Una vittoria nel terreno ospite per parte, ma Pittsburgh ci aggiunge una gara 1 perfetta e vinta nell’arena di casa, Penguins-Rangers 2-1, ma siamo solo all’inizio.

NY Rangers @ Pittsburgh: Gara 1

Subito gli infortuni a far la voce grossa, Malkin è dato in recupero, Fleury ancora no cosi gioca Zatkoff, con una Consol Energy Center tutta gialla per la maglia gold dei padroni di casa, una maglia che rievoca storici successi.

La prima gara di una disputa che ha visto nelle ultime due stagioni playoff primeggiare i Rangers (anche una rimonta da 1-3 a 4-3) si decide a 48 secondi dalla fine del primo tempo perché Marc Staal per deviare un disco colpisce nell’occhio Henrik “The King” Lundqvist, uno che nella Grande Mela vale quanto la Statua della Libertà.

lundqvist

Portiere ko ma che fa in tempo a subire il gol del vantaggio dei Penguins con Hornqvist, con l’attaccante che devia il disco che passa sotto le gambe ancora di Marc Staal.

Lundqvist non ce la fa, al suo posto entra Antii Raanta ma senza l’icona in porta lo spirito di Pittsburgh si fa leggero e cattivo, con Kunitz che prendendo la traversa lo spiega agli ospiti.

NY ha la possibilità di pervenire al pari con Stalberg ma Zatkoff resta in piedi e respinge, così come nel calcio gol sbagliato gol subito, Hornqvist recupera il disco mentre i Rangers attaccano, lancio immediato per Crosby che tutto solo infila il goalie, 2-0 e rete del giocatore più rappresentativo dei Penguins.

Nell’ultimo periodo salgono di tono i Blueshirts, prima palo di Zuccarello in coabitazione con Letang, poi con la doppia superiorità sul ghiaccio Nash e Brassard liberano Stepan, 2-1 e giochi riaperti.

Quando Lovejoy salva un gol già fatto per i Rangers iniziano le avvisaglie per il colpo di grazia, Bonino, eccellente sostituto di Malkin, riparte e attende il tedesco Tom Kuhnhackl, rete del 3-1 e gara virtualmente chiusa.

Patrick Hornqvist però non ha ancora finito il personale show, Crosby e Kessel gli confezionano il 4-1 prima che ancora Stepan timidamente riapre l’incontro sul 4-2 e infine arrivi a porta vuota la tripletta di Hornqvist nel tripudio di Pittsburgh in una vittoria per 5-2 molto convincente.

I Rangers perdono molto con l’assenza di Lundqvist, classe, carisma e record di un “animale da playoff” che si ripresenta in gabbia in gara 2.

cut (3)

NY Rangers @Pittsburgh: Gara 2 (0-1)

Penguins gasati per la vittoria in gara 1, si rivede anche Evgeni Malkin, la fame di playoff lo fa guarire prima del previsto e coach Sullivan lo prova vicino al gemello Crosby.

Il primo spavento all’arena di casa lo consegna il solito Derek Stepan che prende in contropiede Letang e s’invola, ma Zatkoff para, confermando il perché è ancora in porta.

La presenza di Lundqvist che cambia gli equilibri di una squadra viene spiegata con la grande parata su Hornqvist con il Re che devia il disco con la spalla.

gara 2 1

I Penguins proseguono il buon momento, l’azione del vantaggio è abbastanza accattivante, Eric Staal, ex capitano di Carolina, mette a sedere Letang ma dalle retrovie arriva come un fulmine Hornqvist che devia e recupera il disco, lo offre a Nick Bonino che la passa a Daley, al centro arriva “Big Phil” Kessel e gol dell’1-0, sembra tutto troppo bello per i tifosi locali.

Tutto perfetto, ma ci si dimentica dell’irrazionalità della Nhl, dove il fattore campo non sempre è un fattore, basta poco per far spegnere la luce ai Penguins, Lundqvist inizia il personale show che consiste nel limitare e deprimere tutti gli attacchi, una specie di “sabotaggio“, poi J.T. Miller per Yandle e gol dell’1-1.

Passano venti secondi, un disco quasi comodo da controllare diventa incontrollabile per Maatta, arriva Brassard che in pressing lo supera e batte Zatkoff, inerzia della gara trasformata.

