piazzato di Tucker, ma nel momento decisivo ecco che Mahomes ci ricorda di essere Mahomes mettendo in ghiaccio la vittoria con un passaggio da 32 yard ricevuto magnificamente da Valdes-Scantling – su terzo down, ovviamente: Baltimore non ha più timeout a propria disposizione, è finita.

Una sconfitta non può sbugiardare quella che resta comunque un’ottima stagione: può invece amplificare esponenzialmente la frustrazione. La difesa ha sostanzialmente annullato l’attacco dei Chiefs per tre quarti tenendo ostinatamente in partita un attacco che, nel momento più importante della stagione, ha inspiegabilmente smesso di essere sé stesso. Ve ne parlerò con più calma nell’analisi della sconfitta, ma questa non è stata ovviamente la sconfitta di Lamar Jackson, ma di un’intera squadra che ha esibito un’avvilente immaturità nel momento più delicato della propria storia recente.
Kansas City, invece, ha ribadito l’ovvio dimostrandoci che in questa lega non ci si elevi a dinastia per caso. Pure questa volta Spagnuolo è riuscito a confezionare un gameplan ai limiti della perfezione che ha mandato in confusione chiunque, Monken in primis.

Questa deve fare male. La stagione dei Lions ci ha emozionati e il semplice fatto di essere qua a parlar di loro il 29 gennaio può essere visto come un mezzo miracolo, ma a un certo punto sembravano avere il pass per il Super Bowl in tasca: Detroit ha dilapidato un vantaggio di 17 punti facendosi rimontare da degli stupendi 49ers che si sono garantiti la rivincita con i Chiefs grazie a un folle 34 a 31.
Arrivati a questo punto della stagione perdere così fa davvero male.

Pronti-via e Detroit dimostra di non aver alcuna voglia di scherzare: dopo aver mosso le catene con Montgomery e LaPorta, Jameson Williams trasforma un end-around in un touchdown da 42 yard che manda un messaggio piuttosto potente ai 49ers. Detroit è qui per un motivo.
La reazione dei ‘Niners non si fa attendere, ma purtroppo per loro il piazzato del rookie Moody termina la propria parabola un po’ troppo a destra rispetto ai pali. Detroit, razionalmente esaltata, ricomincia immediatamente a muovere le catene e dopo cinque minuti di football maturo raddoppia il proprio vantaggio con un TD di David Montgomery: 14 a 0 per i Lions, 49ers nel pallone.

Completi da più di 20 yard a Juszczyk e McCaffrey catapultano San Francisco in red zone, dove il solito CMC dimezza il passivo con una meta da due yard. Il primo punt della giornata dei Lions sembra volerci suggerire che San Francisco si sia scrollata di dosso l’inizio terrificante, ma ecco Purdy commettere un atipico errore lanciando uno sciagurato intercetto “ricevuto” dal linebacker Rodriguez. Goff tiene le catene in movimento facendo affidamento a LaPorta e St. Brown e l’esplosivo Gibbs aggiunge altri sette punti al bottino con uno stupendo touchdown da 15 yard.
San Francisco (non) reagisce con un three n’ out, ora l’inerzia è tutta dalla parte degli ospiti che prima della pausa lunga aggiungono altri tre punti con un piazzato da 21 yard.

24 a 7 Lions, quindi. La semplice potenza di fuoco dei 49ers basta – e avanza – a tenerli in partita, tuttavia serve un deciso cambio di marcia soprattutto da parte di un reparto difensivo apparentemente senza risposte alla fisicità della linea d’attacco dei Lions.
Il primo drive della seconda metà frutta tre punti all’attacco di Purdy, tre punti che precedono quattro minuti che perseguiteranno il resto dell’esistenza di ogni tifoso dei Lions.

Goff e compagni ricominciano a muovere le catene senza alcuna difficoltà e valicano brillantemente la metà campo. Dopo aver tenuto il possesso per quasi quattro minuti Campbell, più aggressivo che mai, decide di tentare la conversione su 4&2 sulle 28 dei ‘Niners: Reynolds, però, non è in grado di completare una delle ricezioni più importanti della propria carriera, turnover on downs.

