Giunti ormai ad un quarto di stagione regolare, lo staff di PlayItUsa, come di consueto, vi delizia con i recap di cosa è accaduto nell’ultimo mese in ognuna delle 4 Division della NHL.

Iniziamo dalla Pacific Division, per nulla migliorata rispetto al trend negativo che vi abbiamo esposto nella prima review, tant’è che ormai ci pare ovvio che questa Division porterà ai playoff solo e soltanto le prime 3 squadre della propria classifica, senza andare a disturbare i 2 posti disponibili delle cosiddette “wild card” che paiono una lotta a 5 per le formazioni della Central Division, dove Dallas sembra l’unica squadra irraggiungibile mentre Colorado, per la disperazione di molti fan italiani, troppo poco costante a livello di rendimento per provare ad agganciare il trenino di fronte; per ulteriori e concrete sentenze attenderemo con ansia il recap dell’amico e collega Pietro.

LOS ANGELES KINGS 35pt (17W-8L-1OTL)

I Kings affronteranno gli ultimi 20 giorni del mese di dicembre con un calendario difficilissimo, ben 10 gare su 11 infatti saranno da disputare in trasferta; i Kings però lo faranno dopo essersi costruiti un discreto vantaggio sugli inseguitori (7 punti di distacco dagli Sharks, secondi in Division) con delle prestazioni molto convincenti nel mese di novembre ed i primi giorni del mese in corso aiutati da varie dinamiche.

Prima di tutto il rientro ad ottimi livelli nel net di Jonathan Quick (8W nelle ultime 11 da titolare), dalla linea spumeggiante formata da Lucic (10G-7A), Carter (miglior scorer con 10G e 15A) e Toffoli (11G-9A), dal ritorno al goal di Gaborik (5G-4A) e dal solito lavoro a tutto campo del fenomenale Anze Kopitar (8G-8A), uomo chiave della formazione allenata da coach Sutter, utile in ogni situazione di gioco, sia in powerplay, sia nell’ottimo penalty kill.

La squadra, che poco ha cambiato a livello di roster rispetto alla disastrosa passata stagione, sembra aver ricaricato al massimo le batterie, tornando ad essere quella tosta e rude formazione difficilissima da battere ai playoff della stagione conclusa con la vittoria della Stanley Cup.

Il rendimento all’overtime inoltre è molto migliorato rispetto alla passata stagione quando i Kings conclusero con ben 15 sconfitte; sino ad ora infatti la squadra di Sutter ha subito una sola L (agli shootout contro Tampa Bay) nei 6 confronti finiti dopo i tempi regolamentari, dimostrando un’ottima attitudine alla nuova formula del 3 contro 3 spettacolare imposto dalla Lega NHL.

Un’altra fondamentale situazione da segnalare a favore dei Kings è l’attitudine difensiva del team, primo nella classifica dei goal subiti con sole 54 marcature, a cospetto di un roster indebolito dall’addio di Voynov e Sekera in estate e dall’infortunio piuttosto grave subito da Greene ad inizio stagione; tutto ciò dimostra che con attenzione e perseveranza anche giocatori del calibro tutt’altro che fenomenale quali McBain, McNabb e Forbort possono rendere al massimo a fianco di ottimi D-men quali l’amatissimo Doughty, il barbuto Muzzin e l’uomo dai goal importanti Martinez.

LA+Kings+That+Dominant+Line

La linea dominante di questi Kings, Toffoli, Carter e più a destra Lucic, tutti ad abbracciare Doughty dopo 1 goal ai Panthers

Al secondo posto della Division troviamo i…

SAN JOSE SHARKS 28pt (14W-12L)

Hanno iniziato male il mese di dicembre con 3 sconfitte consecutive (2 interne) dopo aver ottenuto 6 vittorie di fila conquistate nella road trip ad est battendo team di livello quali Penguins, Bruins, Red Wings e Flyers.

Il tallone d’Achille di questa formazione sembra essere proprio il SAP Center di San Jose, tutt’altro che fortino viste le sole 4 vittorie conquistate su 12 tentativi!

