Nella MetropolitanDivision un mese non basta per delineare le vere forze, gli Islanders devono ancora carburare e la bestia Ovechkin, dopo la delusione degli scorsi playoff, decide che è meglio attendere che attaccare e vincere subito tutto.

Il giocatore Re Mida della Nhl, Sidney Crosby, sbatte la testa, ritorna e conquista, mentre la Nhl si stringe intorno ad un giocatore degli Hurricanes in una battaglia ben più dura dell’hockey.

Andiamo con ordine, signore e signori, questa è la division dei Campioni!

NY Rangers 26 pt 13-4-0 72GF 38 GS

SHOWTIME NELLA GRANDE MELA

I Rangers segnano, danno spettacolo e vincono. Si impongono subito nel primo derby stagionale grazie a 3 gol nel terzo periodo con Kreider, Pirri e JT Miller che fissano il punteggio sul 5-2 consegnando ai cugini degli Isles la prima doccia fredda stagionale.

Kreider è tra i protagonisti di inizio stagione cosi come J.T. Miller che guida la classifica dei migliori della Metropolitan, con 17 punti in altrettante gare, grazie a 7 gol e 10 assist, seguito a ruota da Kevin Hayes e Michael Grabner, 13 punti come il compagno Zuccarello.

Nel 7-4 in cui i Rangers ridicolizzano i vice campioni in carica degli Sharks va a segno anche Jimmy Vesey, alla prima marcatura in Nhl, mentre contro Boston gli applausi sono per la doppietta di Brandon Pirri.

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Il Re vuole riprendersi il trono della Metropolitan

Vesey viene subito promosso nella linea con Nash e Stepan e il giocatore non s’intimorisce per nulla.

Niente, ovviamente, in confronto alla gara numero 60 in cui The King Henrik Lundqvist non subisce gol, St.Louis può tirare 35 volte ma sbatte sempre sull’estremo difensore svedese, a caccia di rivincite dopo la delusione degli scorsi playoff.

La striscia positiva di 5 vittorie viene fermata dai Vancouver Canucks, nella gara che vede Rick nash arrivare a quota 400 gol.

Tra i prospetti occhio a Pavel Buchnevich e attenzione sopratutto alla macchina gol dei Rangers, prima nella Nhl per realizzazioni.

Pittsburgh 22 pt. 10-4-2 48 GF 46 GS

WELCOME TO CROSBY-LAND

Parte subito in salita la stagione dei campioni, il 10 ottobre viene diagnosticata a Crosby una commozione cerebrale, problema recidivo per Sid con 101 gare saltate dal 2010 al 2012 e nel mezzo un rientro ai primi del gennaio 2011 con nuovo infortunio alla testa e stagione chiusa anzitempo.

I più nefasti rievocano la storia di Lemieux, ko dopo aver trascinato la franchigia alla Stanley Cup. Ricevuto l’anello e ammirato il banner con la Stanley Cup 2016 che fa compagnia alle altre tre della franchigia è tempo di giocare. Mike Sullivan è stato artefice di un capolavoro da marzo scorso e non intende smettere di stupire anche quando la squadra perde per strada pedine preziose, rimescolando le linee.

Malkin per esempio, senza Crosby ha siglato 109 punti nel 2011/12 ed è il naturale sostituto di Sid The Kid, ma al debutto stagionale chi mette maggiormente la firma è Marc-André Fleury. Odiato, decantato, lodato e poi infortunato, Fleury non è mai banale, lo scorso anno ha sollevato la coppa ma non da protagonista come nel 2009, agli shootout contro i Capitals ferma Washington con Pittsburgh che vince 3-2 grazie alle 39 parate del suo estremo difensore.

Esistono però anche le brutte cadute, una doppietta di Landeskog fa vincere gli Avalanche mentre 36 parate di Montoya fanno avere la meglio ai Canadiens sui Penguins, dove oltre a Crosby mancano anche Letang, Sheary e Murray nel 4-0 finale.

Matt Murray, eroe della Stanley Cup, è reduce da una frattura al dito dopo la World Cup nella gara del 19 settembre, ma prima che l’attuale dubbio tra portieri di Pittsburgh faccia danni ecco il rinnovo per il giovane goalie, 3 anni e un primo contratto serio ad appena 22 anni. Nella prima rivincita contro gli Sharks arriva un doppio vantaggio degli squali, poi Sullivan per magia (o eresia) smonta la linea HBK mandando Kessel insieme a Malkin col risultato di una rimonta firmata proprio da Geno, Wilson e Hornqvist.

