Ci siamo lasciati una settimana fa con questa serie appassionante tra due Original Six, una parola che porta nella mente dei tifosi ricordi di un hockey pionieristico, eroico, duro, uno sport dove ci si faceva veramente male, anche perchè fino agli anni’70 il caschetto e le protezioni varie erano orpelli per gli europei o al massimo per i ragazzini del college. Ora fortunatamente le cose sono migliorate, ma quando sul ghiaccio scendono New York Rangers e Montreal Canadiens la mente non può che riempirsi di immagini in bianco e nero e di telecronache gracchianti.

Bene, torniamo al 2017: tre gare or sono abbiamo lasciato la disputa sul 2-1 per la franchigia del Quebec, dicendo che l’ago della bilancia stava giustamente pendendo dalla parte di Montreal. Prontamente arriva la smentita e gli uomini in maglia blu Rangers sbugiardano il sottoscritto e ribaltano la  serie come un guanto, concludendo la tenzone alla sesta gara davanti al pubblico di casa. Finisce così il cammino dei Canadiens, dopo una stagione condotta sempre in testa all’Atlantic Division, ma come si dice in redazione a PlayItUSA “la Regular Season non conta un c….”.

Andiamo con ordine a riesaminare le tre vittorie di New York:

 

  • GAME 4: NASH IS BACK!

Visione a 360° del Madison Square Garden

New York entra sul ghiaccio ben decisa a far pagare caro a Montreal lo sgarbo di Gara3, infatti il comando del gioco e il possesso del puck è appannaggio dei Rangers di coach Vigneault. All’11° infatti sbloccano il risultato: Jasper Fast riesce a rubare il disco ad un incerto Markov dopo che era stato buttato sulla balaustra da Skiej. Il#19 è lesto a battere Price tra i gambali con un pregevole tocco in backhand. A questo punto gli uomini di coach Julien provano la reazione passando quasi tutta la seconda metà del periodo nel terzo avversario (12-10 il conto dei tiri a favore di Montreal). Lundqvist riesce a fare buona guardia ma al 18° deve soccombere. Weber prova uno dei suoi classici tiri di potenza, il goalie svedese riesce a deviare sul palo ma è pronto come una faina Torrey Mitchell a ribattere in rete il puck, 1-1 e squadre al primo intervallo.

Il gol di Mitchell in gara 4 (AP Photo/Frank Franklin II)

La seconda frazione vede New York sempre più padrona del gioco e al 5° minuto capitan McDonagh dalla linea blu finta il tiro e sfodera una passaggio sulla sinistra da dove sta tagliando Rick Nash. Il#61 è lestissimo di prima a battere Price e riportare i suoi in vantaggio. A questo punto ci si potrebbe aspettare una reazione di Montreal, ma gli uomini in bianco sono schiacciati nella loro zona difensiva da dei Rangers arrembanti e sola la buona vena di Price riesce ad evitare il peggio. Solo al 17° riescono ad uscire grazie ad un powerplay concesso per uno sgambetto di Stepan, ma non riescono a sfruttarlo a causa dell’ottimo penalty-killing degli avversari (Gara 3 deve aver insegnato qualcosa).

Il puck entra mesto in rete: 2-1 Rangers griffato Rick Nash

Anche il terzo periodo è dominato da New York mentre i Canadiens sembrano intenzionati a difendere l’1-2 e infatti riescono a produrre solo 6 tiri, ma nessuno che possa impensierire Lundqvist (per la fredda cronaca i Rangers sono riusciti a tirare 10 volte contro Price). Si conclude così, con la vittoria di New York per 2-1, questa gara 4 in cui i maggiori protagonisti sono stati i portieri: prendiamo la calcolatrice meccanica e calcoliamo le loro prestazioni:

  • Carey Price MTL 30/32SV .938SV%
  • Henrik Lundqvist NYR 23/24SV .958SV%

Voliamo di nuovo in Quebec con la serie sul 2-2…

 

  • GAME 5: OVERTIME ADVANTAGE

I 22.000 tifosi di rosso vestiti gremiscono gli spalti del Bell Centre infuocato per Gara 5 e danno un grande supporto ai Canadiens, che scendono sul ghiaccio determinati a far valere il fattore campo.

Infatti il primo periodo vede un predominio del gioco da parte dei padroni di casa (16-9 i tiri per Montreal), ma che faticano a trovare la via del gol a causa di un grande Lundqvist (tanto per cambiare). Fino al 12°, quando Artturi Lehkonen raccoglie un assist di Beaulieu e con una giravolta pregevole insacca in rete. Due minuti dopo Montreal beneficia di un powerplay per una penalità inflitta ad Hayes: al 15° però Zibanejad intercetta un passaggio di Galchenyuk e si invola sulla sinistra. Dall’altra parte lo sostiene Jasper Fast, che viene servito prontamente ed insacca solo soletto contro Price. 1-1, ma venti secondi dopo New York torna sotto nello stesso powerplay con Brendan Gallagher pronto a ribattere a rete un rimbalzo su tiro di Markov. 2-1 e sirena del primo intervallo.

