Una corsa inarrestabile, una grande ricezione, l’emozione del touchdown: questi sono i momenti per cui vive chi ama il football e, come dice un famoso detto, se è la difesa a far vincere le partite, è l’attacco a vendere i biglietti, a riempire gli stadi e ad eccitare gli animi di tutti gli appassionati.

Probabilmente nessuno sport più del football incarna il concetto di sport di squadra: anche per il più grande giocatore della storia vincere senza una grande linea offensiva, senza eccellenti special teams e senza il sacrificio di un manipolo di uomini destinati a rimanere nell’ombra, è praticamente impossibile.

Eppure la memoria dei tifosi ritorna sempre ai grandi campioni dell’attacco, a grandi quarterbacks come Montana, Namath e Marino, a running back leggendari del calibro di Payton e Emmith Smith e a ricevitori come Jerry Rice e Cris Carter.

Nell’azione d’attacco la squadra schiera sul campo undici uomini: l’unico ruolo fisso è quello del quarterback, la offensive line solitamente è formata da cinque giocatori, mentre varia, a seconda degli schemi, il numero di wide receivers, tight end, running back e fullbacks presenti sul terreno.

Ma andiamo a vedere, ruolo per ruolo, chi sono gli specialisti dell’attacco.

QUARTERBACK: E’ per forza di cose il leader della squadra, da lui dipendono tutte le giocate offensive, giocate che vengono decise in collaborazione con lo staff tecnico e che poi vengono eseguite sul campo dal quarterback stesso. Per capire quale importanza rivesta basti pensare che circa metà dei giocatori presenti sul campo in un’ azione d’attacco hanno come primaria funzione quella di difenderlo dai giocatori avversari.

Il QB deve naturalmente conoscere alla perfezione gli schemi e le caratteristiche dei ricevitori a sua disposizione, a determinare la sua grandezza sono la potenza e la precisione del braccio, la capacità di leggere la difesa, di lanciare con successo sotto pressione e la mobilità di gambe e la velocità, che permettono di lanciare in uscita dalla tasca ed eventualmente di portare la palla.

Al momento i migliori QB della NFL sono Kurt Warner (Rams), Gannon (Raiders), Garcia (49ers), Favre (Green Bay), il futuro dovrebbe essere di Brady (campione in carica con New England) e di Mc Nabb (Eagles).

RUNNING BACKS: Il running back è utilizzato principalmente per correre la palla. L’azione di corsa è più sicura del lancio e se si dispone di un grande running back e di buoni bloccatori può essere altrettanto efficace.

L’azione del RB parte nel backfield, prima della linea di scrimmage: riceve palla dal quarterback e sfruttando i blocchi dei compagni cerca di guadagnare più yards possibili. Due sono le “tipologie” di Rb esistenti: ci sono i running back piccoli e veloci, bravi a cambiare direzione e a sfuggire ai placcaggi, che solitamente preferiscono correre verso l’esterno, ci sono running back più grossi e potenti che amano correre nel mezzo della linea rompendo i placcaggi.

Il running back può essere utilizzato anche in ricezione, di solito per passaggi corti o per i cosiddetti screen pass (passaggi eseguiti in sicurezza sulla linea di scrimmage). I migliori RB della lega sono Holmes (Kansas City Chiefs), Martin (Jets), il leggendario Emmith Smith (Cowboys), Jerome Bettis (Steelers) e Marshall Faulk dei Rams, ottimo anche in ricezione.

OFFENSIVE LINE: La linea ha i fondamentali compiti di proteggere il quarterback nella situazioni di lancio e di bloccare per il corridore nei giochi di corsa. E’ formata da un centro, da due guardie e da due tackles. Nella tasca formata dagli uomini della linea il quarterback deve avere il maggior tempo e la minor pressione possibile per lanciare.

Nelle situazioni di goal line (quando si è vicini alla linea di touchdown) o quando alla squadra basta un guadagno minimo per chiudere il down, la linea può essere formata da più di cinque giocatori. Gli uomini della linea non possono prendere parte attivamente all’azione portando la palla o ricevendola, se ciò accade è prevista una penalità. Gli specialisti della offensive line spesso restano nell’ombra e sono poco pubblicizzati: in realtà il loro ruolo è fondamentale e non può esistere un buon attacco senza una buona linea.

CENTER: Il centro occupa la posizione centrale della linea offensiva, suo è il compito di dare il via all’azione d’attacco con lo snap, il movimento con cui consegna il pallone al quarterback. Dopo lo snap il centro va a bloccare. Fondamentale è il suo apporto nelle corse centrali e nelle situazioni di goal line quando serve un piccolo guadagno centrale. I centri più forti della lega sono Mawae dei Jets, Kreutz dei Bears e Birk dei Vikings

GUARD: Le due guardie si dispongono ai fianchi del centro. Il loro ruolo è simile a quello del centro, diventano infatti fondamentali nelle corse centrali. Le guardie solitamente sono i più pesanti ed enormi atleti del football. Al momento i leader dell’NFL in questo ruolo sono Larry Allen (Dallas), Stone (appena passato dai Giants ai 49ers), Brown (Bills), Faneca (Steelers).

