I Devils ci sembrano finora il team uscito più forte da trade, acquisizioni in free agency e Draft (grazie alla vittoria della lottery), per merito dei quali lo spessore di un club già giovane e ricco di talento viene implementato da una probabile futura stella e veterani stracolmi di classe, tecnica ma anche leadership.

L’anno sabatico, dovuto ad una regressione quasi prevista, anche a causa dell’infortunio all’asso Taylor Hall, era difatti trascorso in previsione di quello successivo, lasciando il proprio portafoglio gonfio e senza assaltare nessun agente libero, chiudendo col terzo peggior record NHL.

Una volta individuato il fenomenale Jack Hughes al numero 1, la dirigenza ha concesso al volpone Ray Shero carta bianca per mettere a segno un paio di firme importanti, con le quali a nostro avviso la franchigia del New Jersey si issa in un solo colpo nell’olimpo della Eastern Conference, pronta a ripartire da dove si era fermata due anni or sono: la qualificazione in postseason e i 100 punti sfiorati.

PK Subban è semplicemente il top D-Man dell’intera lega e Wayne Simmonds (anche se solo per il 2019) aggiunge esperienza e grinta in avanti; siamo tra quelli che pensano che i 5 milioni stagionali non siano assolutamente esagerati per l’ala 30enne, capace di performare dignitosamente al vertice per 11 tornei e campione motivazionale come pochi.

Ad eliminare i dubbi sulla bravura e scaltrezza del GM esemplificativo è lo scambio con Nashville per ricevere un big player di appena 30 primavere, da 98 gol e 310 assist in 645 gare e 62 punti in 96 di playoff, vincitore e pluricandidato al Norris Memorial Trophy: Steven Santini, Jeremy Davies e un paio di second round 2019 e 2020 ci sembrano uno scippo!!

Si va ad aggiungere a una blue line che diventa tutto ad un tratto impressionante, completata da profili del calibro di Damon Severson, Sami Vatanen e Will Butcher. Lo stesso capitano Andy Greene fornisce stabilità e solidità al resto della truppa.

Per promuovere a pieni voti il vecchio Ray aspettiamo il rinnovo dell’ex Hart Memorial winner – magari spronato a siglare grazie alle new entry – e nuove mosse, soprattutto tra i portieri.

Le amnesie di Cory Schneider lasciano più di qualche dubbio ma il finale della vecchia stagione potrebbe convincere la dirigenza e coach Hynes a proseguire con lui.

La fiducia acquisita, il posizionamento e il puck handling sono sembrati progredire, anche se il backup Mackenzie Blackwood, 22enne e futuro goalie titolare (?) sarà restricted free agent al termine del prossimo torneo.

Questo lascia dubbi su quali siano le firme da attuare cercando di non far evaporare il salary cap. Hischier ha la stessa situazione mentre Butcher è già a fine del suo primo contratto, dunque i Devils probabilmente saranno in grado di siglare un solo FA questa estate, sperando che la mossa non si riveli incauta, viste le variabili impazzite che potrebbero rovinare i piani di allenatore e proprietà, come la cattiva salute di Hall e Subban, l’incapacità di Hughes ad imporsi subito al top e se Coleman o Bratt non saranno in grado di fare lo step decisivo per divenire attaccanti top-six.

Noi siamo ottimisti dato che la stessa prima scelta assoluta, da molti pronosticata come giocatore generazionale, non sarà solo nel compito di rinvigorire linee offensive spuntate, ma avrà il vantaggio di approcciarsi a uomini completi e affermati sia dal punto di vista realizzativo che qualitativo e di velocità.

Jack Hughes inizierà difatti la prima esperienza in big league assieme al leading scorer Palmieri, Travis Zajac – dai 42 ai 67 pts in 8 dei 13 campionati tutti ai Devils – e all’ex prima scelta assoluta Nico Hischier! Con Taylor Hall sano (37 punti in soli 33 match l’anno scorso) e l’aggiunta di un esperto combattente come Simmonds, pensiamo che allo stesso modo della difesa, anche un attacco anemico si trasformerebbe in uno stellare, permettendo così pure ai sopra citati profili in rampa di lancio di migliorare e usufruire di tale forza.

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