I Lions li conosciamo, sono aggressivi, ma in questo caso credo che Campbell sia stato davvero immaturo: perché non prendersi i tre punti? Perché non riportarsi sopra di tre possessi con otto minuti in meno a disposizione dei ‘Niners?
I Lions sono i Lions, ossia la squadra per cui quando piove diluvia. Nel drive successivo Purdy cerca Aiyuk in profondità ma spara un lancio troppo lungo che mette Vildor – che però gioca per i Lions – nella posizione di mettere a segno un intercetto fondamentale: il pallone, però, lo colpisce sul casco finendo poi per trovare le mani di Aiyuk che completa una delle ricezioni più folli di cui io abbia memoria che regala ai ‘Niners un vitale primo down sulle cinque dei Lions.
Un paio di snap dopo Aiyuk porta a termine il proprio lavoro firmando il touchdown del -7.

Detroit deve ricominciare a fare quello che sa fa… fumble di Gibbs a termine del primo snap del nuovo drive. Dopo una corsa di 21 yard di Purdy, CMC firma il secondo touchdown della propria giornata, questa volta da una iarda.
In quattro minuti Detroit ha dilapidato 14 punti di vantaggio e, completamente in bambola, incappa in un altro three n’ out.
San Francisco ora sta davvero bene e, senza alcun problema, ricomincia a muovere le catene, finendo poi per doversi accontentare di tre punti a causa di un paio di sack incassati da Purdy in red zone: 27 a 24 ‘Niners. San Francisco, in poco più di un quarto, ha completato una rimonta a cui non troppi tifosi potevano credere.

Nel momento più delicato della partita Goff e compagni tirano fuori il carattere ricominciando a chiudere down. L’attacco dei Lions sembra aver ritrovato ritmo, ma su 3&10 St. Brown riesce a guadagnare solamente 7 yard, un guadagno che garantisce loro l’opportunità di portarsi a casa tre punti con un piazzato da circa 50 yard: Campbell, in quanto Campbell, decide di provare la conversione, pure questa volta, senza successo. Con un piazzato avrebbero pareggiato.

San Francisco, consapevole dell’opportunità che si trova fra le mani, continua imperterrita a muovere le catene. Purdy converte un fondamentale terzo down guadagnando 21 yard con le proprie gambe, McCaffrey ne aggiunge altre 25 che permettono all’insospettabile Mitchell di chiudere definitivamente i conti con un touchdown da 3 yard.
Dieci punti da recuperare in tre minuti, molto difficile.

L’orgoglio permette ai Lions di segnare il touchdown della speranza – Jameson Williams – vanificato però dall’insuccesso sull’onside kick. 34 a 31 49ers, analogamente a Baltimore Detroit si è lasciata scivolare dalle mani una partita che con un pizzico di maturità e lucidità in più avrebbero potuto vincere.
Chapeau invece ai 49ers che in quanto squadra seria sono riusciti a non perdere la testa malgrado il pesante passivo con cui si sono recati negli spogliatoi.
Sarà un’analisi della sconfitta davvero ricca quella di domattina.

38 thoughts on “Il riassunto dei Championship Game del 2023 NFL

  1. Maledetto centesimo che manca sempre per fare quell’altrettanto maledetto euro
    Baltimore è stata superiore, ma nei momenti topici andava tutto storto.
    Detroit ha avuto tante chances, però ha avuto un filo troppo d’arroganza, e i 49ers sono rientrati nel match
    In ogni caso, veramente due belle partite, da seguire fino all’ultimo drive

  2. Campbell: “Go for it! Dio è con noi perché anche lui odia i 49ers!”
    Il resto del mondo: “No, Dio non è con voi perché anche lui odia gli imbecilli” (cit.)

    • Fantastica cit😁. Complimenti. Un pensiero a Sergio Leone. Ed anche a Sergio Donati (che per fortuna è ancora tra noi) perchè ho il sospetto che ci sia il suo zampino in una battuta così.

