E’ stata di certo la settimana del millesimo punto di Sidney Crosby ma di questo se ne è già parlato in un altro articolo e non volevamo ripeterci. Come anche inserire per l’ennesima volta in rubrica Jaromir Jagr, al raggiungimento dell’ennesimo record in carriera (1900 punti!). Spazio dunque agli eroi della settimana e attenzione ai campanelli d’allarme per chi è finito tra i Nots.

HOTS

Patrik Laine (WPG)

5 goal e 3 assist per il rookie di Winnipeg in questa settimana, compreso il terzo hattrick stagionale, questa volta rifilato ai Dallas Stars. Il giovane finlandese guarda tutti dall’alto al basso e con 52 punti guida anche l’avvincente sfida tra i rookie, inseguito dal duo di Toronto composto Austin Matthews (49) e Mitchell Marner (48). Con Matthews (e Pacioretty e Tarasenko) divide anche il terzo posto nella classifica generale dei marcatori (28 goal). Non male insomma. P-hattrik Laine.

Cam Talbot (EDM)

3 vittorie di fila e 94% di parate con cui il goalie sta guidando la propria squadra verso la vetta della division. Perchè se Edmonton è 6-4 nelle ultime 10 è sicuramente merito dell’attuale MVP Connor McDavid, ma bisogna dare atto che il reparto arretrato degli Oilers ha sempre fatto acqua negli ultimi anni e se ora è a tenuta stagna gran merito va dato alla stagione straordinaria del suo estremo difensore. Tal-botte di ferro.

Cam Talbot (EDM) difeso dai suoi compagni di squadra

Mark Stone (OTT)

In settimana nottata da 5 punti per l’ala destra dei Senators, che merita quindi la nomination in rubrica nonostante ci siano vari giocatori a 6 punti (tra cui Nazem Kadri, dei Leafs, con 4 goal). In generale, nonostante un record in pareggio nelle ultime 10, è tutta Ottawa che sembra crederci. Ora si trova a soli 2 punti dalla vetta dell’Atlantic con 2 partite in meno di Montreal (parecchio in affanno ultimamente, vedi Nots), anche se Boston risale forte (7-3-0 nelle ultime 10). Rolling Stone.

NOTS

Martin Jones (SJS)

84% di parate, 2 sconfitte su 2. Sharks che rallentano pur rimanendo primi nella loro division, il che potrebbe essere anche lecito per non arrivare inutilmente in affanno ai playoff. Il goalie di San Josè fino a qui ha convinto ma bisogna dire che le speranze sono quelle di riuscire finalmente a supportare la squadra verso quel sacro Graal chiamato Stanley Cup. Indiana Jones.

Michel Therrien (ex MTL)

Licenziato dai suoi Canadiens mentre è al primo posto della division. Dopo 2 primi posti, un terzo e una stagione disastrosa (quella passata). Con Montreal (contando anche gli inizi del 2000) 271 vittorie in 543 partite, 23 vinte e 23 perse ai playoff. Non è sufficiente per tenerlo sulla panchina degli Habs che prontamente chiamano l’altro fresco di esonero Claude Julien (da Boston). Inutile dire che l’ultima volta in cui venne cacciato, i Penguins poi alzarono la coppa. Vita da cani quella del coach. Fox Therrien.

Drew Doughty (LAK) mantiene un sorriso smagliante nell’avversità

Drew Doughty (LAK)

Per la stella dei Kings -4 di +/- e zero punti ma peggio di lui il compagno di reparto Alec Martinez (-5). In generale Kings in affanno alla terza sconfitta consecutiva e ora a -2 dalla wild card, dietro anche a Winnipeg. Los Angeles rischia di essere risucchiata verso il basso e la stagione non entusiasmante dei suoi giocatori principali (più l’assenza di Quick tra i pali) è di certo un’indicazione di come potrebbero mettersi le cose. Drew Naughty.

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2 thoughts on “NHL – Hots & Nots of the Week 18

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