Quando arriva Nashville forse la gara viene presa sottogamba perché un intossicazione alimentare ha fatto fuori diversi Predators prima di giocare con i RedWings, tra cui capitan Fisher, Sissons, Smith e il portiere Pekka Rinne. Risultato, nella Nhl facile a pronostici, 5-1 per i Predators con 4 gol nel secondo periodo.

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Crosby contro McDavid, il presente che sfida il futuro

Il 26 ottobre però arriva la data che ogni pinguino attende, arriva il debutto di Sidney Crosby che dopo aver saltato le prime sei partite stagionali entra sul ghiaccio in linea con Wilson e Hornqvist e naturalmente segna. I dubbi sulle condizioni fisiche di Sid vengono eliminati quando timbra ancora il cartellino dei marcatori il 28, nel 4-2 che fa prevalere Pittsburgh contro gli Islanders.

Contro i Flyers arriva per Malkin il gol numero 300 in carriera, con soddisfazione doppia per pareggiare la partita con la rete del 4-4 e poi portare a casa la vittoria.

Ma in mezzo alla buona notizia di Crosby anche una triste, Pittsburgh cede il portiere Condon a Ottawa per rimpiazzare l’infortunio di Hammond e purtroppo per sostituire anche Craig Anderson che vuole star vicino a sua moglie cui è stato diagnosticato un cancro. Da applausi, anche se non c’entra con la Metropolitan, la partita di Anderson con shutout contro Vancouver, al rientro dopo la triste notizia.

Murray invece rientra dopo la rottura del pollice contro Anaheim, 32 parate e vittoria sui Ducks per 5-1 e sempre cinquina rifilata agli Sharks, in un ghiaccio dove Pittsburgh ha il fresco ricordo della Stanley e che con un 5-0 vede Crosby far doppietta e Murray fermare 32 tiri, due incubi per gli squali.

A Crosby-Land non resta che battere il nuovo che avanza, sfida gli Oilers di McDavid in una sfida che i due si giocano a colpi di assist, Sheary va in gol con una sassata su passaggio dell’87, McDavid risponde regalando i gol a Eberle e Maroon ma sul 3-1 Oilers si scatenano i campioni, 3-2 con Hagelin, 3-3 con Malkin su assist di Kessel e infine gol vittoria di Sheary. Per McDavid il nuovo può ancora attendere per avanzare.

 

Washington 22 pt. 10-4-2 45 GF 37 GS

LEICESTER – BREXIT – TRUMP E ORA CAPS

Ora o mai più per Washington. Si era scritta la stessa cosa la scorsa stagione e dalle parti capitoline ancora ci si interroga perché il giocattolo più efficace del mondo si sia rotto sul più bello. Vero, si sono schiantati come sempre contro Crosby nel miglior momento dei Pens, ma un’uscita dai playoff non può rovinare e far dimenticare quanto di buono fatto nell’ultima regular season. E’ la stagione delle scommesse impossibili, il Leicester campione d’Inghilterra, la vittoria della Brexit e ultimo colpaccio di chi ci ha investito sopra è il trionfo di Donald Trump. Perché non scommettere allora su una franchigia che mai ha sollevato una Stanley Cup e si ritrova l’attaccante più letale della Nhl?

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Ovechkin, la Stanley Cup unico obiettivo

L’anno prossimo c’è il rischio di far cambiare casacca a Alzner, Oshie e Williams, oltre al trattenere Kuznetsov e Burakovsky, chiudere un ciclo senza vincere niente sarebbe un peccato e questo inizio di mese per i Caps sembra sia nato con il trattenersi da vincere tutto subito e arrivare poi stanchi nei playoff.

Washington resta una squadra solida e quadrata, esempio come Tavares viene inchiodato dalla linea di Winnik-Beagle-Wilson nella prima vittoria stagionale o quando Grubauer prende il posto di Holtby e realizza uno shutout contro Colorado grazie a 18 parate.