  3. 49ers non pervenuti per un tempo intero, Shanahan con la patente di cretino già stampata, eppoi il miracolo di Ayuk (Immaculate Reception 2). Ecco perché il football americano è insostituibile. Campbell esagera ma è fatto così: ha rimesso i Lions sulla mappa delle finali dopo solo 3 anni e in ogni caso se i ricevitori droppano l’impossibile perdi, semplice.
    Purdy da zero a Montana nel giro di due quarti: tre corse una più decisiva dell’altra: alla fine bravissimo (ha preso un sacco di botte – tra cui un fallo non sanzionato – senza alzare un sopracciglio).

    Eccezionale la performance di Ravens e Chiefs: due difese fantasmagoriche hanno maltrattato attacchi altrimenti sul pezzo.
    3 palle perse a zero dei baltimoriani: ma dove vuoi andare, a parte il tuo domicilio?
    Comunque nella vita del tifoso NFL c’è il dolce (Mahomes, perfetto) e poi c’è Lamaro: confronto impietoso tra i due.
    Taylor S continua a rompere il cazzo però i registi che comandano le inquadrature ci mettono del loro: forza San Francisco dunque (però temo il coaching staff superiore di Kansas City).

  4. Come già detto Kansas City ai PO ha ricominciato a giocare da Chiefs. Kelce si è ridestato e Mahomes è la solita anguilla. A questo punto i favoriti diventano loro. Vinceranno anche quest’anno? A Lamar non si poteva chiedere più di quello cha ha fatto. Per i miei 49ers un commento double face. Da un lato se a KC si concede quanto permesso ai Lions nel primo tempo non vedo futuro, per contro mi è piaciuto il carattere dimostrato nella reazione avuta per ribaltare un incontro già perso. Ma i Chiefs non sono i Lions (dimostratisi ingenui in più di un’occasione e pure sfortunati in almeno un’altra, vero Aiyuk?), e contro di loro ci vorrà ben altra attenzione. Stavolta gli sfavoriti saremo noi.

  5. Ormai in AFC ogni squadra che ambisce al gran ballo si troverà sempre ad un Mahomes dal SB. Niente da fare, questi sono in nuovi Patriots e dovremo sorbirceli per molti anni. Almeno non giocano nella AFC East.
    Partita non bella quella fra Chiefs e Ravens dove si è visto subito quale era la squadra che sapeva cosa fare. Certo ci sono state almeno 2 situazioni che avrebbero potuto cambiare l’inerzia della gara ma ho la netta sensazione che se ce ne fosse stato bisogno il 15 avrebbe fatto il necessario per vincerla.
    Ora tutti addosso a Lamario. Di certo non è il primo colpevole. E’ anche vero che a QB invertiti sarebbe finita diversamente.
    Peccato per i Lions , per almeno 2 ore ci avevo creduto. Campbell bravissimo ma deve darsi una calmata. Con un pò più di sale in zucca avrebbe un biglietto per Las Vegas. Dettagli che fanno la differenza. I 49ers non mi sono piaciuti. Per vincere fra 2 settimane dovranno fare molto di più, anche perchè sull’altra panchina non ci sarà Campbell.

  6. Se c’è una cosa di cui sono contento e prendo atto è che la decennale esperienza di football serve a qualcosa. Ho visto tutta la partita di San Francisco e per quanto non avessi mai visto una squadra fare così schifo nel primo tempo in una partita del genere, sapevo che bastava un episodio per farla girare; ne sono arrivati due consecutivi e la rimonta è arrivata prima del previsto. Ma neanche per un momento mi sono riuscito a figurare i Lions al Superbowl.
    Per quanto riguarda l altra partita, semplicemente, ancora non riesco a capire il poco credito dato ai chiefs in questi playoff. Mahomes ha 6 Championship in 6 anni. Penso basti questo.