Coach DeBoer & Co. saranno dunque contenti di ciò che gli riserva il calendario d’ora in avanti con ben 7 confronti su 8 da disputare in trasferta!

Ad ogni modo gli Sharks quest’anno hanno qualcosa di diverso rispetto al passato; hanno ritrovato un Marleau ad un ottimo livello, forse rinvigorito dal raggiungimento di un milestone niente male (contro Pittsburgh infatti ha messo a segno il punto numero 1000 in NHL) sembra vivere una seconda giovinezza ed i suoi 10G-9A stanno aiutando il team a rimanere nei piani alti della Division.

Non me ne vogliano il barbuto difensore Burns (10G-12A) ed il nuovo capitano di franchigia Pavelski (12G-13A) se do il premio come “game changer” di squadra all’ultimo arrivato, quel Joel Ward (10G-11A) che con i suoi goal sporchi ed il suo lavoro difensivo ha cambiato varie statistiche rispetto al passato del team californiano tornato finalmente a lottare per un posto playoff in questa bistrattata zona.

Martin Jones in gabbia si sta confermando goalie di grandissima affidabilità (12W-8L) con un ottimo 92.3% di Save Percentage, poco aiutato dal backup Stalock ancora una volta insicuro e distratto quelle rare volte in cui viene chiamato in causa (2W-4L; 88,4% SP).

WARD

Joel Ward e Patrick Marleau, 2 giocatori fra gli scudi degli Sharks

Con gli stessi punti degli Sharks ma con ben 3 gare disputate in più troviamo i…

VANCOUVER CANUCKS 28pt (10W-11L-8OTL)

Nella notte finalmente sono riusciti a vincere una gara interna (5-2 convincente ai Sabres), anche per loro tabù di questo inizio di stagione con sole 4W in 11 partite disputate fra le mura amiche.

Le ultime 10 gare sono state molto negative per il team di Desjardins che sicuramente ha sentito la mancanza dell’ultimo arrivato da Pittsburgh Sutter (out per un ernia da metà novembre), il quale si era subito inserito molto bene nel gioco di squadra con 4G e 4A in 16 match.

I gemelli Sedin come ogni anno stanno “tirando la carretta”, in particolare Daniel che viaggia a più di un punto a partita (12G-19A), mentre capitan Henrik lo segue a ruota libera con 9G-18A.

A loro fianco si sta mettendo in mostra Jannik Hansen, il danese infatti ha totalizzato 8G e 8A sin’ora, per una media molto superiore rispetto al passato quando le sue stagioni terminavano con al massimo una quindicina di goal in 82 gare.

Nella notte sembra essersi finalmente sbloccato quel Radim Vrbata che tanto bene aveva fatto la passata stagione; prima di oggi infatti il 34enne ceco aveva messo a segno 6 reti in 26 gare, contro Buffalo ne ha messe 3 in poco più di 2 tempi.

La dirigenza canadese si aspettava sicuramente di più da Bo Horvat che invece sta attraversando un momento di grave difficoltà realizzativa, il talentuoso 20enne non va a segno infatti dal 2 novembre ed ha totalizzato la miseria di 8 punticini in stagione con un pesante -13 di plus/minus.

Nel net troviamo un Ryan Miller con statistiche ovviamente negative, per lui in 23 uscite stagionali, la miseria di 8W nonostante un positivo ma non eccellente 91.2% di SP.

Vancouver dovrà lavorare molto in fase difensiva se vorrà tenere il passo in questa Division, le 80 reti subite infatti la relegano come l’ottava peggior difesa dell’intera Lega.

Fratelli Sedin

Si scrive Vancouver, si legge Sedin: sono sempre loro 2 i trascinatori dei Canucks, nel bene e nel male

Al quarto posto, ed a pari merito, di questa insufficiente Division troviamo i…

ARIZONA COYOTES 27 pt (13W-13L-1OTL)

ANAHEIM DUCKS 27pt (11W-12L-5OTL)

Sono sicuramente due squadre partite con obiettivi molto diversi; da una parte la voglia di migliorarsi rispetto al passato aiutati dai nuovi rookie (Max Domi ed Anthony Duclair), dall’altra la voglia di provare a vincere la Stanley Cup da parte di gente “arrivata” come Ryan Getzlaf, Corey Perry e Ryan Kesler dopo esserci andati ad un passo la passata stagione.

