Continua il viaggio attraverso i playoff NHL 2016, che come si sa sono l’evento più tranquillo del mondo dopo il giorno di San Patrizio a Dublino.

In questo articolo analizzeremo la serie tra i Dallas Stars, campioni della Central Division, e i Minnesota Wild, titolari della prima wildcard della Western Conference. Dopo 3 gare il punteggio della contesa recita così:

DALLAS STARS 2 – MINNESOTA WILD 1

Le prime due partite hanno dimostrato la netta superiorità tecnica degli Stars, scatenati con il loro arsenale di ali e centri, che tutta la NHL gli invidia. Però la terza partita giocata lunedì ha dimostrato che gli Wild sono lungi dall’essere morti, visto che è riuscita a rimontare un passivo iniziale di due gol per poi vincere la partita 5-3.

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IL CUORE DI MINNESOTA

Una volta che la serie si è spostata all’XCel Energy Center di St.Paul MN gli uomini di coach Tochetti hanno voluto ribadire che la patria dell’hockey sono loro. Ma siccome i piani sono fatti per essere sventati, all’inizio Dallas si porta subito in vantaggio con una doppietta di Patrick Sharp. Vista l’assenza di uomini chiave come Zach Parise e Thomas Vanek, devono pensarci i comprimari di Minnesota a raddrizzare la baracca. Infatti a fine primo tempo Chris Porter dalla 4° linea ci mette lo zampino e trafigge Lehtonen per l’1-2. Nel secondo periodo gli Wild scatenano la loro terza linea, che sfrutta la pressione messa sulla (non perfetta questa sera) difesa degli Stars andando a segno con Erik Haula e Jason Pominville per il 3-2. A dirla tutta non è una partita bellissima perche gli Stars badano molto più a difendersi e ogni tanto mettono il naso fuori, e dall’altro versante Minnesota riesce a manovrare bene ma senza mai arrivare a dei tiri pericolosi. Infatti deve attendere il powerplay del terzo periodo per andare di nuovo a segno con capitan Mikko Koivu. Dallas poi sembra svegliarsi dal torpore e riesce ad accorciare le distanze con Colton Sceviour. Gli uomini di Ruff continuano ad attaccare ma la difesa di Minnesota regge. Anzi ad un minuto dalla fine gli Wild segnano a porta vuota ancora con Pominville, subito dopo che Lehtonen ha lasciato il posto al sesto pattinatore.

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Finalmente Minnesota è riuscita ad esprimere quel gioco, magari non spettacolare, ma pieno di intensità concentrazione e voglia di non mollare mai, che li ha portati per il quarto anno consecutivo ai playoff. Gioco che nelle prime due gare non si era minimamente visto.

 

POWER OFFENSE

La potenza offensiva di Dallas era ormai notoria a tutti dall’inizio della Regular Season e non si è certo smentita nelle prime due gare giocate all’American Airlines Arena. Nel primo tempo di Gara 1 l’assenza del fromboliere Tyler Seguin si è fatta sentire e gli Stars hanno faticato non poco contro la difesa attenta degli Wild, nonostante tre powerplay a favore.

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Ma come succede spesso ai playoff, quando le prime linee sono sotto pressione, tocca alla terza linea andare a riscuotere. Infatti al 3° minuto un assist di Ales Hemsky manda in porta Radek Faksa che non esita a trafiggere Dubnyk. La pressione di Dallas si fa sentire e al 16° raddoppia con l’eroe di fine stagione Jason Spezza, che ribatte in rete una bella combinazione tra Benn e Heaves (la 4° linea va in paradiso).

Nell’ultimo periodo Minnesota prova a tirar fuori il naso, ma la porta rimarrà sguarnita grazie ad una grande prestazione del goalie Kari Lehtonen (22 parate per lui e 2° shutout in carriera ai playoff). Gli Stars ovviamente non se lo fanno dire due volte e al primo powerplay vanno a segno proprio con Patrick Eaves al 13°. Non poteva però mancare ovviamente la firma del vice-capocannoniere della stagione: infatti due minuti dopo Jamie Benn intercetta una passaggio e vola verso la porta sguarnita per sancire il 4-0 finale per Dallas.