  7. Alcune cose, dette da tifoso Lions. 1) Baltimore colleziona personal foul in modo assurdo, e perde anche per quello. 2) Non credo che vivrò il ricordo del terzo quarto come un incubo. Non perché non bruci, ma perché la squadra, che ha una voragine a CB e CJGJ che ha giocato malissimo, è piena di giovani eccellenti, come ha detto Goff “non siamo lì per caso” 3) Campbell è Campbell, e il 4 e 2 sulle 28 lo giochi tutta la vita, possiamo discitere dell’altra giocata, ma Bagley dalle 48 ti fai il segno della croce. Che poi Detroit abbia un serio problema a kicker è un fatto 4) un bravo a Purdy, per aver capito che doveva usare le gambe per portare a casa la partita

    • Al netto dei meriti degli odiati (parlo per me) Chiefs, per me l’avversario di Baltimore è stata lei stessa.
      Nervi a fior di pelle e sciocchezze assurde : Flowers+Clowney+Smith.. che non ti puoi permettere in queste partite. Immaturi certamente ma con questa squadra dovevano fare di più.
      A questo punto SF tutta la vita.. e a casa Kelce e la manichina sulle tribune

    • Pensa che secondo me l’ha persa invece perchè non ha giocato il quarto down sul 4&goal (da 3 YD) a fine primo tempo

    • Su Campbell, a parte tutte le valutazioni su quei due quarti down presi singolarmente, non si capisce il criterio per cui su 4 e goal no, mentre su 4 e 28 si. Poi, i meriti di Campbell sono palesi. Ma deve fare esperienza e forse come dire, mediare un pochino.

  8. Ci ho messo tutta la mattina a metabolizzare il passaggio dalla depressione all’esaltazione, però ne è valsa la pena…..
    Ai 49ers si imputava di non essere capaci di rimontare quando finivano sotto nel punteggio, di vincere se non conducevano la partita; ebbene due partite da “dentro o fuori” et voilà abbiamo gettato il cuore, e la fortuna, oltre l’ostacolo. Come ha scritto @N the Quick, questo è il motivo per cui il Football Americano è insostituibile!!
    Nonostante molti gufetti appollaiati sui fili dell’alta tensione in quel del Levis Stadium, siamo riusciti in due imprese: rimontare uno svantaggio quasi abissale e, udite udite, avere un solo infortunio serio.
    Onestamente mi spiace per i Ravens, hanno avuto una stagione esaltante e meritavano di arrivare fino in fondo ma, come Mattia ha sempre detto, gli dei del football sono veramente crudeli. Lamar rischia, sconsideratamente un lancio in end zone e viene intercettato, Purdy lo imita con un lancio un pelo più corto ma che stava per subire lo stesso destino, invece…..
    Adesso, tifosi dei Niners, tiriamo fuori il nostro pessimismo scaramantico….. :-))

    • Io non ho capito una cosa: ma la flag che tira l’arbitro sul contatto Vildor-Aijuk che fine fa’? E’ stata ritirata su senza spiegazione da parte degli arbitri? Non si è capito neanche di chi era la penalità vista dall’arbitro.

      • Qualcuno ha tirato fuori il fazzoletto giallo a cazzo ma non c’era niente e hanno dato buona l’azione.

        • In verità non qualcuno a caso ma l’arbitro più vicino che sta’ guardando proprio i due contendenti. Si vede benissimo nel video caricato da Mattia a corredo dell’articolo. Come minimo era d’obbligo video e voce del capo arbitro che spiegava la cosa

          • Hanno spiegato che il fazzoletto era uscito a cazzo.
            Che senso avrebbe avuto dichiarare cosa aveva immaginato (sbagliando) l’arbitro in questione? Metterlo in ridicolo?
            Qualcuno in commento ipotizzava pass interference ma tanto per parlare.

    • Secondo me, ci sono ampie ragioni per vederla male. Se giochi così per metà partita, prima o poi troverai qualcuno che non ti fa i regalini per lasciarti gentilmente rientrare in partita con decisioni assurde. E che poi si fa prendere dalla paura per quei regalini che ti ha destinato.
      Senza contare che oltre ai gentili omaggi, c’è voluto il contributo determinante della buona sorte, sotto forma di ricezione di Aiyuk e di un paio di possibili intercetti che per fortuna ci sono andati bene. Ed è la seconda volta. Qui si scherza col fuoco, laddove invece con un roster così ci si aspetterebbe un viaggio un po’ più sul tranquillo.

      La notizia positiva è indubbiamente quella che citi tu, ossia che abbiamo tenuto duro. Ma niente mi toglie dalla testa che in realtà siamo rientrati in partita per gentile concessione. Nel primo tempo, la difesa semplicemente non c’era, o meglio c’era sotto forma di burro scaldato. L’attacco era spuntato, anche se un po’ meglio del reparto di Wilks. Insomma è andata bene, un’altra volta.

