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NBA – Kevin Love, J.R.Smith e Monta Ellis diventano free agents

Il mercato NBA di questa estate si preannuncia sicuramente scoppiettante: nel giro di 24 ore hanno comunicato l’intenzione di rinunciare all’ultimo anno di contratto sia Kevin Love che J.R. Smith dei Cavs, sia Monta Ellis dei Mavericks.

Il primo con questa mossa potrebbe prendere circa 3 milioni in più già dal prossimo anno oppure cambiare squadra; Smith è probabile che torni mentre Ellis potrebbe essere nel mirino di Miami nel caso Wade facesse la follia e cambiasse squadra.

 

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NBA – Wall, Paul e Shumpert ancora in forse

Dopo aver colpito in tanti modi i giocatori NBA nel corso della stagione regolare, anche in questi playoffs gli infortuni stanno condizionando pesantemente le serie.

La palma del più sfortunato finora va sicuramente a John Wall, che dopo la vittoria in trasferta in Gara1 del secondo turno ha subito un infortunio serie a polso e mano sinistra con fratture multiple: è possibile che per lui la stagione sia già finita.

Chris Paul, dopo l’infortunio all’adduttore in Gara 7 contro gli Spurs ha saltato le successive 2 partite, anche se pare si stia allenando per rientrare in Gara3.

Infine, anche Iman Shumpert è in forse per Gara 3 dopo l’infortunio all’inguine accusato in Gara2.

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Duncan e panchina, match point Spurs

California, here we come again: lo Staples Center di rosso vestito apre le porte per ospitare il quinto atto della serie tra Los Angeles Clippers e San Antonio Spurs. Una serie magnifica fino a questo punto, che dopo i primi quattro capitoli vede le due squadre in perfetta parità, un 2-2 che fotografa appieno il

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NBA – Clippers umiliati dagli Spurs, Houston e Washington si portano sul 3-0

HOUSTON ROCKETS – DALLAS MAVERICKS  130  –  128

In una partita dal punteggio elevatissimo, i Rockets la spuntano nel finale, portandosi 3-0 nella serie e ipotecando il passaggio del turno.

Senza Rondo e senza Parsons, i Mavs si affidano al solito Dirk Nowitzki e a Monta Ellis, che tentano di trascinare la squadra, segnando entrambi 34 punti, compreso qualche big shot nel finale per riaddrizzare la gara. Dall’altra parte, ci si affida a The Beard, che è sembrato davvero un uomo al comando, piazzando tiri fondamentali nel finale per bloccare la rimonta di Dallas.

James Harden conclude con 42 punti, 9 assist e 15/24 dal campo, sfoderando una prestazione da assoluto dominatore. La cosa più importante per i Rockets riguarda il rendimento del supporting cast, che è stato di alto livello per le prime due gare della serie, confermando anche all’American Airlines Center quanto di buono fatto precedentemente, con Josh Smith e Corey Brewer protagonisti rispettivamente di 18 e 15 punti.

Altra grande notizia per Houston riguarda la performance di Dwight Howard, che ha dominato sotto i tabelloni, catturando 26 rimbalzi (playoff career high) e dimostrando di poter essere un fattore nella metacampo difensiva, dato che con la sua presenza fisica “oscura la vallata”. La serie è ormai nelle mani dei Rockets, non ci resta che aspettare gara 4 per vedere se i Mavs avranno un moto d’orgoglio, o se Houston concluderà 4-0.

TORONTO RAPTORS – WASHINGTON WIZARDS  99  –  106

I Wizards sconfiggono i Raptors anche in gara 3, portandosi sul 3-0 nella serie, risultato che in pochi si aspettavano all’inizio della post-season.

Il backcourt di Washington tira con 9/27 dal campo, e così a prendersi le luci della ribalta è Marcin Gortat, che va a referto con 24 punti, 13 rimbalzi, 5 assist e 4 stoppate. The Truth segna 18 punti, compresa la tripla nel finale che suggella la vittoria Wizards, dimostrando perchè è stato firmato dalla squadra della capitale, ossia “to knock down big shots”, per mettere dentro i tiri che contano.

Kyle Lowry è ancora un flop, difatti il play tira con 5-22, e i Raptors non sanno da che parte voltarsi, se non da quella di DeMar DeRozan, che mette a segno 32 punti, seppur tirando con 11/29 dal campo. La serie è vicina alla conclusione, e i Wizards avranno l’occasione di chiuderla definitivamente nella notte di domenica.

LOS ANGELES CLIPPERS – SAN ANTONIO SPURS  73  –  100

San Antonio devasta i Clippers, che rimediano la peggior sconfitta della loro (seppur breve) storia nei playoff. Kawhi Leonard, dopo aver ricevuto il premio di DPOY, Defensive Player of the Year, si toglie un’altra grande soddisfazione, segnando 32 punti con 13/18 ( aggiornando il suo career-high), conditi da 4 rimbalzi e 3 palle rubate.

I Clippers appaiono già dall’inizio meno concentrati ed aggressivi, e il match finisce col trasformarsi in un monologo Spurs, che mettono l’accelerata decisiva nel terzo quarto, conclusosi 24-11. I losangelini tirano con un misero 34% dal campo, realizzando solo 6 delle 23 triple tentate.

CP3 segna solo 7 punti, collezionando 4 assist e perdendo ben 6 palloni, mentre Griffin risulta comunque il top-scorer, mettendo a segno 14 punti, conditi da 10 rimbalzi e 5 assist. La serie è ancora molto lunga, tuttavia i Clippers non possono permettersi di incappare in altre prestazioni del genere se vogliono provare a passare il turno, perchè gli Spurs, come dimostrato più e più volte, non perdonano.

Domenica notte si giocherà gara 4: i Clippers sono costretti a vincere, per non consentire agli Speroni di portarsi sul 3-1, cosa che condannerebbe probabilmente la squadra allenata da Doc Rivers.

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