La stagione, iniziata il 2 Ottobre, non è ancora entrata nel vivo.

In ogni caso, questa “Week 1” di Regular ci ha già dato l’opportunità di osservare alcuni importanti cambiamenti all’interno di diverse franchigie, e di goderci ovviamente le giocate di grandi campioni e di importanti sorprese.

La redazione NHL di Play.It USA commenta tre tematiche correlate a questi primi 10 giorni di Regular Season dove ogni membro dello staff esprimerà:

  • Franchigia più sorprendente e più deludente (Team Up / Team Down)
  • Player to Watch
  • Most Impressive Rookie

 

Lucio Di Loreto

Team Up: Anaheim Ducks

Manca tanto alla fine, ovvio, e il tempo per scendere in classifica c’è! Però un inizio così sorprendente per Anaheim non ce lo saremmo aspettati. La squadra è solida e subisce poco, mentre in attacco i vecchi problemi rimangono, anche perché è questo il loro anno di rebuilding, nel quale dopo il lungo e costante periodo d’oro si ritrovano per la prima volta a doversela cavare senza gli ultimi pilastri Ryan Kesler, out for the season per intervento chirurgico, e Corey Perry, accasatosi in Texas.

I meriti attuali vanno a Dallas Eakins, coach fatto in casa e proveniente dal farm team di San Diego, motivo per cui vedono il ghiaccio finora prospetti AHL come Comtois, Lundestrom e Max Jones.

Team Down: Florida Panthers

Bobrovsky e Quenneville sono sintomo di certezza ed esperienza ma finora lo start per Florida è sotto aspettative anche se pure qui ci attendiamo differenti situazioni col passare del tempo. È proprio tra i pali dove si notano le maggiori iniziali difficoltà, con 4 gol di media subiti e save percentage ampiamente sotto al .900!

Il coach deve lavorare invece sulla fluidità del reparto avanzato in 5-5, che con sole 2.75 segnature per game delude le attese. Il settore è composto da veri e propri fuoriclasse (Huberdeau e Barkov) e coprotagonisti d’elite del calibro di Trocheck, Hoffman e Dadonov, come si evince pure dalle ottime percentuali in power play.

Player to Watch: James Neal, Wing, Edmonton Oilers

Giunto ai Flames lo scorso anno come ultimo tassello verso il grande salto in Alberta e per dare esperienza necessaria ai giovani colleghi per esaltarsi al top, ha deluso le attese, anche a causa di un fisico spesso martoriato da acciacchi. Lo scambio con Lucic a Edmonton ha generato molte discussioni su chi tra i due club avesse avuto ragione nel baratto tra profili senza più nulla da offrire, secondo parecchi analisti.

La vicinanza di McDavid e Draisaitl lo sta invece rigenerando, e oggi il terminale offensivo della franchigia è lui, ai vertici di tutto l’hockey e praticamente ingestibile dal lato destro. Il suo start a rilento gli costò la top line a Calgary, ora invece la seconda 5-5 e la prima unità in power play non possono fare a meno di lui, implacabile goleador in questa fase del gioco.

Most Impressive Rookie: Cody Glass, Center, Vegas Golden Knights

Impattare e sorprendere a Vegas al primo colpo non è facile per un rookie, che si deve ambientare in una ormai solida realtà NHL, l’unica expansion team costruita per vincere all’istante! Le linee offensive sono per lo più composte da giocatori d’esperienza e certezze acclarate, come Stone, Pacioretty, Marchessault, Karlsson e Stastny!

E’ stata proprio la possibilità di appaiarsi a loro che ha permesso il gol al debutto contro gli Sharks per il centro 20enne scelto al numero 6 del primo giro 2017! In questo momento 13 minuti di media e sempre a tabellino tranne il secondo match del back to back contro gli Sharks. Rispetto ad altri rookie che sigleranno sicuramente di più e rimarranno nella testa per parecchio tempo, tipo i Matthews, Panarin e Pettersson del passato, il suo compito è più difficile, in quanto con meno tempo e possibilità a disposizione, deve colpire ed adattarsi ad un team obbligato a vincere, rischiando in caso contrario l’accantonamento!

 

Kach @Hockey Night in Cividale

Team Up: Edmonton Oilers

Certo avere McDavid e Draisaitl in squadra aiuta non poco, ma la profondità degli Oilers mi sembrava quanto meno dubbia, e difesa e goaltending ancora un punto di domanda. Invece, almeno in questo inizio di stagione, sono stato smentito. Prime quattro partite da imbattuti e squadra che sembra girare bene, con un Neal ritrovato dopo il buio profondo visto a Calgary.