      Parlando dei Ravens, sconfitta che a me farebbe male. Perdere per non avere fatto quello che è nelle tue potenzialità, a me darebbe un po’ da fare. In pratica, l’opposto dei Chiefs che invece trovano sempre più o meno il modo di fare quello che serve quando conta e quindi di spuntarla.

      Guardando un po’ avanti registro che KC per due quarti è rimasta a secco. Bisogna solo vedere se quella difesa che dicevo sopra potrà essere in grado di tenerceli di nuovo. Che non so se ci lanceranno il salvagente anche loro. Boh mi aggrappo al ricordo dei Buccaneers.

        • Haha si sa che io con San Francisco sono inconsolabile, ma è un pezzo che lo rimpiango. A inizio stagione avevo letto che Wilks fosse bravo, ma per il momento dovrebbe essere completamente diverso.

          E ne approfitto, fai bene sotto a tirare fuori anche il kicker. Sbagliate un calcio è un diritto sacrosanto, ma lui se ne approfitta😂

    • Dimenticavo……….. al netto di quell’espressione da sfigato di Jake Moody. Perchè al SB il “wide right” non lo voglio vedere!!!!

  9. Mattia….ti stimo fratello..

    Go Chiefs,cmq vada abbiamo riscritto di nuovo la storia.

  10. Grazie 🙏 mille Nick x il commento in cui hai scritto che la partita era in chiaro. Buona giornata a te e a tutti voi. 🙋‍♀️

    • Prego! Temevo nessuno lo leggesse perché l’ho scritto in ritardo, invece a qualcuno è tornato utile 😀 !

  11. La prima l’ha vinta Kansas City: se il prossimo anno partiranno 0-5, non cascateci, perché farà tutto parte del piano diabolico di Andy Reid.

    La seconda l’ha buttata Detroit: Campbell deve capire che le partite vanno gestite col cervello e non con le parti basse. Oltre ai due fg mancati, mi lascia perplesso la gestione dell’ultimo drive offensivo, con una corsa sul 3° down che lo ha costretto a sprecare un time-out: li avesse mantenuti tutti e tre, avrebbe avuto una chance anche fallendo l’onside kick.

  12. Allora, il mio proverbiale chili era buonissimo e grazie ai Ravens non mi è andato di traverso come invece mi aspettavo. Non pensavo di vincerla, non con questa tranquillità al limite della supponenza. Ecco, se devo trovare un difetto ai Chiefs di ieri sera è proprio l’atteggiamento sornione, quasi come se aspettassero le mosse altrui. Sulla base di questo penso che con SF sarà una catastrofe, ma non solo per questo. Mahomes è davvero di un altro pianeta rispetto ai colleghi QB, non è di questa terra arrivare al SB quasi senza ricevitori, ma se penso a SF, nella sua totalità, non vedo davvero uno spiraglio. In ogni caso sarà bello esserci. Mi dispiace invece davvero tanto per i Lions, se dovessi perdere una finale preferirei tutta la vita farlo con chi non ha mai vinto un titolo. Tomahawk chop.

    • Hai ragione, spiragli non ce ne sono….. ci sono finestre spalancate! 🤦🏻‍♂️

      • APe, capisco la cabala :) ma penso che ieri sera SF abbia avuto un approccio un po’ superficiale dovuto anche all’inesperienza dei Lions sul giocare partite così importanti, per come conosco i niners ti assicuro che con KC non ripeteranno lo stesso errore.

