108 anni che Clemson non batteva Alabama, una striscia di 13 sconfitte consecutive.
35 anni sono passati dall’ultimo ed unico National Championship conquistato dai Tigers.
12 mesi sono passati dalla sconfitta con Alabama nel Natty dello scorso anno.
Ci sono voluti 59 minuti e 59 secondi per battere la corazzata di Saban per Clemson, con un passaggio di Watson a Hunter Renfrow su un pick play ad un solo secondo dalla fine.
Per Clemson non è stato solo vincere il National Championship, è stato qualcosa in più, qualcosa di più importante. Il discorso a fine partita di Ben Boulware ne è la dimostrazione, “Non è solo per noi, è per Tahji Boyd, Stephone Anthony, Grady Jarrett, Nuk Hopkins, Sammy Watkins, voi avete costruito questo, voi siete la storia di questa squadra, voi ne siete stati parte e noi abbiamo finito ciò che avete costruito”.
Un titolo nazionale che sa di liberazione, una partita attesa 12 mesi, preparata nel dettaglio e che ha regalato questa grande gioia al gruppo storico dei Tigers.
Dabo Swinney è il grande artefice di tutto ciò, quando si insediò a Clemson, il programma collegiale non era ad alto livello ed anno dopo anno è riuscito a costruire un programma elite, vincente e con una identità. La squadra del Sud Carolina si è contraddistinta negli anni come una delle più vivaci e divertenti a livello offensivo, e ha svoltato nelle ultime due stagioni anche a livello difensivo con Brent Venables, DC ex Oklahoma che ha costruito un reparto di altissimo livello.
La partita è stata una delle più belle ed emozionanti degli ultimi anni, emozionante, incerta con un finale straordinario da consegnare ai posteri. Saban entrava nel match imbattuto, non aveva mai perso al Natty ed è stata la sua prima sconfitta in carriera, una sensazione che il vecchio Nick non aveva mai provato.
Il match sembrava iniziare sotto i migliori auspici per i Tide che si portavano dopo 20 minuti sul 14-0 grazie ai 2TD su corsa di Bo Scarbrough da 25 e 37Y. In questo primo spezzone Alabama aveva fermato su un 4° Down i Tigers al loro primo drive, è riuscita a recuperare un pallone su un brutto snap del centro di Clemson, la difesa sembrava sugli scudi e soprattutto l’attacco girava senza un Hurts a pieno regime.
Per Clemson il primo sussurro arriva con un drive da 87 Yard con un paio di giocate importanti di Deon Cain e Jordan Leggett, ma soprattutto con Deshaun Watson che inizia a salire di colpi e finalizza con un TD su corsa da 8 Yard.
Da segnalare nei primi 30 minuti l’infortunio per Mike Williams, poi rientrato in campo, ed un intervento al limite di Ruben Foster su Watson, che con un ref più severo poteva essere targeting ed espulsione.
Il secondo tempo si apre con Clemson che muove bene la catena ma Wayne Gallman incontra Ryan Anderson che gli ruba palla e la riporta sino alle 28Y di Clemson. A Bama però manca il Killer Istinct e raccoglie solo 3 punti dopo un 3&out molto rapido portandosi sul 17-7.
A metà terzo quarto i Tigers si riavvicinano, prima forzano un punt corto a Bama e poi Hunter Renfrow li punisce con una bella catch and run su passaggio di Watson.
Dopo un paio di 3&out, un Watson che fa l’Helicopter alla Elway, arriva il primo big play di Jalen Hurts, ovviamente per l’uomo che ha fatto la differenza un anno fa, OJ Howard, che si ritrova tutto solo lungo la sideline sinistra per un TD facile facile da 68 yard. Ma la capacità del team di Swinney è quella di non mollare e con un drive perfetto si rimette subito in carreggiata, distribuendo bene palla tra i vari Cain, Leggett e Scotto per poi trovare Mike Williams tutto solo in endzone ad inizio ultimo quarto per il -3.
Dopo questo drive le difese dominano la scena ma negli ultimi 6 minuti accade di tutto. Prima i Tigers costruiscono un drive da 88Y con un paio di azioni spettacolari, prima la catch di Mike Williams e poi la corsa di Watson da 15Y, con Gallman che finalizza il tutto dalla goal line per il loro primo vantaggio del match.
Alabama a questo punto tira fuori il carattere ed orchestra il migliore drive della partita, convertono un 4 e corto, con un trick play di ArDarius Stewart per OJ howard si portano in sulle 30Y ma poi Hurts si inventa una corsa eccezionale per il TD della possibile vittoria.
Ma non è finita, l’ultimo drive dei Tigers è eccezionale, prima una ricezione straordinaria di Mike Williams, poi una di Jordan Leggett e alla fine il TD finale di Watson per Renfrow che regole la vittoria ai Tigers.
Dabo Swinney a fine partita dirà “Un recruit 5 stelle che lancia il TD decisivo ad un walk-on, anche questa è Clemson“.
I Tigers non sono solo Deshaun Watson, sono anche Christian Wilkins, Dexter Lawrence, Deon Cain, Cordrea Tankersley, Ben Boulware, ragazzi magari non famosi come il QB ma che hanno avuto un impatto devastante sul match.
E’ la vittoria di un gruppo straordinario che non ha vissuto una stagione incredibile, anzi, piena di alti bassi che dopo la sconfitta con Pittsburgh non sembrava ai primissimi livelli della nazione.
Ma Dabo è riuscito a compattare il gruppo nel momento del bisogno, a tirare fuori il miglior football della stagione nel momento più importante ed è riuscito a fare qualcosa che nessuno è mai riuscito, umanizzare Nick Saban battendolo per la prima volta al National Championship.
Swinney non è mai stato considerato un top HC nel panorama ma quando batti il migliore nel suo salotto di casa in pratica, puoi anche porti al suo livello.
Alabama ha poco da recriminare, non è colpa di Sarkisian, non è colpa di Saban, non è colpa dei giocatori, per una volta qualcuno è stato più bravo del team di Tuscaloosa. Si poteva fare di più?
Sicuramente, magari un attacco aereo migliore, un Jonathan Allen più incisivo, una secondaria che poteva essere più attenta, l’infortunio di Bo Scarbrough nell’ultimo quarto ma i Tide hanno dato tutto, sono un team giovane che già dalla prossima stagione potranno tornare a giocarsela.
Clemson lascia andare via un gruppo straordinario con ben 38 vittorie e 5 sconfitte negli ultime tre anni, e soprattutto con il National Championship tra le braccia.
Tra Senior e ragazzi che entreranno al Draft, il prossimo anno la squadra sarà molto diversa, a partire dal QB, Deshaun Watson, che lascia da leggenda e come uno dei migliori giocatori di questo College e dell’intero panorama. L’immagine di lui a terra in lacrime è una delle immagini di questa partita.
La stagione si chiude qua, ed è stata la solita pazza e straordinaria stagione di College Football. Ci mancherai tanto, ci vediamo a Settembre.