E ne rimasero solo quattro.

Aaron+Rodgers+Divisional+Playoffs+New+York+CsT75Wwn1__lSiamo giunti al verdetto definito dalla seconda tornata di partite di playoff, ed è già cominciata la strada che porta ai due Championship della NFL, coppia di sfide che andrà a determinare le due partecipanti al Super Bowl numero quarantanove che si svolgerà in Arizona. Un fine settimana ben più intenso del precedente, dove le emozioni non sono certo mancate grazie a partite molto vicine nel punteggio, e che ha visto esibirsi leggende che potrebbero essere arrivate al capolinea della loro brillante carriera.

Il tutto mentre qualche franchigia rimasta esclusa dalla postseason ha già deciso il proprio futuro, a conferma del perenne movimento che la Lega riesce a generare in qualsiasi momento dell’anno, a discapito di una stagione attiva molto corta.

Si sono viste, finalmente, delle gare degne dell’atmosfera playoff, il che non può impedire di riflettere su ciò che i piani alti della NFL potrebbero predisporre in una delle prossime offseason, dato che l’occhio vigile della Lega è sempre molto attento alle nuove possibilità di introito in una situazione già ricca di per sé, alla faccia dei tempi di crisi.

Non è una novità che si continui a parlare di un allargamento delle squadre partecipanti alla fase di postseason, i temi in questo ambito hanno vissuto discussioni ancora più accese dopo l’epilogo di una regular season dove Philadelphia è rimasta tagliata fuori nonostante le dieci vittorie conseguite, e nella quale una Division come la NFC South ha litigato fino all’ultima giornata per mandare una delle sue rappresentanti a giocarsi la Wild Card, dopo una regular season a dir poco tragica per tutte e quattro le sue appartenenti. E pure con l’aggravante di vedere Carolina disputare in casa il primo turno playoff contro i Cardinals nonostante l’abissale differenza di bilancio tra vittorie e sconfitte, ma finché si continuerà a premiare la vittoria divisionale anteponendola al record complessivo ci sarà sempre una sensazione di ingiustizia prevalente.

Tom+Brady+Divisional+Playoffs+Denver+Broncos+RwsbNSH81oylMostrare al mondo una partita in più per ciascuna Conference è un’azione che va osservata da due punti di vista differenti. Il primo tenderebbe ad eliminare lo scontento di chi, come gli Eagles, potrebbe vantare il diritto sacrosanto di lamentarsi per il mancato accesso alla seconda fase del campionato, dato che con questa sistema non vengono certo premiate le migliori squadre in assoluto, con forti conseguenze in termini di qualità delle gare da proporre. Il secondo è quello più materialistico, ed il problema è che sia i proprietari che la Lega potrebbero essere molto felici di applicarlo, proprio per i dollari che conseguirebbero dal vendere una presenza in più alle emittenti televisive, ed aprire una volta in più le porte del proprio stadio.

Secondo quanto visto negli scorsi weekend, la nostra idea è che se davvero si vuole preservare una certa qualità per le partite da proporre (ovvero, il prodotto da vendere), il rischio di trovarsi pentiti tra qualche anno ritrovando la propria offerta annacquata sembra davvero troppo alto, oltre al fatto che per allineare le partite si creerebbero ulteriori ingiustizie, una su tutte il costringere a far giocare i seed 1 e 2 sin dal primo turno.

Quest’anno la fase di Wild Card ha tenuto fede al proprio nome, offrendo gare giocate da squadre entrate ai playoff dalla porta di servizio.

Vengono in mente i Panthers prima di tutti, per una mera questione di bilancio, anche se va dato atto a Rivera di essere riuscito a far funzionare il suo mantra proprio come dodici mesi fa, quando Carolina era di ben altra consistenza, grazie al recupero di Jonathan Stewart e Mike Tolbert (DeAngelo Williams anche, ma non è stato un fattore), potendosi quindi permettere di schierare una difesa molto forte ed una attacco che può macinare yard a terra, in particolare quando Cam Newton sta bene fisicamente. Per i loro avversari della settimana scorsa, i Cardinals, c’è invece da fare i conti con tanta sfortuna, perché solo l’immaginazione ci può dire dove Bruce Arians avrebbe potuto condurre questa squadra se solo Carson Palmer fosse stato integro fino a questo momento dell’anno. Nessuna delle due squadre, tuttavia, era una contendente per il Super Bowl, o meglio, Arizona poteva esserlo con Palmer, ma non con quello scempio offensivo che Arians è stato costretto a mettere in campo.

