Settimana con una squadra protagonista su tutte le altre per distacco e in cui i portieri hanno rubato la scena, nel bene o nel male. Non indugiamo oltre e andiamo a scoprire quindi chi ha chiuso la propria porta e chi invece l’ha spalancata agli avversari pur di ottenere una menzione nella nostra rubrica.

HOTS

Washington Capitals
La squadra più hot del momento. Streak di 9 vittorie consecutive in cui hanno impallinato gli avversari di turno realizzando 40 goal e subendone solo 11. E 4 shutout nelle ultime 6. Inutile dire che Braden Holtby si sta confermando ad altissimi livelli dopo l’ultimo Vezina, ma in settimana hanno preso fuoco i numeri di Nicklas Backstrom: 10 punti, 3 goal e 7 assist, che gli sono valsi anche la golden stick per 500 assist in NHL. Poi il solito Ovechkin, per lui  7 punti (3 goal + 4 assist). Ma la lista potrebbe essere lunghissima. Maiuscoli.

John Gibson (ANA)
Portieri dominatori della rubrica con il goalie dei Ducks in grande spolvero. Le papere hanno perso solo una volta nelle ultime 10, vincendone 7 e 2 in overtime. Il 23enne nativo di Pittsburgh ha contribuito subendo 1 solo goal su 68 tiri affrontati nelle due vittorie contro Dallas (shutout) e Colorado (ti piace vincere facile, va bene). I Ducks sperano di aver trovato la continuità tra i pali che si aspettavano. Big Gib.

Cam Ward (CAR)
3 vittorie in settimana, pur senza statistiche spaziali ma nota di merito per la 19ma partita consecutiva da starter per il goalie di Carolina, alla 4W di fila. Certo siamo lontani dalle 502 partite consecutive di Glen Hall a cavallo dei ’50-’60, ma erano altri tempi. Degni di nota anche i 7 punti di Brock McGinn (4G +3A) ma la stamina dell’estremo difensore dei Canes è impressionante, segno di uno stato di forma che non si vedeva da (troppo) tempo. Con un portiere così Carolina può guardare fiduciosa nell’immediato futuro. Looking forWard.

H.M. Devan Dubnyk (MIN)

Settimana nella norma per il goalie di Minnesota, dove la norma però significa 94% di parate di media (questa settimana 94,6%). Numeri incredibili per i quali dovremmo metterlo sempre in rubrica, e in questa settimana sono passati esattamente 2 anni dal suo arrivo ai Wild in cambio di un terzo giro al draft a coronamento di un 2014-2015 orribile in cui era stato ceduto per poco o nulla da Edmonton, Nashville e Arizona. Minnesota per ora ringrazia e sorride. Lotta a livelli stellari per il Vezina.

NOTS

Pittsburgh Penguins
3 sconfitte di fila fanno notizia visto che una striscia di sconfitte consecutive non succedeva dall’arrivo di coach Sullivan sulla panchina dei Penguins. Era il 12 dicembre 2015, esattamente 1 anno, 1 mese e una Stanley Cup fa. Siamo sicuri che Crosby & co. torneranno prontamente a vincere. Pen-wins.

Steve Mason (PHI)
Philadelphia in settimana no con il suo goalie che soffre il ritorno di Neuvirth dall’infortunio e concede circa 5 goal a partita di media, parando con l’82.1%. Certo il resto della squadra non lo ha aiutato, basti citare i +/- glaciali di certi giocatori, su tutti Gostisbehere (-5, a cui si aggiunge uno zero tondo alla casella punti totali). Mason deve riordinare le idee altrimenti la sua porta continuerà ad ospitare puck da ogni dove. Masòn du monde.

Jake Allen (STL)
Settimana da incubo per il goalie dei Blues con 2 sconfitte farcite di goal: 6 su 26 tiri totali. La beffa ulteriore è che Hutton dalla “panchina” para bene e sfoggia anche uno shutout che ridà fiducia a una squadra ultimamente in calo. Il giovane portiere deve riprendersi e riuscire a dare continuità alle proprie buone prestazioni. Altallenante.

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