Nel 4-2 contro i Panthers si scrive un altro pezzo di storia, va a segno il giovanotto Jaromir Jagr, 44 primavere portate alla grande, che realizza il gol numero 750 (SETTECENTOCINQUANTA!) terzo dietro a Gretzky (894) e Howe (801) con la voglia di proseguire a gonfiare la rete col puck, la stessa che ha Alex Ovechkin che fa il minimo indispensabile, 2 tiri, 1 gol.

Nella stessa partita c’è uno spavento per Winnik, il tiro di Reilly Smith gli recide col disco una parte dell’orecchio destro.

New Jersey 21 pt. 9-4-3 39 GF 34 GS

IL NUOVO REGNO DI TAYLOR

C’è più eccitazione del solito nei nuovi Devils. Finalmente hanno un attaccante in grado di dare del tu al gol, quel Taylor Hall, figura che non si vedeva dai tempi di Ilya Kovalchuk ma la stagione parte con una sconfitta all’overtime con Florida. Tra le faccine nuove tra i diavoli anche quella di Pierre Albert Parenteau che decide con un gol la sfida contro Tampa Bay. Il primo spettacolo di Hall arriva contro i Ducks con la doppietta in power play. Non sorprenda che una tifosa di Edmonton pur di rivedere la prima scelta 2010 voli per 2.420 miglia, col giocatore che apprezza e la ringrazia sui social network.

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Hall,fuori un mese ma è già la nuova icona dei Devils

Quando arrivano gli Wild per i Devils si tratta di omaggiare l’assistant coach, capitan Scott Stevens, una testa dura come il marmo, chiedere a Lindros per conferma.

Solo all’overtime i Devils si arrendono alla corazzata Blackhawks, puniti da un gol di Anisimov.

Per i Devils parte la stagione che ha per base sfruttare Taylor Hall, classe 91 e prima scelta nel draft 2010 da parte degli Oilers con cui ha giocato 6 stagioni con 328 punti realizzati. Un recentissimo problema al menisco ne rallenta l’esplosione con New Jersey che dovrà fare a meno di Hall per almeno un mese, un problema infortuni grave quanto quello di Tampa Bay che negli stessi giorni deve rinunciare a Stamkos per l’intera stagione.

Philadelphia 19 pt 8-7-3 62GF 64GS

GLI EREDI DI ERIC

Si celebrano i 50 anni della franchigia e la festa è maggiore quando viene introdotto nella Hall of Fame 2016/17 Eric Lindros, il controverso colosso che fece sognare Philadelhia insieme ai Legion of Doom.

I Flyers attuali partono subito con una squalifica per Gudas, sospeso per 6 partite dopo la carica scorretta ai danni di Czarnik dei Bruins in preseason, imitato da Weise sospeso per 3 partite per una carica su Holzer dei Ducks.  In squadra si sperimenta l’ingresso dei diciannovenni Provorov, grande prospetto e di Konecny. Show di gol contro Chicago ma sono i Blackhawks a festeggiare 7-4 e vedere il gol numero 500 in Nhl di Marian Hossa con i Flyers che soccombono contro Anisimov, Kane e Panarin che combinano 11 punti insieme.

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Finalmente Lindros nella Hall of Fame

I Flyers segnano tanto e subiscono tanto, con un equilibrio che viene spesso a mancare in favore dello spettacolo con la valanga di gol. Il problema è che spesso le reti sono delle squadre avversarie.

La bella notizia per Phila è rendere omaggio alla sua icona degli anni 90, quel Lindros irascibile nel non voler giocare nei Quebec Nordiques e che, nell’era magica di Lemieux, Messier e Gretzky, non era secondo a nessuno, arrendendosi però alla sfortuna e agli infortuni che ne hanno limitato una macchina da guerra impressionante.

Columbus 18 pt. 8-4-2 47GF 33GS

TORTORELLA FAI DA TE

Columbus è Tortorella, l’allenatore più “simpatico” della Nhl, il Mourinho della lega ma meno vincente, che battezza i Blue Jackets con una vittoria 3-2 contro i vicecampioni di San Jose

Tra i giovani da tener d’occhio tra i Blue Jackets c’è Zach Werenski, difensore scelta numero 8 del draft 2015 e ora pronto al salto tra i professionisti. Su Columbus brilla la stella di Brandon Saad, una sua doppietta insieme a Gagner regola 4-0 Anaheim, grazie anche alle 35 parate di Bobrovsky.

