• Dopo la sconfitta di Ohio State contro Wisconsin, deve essersi creata una specie di maledizione verso le squadre che ambiscono alla numero 1 del ranking. Da quel momento infatti le squadre che occupano le prime posizioni hanno tutte perso nel momento in cui aspiravano o in quello in cui avevano acquistato tale primato.Basti pensare al tonfo di Kansas contro i cugini di Kansas State (parleremo piĂą tardi della spinta del barbuto) nel momento in cui i Buckeyes hanno abdicato, o di Texas contro la molto piĂą abbordabile (termine ai limiti dello sconosciuto quando si parla di College Basketball) Nebraska, o Pittsburgh contro la sempre piĂą sorprendente St. John’s e Louisville.Questa settimana è toccato a Duke, n°1 presa ad inizio settimana e sconfitta alla fine di questa dalla tenace Virginia Tech che si sta giocando in queste ultime partite l’accesso al Torneo Ncaa. Nota a margine, curioso il limbo in cui si è trovato Dell Curry, ex-Hornets e padre di Stephen e Seth, il quale si è trovato a scegliere se tifare per la sua alma mater (Curry è stato uno dei realizzatori piĂą prolifici degli Hokies) o il figlio. A fine partita sorrideva con 3/4 Dukies accanto, immagine curiosa.

    Tornando alla maledizione, per ora le uniche in striscia positiva tra le prime 10 della Espn/Coaches sono Purdue, con Moore protagonista del secondo dispiacere di Ohio State, e BYU, dove c’è un ragazzo che sembra avere già in mano un premio di discreto rilievo.

  • Dopo l’ultima partita tra BYU e San Diego State una buona fetta del POY se n’è andata, mangiata con gusto dall’ultima incredibile prova di Jimmer Fredette.Jimmerific ha sfoderato una prova realizzativa normale (almeno secondo il suo vocabolario) ma giocando con una grande maturitĂ  senza forzare tiri e coinvolgendo i compagni nei momenti in cui la difesa degli Aztecs collassava su di lui.Ovviamente non sono mancate alcuni siluri da quasi 9 metri, ma le scelte di gioco in una partita importante come questa, in cui ha messo BYU nella lista tra le squadre meritevoli di un seed #1 per il Torneo marzolino, lo portano in grande vantaggio per il premio di miglior giocatore.Ed anche per un posto importante nel prossimo draft.
  • A proposito di squadre-sorpresa e di aspiranti POY, so che ormai è diventato un tormentone in questa rubrica, ma St. John’s ha smesso di giocare per entrare al Torneo ed ora gioca per un seed alto. Con Dwight Hardy che si impone autorevolmente per il premio di miglior giocatore della BigEast.
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  • Ovviamente Marzo arriva ed iniziano i seri discorsi su chi farĂ  parte della March Madness e di chi invece dovrĂ  godersela da casa o accontentarsi del NIT.A meno di una risposta importante nel Torneo della Conference USA, Memphis dovrebbe essere la prima grande esclusa, soprattutto dopo l’ultima pessima sconfitta contro UTEP. Squadra troppo giovane, sia a livello di giocatori (5 Freshman nelle abituali rotazioni) che per quanto riguarda lo staff tecnico, dove Pastner avrĂ  molto su cui lavorare, nonostante abbia giĂ  mostrato buone cose.L’assenza piĂą importante però potrebbe riguardare una squadra che ha partecipato alle ultime due Final Four, quella Michigan State che non riesce a ingranare in maniera decisa nella BigTen.
    8-8 il record nella Conference e solo 3 vittorie contro le squadre nella Top25. Probabilmente riuscirĂ  ugualmente a far parte del Torneo, ma ci si aspettava una entrata dalla porta principale.
  • Parlavamo del NIT, parlavamo di Kansas State, ed ecco le parole di Jacob Pullen: “This is my last go-around, I’m not going to the NIT. I won’t play basketball in the NIT. I’m saying that now. If we lose, and we have to go to the NIT, I will not play.” Se non bastassero le parole, credo che i 29 punti di media delle ultime 4 vittorie -contro Kansas, Oklahoma, Nebraska e Missouri- siano comunque esaustivi. E’ il suo momento, Fear the Beard!
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  • Una delle squadre piĂą sottovalutate del panorama collegiale di quest’anno, nonostante la storia, è sicuramente UCLA, che però zitta zitta in questo weekend si è presa il comando della Pac10 battendo la numero 10 (ripeto, non sarĂ  un pò troppo?) Arizona in una partita dal sapore particolare.Era infatti l’ultima partita partita al Pauley Pavillion ed i Bruins hanno onorato questo impegno al massimo, vincendo la partita con un grande Reeves Nelson da 27+16 e concedendo il finale romantico, con gli ultimi 2 punti all’interno del Pauley segnati da  Tyler Trapani, pronipote del grandissimo coach Wooden.What else?
  • Xavier intanto domina la Atlantic 10 con un Tu Holloway ogni volta decisivo. C’è chi si sta facendo il segno della croce per non trovarli nello stessa parte di tabellone.
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  • Chi invece rischia di essere un pò troppo sopravvalutata, ed a mio modo di vedere  giĂ  da 2 anni, è invece Villanova, sconfitta per la terza volta consecutiva in casa. Dato importante visto che The Pavillion è sempre stato un campo tra i piĂą difficili da conquistare e questo suona tanti campanelli d’allarme nella testa di Jay Wright.
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  • Spostiamo un attimo gli occhi sul draft per una considerazione importante: vogliamo dare il giusto peso all’impatto difensivo di Terrence Jones?Credo che sia il momento adatto, ne ha dato ulteriore dimostrazione contro Florida, in cui alcune giocate nella sua metĂ  campo sono state determinanti per la vittoria di Kentucky e non è un caso isolato, visto che la solita cosa è successa qualche settimana fa contro Tennessee.Tanti esaltano la sua incredibile versatilitĂ  e il potenziale molto interessante, ma questo aspetto non è assolutamente da tenere da parte. Assolutamente.
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  • Curioso quanto successo nella partita tra Louisville e Pittsburgh.
    Sfida bellissima ed equilibrata portata all’overtime e nelle mani della squadra di Pitino sul +5 a 0.5 secondi dalla fine con un’affondata di Kyle Kuric in contropiede. 

