NFL

Giants ad un passo dal baratro

L'espressione di Eli Manning riassume il momentaccio dei Giants.

Ci risiamo. Possiamo intravedere l’ultima settimana di stagione regolare, e diversi scenari si stanno per distinguere all’orizzonte, mettendo in atto la consueta lotta furibonda che promuoverà una sola squadra tra le tante che possono ambire ad un posto nei playoffs, dando luogo ai noti calcoli per capire chi resta in corsa e come, giocando con una moltitudine di eventi che devono concatenarsi nel migliore o nel peggiore dei modi per decidere la sorte di compagini che si ritrovano a dover lottare fino all’ultimo.

Tra le franchigie coinvolte nello spareggio che sarà la diciassettesima ed ultima giornata di regular season, i New York Giants parevano essere quelli in netto comando, sembravano in pieno controllo del proprio destino, avevano giocato del football di alto livello tornando ad essere quella difesa in grado di seppellire gli avversari sotto pressione, con Eli Manning ed i suoi ricevitori delle meraviglie a svolgere il resto del compito.
Le cose parevano essersi allineate nel migliore dei modi, la truppa capitanata dal generale Tom Coughlin era senza dubbio tra le più lanciate in ottica postseason, e pure senza la sicurezza di terminare il campionato primi nella Nfc East, piazza mantenuta a lungo vista la partenza stentata degli Eagles e la mediocrità di Dallas e Washington, i Giants sembravano oramai sicuri di aver messo sotto chiave la partecipazione al prosieguo del campionato, per tentare di rifare tutto il percorso che li aveva incoronati campioni dinanzi allo strapotere dei Patriots semi-perfetti.
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NBA

Amare Stoudemire: l'uomo giusto al posto giusto?

Un po' a sorpresa, Amare Stoudemire sta diventando il nuovo re di New York !

La scorsa estate la caccia al free agent è stata una delle più abbondanti, se non la più abbondante del nuovo millennio.

Tra un Lebron in fuga da Cleveland, un Wade ammiccante a Chicago, salvo poi rimanere a Miami, un timido Nowitzki, hanno fatto scalpore i 100 milioni di dollari che i Knicks hanno messo sul piatto per Amare Stoudemire.

Ottimo giocatore, propenso agli infortuni, non una stella assoluta, accentratore; questi erano solo alcuni dei dubbi sollevati dai tanti critici, e dalla poco paziente stampa newyorkese. Amare ci ha messo del suo, spavaldamente dichiarando “The Knicks are back”, il tutto prima di fare i conti con l’oste, tant’è che la partenza 3 – 8 aveva già insinuato dei malumori.

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NFL

NFL – Monday Night Week #16

I Saints nel Monday Night hanno fermato i lanciatissimi Falcons di Matt Ryan

Come Monday Night abbiamo avuto la possibilità di assistere ad un’altra attesissima, entusiasmante sfida interdivisionale.

Per il controllo della South Division e per il miglior piazzamento per i playoffs, sul terreno in turf del Georgia Dome si sono affrontate due grandi squadre e due grandi rivali: i padroni di casa, gli Atlanta Falcons hanno ospitato i campioni in carica di New Orleans.

Fino a questa partita, Atlanta è stata pressochè dominante su qualunque campo abbia messo piede: infatti il record di 12-2 era uno dei migliori dellla Lega. Per New Orleans ci voleva una super prestazione, per poter stoppare l’avanzata dei Falcons. E così è stata-anzi, i Saints si sono anche presi una bella rivincita. Ma veniamo alla partita.

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Blog

Oggi, sui nostri blog (28/12/10)

Heat: la sfida… sbagliata (da We Got Game)
C’è un minimo comune denominatore che ha legato gli eventi clou delle ultime due edizioni natalizie della NBA: sono state entrambe partite orrende

L’ultima pagina del “Melodrama”
(da Not Just A Game)
Ormai è chiaro che il giocatore lascerà il Colorado, anche se lui è stato tanto “bravo” da non sbilanciarsi mai troppo in questo periodo

Bye bye Mike (da Coordinator)
I 49ers, hanno licenziato il loro head coach Mike Singletary dopo la sconfitta 25-17 contro i Rams