TACKLE: I due tackles occupano le posizioni esterne della linea. A loro è richiesto di essere atleti straordinari, devono essere pesanti ma anche veloci di gambe per contenere i defensive end più veloci e i linebackers e i defensive backs a caccia del quarterback. Essenziali sono i loro blocchi quando il running back corre verso l’esterno. I più forti tackles in attività sono Jones (Seahwaks), Kennedy (Raiders), Williams di Chicago e Samuels di Washington. Un gradino sopra tutti è Orlando Pace dei St.Louis Rams.

FULLBACK: Il fullback non è sempre presente nelle azioni offensive, viene schierato quando c’è un’azione di corsa, nella quale può portare lui stesso la palla o deve bloccare per il running back. Il fullback può anche ricevere. Nelle azioni di passaggio in cui servono tanti ricevitori solitamente il fullback esce dal campo, se invece viene schierato può supportare la linea offensiva o liberarsi per la ricezione.
Il fullback più forte della lega è Mike Alstott dei Buccaneers, uno dei pochi fullback che riveste un ruolo decisivo nell’attacco della sua squadra. Forti anche Centers dei Bills e Ritchie dei Raiders.

TIGHT END: Ha un ruolo ibrido simile a quello del fullback: funge infatti sia da ricevitore che da bloccatore e per questo è solitamente dotato di un fisico possente ed atletico. Anche il TE può non essere presente in alcune azioni offensive. E’ un ruolo forse un po’ sottovalutato, ma una squadra che ha un grande tight end ha un’arma difficilmente arginabile. Le squadre che hanno questo vantaggio al momento sono i Green Bay Packers con Bubba Franks, i Broncos con Sharpe e i Chiefs con Gonzales. Ottimi TE anche Carswell (Broncos) e Chamberlain (Minnesota).

WIDE RECEIVERS: Il ricevitore è considerato da molti il ruolo più esaltante e spettacolare del gioco del football. Per giocare wide receiver in NFL bisogna essere una sorta di superman: alti, veloci, potenti, con buona presa e gran coraggio. Chi non ha una di queste doti deve compensare con un particolare talento nelle altre. Il ricevitore, come dice la parola stessa, è il bersaglio del quarterback che a lui indirizza il pallone.

I WR sono schierati sui lati del campo ad inizio azione, dopo lo snap corrono la traccia che lo schema prevede per loro e cercano di staccarsi dal marcatore diretto. Tanti i fenomeni in questo ruolo: Jerry Rice, ora ai Raiders, è considerato il più grande di tutti i tempi. Strepitosi il suo compagno di squadra Tim Brown, Harrison dei Colts, i due Smith di Denver e Jacksonville, David Boston di Arizona, Keyshaw Johnson dei Bucs, Bruce e Holt dei Rams, Owens dei 49ers, Troy Brown dei Patriots.

LE FORMAZIONI
L’unica regola da rispettare nelle formazioni offensive è che al momento dello snap ci devono essere almeno sette giocatori sulla linea di scrimmage. Detto questo, sono quasi infinite le possibili disposizioni di partenza di una squadra, alcune sono più indicate per i giochi di corsa, altre sono il segnale che una squadra sta per lanciare in profondità. Andiamo a vedere quali sono le formazioni più comuni.

THE “I” FORMATION
Nella cosiddetta formazione a “I”, i due running backs si schierano in linea alle spalle del quarterback. Questa disposizione è usata principalmente per i giochi di corsa: la difesa deve capire a chi andrà il pallone e da che lato si svilupperà l’azione di corsa.

STANDARD PRO SET
E’ la disposizione più classica e neutra, viene utilizzata per ogni tipo di gioco. I running backs si posizionano ai fianchi del quarterback e, in caso di lancio, uno esce per ricevere e uno va a bloccare sulla linea.

SHOTGUN FORMATION
La shotgun formation viene usata esclusivamente per i giochi di passaggio. Il quarterback si posiziona a circa sei-sette yards dalla linea di scrimmage, questo per avere più tempo e più spazio per cercare di servire un ricevitore (nella shotgun ce ne sono, solitamente, almeno tre sul campo). Perché riesca è necessario uno snap perfetto da parte del centro.

SHORT-YARDAGE FORMATION
Utilizzata quando un attacco deve guadagnare una yard o meno di una yard per chiudere il down o per segnare un touchdown. In questo caso la linea si rinforza per permettere al running back o al quarterback stesso di sfondare centralmente.

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