NBA

La crisi infinita dei Knicks

Il brillante inizio di stagione aveva illuso tutti sulle rive dell’Hudson. Con 14 vittorie, 10 sconfitte e il terzo posto nella Eastern Conference sembrava esserci la reale possibilità di giocarsi i playoff: da quel momento in poi però sono arrivate 10 sconfitte in 13 partite, (ri)portando i Knicks nelle sabbie mobili abituali. La presidenza di

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NBA

Knicks Report: Il Triangolo No!

Inizio di regular difficile per i New York Knicks. Dopo la deludente stagione dello scorso anno ci si aspettava il riscatto vista l’importante campagna acquisti portata avanti dal GM Steve Mills e dal Presidente Phil Jackson. Il record nelle prime sei era un preoccupante 2-4; il 6-4 successivo ha tenuto relativamente a bada le feroci

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NBA

Focus: Kristaps Porzingis

La stagione 2015 dei Knicks è stata la basketificazione della legge di Murphy. I cambi epocali dell’estate precedente hanno portato Phil Jackson dietro la scrivania e Derek Fisher in panchina, ma i risultati sono stati discutibili. Carmelo Anthony, fresco di firma in calce ad un ricco rinnovo da 124 milioni, ha terminato anzitempo finendo sotto

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NBA

New York Knicks: una scommessa in una rinascita

Se si pensa ad una franchigia che non riesce a passare un’estate tranquilla nemmeno volendo, nel novero delle nomination capitano quasi sempre i New York Knicks. E anche quest’anno non ha fatto eccezione. Nelle ultime settimane infatti, è stato il gossip a farla da padrone nelle fila della franchigia della Grande Mela, quando è salito

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NBA

Jackson, Fisher e Melo: il Triangolo dei Knicks

Se ce la fai a New York, cantava Frank Sinatra, ce la puoi fare in qualsiasi posto. Non c’è città al mondo che metta più pressione e che abbia giornali con penne più affilate di quelle degli editorialisti newyorkesi; a New York ogni cosa è una tragedia o un trionfo, e per gestire una squadra

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NBA News News

NBA – Carmelo Anthony smentisce i problemi con Kobe Bryant

Anthony e Bryant, ciò che poteva essere e non è stato.

Carmelo Anthony ha dichiarato che la sua “non firma” con i Los Angeles Lakers non sarebbe in alcun modo dipesa dai problemi che avrebbe avuto nel dover giocare con Kobe Bryant.

“Diavolo no. Certo che no!” ha detto Anthony. “Se avessi pensato che giocare con i Lakers fosse stata la giusta situazione per me dal punto di vista generale,  fino a far parte di quella squadra, avrei guardato a quella possibile soluzione in maniera più accurata. Ho solo sentito molto più confortevole stare qui a New York. Ma per quanto riguarda giocare con lui [Bryant n.d.r.]… io sono qui ora, ma ho sempre amato giocare con Kobe”.

Inoltre Anthony ha dichiarato che lui e Bryant, che si considerano ottimi amici, hanno avuto delle intense e frequenti conversazioni durante il suo periodo di free agency, ma Kobe non ha mai fatto alcuna pressione su di lui.

“Lui non mi ha chiamato ogni giorno dicendomi ‘Vieni qui! Ti voglio qui!'” ha detto Anthony. “Abbiamo avuto svariate conversazioni a riguardo alle differenti situazioni che ci sono a New York e Los Angeles, ma nulla più. Non ci sono state pressioni, ne tentativi di convincimento, ne sms o chiamate del genere.”

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NBA New York Knicks Team Report

New York Knicks: Preview 2014 2015

La stagione 2013/2014 è stata foriera di delusioni per i New York Knicks, che con una partenza ai limiti del disastroso hanno compromesso da subito la loro posizione nella corsa alle posizioni privilegiate della Eastern Conference. Il finale positivo non è stato sufficiente a riacciuffare una posizione nella griglia Playoff e la squadra di Carmelo

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NBA NBA History

Chauncey Billups: retrospettiva di una carriera

Dopo 17 stagioni di NBA, fitte di momenti memorabili e insuccessi, Chauncey Ray Billups ha annunciato il proprio ritiro. “È ora. Lo so. La voglia c’è ancora, ma non posso ignorare d’aver avuto problemi fisici per tre anni consecutivi. Potrei provarci ancora e convincermi di riuscire a farcela, ma non posso sopportarlo. Quando non giochi

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NBA

Come cambiano gli equilibri in NBA dopo il terremoto free agency

Il bello della Nba è che non ti lascia praticamente mai solo. Anche quando finisce la stagione c’è sempre qualcosa per cui tenere alta l’attenzione: il draft un decina di giorni dopo la fine delle Finals, le Summer League (ok, qua magari l’attenzione non è così alta…) per vedere i primissimi passi dei nuovi arrivati

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