Inerzia che diventa anche sfortuna quando sul 2-1 Rust tutto solo si fa parare il disco da Lundqvist, è il segnale che oggi comanda lui.

Jonathan Tanner Miller, 2 assist nei 2 gol, non finisce qui, apertura per Zuccarello e gol del 3-1 per la scheggia impazzita dei Rangers nel gelo di Pittsburgh.

Ci si aspetta un terzo periodo di fuoco ma i Rangers spengono subito qualsiasi bollore locale, 40 secondi e colpo del ko con Kreider che segna il 4-1 recuperando un disco allontanato con troppa fretta da Daley.

Gli assalti dei Penguins trovano risultato con un gol di Kessel quando sul ghiaccio Pittsburgh ha 4 giocatori e New York 3, ma è la rete della bandiera in una partita che finisce 4-2, con Lundqvist che ferma 29 tiri contro i 24 di Zatkoff.

I Rangers si trasformano fra una gara e l’altra, sono una squadra troppo esperta per deprimersi dopo una sconfitta, dominando fisicamente i Penguins da sempre più artisti che picchiatori.

La linea Bonino-Kessel-Hagelin fa ugualmente buone cose, Malkin in avanti deve ancora riprendere confidenza col ghiaccio vista la sua assenza dall’11 marzo, i Rangers dominano col forecheck e ora la serie è in perfetta parità.

Pittsburgh @ New York: Gara 3 (1-1)

I Rangers sono 13-10 nei playoff in casa, non una cifra esemplare ma il colpaccio in Pennsylvania sposta l’ago della bilancia della serie verso i Blueshirts.

Altra sorpresa in porta per i Penguins, esce Zatkoff, molto incerto in gara 2 e dentro non Fleury ancora ko per una commozione cerebrale ma Matt Murray, al debutto nei playoff  con Pittsburgh che diventa la prima squadra in Nhl ad avere più portieri all’esordio nella stessa serie.

murray

Si rivede anche capitan Ryan McDonagh dopo 5 partite saltate per un infortunio alla mano e una stagione costellata da infortuni.

Il Madison Square Garden è sempre una garanzia di spettacolo ed è pronto ad esultare già dopo 12 minuti di gioco con Chris Kreider ma al replay J.T. Miller è in fuorigioco su passaggio di Skjei.

E’ un primo periodo di studio, l’azione migliore è un miracolo di Murray su Stepan con Pittsburgh che pare osservare l’atteggiamento dei Rangers, un po’ come un serpente pronto all’attacco.

L’ennesima disattenzione difensiva, questa volta con Malkin, fa perdere un disco in power play a Pittsburgh con Klein che lancia RickCamionNash che non si ferma e batte Murray nel gol del vantaggio dei Rangers con boato del MSG.

Nessuno in quel momento può immaginarlo ma i Rangers una volta in vantaggio spariscono dal ghiaccio, Pittsburgh però non riesce a reagire nell’immediato, lo fa ad un passo dalla fine del secondo periodo con un power play che gli fa mettere sul ghiaccio tutta l’artiglieria pesante, Malkin che passa a Kessel, tiro dell’Orsachiotto e disco che fa sponda sul bastone di Crosby, 1-1 e palla, anzi, disco al centro.

crosby

L’ultimo periodo attende la riscossa dei padroni di casa ma i Rangers non si presentano all’appuntamento con la reazione, il colpo del ko lo offre Matt Cullen, chioccia straordinaria per i giovani pinguini, che s’ invola nel pasticcio tra Boyle e Yandle e tutto solo punta e batte Lundqvist.

Il resto lo fa per una volta il forecheck di Pittsburgh che limita, anzi fa sparire NY che tira solo 4 volte nel terzo periodo, con Letang che a porta vuota chiude una gara intensissima sul 3-1, rimescolando ancora una volta le sorti della serie, ora appannaggio di Pittsburgh.

I Penguins riprendono gara 3 quel cammino iniziato a marzo che ha elevato il livello di hockey giocato, i Rangers continuano una sorta di letargo che termina ogni volta che sono spalle al muro, ma la serie è ancora lunga e tutta da giocare.

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Gara 4 Pittsburgh @ NY Rangers 21 aprile

Gara 5 NY Rangers @ Pittsburgh 23 aprile  

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