Il powerplay di Montreal ha messo in seria difficoltà New York

I due periodi successivi vivono di un equilibrio totale con le difese e i portieri assoluti protagonisti (d’altronde con Price da una parte e Lundqvist dall’altra non ci si poteva aspettare altro). I Canadiens non riescono a sfruttare le due situazioni di superiorità numerica concesse loro ad inizio secondo periodo, e spesso devono guardarsi dai capovolgimenti dei Rangers. Che al 18° riescono a pareggiare con Brady Skiej che raccoglie un rimbalzo dopo un tiro di Nash ed insacca alle spalle di un incolpevole Price. 2-2 che persisterà anche per tutto il terzo periodo, in cui Lundqvist riesce a compiere un autentico miracolo su una discesa quasi in solitario di capitan Pacioretti.

Tutto questo per dire che ora si va all’overtime!! Tempo supplementare dominato da New York, che ha deciso che questa è la serata dell’ennesimo colpaccio (dopo quello di gara 1). 10-3 i tiri per i Rangers che chiudono la partita al 18°. Kreider dalla sinistra passa in mezzo, il passaggio finisce sulla stecca di Mika Zibanejad e poi lesto in rete. 3-2 per i Rangers e tutto il Quebec ammutolito,

Zibanejad scoooore!!!

 

  • GAME 6: LE JEUX SONT FAIT

Si ritorna al Madison Square Garden per gara 6: vincere o morire, questo è l’imperativo per Montreal! Infatti i Canadiens pressano la difesa di New York dal primo minuto. La pressione porta i suoi frutti al 6° minuto con un’azione tutta russa: Radulov da dietro la porta passa all’indietro per Alexei Emelin, che prende la mira e con un tiro di polso trafigge Lundqvist sul suo palo. Il gioco è sempre in mano a Montreal ma il goalie svedese non si fa più sorprendere.

Nella seconda frazione le cose cambiano: al 1° i Rangers sono in superiorità numerica (Jordie Benn in panca puniti) e sfruttano benissimo il powerplay. Il disco corre intorno alla difesa schierata dei Canadiens, fino a che Zibanejad pesca Matts Zuccarello solo sulla destra: il #36 norvegese non ci pensa un attimo e fulmina Price con un tiro sotto la traversa e siamo 1-1. Il conto dei tiri nel secondo periodo è 12-9 per New York, ma la partita vive di un sostanziale equilibrio. Al 18° però colpisce ancora lui: Matts Zuccarello Aasen from Oslo! Hayes, all’ennesima transizione dei Rangers, arriva nei pressi della porta, serve al centro Zuc che appoggia di prima in rete: 2-1 e Garden in delirio.

Nell’ultima frazione Montreal tenta il tutto per tutto per riportare a galla la situazione ma tutti e gli 8 tiri (pochini a voler essere critici…) finiscono tutti addosso a Lundqvist. In particolare a 90 secondi dalla fine quando il portierone 35enne riesce a respingere col gambale un tocco ravvicinato di Plekanec. Nel frattempo i Canadiens hanno inserito il sesto skater e ovviamente la porta rimane sguarnita, per l’uscita di Price. I Rangers ne approfittano con Derek Stepan, che dalla propria zona scaglia il disco lontano e piano piano si ferma in fondo al sacco per il 3-1 finale e il 4-2 nella serie. GAME OVER!

  • CONSIDERAZIONI FINALI

I motivi per questa debacle dei Canadiens sono molteplici: il maggiore è sicuramente è stato quello di non saper segnare più di un gol nei momenti di dominio della partita, e questo problema se lo portano dietro da inizio stagione: cioè quello di non avere un vero cannoniere nel roster. Questo ovviamente porta Montreal ad essere una squadra poco cattiva e poco cinica quando conta. Problema che non hanno avuto i Rangers, che hanno trovato a turno l’uomo decisivo per l’occasione (vedi Zuccarello in gara 6). Una nota di merito va alla linea di Kreider, che insieme a Zibanejad e Buchnevich (inserito in gara 4 da coach Vigneault) hanno reso i Rangers molto più equilibrati tra le linee: non a caso New York era molto pericolosa quando questi tre erano in pista.

Infine il duello personale tra i due portieri: ovviamente vince Lundqvist, che rispetto a Price è risultato decisivo in più di una partita. Mentre il portiere dei Canadiens (che non ha giocato male, anzi…) non ha saputo prendere in mano le partite ed essere il punto di riferimento della difesa, che in questa serie è stata spesso ballerina.

Ed ora per New York arriva un’altra canadese: gli Ottawa Senators, che hanno appena eliminato 4-2 i Boston Bruins. Drop the puck di Gara 1 giovedì notte nella capitale federale canadese!

#becauseItsTheCup

 

Series summary

Game 1 NYR@MTL 1-0

Game 2 NYR@MTL 3-4 OT

Game 3 MTL@NYR 3-1

Game 4 MTL@NYR 1-2

Game 5 NYR@MTL 3-2OT

Game 6MTL@NYR 1-3

NYR win series 4-2

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