Terzo appuntamento stagionale con la rubrica che non le manda a dire, e che continua ad additare i peggiori, e a togliersi il cappello (per uno addirittura due volte) di fronte a chi se lo merita. Pronti per voi gli Hots and nots della settimana appena trascorsa.

HOTS

John Tavares (NYI)

Il mezzo spoiler dell’introduzione era proprio riferito al canadese che gioca nella squadra buona della Grande Mela. Sono 2 le triplette per lui, che sommate all’unico assist portano a 7 i punti settimanali, praticamente uno al giorno. More than a (wo)man.

Oscar Dansk (VGK)

Giocare in porta per i Knights è pericoloso, visto che metà dell’infermeria del Nevada è occupata da portieri. Ma la sfortuna dell’uno (o dei due) diventa l’opportunità per lo svedese che, ripescato dalla AHL, mette a referto 2 W, 1 SO e 96.8% di tiri parati. Las Vegas ringrazia, e continua la sua striscia di vittorie consecutive (al momento 5 di fila). Bastione.

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Anders Nilsson (VAN)

E ancora portieri, cosa ci volete fare se si comportano bene? Stavolta andiamo a nord ovest, in una squadra che fino alla settimana scorsa praticamente era fuori da ogni radar. 2 W,  1 SO 96.4% di parate, e Vancouver prende un pò di respiro con 4 vittorie consecutive. Markstrom, presunto titolare ad inizio stagione, può rilassarsi in panchina nel frattempo. Provvidenziale.

 

NOTS

Tyler Bozak (TOR)

Va bene che a nessuno piace prendere goal, nè tantomeno stare sul ghiaccio quando succede. I tifosi tollerano poco la sua scarsa attitudine difensiva, vedremo quanto più paziente sarà Babcock. Nel frattempo con un -6 di +/- settimanale, il titolo di jettatore questa settimana va di diritto al centro canadese. Gatto nero.

Louis Domingue (ARI)

Facile prendersela con il portiere, in una squadra che non ha ancora vinto una partita ma ne ha perse ben 9 di fila. La sua percentuale di parate all’82% però ha fatto decidere all’imberbe GM dei Coyotes di spedirlo di diritto dei waivers senza passare dal via. Capro espiatorio.

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Vadim Shipachyov (VGK?)

Parte in AHL, dove non gioca. Assaggia la NHL, che però ringrazia e rispedisce nei waivers. Lui però rifiuta l’AHL, con probabile nostalgica destinazione la Russia. Da lì in poi, solo la Siberia. To Russia with Vlad.

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