Team Down: New Jersey Devils

In Offseason grandi innesti, ma per ora il cantiere è apertissimo e si fatica a intravedere il progetto. Difesa inesistente, powerplay non pervenuto. Hughes fatica a trovare il suo gioco, ma certo non si può chiedere a chi è in NHL da mezz’ora di trascinare la squadra.

Player to Watch: Anthony Mantha, Wing, Detroit Red Wings

La prima linea di Detroit è partita a razzo e dei 3 metto l’accento su Mantha che sembra veramente esploso con 6 goal e 8 punti nelle prime 4 partite. Forse si tratta di hot start ma è comunque un bel vedere.

Most Impressive Rookie: Victor Olofsson, Wing, Buffalo Sabres

A proposito di goal scorer. Non era mai successo che un Rookie realizzasse 4 powerplay goal nelle prime 4 partite. L’ala svedese ha un tiro letale, ed è il principale terminale offensivo del powerplay dei Sabres. Ma non è solo quello, vediamo come procede la stagione.

 

Mattia Valassi

Team Up: Buffalo Sabres

Ho trovato i Buffalo Sabres particolarmente rinvigoriti questa stagione. Vero che è difficile valutare così presto e che anche l’anno passato erano partiti in quarta, ma quest’anno ci sono alcuni aspetti che non ho potuto ignorare guardandoli giocare. La Power Play è da brivido, mi ricorda quella di Washington, Eichel vuole dimostrare qualcosa e Ristolainen sembra rinato, oltretutto Dahlin sta giocando come un first overall pick che si rispetti. Coach Kruger aveva destato qualche dubbio, data l’assenza da anni dal panorama della NHL, ma per ora non si poteva chiedere di più, sperando che quest’anno non si estingui la scintilla.

Team Down: Winnipeg Jets

Sul fronte delusione, un po’ anche me l’aspettavo, direi Winnipeg Jets. Patrik Laine è più coinvolto, ma continuo a credere che non sia sfruttando a dovere. In mezzo sono deboli, con Scheifele unica minaccia two-way, ed il reparto difensivo non sembra essersi ripreso dai tre colpi da KO arrivati in Offseason: Trouba, Myers e Byfuglien fuori dai giochi. Possibile ripresa ma per ora la pessima solidità espressa mi fa preoccupare. Ricordiamo che parliamo di un team che ha sfiorato le Finals due anni fa e che da anni domina la propria division con record vertiginosi: quella powerhouse dalle grandi speranze potrebbe aver subito un colpo irrimediabile nel breve termine.

Player to Watch: Jack Eichel, Center, Buffalo Sabres

Collegandomi a ciò che ho scritto precedentemente, Eichel quest’anno mi sembra avere un “piglio” diverso rispetto al solito. L’anno scorso ha avuto una grande stagione ma senza la gratificazione dei playoff e penso che si senta un po’ l’escluso dal gruppo: vede il successo che stanno avendo McDavid, Matthews e anche Laine e penso non ne sia troppo contento.

Non vuole rimanere indietro, insomma. Per la prima volta, l’ho visto giocare con una grinta e una determinazione sul lato difensivo impressionanti. Continua ad essere un’arma offensiva da fuochi d’artificio ma ora, sia ne back-checking che nel fore-checking mi pare abbia una marcia in più, un “drive” per dirlo all’americana. Credo che quest’anno Eichel voglia far capire che nel discorso prodigi della lega e possibili MVP ci sia anche lui, e spero sia così per Buffalo.

Most Impressive Rookie: Ville Heinola, Defenseman, Winnipeg Jets

Questo defenseman è stato il ventesimo pick del draft 2019, ha 18 anni e sinceramente fui positivamente sorpreso nel vederlo nel roster iniziale e nella starting lineup quando i Jets hanno aperto la loro stagione. Non ha sfigurato finora ed anzi, trovo che dopo Morrissey sia stato per ora il miglior D a disposizione di Paul Maurice. Non mi voglio esaltare troppo per le sue prestazioni, ovviamente andrà valutato nel tempo, ma in ogni caso si può affermare che abbia retto molto bene la pressione e sinceramente non trovo motivi per cui debba fare passi indietro, usura fisica a parte che però risulta essere un discorso da fare più avanti.

In una Winnipeg così povera difensivamente, le opportunità ci sono e per ora Heinola sta prendendo la sua: 2 assist e un goal in 5 partite, un time on ice in media vicino ai 20 minuti e prestazioni di gran lunga superiori alle aspettative.

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