Spazio alle seconde linee

Big Ben atterrato dai Chiefs

Big Ben atterrato dai Chiefs

Ben 4 QB titolari si sono infortunati e hanno dovuto lasciare spazio ai numeri 2. A Philadelphia hanno potuto finalmente iniziare a valutare il rookie Nick Foles dopo che Vick ha subito una concussion nel secondo quarto; la riserva ha messo a segno buoni numeri ma ha dimostrato molta incertezza e di non essere ancora pronto per risolvere i problemi della squadra di Reid. A San Francisco Alex Smith e’ dovuto uscire dal campo anche lui per una concussion nel secondo quarto, lasciando le redini in mano a Colin Kaepernick; dopo tre drive per iniziare ad ingranare, l’atletico QB da Nevada ha mosso bene la palla ma non e’ riuscito a portare i suoi alla vittoria. Nel SNF anche Jay Cutler e’ dovuto uscire, ancora per una concussion; Jason Campbell, uno dei QB di riserva piu’ esperti e preparati della lega, non e’ riuscito ad avere la meglio sulla granitica difesa dei Texans. Per concludere, anche nel MNF c’e’ stato un infortunio ad un QB: Big Ben ha abbandonato la gara per un problema alla spalla e il suo sostituto, probabilimente il peggiore dei 4 (non si capisce come abbia fatto Byron Leftwich a essere titolare per anni in NFL), l’ha spuntata all’overtime contro i Chiefs.

Sono tornate le riserve?

La NFL e’ stata costretta ada ammettere un paio di grossi errori arbitrali nelle partite di domenica. Il punt returner dei Denver Broncos, Trindon Holliday, dopo 75 yard e mezzo di ritorno, ha lasciato andare la palla prima di varcare la linea di meta in un errore “Ă  la DeSean Jackson”. La chiamata arbitrale avrebbe dovuto essere touchback e palla ai Panthers sulle 20, dato che l’ovale era uscito dalla endzone, ma il gioco non e’ mai stato rivisto e il TD e’ rimasto a referto. Nella gara tra Rams e 49ers, durante una misurazione per stabilire se la palla avesse superato la linea del primo down, non e’ stato fermato il cronometro, che ha continuato ad andare avanti indisturbato per 79 secondi. Che siano ritornati ad arbitrare gli stessi che hanno combinato tanti guai nelle prime giornate, anche se travestiti da arbitri veri?

Che gusto c’e’?

Negli USA accostano il pareggio al baciare la propria sorella. Io ho solo un fratello, ma il concetto rende bene anche per me. Per come concepiscono lo sport in America, una partita deve sempre decretare un vincitore e uno sconfitto, senno’ che gusto c’è? Non c’e’ da stupirsi quindi se dopo la partita tra 49ers e Rams i giocatori avessero difficolta’ a decifrare il proprio stato d’animo: essere contenti per non aver perso o arrabbiati per non aver vinto? Ben piu’ strano appare invece il fatto che da entrambe le parti ci fossero giocatori che non sapevano che la gara era conclusa dopo i primi 15 minuti di OT: con tutti i soldi che prendono per lo meno le regole di base potrebbero studiarsele no?

I Saints sono tornati!

I Saints sono tornati!

Scherza coi fanti, ma lascia stare i santi

Dopo i Packers qualche settimana fa, la lega ritrova un’altra delle protagoniste delle ultime stagioni: i Saints sembrano essere tornati quelli che conosciamo. Un QB chirurgico, un attacco spumeggiante e una difesa che concede molte yard e vive sui big play. I Falcons escono con le ali rotte dal Superdome, incassando la prima sconfitta stagionale e ritrovandosi un avversario di nuovo competitivo per la vittoria della division.

Te la potevi risparmiare

Avanti 41-17 a meta’ del secondo quarto e arrivati sulle 7 yard avversarie, i Ravens si schierano per un field goal. L’holder, Sam Koch, prende lo snap e corre verso la meta, segnando un TD di corsa sfruttando i blocchi dei compagni. Grazie anche a questa azione i Ravens realizzano il loro record di punti seganti in una gara con 55, ma il buon vecchio John Harbaugh, ex coordinatore degli special teams, se la poteva anche risparmiare, per due buoni motivi. Il primo, opportunistico, perche’ il trucco poteva essere usato in una partita in cui serviva di piu’ mettere a segno punti. Il secondo, piu’ importante a mio avviso, perche’ non era il caso di infierire su una squadra che ormai la partita l’aveva persa.

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