Partite in maniera completamente opposta, ora sono riunite nella medesima posizione dopo delle streak diverse; Anaheim infatti sta ritrovando pian piano la stabilità difensiva di un tempo aiutata anche dalla chiamata dall’affilitata San Diego di John Gibson nel net sino ad ora occupato in maniera insufficiente dall’accoppiata Andersen/Khudobin che in 21 partite hanno portato a casa la “bellezza” di 7W; il 22enne americano nativo di Pittsburgh ha portato a casa 4W alle sue prime 7 uscite stagionali con tanto di 2 shutout messi a segno contro San Jose e Vancouver ed uno strepitoso 94,4% di SP, venendo inoltre nominato come “stars of the week” dalla NHL e dagli attenti amici di Hockey Night in Cividale (!!).

Arizona invece ha perso fiducia con 4 sconfitte consecutive arrivate tutte subendo molte reti, ben 20, di cui 10 da team tutt’altro che fenomenali quali Buffalo e Carolina; Max Domi (10G-13A) continua a brillare dimostrando di avere un talento cristallino sul quale coach Tippett probabilmente costruirà ogni fortuna futura di un team che avrà a disposizione diversi prospetti molto interessanti nei prossimi anni (Dvorak, Strome, Perlini, tanto per citare un terzetto).

Nella giornata di domenica i Coyotes hanno richiamato dagli Waivers quel Viktor Tikhonov che nel lontano 2008 era stato draftato proprio da loro; il 27enne lettone si è perso nei primi anni di NHL rimettendosi in mostra nel campionato europeo della KHL con la formazione di San Pietroburgo venendo tesserato questa estate dai campioni in carica dei Blackhawks, i quali però, dopo un inizio tutt’altro che brillante (0 punti in 11 presenze), hanno deciso di liberarlo; vedremo se l’ala darà un contributo ad un attacco che comunque risulta decisamente migliorato rispetto al passato, merito di un altro rookie, quell’Anthony Duclair, arrivato nella scorsa Trade Deadline da New York in cambio di Yandle, che sin’ora ha totalizzato 8G e 7A; per Arizona citiamo inoltre i soliti Ekman-Larsson (probabile futuro capitano di franchigia) autore di 6G-12A, il possente centro Martin Hanzal (5G-15A) ed il talentuoso ma altalenante Mikkel Boedker (9G-11A).

Tornando in California, non possiamo non citare per quanto riguarda i Ducks, il ritorno ad ottimi livelli della coppia formata da Corey Perry (16 punti nelle ultime 17 partite divisi fra 10G-6A) e Ryan Getzlaf (17 punti nelle ultime 16 partite divisi fra 1 solo goal e ben 16 assist) che pian piano sta riprendendo per mano il team allenato da Bruce Boudreau riportandolo nelle posizioni che contano della NHL.

Una squadra con giocatori del loro talento non può mancare i playoff, specialmente essendo inseriti nella peggiore Division della Lega, l’unica con 2 sole squadre che se esistesse la vittoria in percentuale stile NBA vedrebbe solamente Kings e Sharks al di sopra del 50%!

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Esulta Duclair dopo 1 goal ai Ducks; per ben 5 volte (delle 8 totali in stagione!) il talento di Arizona ha infilato il net dei Ducks.

Chiudono la classifica della Pacific Division due formazioni dello stato dell’Alberta, ossia…

EDMONTON OILERS 24pt (11W-15L-2OTL)

CALGARY FLAMES 22pt (10W-14L-2OTL)

Entrambe stanno risalendo un po’ la china dopo un inizio davvero catastrofico ma la strada sembra ancora molto lunga e soprattutto molto in salita sia per l’una che per l’altra.