Vengono in mente anche Steelers e Bengals, squadre falcidiate dagli infortuni nel peggior momento possibile (Le’Veon Bell e AJ Green dovrebbero dirvi qualcosa), ma che hanno tuttavia confermato una consistenza del tutto altalenante, da loro vissuta per tutta la regular season. A conti fatti, nel primo turno solo i Lions si sono dimostrati d’essere un avversario credibile per Dallas, chiudendo un pacchetto di gare scarsamente attraente dove di attacco se n’è visto poco, e l’enorme differenza tra alcune squadre viste in azione si è rivelato un qualcosa di davvero anti-spettacolare.

Così stando le cose, è facile pensare che allargare la partecipazione ad altre compagini possa aumentare il numero di partite contenenti un evidente gap tra le due contendenti, quando le tre gare di Wild Card dove questo è accaduto sono un numero già troppo alto. Non vorremmo esagerare proponendo di tornare indietro diminuendo le partecipanti, non avrebbe davvero senso, ma la situazione ci pare logica così com’è.

Non a caso, la vera qualità dei playoff è emersa nel turno più recente.

bos_g_luck-manning01jr_A_600x400Il dramma sportivo di vedere Peyton Manning cadere, forse per l’ultima volta, contro il suo successore e la squadra che Manning medesimo ha contribuito a rendere grande. L’eccellente confronto tra Tom Brady e Joe Flacco, Patriots contro Ravens, in quello che era un rematch di una partita che comincia ad essere molto sentita per l’alto numero di volte in cui le franchigie hanno incrociato le armi a gennaio. L’Ice Bowl II, con i Cowboys capaci di giocare la loro gara senza farsi intimorire dal freddo del Lambeau Field, andati ad un passo dal rispedire a casa i Packers di un Aaron Rodgers sempre più da leggenda, che per sua stessa ammissione a causa di quel polpaccio non ha più di altri 120 minuti di football nella sua personale tanica di benzina. Cosa desiderare di meglio?

Ed ora, i motivi per restare incollati davanti al televisore sono davvero tanti, e si aggiungono al fatto che adesso la palla comincia a scottare davvero. Tre dei quattro quarterback che giocheranno le finali di Conference hanno già vinto un Super Bowl, e le possibilità che uno di questi si ripeta sono davvero alte. Andrew Luck, l’unico di questi a non aver vinto ancora nulla, ha però trascinato la sua squadra al Championship solamente al terzo anno di professionismo, ed i playoff cominciano a diventare di nuovo una piacevole abitudine in quel di Indianapolis.

I Colts proveranno ancora una volta a scrollarsi di dosso l’etichetta di franchigia che vince tanto solo perché inserita in una Division “facile”, peraltro senza il lusso di un gioco di corse particolarmente efficace che ha probabilmente decretato l’ultimo tentativo di far decollare la carriera di Trent Richardson, addirittura inattivo a Denver. Nella tana del lupo, quella di Foxboro, Luck dovrà fare affidamento su se stesso, sulla sua eccellente capacità di movimento istintivo nella tasca, creando nuove giocate, provando a superare anche l’ultimo dei maestri, Tom Brady, cercando il passaggio di testimone definitivo. Già, perché pur con i suoi difetti (uno su tutti, decisioni non sempre corrette), Luck sta crescendo per diventare il prossimo Peyton Manning, ovvero colui che dominerà la NFL da qui al 2025. Brady non vince da troppo tempo tuttavia, e potrebbe essere contrario ad affrettare questo passaggio di consegne.

willis23Senza dimenticarsi dell’ennesima puntata del CenturyLink Field Show, la casa dei Seahawks, il terreno dove a gennaio i giocatori si trasformano in bestie feroci, affermazione che vale tanto per il modo di correre del possente Marshawn Lynch, più vicino ad un camion infastidito da qualsiasi cosa gli si pari davanti che ad un essere umano, quanto per la fortissima difesa, che vive grazie alle giocate bestiali di gente sottovalutata come Kam Chancellor, il quale proverà a pizzicare qualche pallone anche ad Aaron Rodgers, che dovrà contare su una grande prova della sua linea offensiva vista l’incapacità di muoversi come di consueto.

E’ solo l’inizio di questa settimana, ma l’attesa è già salita parecchio.

I playoff che il pubblico si aspetta di vedere sono esattamente questi.

 

Commenta

This site uses Akismet to reduce spam. Learn how your comment data is processed.