Risultato incommentabile vista la netta superiorità offensiva e, per una sera, anche difensiva degli Stars ha giocato splendidamente, quindi passiamo oltre senza indugi.

Anche in Gara 2 i padroni di casa faticano a trovare il gol nelle fasi iniziali. Gol che arriva al 4° del secondo periodo in maniera bizzarra per non dire inspiegabile. Da dietro la porta il disco schizza in aria dal pattino di Antoine Roussell, nella nuca di Dubnyk e si infila in rete.

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La partita prosegue su ritmi alti e solo la bravura dei portieri impedisce ulteriori gol, ma come in gara 1 non poteva mancare lo zampino di capitan Benn che al 10° del terzo periodo infila di nuovo Dubnyk, dopo essere stato imbeccato da Cody Eakin (spostato in prima linea per l’assenza di Seguin, infortunato al tendine d’Achille). Il terzo periodo ha visto l’attacco di Minnesota farsi avanti alla disperata ricerca del pareggio. Il pareggio non arriva, ma arriva il gol in powerplay del difensore Marco Scandella che segna con un bello slapshot dalla distanza, buono solo per ridurre le distanze nel finale. Infatti la partita termina sul punteggio di 2-1 per gli Stars.

 

LEHTONEN IS ON FIRE!!

La sorpresa più grande di questa serie è sicuramente il goalie di Dallas Kari Lehtonen. Il 33enne finlandese ha vissuto più della metà del 2015/2016 all’ombra del più quotato Antti Niemi, suo connazionale. Ma il calo di rendimento dell’ex San Jose Sharks, ha ridato il ruolo di starter a Lehtonen.

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Il buon Kari nelle prime due partite giocate tra le mure amiche ha totalizzato 47 save su 48 tiri (.979SV%). Purtroppo per lui i suoi colleghi di difesa hanno deciso di prendersi una serata di riposo, appena atterrati in Minnesota per gara 3 e il #32 da Helsinki si è preso 4 gol (l’ultimo era un empty-net) su 24 tiri scagliati contro di lui, facendo scendere la sua media parate a .930SV%.

Parlando di difesa, John Klingberg, uno dei più attesi rookie a questi playoff, ha totalizzato la bellezza di 0 punti (nonostante i numerosi powerplay concessi dagli Wild) e un bel -3 di +/-. John, se ci sei batti un colpo!

Dall’altra parte, non è che la situazione sia migliore, anzi… Tutti gli uomini della difesa degli Wild, una volta il fiore all’occhiello della franchigia, ha un bel segno – nella casella dei +/- fatta eccezione per Jonas Brodin (+2). Con questi numeri della difesa non sorprende che neanche le prestazioni del portierone Devan Dubnyk brillino (2.69GAA e .895SV%).

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Gli amanti del gioco offensivo (tra cui il sottoscritto) hanno avuto di che divertirsi fino ad ora con questa serie con una media esatta di 5 gol a partita. Quindi, visto che sulle difese non si può contare, la parola agli attacchi; e in questo settore i Dallas Stars rimangono i favoriti anche se mai sottovalutare il cuore di Minnesota (per chiarimenti chiedere a Saint Louis e Colorado).

#BecauseItsTheCup

 

SERIES RECAP

Game 1 Min@Dal 0-4

Game 2 Min@Dal 1-2

Game 3 Dal@Min 3-5

 

NEXT GAMES

Game 4 Apr 20 @Min

Game 5 Apr 22 @Dal

Game 6 Apr 24 @Min*

Game 7 Apr 26 @Dal*

*if necessary

 

One thought on “Potenza Dallas, ma Minnesota vive ancora

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