Edmonton finalmente ha trovato un goalie all’altezza e non stiamo parlando di Cam Talbot (3W-8L) arrivato con grandi speranze da New York sponda Rangers ma bensì del 25enne svedese Anders Nilsson, promosso ormai starter da coach McLellan a seguito di prestazioni ad altissimo livello, per lui infatti 8W in 16 uscite stagionali ed un buonissimo SP del 92.2% a cospetto del compagno che para con un pessimo 88.9%.

L’altra novità del team abbonato alle First Pick è l’esplosione di Leon Draisaitl, prima scelta al Draft del 2014, il tedescone, richiamato in fretta e furia dalla AHL a seguito dell’infortunio accorso alla clavicola a Connor McDavid (pronto con grande anticipo al rientro entro fine dicembre per la gioia dei tifosi Oilers), ha colto come si suol dire la palla al balzo ed in 18 gare ha messo a segno la bellezza di 8G e 12A trovando un intesa magnifica con Taylor Hall, sempre più leader della squadra oltre che delle statistiche (11G-17A).

Nelle ultime 5 gare inoltre sembrano essere migliorati parecchio anche nella zona arretrata tant’è che non mi meraviglierei se con il rientro del futuro Great One McDavid questa squadra possa dare filo da torcere alle squadre sopracitate della classifica per la conquista di un posto playoff.

Chi continua a deludere le aspettative invece è sicuramente Calgary; partita con grandi ambizioni e rinforzata dal mercato estivo, questa squadra sembrava poter diventare la padrona della Pacific Division, ed invece, 26 partite dopo l’inizio della stagione, eccoci qua a commentarne la propria disfatta (temporanea ok…), con una difesa che fa acqua da tutte le parti (con ben 93 goal subiti risulta essere la peggiore di tutta la Lega) ed una situazione in gabbia tutt’altro che rosea.

Tutti e tre i goalie infatti parano con una percentuale inferiore al 90%, insomma un disastro se consideriamo le statistiche delle altre 6 compagini di Division, e tutt’ora non si è capito chi in futuro sarà lo starter fra Ramo e Hiller, con il giovane Ortio pronto a subentrare (e far danni!) in caso di nuovi infortuni dei due papabili titolari.

I portieri sicuramente non sono aiutati dalla difesa, come già detto la peggiore della NHL, che in ogni situazione si trova in difficoltà, nonostante l’acquisto di Hamilton, i vari Russell, Wideman ed anche capitan Giordano stanno vivendo una stagione da incubo con statistiche disastrose con errori clamorosi commessi partita dopo partita che rendono difficile le cose non solo al rispettivo goalie ma anche ai rispettivi attaccanti.

Johnny Gaudreau (9G-17A) e Sean Monahan (7G-18A) viaggiano con lo stesso rendimento della passata stagione, mentre Jiri Hudler (5G-11A) ha subito un calo che ha portato coach Hartley a spostarlo in seconda linea dando spazio a Jones (7G-3A) in prima, più abile nella copertura degli spazi rispetto al veterano Hudler.

Il morale della squadra potrebbe essersi alzato dopo le ultime 2 importanti vittorie conquistate in rimonta contro Dallas (sotto 0-3 ad inizio terzo periodo, vinta agli shootout) e contro Boston (pareggiata ad 1.2 secondi dal termine e vinta all’overtime con goal di Gaudreau autore di un hattrick) e non è detto che da qui ad 1 mesetto non potremmo parlare meglio di Calgary; lo sperano tutti i suoi tifosi ovviamente, ma per farlo di cose da sistemare, c’è ne sono davvero parecchie in ogni zona del ghiaccio.

Calgary+Flames+v+Edmonton+Oilers+HkSEcAekPGxx

Leon Draisaitl sta trascinando gli Oilers alla risalita in Divison; Calgary dopo 2 vittorie consecutive prova anch’essa la rimonta… staremo a vedere!!

E’ davvero tutto, ci risentiamo fra 1 mesetto circa per la prossima review della Pacific Division!

 

 

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