Nella notte tra domenica 6 aprile e lunedì 7 aprile è andata in scena la finalissima del campionato universitario americano di basket femminile, con protagoniste la University of Connecticut e la University of South Carolina, due tra le squadre più forti e vincenti degli ultimi anni.
Il discorso dell’essere vincenti nelle ultime stagioni valeva quantomeno per le Gamecocks, arrivate a questa finale con 2 titoli nelle ultime 3 stagioni. Non si poteva dire lo stesso invece per le Huskies, il cui loro ultimo titolo era datato 2016. Nelle ultime 5 stagioni, inclusa quest’ultima, erano comunque arrivate 4 volte alle Final Four, essendo quindi un pericolo costante per tutte le squadre.
Paige Bueckers, la giocatrice più forte della storia di UConn, non aveva ancora il trofeo più importante tra le mani, quello per le vincitrici della March Madness. Ma solo fino a quella domenica 6 aprile, quando UConn ha trionfato nuovamente dopo 9 anni e ha regalato un National Championship a Bueckers, più che meritato.
Senza alcun tipo di sorpresa, Bueckers è stata scelta ufficialmente come prima pick ufficiale del draft della WNBA dalle Dallas Wings, ma su questo c’è da soffermarsi più tardi
UConn arrivava a questa finale come stragrande favorita al titolo. Lo stesso non si sarebbe però potuto dire prima dell’inizio del torneo della fase finale, quantomeno. Le Huskies sono arrivate alla March Madness dopo aver conseguito il titolo di una Big East troppo poco competitiva per il potere qualitativo del roster di UConn e con un terzo posto nel ranking che aveva destato più di qualche dubbio sulle reali possibilità di arrivare fino in fondo per la squadra del coach italo americano Geno Auriemma.
Passo dopo passo nella March Madness, non solo le straordinarie e quasi uniche qualità di Bueckers sono uscite fuori, ma anche prestazioni incredibili da parte delle titolari, oltre che un’ampiezza qualitativa del roster pure in panchina. Un elemento, quest’ultimo, sicuramente da non sottovalutare, considerando che South Carolina, in primis, nelle ultime stagioni aveva questo come grande punto di forza.
UConn è entrata ai playoff come certa protagonista, ma ne è uscita addirittura come assoluta dominatrice. Facilmente si è potuto notare dalle prestazioni contro USC (a parte un disastroso terzo quarto) e anche con la vicina UCLA quanto le Huskies quest’anno fossero un passo più avanti rispetto a qualsiasi altra squadra.
Questo non garantiva una vittoria certa in finale, soprattutto dovendo incontrare le South Carolina Gamecocks, mie candidate alla vittoria finale. A sorprendermi non è stato la vittoria per UConn, quanto l’enorme distacco con le Gamecocks stesse. Le veterane non avevano brillato nelle partite precedenti, ma una prestazione identica nella finalissima non me la sarei per nulla aspettata.
Ad arrivare ad un 6 in pagella per almeno i 10 punti a testa realizzati sono solo le sostitute Joyce Edwards (freshman) e Tessa Johnson (Sophomore). Troppo poco da chi ci aspettava, per chi questa finale risultava essere l’ultima partita a livello universitario, come Pao Pao, Feagin e Bree Hall. Il minimo sindacale anche per quanto riguarda la junior Chloe Kitts, comunque alla sua miglior stagione fino ad ora, giocatrice cardine da cui ripartire la prossima stagione.
UConn chiude la partita con il risultato di 82 a 59, dopo che tutti i quarti sono stati chiusi con un vantaggio di almeno 3 punti. Il terzetto Bueckers, Strong e Fudd, nominata Most Outstanding Player delle Final Four, è stato infermabile nel corso di tutto l’incontro, soprattutto nel secondo tempo.
Questo trio chiude la March Madness con 368 punti, punteggio più alto di sempre per una combinazione di 3 giocatrici. 114 di questi sono stati per Sarah Strong, a mio parere la giocatrice migliore di tutto il torneo.

UConn con questa vittoria, rompe il digiuno di 9 anni che è stato il più lungo di sempre da quando le Huskies hanno vinto il loro primo titolo nel 1995.
Di tutte le giocatrici impegnate nella finale ben 6 di loro, tre per parte, hanno poi fatto partecipato al draft della WNBA per entrare nel mondo delle professioniste. Come ormai abbondantemente riportato Bueckers è stata selezionata come prima scelta ufficiale dalle Dallas Wings, che hanno anche preso Aziaha James da NC State.
Come seconda scelta assoluta è stata chiamata Dominique Malonga, talento francese chiamato dalle Seattle Storm per ringiovanire una squadra piena di veterane da cui il nuovo centro diciannovenne beneficerà molto.
Le Washington Mystics possedevano ben 3 scelte delle successive 4. Con la terza scelta ufficiale è arrivata Sonia Citron da Notre Dame e con la quarta è arrivata Kiki Iriafen da USC. Con la sesta scelta ufficiale è stata selezionata invece Georgia Amoore. Tre ottimi prospetti aggiunti al roster delle Mystics che sicuramente sono già il presente da cui ripartire assieme a quella che era rookie nello scorso anno Aaliyah Edwards.
17 sono al momento le giocatrici in squadra per le Mystics, nonostante ciò tutte le nuove scelte dovrebbero entrare nel roster ufficiale di 12 giocatrici all’inizio della regular season.
La quinta scelta ufficiale è invece andata alla debuttante squadra in WNBA delle Golden State Valkyries. La decisione è ricaduta su un altro talento che arriva dall’Europa, questa volta però dalla Lituania. Le scelte seguenti per la tredicesima squadra della WNBA sono state Shyanne Sellers e Kaitlyn Chen.

Tra le giocatrici acquisite nella off season delle Valkyries c’è anche la nostra Cecilia Zandalasini, che nella scorsa stagione giocava alle Minnesota Lynx
Nuovo look giovanile anche per le Connecticut Sun, che selezionano al primo round Aneesah Morrow da LSU alla settima scelta e Saniya Rivers da NC State all’ottava.
Un elemento che ha scalato le gerarchie di interesse nel draft è stata Hailey Van Lith. L’olimpionica è stata selezionata all’undicesima scelta dalle Chicago Sky, che hanno anche preso alla scelta numero 10 Ajsa Sivka dalla Slovenia.
La nuova stagione della WNBA è ormai alle porte, con l’inizio della preseason fissato nella notte italiana tra venerdì 2 maggio e sabato 3 con le Dallas Wings che sfideranno le Las Vegas Aces. La prima partita ufficiale della regular season vedrà sempre le Wings affrontare invece le Minnesota Lynx nella notte tra il 16 e il 17 maggio.

Pronti via. Nel primo match della pre-season dovremmo vedere in campo la nuova osservata speciale Paige Bueckers in un duello contro le campioni in carica delle Las Vegas Aces
Con Caitlin Clark a guidare le Fever, Angel Reese le Sky e Paige Bueckers le Wings la nuova stagione si prospetta essere molto interessante. Riusciranno le Las Vegas Aces a mantenere il titolo o qualche altra squadra prenderà il trono?
Amante degli Stati Uniti, a cui ho dedicato un blog(@ParlandodiUSA), e dei suoi sport, passo volentieri il tempo scrivendo articoli sulla NFL e sul campionato di college NCAA, oltre che sul basket femminile.

