Ci sono notti che sembrano non passare mai, diventare padre è senza dubbio un’esperienza di vita meravigliosamente unica che ognuno di noi deve provare, il rovescio della medaglia però recita di un bimbo bizzoso che le notti proprio non vuole saperne di dormire… e dunque, quale scusa migliore poteva esserci per un padre appassionato di hockey su ghiaccio nord americano?!

“Amore, tranquilla, a Dave ci penso io vedrai, lo tranquillizzo e poi torno a letto…forse”.

Il tablet è perennemente acceso ed il sonno viene scalfito oltre che dai pianti di un bimbo infastidito dalle ninna nanne dei suoi genitori anche dal rumore dei pattini che graffiano i ghiacci delle Arene canadesi e statunitensi.

In questo modo, volente o nolente, durante questo primo mese e mezzo di vita del piccolo Dave, ho potuto visionare (neanche fossi un’osservatore…!) numerose partite, annoiandomi un po’ qua ed un po’ la visionando squadre che giocano un hockey noioso e ripetitivo…fortunatamente però ecco che dei fulmini attraversano lo schermo e mi colpiscono dritto al petto, è un infarto? No, non scherziamo su queste cose Max, sto parlando di loro, i Lightning di Tampa Bay, fulmini nel vero senso della parola.

La formazione di John Cooper sta tritando ogni avversario gli si presenti di fronte con una facilità disarmante, ultima la vittoria strepitosa in quel di Los Angeles per 5-2 con un primo periodo sontuoso che li ha visti andare in rete per ben 4 volte in 122 secondi! Già, esattamente 2 minuti e 2 secondi sono bastati a Kucherov, Killorn, Hedman e Stamkos per travolgere la terza forza assoluta dell’intera Lega (mica stiamo parlando del Benevento…).

Le statistiche parlano chiaro, in questo esatto momento nessuna squadra è al livello della franchigia della Florida, che guida l’NHL con 28 punti frutto di 13 vittorie, 2 sconfitte ed altre 2 sconfitte arrivate però col beneficio del punticino premio per aver perso dopo i tempi regolamentari.

Tampa Bay ha battuto 2 volte su 2 i campioni in carica dei Pittsburgh Penguins, infliggendo loro inoltre il 21 ottobre una sonora lezione di hockey con un 7-1 che di fatto li ha consacrati quale squadra hot del momento (e non solo…).

È sicuramente ancora troppo presto per parlarne, ma questi Bolts sono i maggiori candidati per la conquista della Stanley Cup. *Amici Bolts, toccatevi pure. 

La linea dominante è sicuramente la prima, formata da Nikita Kucherov, Steven Stamkos e Vladislav Namestnikov: il terzetto che spesso pare disputare dei powerplay (ed invece sono 5 contro 5) sta frastornando le difese avversarie frutto di combinazioni rapidissime e conclusioni dalla precisione chirurgica, vedere per credere gli highlights della gara stravinta in quel di San Jose:

Sono 30 i punti per Stamkos (8 goal e 22 assist), 29 per Kucherov (16 goal e 13 assist, a secco solamente in una gara stagionale) e 18 per Namestnikov (8 goal e 10 assist), un terzetto che fa letteralmente paura.

Dietro di loro nelle statistiche di squadra ecco spuntare il nome di Brayden Point, 17 punti per lui divisi fra 7 goal e 10 assist che gli hanno consegnato le chiavi della seconda linea offensiva a discapito di un Tyler Johnson quasi irriconoscibile rispetto a quello visto un paio di stagioni fa (solo 4 goal e 4 assist per lui con un grave -7 di plus/minus).

A fianco del sopracitato Point virano le veloci ali Ondrej Palat (4 goal e 6 assist) e Yanni Gourde (4 goal ed 8 assist), giocatori che vanno ad aumentare le capacità produttive in zona offensiva di una squadra dinamica e divertente.

Se l’attacco punge come nessun’altra franchigia della NHL sa fare ecco che anche la difesa sa il fatto suo, forte di un goalie caldissimo come Andrei Vasilevskiy, capace di parare con il 92.8% e di vincere 12 delle 14 apparizioni stagionali mettendo a referto anche uno shutout oltre che una calma ed una concentrazione da veterano.

Il giovane russo ha aumentato il proprio livello da quando Ben Bishop è stato ceduto alla scorsa trade deadline ai Kings (prima di finire a Dallas questa estate).

Mikhail Sergachev sta stupendo per una capacità e determinazione fuori dal comune per un ragazzo della sua età

Russo il goalie fenomeno, russo il difensore che non t’aspetti: Mikhail Sergachev, arrivato da Montreal nello scambio che ha portato in Canada lo scontento Jonathan Drouin, sta bruciando le tappe e si è conquistato sin da subito non solo un posto in line up ma anche una considerazione notevole da parte di coaching staff e compagni di squadra dall’alto dei suoi 4 goal ed 8 assist in 17 presenze ed una capacità nel leggere il gioco fuori dal comune.

Victor Hedman è il solito portento, 2 goal ed 11 assist per lui che risulta pedina fondamentale del powerplay a tratti indomabile della formazione di John Cooper.

Il nostro primo “Inside the Nhl” termina qui, il tempo ci dirà se questi Tampa Bay Lightning avranno la forza di mantenere questo livello davvero incredibile di gioco.

Per il momento non possiamo fare altro che guardare, osservare e …godere (da avversari, un po’ meno!).

Alla prossima.

BUCKLE UP BABY BECAUSE IT’S THE CUP!!

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