Seconda trasferta per i Vegas Golden Knights in quel di Washington. Vincere per pareggiare la serie o ritornare sul ghiaccio di casa spalle al muro.

Vegas Golden Knights @ Washington gara 4 (1-2)

Ovechkin ha caricato tutti a dovere. E’ realmente “ora o mai più” che spesso si è ripetuto nella capitale e mai si è realizzato. Bastano però venti minuti per capire che questa volta si può e si deve sognare.

Che il destino stia bloccando la bella favola dei cavalieri lo si può intuire dopo i primi attimi di gara, quando Haula spiazza Holtby offrendo a Neal un disco a porta vuota da spingere in rete. Peccato però che l’ex Penguins incredibilmente con l’intero specchio a disposizione riesca a colpire il palo.

Nove volte su dieci sarebbe gol. Oggi invece è l’errore che verrà riproposto nella storia di queste finali, al pari dell’immensa parata di Holtby su Tuch.

I primi svarioni si pagano a caro prezzo, Miller sgambetta Eller e consegna il primo power play della partita a Washington. I Capitals oggi hanno deciso di essere letali in superiorità numerica, Backstron per Kuznetsov, disco per Oshie che prima controlla al limite dell’impossibile, poi batte Fleury, 1-0!

Ancora Kuznetsov decisivo a 3 minuti dalla fine, assist per Wilson e gol che all’apparenza sembra semplicissimo, è quasi il colpo di grazia. A venti secondi dalla fine tiro di Niskanen, disco che in un modo o nell’altro arriva a Smith-Pelly e terzo puck alle spalle di Fleury.

E’ la fine.

Quando Mcnabb colpisce il secondo palo per i Golden Knights iniziano i pensieri per una rimonta impossibile nella serie, perché chi è avanti 3-1 ha vinto 32 volte su 33 tentativi, con i soli Red Wings del 1942 che “sporcano” la percentuale perfetta.

Altro power play regalato ai Caps, questa volta con Neal, sassata di John Carlson e a 4.20” dalla fine del secondo periodo è 4-0, risultato rotondo e che non lascia speranze.

I Golden Knights continuano a sbattere su Holtby, mvp di questa finalissima e se il gol di Neal non spaventa più di tanto quando Reilly Smith si fa trovare tutto solo davanti all’immenso Braden e segna il 4-2 un briciolo di paura subentra.

Paura che però ha la durata di un minutino, il tempo per Kempny di segnare il 5-2 in un’azione quattro contro quattro, con tanti saluti ai Vegas.

Il tabellino si completa con il gol del 6-2 di Connolly che fa esplodere la Capital Arena stracolma del colore rosso, sei gol rifilati a Fleury in appena 23 tiri, mentre sono 30 le conclusioni verso Holtby.

Evgeni Kuznetsov chiude la sua serata da leone con ben 4 assist, consegnando a capitan Ovechkin il pass per il sogno che potrebbe realizzarsi nella notte del 7 giugno, giorno di gara 5.

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