Boston Celtics – New Orleans Pellicans 108 – 100

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Vucevic posterizza Gasol nella vittoria di Orlando allo United Center

I Pellicans aprono la loro più lunga serie di trasferte stagionali con una sconfitta al TD Garden. Partita tirata fino alla fine, quando, a meno di un minuto dal termine, sul +1 Celtics, Bradley stoppa Davis e, sul capovolgimento di fronte serve Smart nell’angolo che segna una tripla in fadeway mandando così i titoli di coda sulla partita a 39.7 secondi dal termine. Alla squadra della Louisiana non basta la strepitosa prestazione di Anthony Davis (34 punti e 9 rimbalzi), e neanche i 21 punti di Gordon ed i 19 di Evans. Lato Boston ben 6 giocatori in doppia cifra, con una partita stellare di Sullinger che in 32 minuti mette a referto 27 punti e 10 rimbalzi.

Brooklyn Nets – Houston Rockets 99 – 113

Evento principe della partita al Barclays Center è certamente la reazione incredibile di Garnett, che, dopo solo 4 minuti di gioco, in uno scontro apparentemente neanche troppo violento con Howard, ha la brillante idea di perdere completamente la testa e farsi espellere, lasciando i propri compagni a duellare da soli in campo per 44 minuti. Houston in questo momento sembra aver trovato la quadratura del cerchio e Harden (30 punti e 6 assist) sembrerebbe aver fatto definitivamente il salto di qualità che tutti si aspettavano, sia nell’assunzione di responsabilità nella gestione offensiva, ma, soprattutto, nell’applicazione difensiva. Questa potrebbe finalmente essere la stagione della sua consacrazione. I Nets tirano male da dietro l’arco e non riescono a rimanere a lungo dentro la partita, nonostante la prestazione sottotono di Howard (8 punti e 5 rimbalzi in 28 minuti). Magra consolazione la doppia-doppia di Plumlee da 24 punti e 10 rimbalzi in 29 minuti.

Toronto Raptors – Detroit Pistons 111 – 114

Probabilmente la partita più attesa della notte. Non per le superstars in gioco, ma per la curiosità dirompente che ruota ormai intorno a questi Pistons, che, dalla partenza di Josh Smith hanno raccolto, con quella di stanotte, 9 vittorie nelle ultime 10 partite. Nessuno avrebbe scommesso un euro sulla reazione dei ragazzi della Motor City, eppure anche stanotte, con una prova di orgoglio, sono riusciti a portare a casa l’ennesima vittoria. Detroit può ormai contare su un Jennings (34 punti e 10 assist) in una forma irreale. Stanotte, dopo aver segnato 15 punti nel terzo quarto, sul +3 a meno di 6 secondi dalla fine, ha letteralmente mangiato la palla a Lowry consegnando così la vittoria ai suoi. Ottima anche la prova di Monroe con una doppia-doppia da 22 punti e 10 rimbalzi. A Toronto non basta la partita da 31 punti e 12 rimbalzi di Valanciunas e neanche mandare 7 uomini in doppia cifra. Postilla in calce: ennesimo DNP per il Gigi nazionale, che non riesce a trovare spazio nelle rotazioni di Van Gundy.

Chicago Bulls – Orlando Magic 114 -121

Che i Bulls abbiano problemi difensivi ormai è più che palese. Ma che riescano a subire 121 punti tra le mura dello United Center è comunque un campanello d’allarme preoccupante. La sensazione è che i ragazzi di Coach T, con l’arrivo di Gasol, un Butler di questo livello ed il rientro di Rose, abbiano incominciato a credere che il talento offensivo di quest anno possa sopperire al sacrificio difensivo al quale sembrano aver rinunciato e che li ha caratterizzati nelle stagioni precedenti. Per quanto riguarda la partita, dopo una citazione veloce su Oladipo (33 punti) da un lato e Rose (18 punti e 7 assist) e Butler (17 punti) dall’altro, l’unica cosa su cui bisogna, anzi si deve, soffermarsi è la sfida spettacolare tra i due centri delle squadre. Da una parte un Nikola Vucevic immaginifico da 33 punti ed 11 rimbalzi, dall’altra parte un Pau Gasol (28 punti e 14 rimbalzi) che sembra aver ritrovato la voglia di fare la differenza e che, con il trasferimento ad Est, sta vivendo una seconda giovinezza, dimostrando a tutti di non essere il giocatore in declino che in molti pensavano. Orlando sbanca Chicago e la sintesi è nel poster della schiacciata di Nik a danni di Pau. MOSTRUOSA!

 

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