Rearviewmirror, ma guardando avanti (da Bulls On A Parade)
In casa Bulls tantissime cose sono cambiate rispetto a 365 giorni fa

Sixers corsari in Colorado (da Sixers Pride)
Il viaggio dei Sixers nel Far West ha fatto tappa in quel di Denver, a casa, chissà ancora per quanto, di Carmelo Anthony

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NFL

NFL – Week #16 Results

Bears - Jets è stato uno dei big match di questa sedicesima giornata

Siamo così giunti alla sedicesima e penultima settimana di gioco, nella regular season. In questa domenica, tra le partite delle 19.00, quella che più ha emozionato, e ha tenuto incollati ai seggiolini come alle poltrone, anche per i tantissimi significati in prospettiva futura, è stata la sfida tra due squadre che arrivavano al kickoff con il medesimo recod-10-4, ovvero Jets e Bears: dallo scontro è venuto fuori uno spettacolo.

Poco da dire sui Patriots: hanno strapazzato i malcapitati, ma comunque combattenti Bills. Successivamente, Baltimore ha battuto i Browns e ha guadagnato lo spot per la post season. La sfida Chiefs – Titans è durata lo spazio del primo tempo: il roboante 31-7 che ha chiuso la prima frazione ha chiarito che quest’anno i Chiefs, soprattutto in casa, sono una forza.

Detroit – Miami e St.Louis – San Francisco sono state invece due sfide dal finale thrilling: sia i Lions che i Rams hanno conquistato la “doppia W” proprio sul filo di lana, dando ai diretti avversari due batoste molto pesanti. A San Francisco ne è arrivata un’ulteriore nella notte: coach Singletary è stato sollevato dall’incarico. Ad una giornata dal termine della stagione regolare. Obiettivamente, pare un po’ tardiva, finanche inutile, ma comunque è stata presa questa decisione. Valuteremo nel futuro quale impatto potrà avere sui destini della gloriosa franchigia della California.

Il match Redskins – Jaguars si è protratto fino all’Overtime, dove ha trionfato Washington con un FG. Per Jacksonville seconda sconfitta consecutiva che complica tremendamente i piani per la post season. La schedule della “seconda serata/notte” presentava, tra tutti, i Colts ad Oakland-che chissà potevano approfittare del passo falso dei Jaguars; i Giants impeganti a Green Bay, contro il rientrante Rodgers; da non sottovalutare per gli importanti significati per i playoffs Bucs – Seahawks. Infine, Houston contro Denver e San Diego contro Cincinnati, hanno chiuso il programma della domenica.

Dopo questa lunga premessa e presentazione, diamo uno sguardo d’insieme alle “singolar tenzoni” a cui abbiamo assistito.

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NBA

Il rookie che non ti aspetti: Landry Fields

Landry Fields, il rookie sensazione dei New York Knicks

Fra gli addetti ai lavori NBA e non solo, c’è una definizione che viene usata nei casi in cui un giocatore scelto nei bassifondi di un draft, si riveli un autentica fortuna per la propria squadra.

Si tratta di quella particolare condizione al quale aspira ogni GM per le proprie scelte: lo Steal of the Draft, letteralmente furto del draft, nella storia dello sport americano ce ne sono stati molti, a cominciare dal Knick Willis Reed, scelto con la numero 35, passando per George Gervin (40esima scelta), Bill Laimbeer (65esima) per arrivare in tempi più recenti a Manu Ginobili (57esima) e Rajon Rondo (21esima).

In questi primi due mesi di Regular Season c’è una squadra che sta facendo molto parlare di sè: infatti grazie alle grandissime prestazioni di Amar’e Stoudamire, Raymond Felton, Danilo Gallinari e Wilson Chandler, i New York Knicks stanno risalendo la china verso posizioni d’elite dopo anni di fallimenti.

Oltre ai succitati campioni, coach Mike D’Antoni può dire di aver trovato nel roster messogli a disposizione da Donnie Walsh il classico coniglio dal cilindro: sto parlando, come avete certamente capito, di Landry Fields, 22enne proveniente dall’università di Stanford, California e scelto dai Knicks con il numero 39 del draft 2010.

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