John Tortorella mentre dà il meglio di sè con gli arbitri...

Tortorella show, sempre e ovunque

Tortorella gongola quando vede i suoi rifilare 10 (DIECI!) gol a Montreal fino a quel momento imbattuta. Montoya resta in gabbia per preservare Price ma finisce nell’incappare in una serata storta col record di franchigia per i Blue Jackets a segno con le doppiette di Hartnell, Atkinson, Foligno e Anderson, mentre Wennberg sigla 4 assist.

Attualmente Columbus ha disputato 4 partite in meno rispetto alle concorrenti della division e con sole due punti di distanza dalla seconda wild card può guardare con grande ottimismo al proseguo della stagione.

Ricordiamo infatti che i Blue Jackets sono reduci da due annate dove gli infortuni erano di casa a Columbus e che con Tortorella e una rosa al completo ci si potrebbe divertire come nella sfida con i Canadiens.

Carolina 14 pt. 5-6-4 39 GF 36 GS

FORZA BRYAN

Gli Hurricanes guardano al futuro con speranza ammirando Sebastian Aho, tra i candidati al Calder Trophy (sempre se Matthews è d’accordo). Per ora Carolina inizia la stagione senza un capitano ma con quattro “alternativi”, Jordan Staal (suo fratello Eric l’ultimo con la C sulla maglia), Jeff Skinner, Justin Faulk e Victor Rask. Eddie Lack parte come portiere titolare nei Canes e le sue 24 parate permettono la vittoria contro Calgary, la prima in stagione, anche grazie a Jeff Skinner.

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Bickell, qui con la maglia dei Blackhawks, sorride e noi lo vogliamo rivedere così

Bryan Bickell segna il gol vittoria contro i Rangers dopo la doppietta di Jeff Skinner. Nel mese che celebra la battaglia contro il cancro lo stesso giocatore ex Blackhawks ricorda suo cugino Nick, morto a 23 anni per un tumore ai testicoli e sua zia, scomparsa lo scorso anno per un cancro al cervello. Purtroppo Bickell ha il presagio che qualcosa non funzioni al meglio nel suo corpo, con vertigini e problemi oculari persistenti. Il 13 novembre la diagnosi è terribile, si tratta di sclerosi multipla e il giocatore, 3 volte campione Nhl con Chicago, è out a tempo determinato.

Se una cosa ci insegna la Nhl è che nessuno, una volta sceso sul ghiaccio, può mollare e così sarà anche per Bickell.

NY Islanders 13 pt 5-8-3 40 GF 51 GS

QUALCOSA NON QUADRA

Mathew Barzal è la giovane promessa degli Isles ma l’altra metà della Grande Mela tarda ad ingranare. Tutto gira intorno a John Tavares, con Ladd e Chimera new entry nella linea del capitano.

Ricordate Shawn Michaels tifoso dei Penguins grazie alla linea HBK? Bene, anche gli Islanders hanno un tifoso importante tra le file del wrestling WWE, si tratta di Daniel Bryan che assiste dal vivo alla sua prima partita di hockey ma che a differenza di Heart Break Kid porta bene agli Isles che vincono 3-2 contr

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Per ora gli Islanders non vanno, ma si consolano col tifo di Daniel Bryan

o Anaheim copiando l’esultanza tipica di Bryan alzando l’indice della mano a suo di “Yes, yes, yes”.

Capuano vorrebbe difensori più offensivi ma il giocattolo sembra inceppato, perdendo per infortunio Pulock, out per almeno 6 settimane dopo la sfida con Arizona.

Problema portieri, 3 per gli Islanders sembrano troppi, con Halak titolare ma Greiss e Berube che regolarmente giocano, facendo nascere una rotazione che nelle prime partite stagionali appare deleteria.

John Tavares deve ancora carburare, per lui 12 punti in 16 partite sono un bottino ancora troppo esiguo per uno con la sua classe, gli Islanders dipendono da lui.

La Metropolitan Division sta scaldando i motori, non si preoccupino i tifosi degli Islanders ne s’illudano quelli dei Rangers, la strada che porta ai playoff è ancora lunghissima e di fuochi d’artificio ce ne saranno parecchi.

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