  13. Messaggio di servizio per Mattia: forse in Mediaset potrebbero essere interessati ad un commentatore che conosca il football e i suoi protagonisti hahaha

  14. Ciao Mattia, io ti leggo sempre con grande affetto, anche se a causa del poco tempo commento molto poco. Ti apprezzo per le tue analisi sempre obiettive ma lasciami dire che quando parli dei Ravens e soprattutto di Lamar, a mio modestissimo parere, perdi quella capacità di vedere le cose da varie prospettive che ti caratterizza: dire che “non è stata ovviamente la sconfitta di Lamar Jackson, ma di un’intera squadra che ha esibito un’avvilente immaturità” mi sembra completamente ingeneroso di fronte a uno special team che non ha fatto sbavature nei momenti più tesi e soprattutto di una difesa che ha tenuto i chiefs a 17 miseri punti, per di più a secco nel secondo tempo. A parte qualche pick-six cosa potevano fare di più???
    La colpa è dell’attacco, e non serve guardare le statistiche, ma basta aver visto la partita per rendersi conto che Lamar è sembrato un cervo in tangenziale, cose che troppo spesso (per non dire sempre) gli capita nei momenti decisivi. Se poi andiamo a vedere le statistiche vediamo un mediocre 20/37 per 272 yds 1TD e 1 INT, sommati a 54 yds su corsa… al di là delle scelte del coaching staff su correre di più… ma non ti sembra un po’ poco per quello che, se non erro, ad oggi con 52 milioni di dollari è il giocatore più pagato della NFL su base annua????
    Se ti danno quei soldi e intasano il salary cap è perché sperano che in partite di questo tipo tu sia un filo più decisivo. O no?

  15. Mahomes gioca senza ricevitori. Unico riferimento un grande Kelce che però ha già una certa età. Solo la sua classe e allenatori preparatissimo possono aver portato Kansas city al Superbowl Anche quest’anno.

    • Esatto i fenomeni stanno pure in panchina… se pensi che gli eagles ne hanno fatti più di 30 e non è bastato…

  16. Concordo con chi ha detto che questi Chiefs sono i nuovi patriots, chiunque avrà a che fare con loro a febbraio e finché ci sarà mahomes e questo coaching staff saranno dolori per tutti. Per miei niners che dire… ripeto quanto detto le settimane precedenti , abbiamo un sacco di problemi e non può dirci sempre bene, la difesa del primo tempo è stata imbarazzante, roba da spegnere e andare a letto. Purdy mi è piaciuto, ma credo che con i Chiefs non ci sarà partita se la difesa non torna miracolosamente quella dell’ anno scorso, rischia di essere un massacro, la vedo dura…
    Un saluto a tutti e sempre goooooo nineeeers!! :-)

  17. Mi sa che la scena della ricezione di Aiyuk ce la faranno rivedere anche fra dieci anni.
    Come quella del lancio di Brady che rimbalza sullo stinco di un difensore di Atlanta steso per terra e da lì finisce nelle mani di Edelman.
    Non serve che dico quale partita fosse, vero?
    Per citare solo un giocatore, Purdy è stato quello che mi ha impressionato di più, non tanto perché aveva un piede nella fossa e ne è uscito fuori, quanto perché lo ha fatto anche mettendosi in proprio con alcune belle corse. Insomma si è caricato la squadra sulle spalle invece di limitarsi a innescare i suoi compagni.
    Davvero bravo. Mi resta un mistero capire come si possa pescare un giocatore così all’ultima scelta. O, se preferite, come è stato possibile ignorarlo per 261 volte…

  18. Da tifoso 49ers penso che siamo la squadra con più c*lo della storia: seconda partita di fila che gli avversari hanno quasi vinto la partita ma, tra giocate iperfortunate e suicidi degli avversari, la portiamo a casa noi.
    Adesso però, per battere Mahomes e il sig.Swift, servirà ben più che giocare bene solo un tempo

    • Ho visto la partita dei 49ers e ho apprezzato il gioco dei lions guidati da un allenatore sui generis brillante e coraggioso, ma che deve fare esperienza e capire che in certi momenti la testa è fondamentale. San Francisco ha avuto fortuna, ma è una squadra forte, sicuramente la più forte, ma al Superbowl trova Mahomes Kelce e Reid e dovrà giocare al massimo. Rimane incomprensibile come i Chiefs siano arrivati al Superbowl senza quasi ricevitori ( solo Rice si è dimostrato di un certo livello ). Co un qualsiasi quarterback che non fosse Mahomes non avrebbero fatto neppure i playoffs. 49ers per me favoriti nonostante tutto ( o nonostante Mahomes ) !

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