Detroit si presenterà nella prossima stagione sostanzialmente senza aggiunte di valore, avendo finora cambiato poco dell’ossatura base con la quale ha concluso anonimamente l’ultimo campionato.

Il nostro titolo non è però fuorviante; difatti una novità c’è, sebbene non nei componenti del roster, e da queste parti viene presa come una ventata di ottimismo: dopo nove stagioni Steve Yzerman ha deciso di rientrare nel suo habitat preferito, la Motor City! Il cinquantatreenne canadese sarà il nuovo general manager della franchigia al posto di Ken Holland.

L’Hall of famer, ex bandiera – quarta scelta assoluta del 1983 fino al 2006 – e tra i più forti centri degli ultimi 40 anni, aveva dato a sorpresa le dimissioni a Tampa, svolgendo poi solo funzioni da senior advisor, con la giustificazione di voler tornare a casa vicino gli affetti più cari. Evidentemente, oltre alla famiglia, il 10 volte All Star si riferiva anche all’ambiente hockeystico, che in quasi 25 gloriose stagioni sul ghiaccio più 5 dietro la scrivania non era riuscito a dimenticare.

Ha contribuito a creare in Florida una delle più forti squadre dell’ultimo decennio e insistenti rumor parlavano di un interessamento dei Rangers a offrirgli la presidenza. Dunque il suo curriculum, anche nelle stanze di comando, è pienamente rispettabile, ragion per cui, a tempo debito, nella Motown non è escluso si possa tornare a sorridere nell’olimpo NHL, come avvenuto costantemente per 25 tornei fino al 2015/16.

Un’altra “operazione nostalgia” non è andata a buon fine: Pavel Datsyuk ha deciso di concludere la carriera nell’Avtomobilist Yekaterinburg, suo primo club, dopo aver dato l’addio allo SKA St. Pietroburgo.

Il centro Valtteri Filippula (anch’egli un ex e terzo round 2002), il difensore Patrik Nemeth e il goalie Calvin Pickard sono le aggiunte di valore per due anni di contratto.

Piccole mosse per cercare di risalire step by step, verificando anche i progressi dei profili presenti in AHL col Grand Rapids, prima di effettuare nuove acquisizioni nel mercato. Verranno attenzionati fra gli altri Dennis Cholowski (d-man) e l’ala Michael Rasmussen, top prospect dai Draft 2016 e 2017, in attesa della promozione.

Il trentacinquenne finlandese, in declino nello score, dovrebbe sulla carta unirsi ad Athanasiou, permettendo così al greco-canadese di esibirsi da ala, suo ruolo naturale. Il mastodontico svedese ex Avalanche (190 cm per 99 kg), forte in left side più per la distruzione che costruzione, verrà utilizzato probabilmente al fianco di un difensore d’attacco destro come Mike Green oppure Filip Hronek e sfruttato nel penalty kill, mentre il 27enne portiere è un’assicurazione in caso di acciacchi a Howard o Bernier e utile da chioccia per il top prospect Filip Larsson.

In bilico e da decidere le situazioni dei giovani Taro Hirose, firmato da free agent lo scorso anno dopo ottime performance a Michigan State, Oliwer Kaski, siglato pure lui da FA a fine maggio, sesto scoring leader nella top professional league finlandese, in lotta per il roster spot, e Filip Zadina, scelto al numero 6 nel 2018, che dovrebbe però iniziare in AHL per la seconda stagione consecutiva.

Tra le perdite abbiamo un vocal leader del calibro di Niklas Kronwall, 38 anni vicino forse al ritiro, Thomas Vanek come UFA e Martin Frk, free agent passato ai Kings.

Si ripartirà dalla certezza Dylan Larkin e molti dubbi, sia a livello contrattuale – con parecchi RFA il prossimo anno (Mantha, Athanasiou, Bertuzzi e de La Rose) – che tecnico, vista l’incompletezza latente in più settori, sperando che Draft – magari già da Moritz Seider – o affiliazioni AHL aiutino a ricreare una generazione di star.

Coach Blashill (esteso per altri due campionati) punterà a riconquistare la fiducia dell’ambiente, rilanciando qualche profilo un po’ sbiadito e ottenendo soddisfazione dai prospetti più giovani.

Bisogna ricominciare dal basso, partendo dai pronostici dei bookmaker, che prevedono 76.5 punti e il terzultimo posto generale per i Red Wings, avanti solo a Kings e Senators.

Riportare in auge un marchio storico caduto in disgrazia è lo scopo di Yzerman: sarà un’impresa molto lunga!

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