    Finita? Macchè.

    Sì perchè Jordan Alcazar, cheerleader dei Cardinals, sprigiona l’enfasi della schiacciata entrando in campo e lanciando in aria il pallone. Tempo non finito e quindi grande T per Louisville, con 2 liberi e rimessa per Pittsburgh. Gibbs segna i due liberi e per poco i Panthers non segnano il tiro della disperazione da centrocampo.

    Sospiro di sollievo per Alcazar, che evita la figura alla Steve Bartman.

  • La California Institute of Technology è conosciuta per aver sfornato ben 31 premi nobel tra i suoi notable alumni, ma a fare notizia nell’ultima settimana è stata la squadra di pallacanestro dell’UniversitĂ .I Caltech Beavers, squadra che milita nella Division III, sono riusciti infatti a vincere una partita all’interno della loro Conference dopo ben 26 anni e 310 sconfitte.
    Ovviamente con due liberi allo scadere, perchè la drammaturgia il suo spazio lo vuole sempre. 

    Da non perdere l’entusiasmo dei tifosi alla fine della partita.

2 thoughts on “La maledizione della #1, Fear The Beard e il cheerleader

  1. Complimenti per l’articolo, ne sai davvero un sacco!! Io seguo l’ncaa solo da poco, ho visto le final four l’anno scorso, capendo che odio Duke, e qualche partita su espn quest’anno ma l’atmosfera da march madness mi esalta. Ti volevo chiedere se quest’anno sky trasmetterĂ  piĂą partite dell’anno scorso e se in italia si può scommettere su chi vincerĂ . Per quel che ho visto io un 10 euro su ohio state ce li butterei, mi sembra che sullinger sia assolutamente dominante in questo contesto.

  2. Ti ringrazio per le belle parole. :)

    Sky trasmetterĂ  tante partite tramite EspnAmerica, l’anno scorso aveva un’ottima programmazione e credo che anche quest’anno si ripeta, ma ti consiglio di iscriverti al sito della CBSSports, visto che il sito coprirĂ  COMPLETAMENTE la March Madness in streaming gratuito.

    Per quanto riguarda l’esito finale, ho paura a metterci anche un solo euro visto l’equilibrio che si è avuto in cima lungo tutta la stagione. Abbiamo dei favoriti, ma giĂ  segnalarne 4 per la FinalFour non è assolutamente semplice.

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