Anaheim Ducks

Step Up Guy #1: Jakob Silfverberg

Jakob+Silfverberg+Anaheim+Ducks+v+New+York+yVaWwRtOTiclA dir poco straordinario nei Playoff dello scorso anno il ventiquattrenne svedese, che compierà gli anni ad ottobre, sembra essere la nuova punta di diamante per la seconda linea dei Ducks. Posizionato inizialmente nella terza selezione offensiva della squadra californiana, l’ex Senators ha messo assieme numeri molto incoraggianti in stagione regolare andando a mettere a referto ben 39 punti.

Il suo contributo, dal punto di vista fisico soprattutto, non è passato inosservato e il coach dei Ducks ha pensato bene di metterlo al fianco di un Ryan Kesler che nelle 82 partite che hanno portato i Ducks ai Playoff era sembrato veramente spaesato in mezzo a Beleskey e Palmieri.

La mossa si è rivelata azzeccata considerato che il ragazzo di Gavle, anche grazie alla rinascita del compagno, molto in palla in post-season, ha messo a segno ben 18 punti in soltanto 16 partite giocate. Unico giocatore del roster probabilmente, insieme al compagno sopracitato a dare ai Ducks un minimo di speranza nelle ultime due partite della serie contro i Blackhawks.

Silfverberg dovrebbe affiancare l’ex Canucks e il neo arrivato Hagelin per l’intera durata della stagione regolare in questa occasione e se dovesse mantenere, anche per metà, il livello mostrato nei Playoff, I Ducks troverebbero finalmente l’alternativa giusta alla combinazione Perry-Getzlaf.

Probabilità di successo: B-

Statistiche previste in 82 partite: 18<x<22 gol; 26<x<30 assist; 42<x<46 punti; 12<x<17 +/-

Riserve: Per le riserve dei Ducks mi limiterò a due soli nomi, Jiri Sekac, arrivato lo scorso anno da Montreal in cambio di Devante Smith-Pelly, ed autore di prove tutto sommato positive sia in stagione sia ai Playoff. Al suo fianco va citato Rickard Rakell, il ventiduenne svedese già autore di una stagione molto positiva lo scorso anno e che ambisce a diventare un centro di terza linea di livello per dare ai Ducks quella profondità di roster che è necessaria per arrivare in fondo ai Playoff.

Arizona Coyotes

Step Up Guy #1: Mikkel Boedker

Mikkel-Boedker-Arizona-Coyotes-featured-640x429Escludendo i tanti rookie di talento nel sistema di Arizona non sapendo se questi ultimi riusciranno a trovare spazio in roster e risparmiandoli quindi per le riserve, il nome di Mikkel Boedker sembra il più indicato a prendere per mano una squadra parecchio mediocre e decisamente rassegnata ad un’ultima posizione che si spera garantirà, almeno in questa occasione, la prima scelta assoluta.

L’anno scorso i suoi numeri sono stati veramente buoni ma gli infortuni hanno limitato il danese classe ’89 che nella situazione con più buia, ma con più luce all’orizzonte, sembra essere l’unica speranza a cui aggrapparsi, esclusi i giovanissimi, per segnare qualche gol o distribuire qualche assist.

Insomma nonostante il ritorno di Vermette e le presenze di Ekman-Larsson, di Smith e del capitano di mille battaglie Doan, l’attesa più spasmodica (si fa per dire), è tutta concentrata dietro alla sua figura.

Probabilità di successo: C

Statistiche previste in 82 partite: 20<x<23 gol; 30<x<33 assist; 47<x<52 punti; -21<x<-26 +/-

Riserve: Gente ben più quotata e di talento rispetto a Boedker figurerà in questa lista, non sapendo però se i giocatori che citerò saranno o meno parte del roster principale andrò a nominare il maggior numero possibile di “ragazzini” che potrebbero dare un significativo apporto alla stagione della squadra del deserto.

Connor Murphy sembra essere uno dei pochi ad avere il posto assicurato, considerate le due stagioni già passate con la prima squadra.

Nei minors scalpitano: Dylan Strome,  il nome più altisonante della lista, selezionato con la terza scelta assoluta dietro soltanto ai due talenti generazionali McDavid e Eichel; Max Domi, che ha giudato i London Knights al secondo posto nella midwest division della OHL, collezionando ben 102 punti la passata stagione, grazie anche al contributo del compagno Marner; Anthony Duclair, arrivato in una trade coi New York Rangers la scorsa stagione ed ex compagno tra gli altri di Mikhail Grigorenko ai Quebec Remparts; Per ultimo troviamo Brandon Perlini, anche lui selezionato al primo giro, goal scorer prolifico con i Niagara IceDogs e in cerca di un posto nell’affiliata della società in AHL, i Portland Pirates.

Calgary Flames

Step Up Guy #1: Dougie Hamilton

St+Louis+Blues+v+Calgary+Flames+fS14vddGq9MlDopo essere stato svenduto ai Flames in estate in cambio di qualche scelta al draft, uno dei difensori più talentuosi e capaci della lega, che risponde al nome di Dougie Hamilton, inizierà una nuova vita alla corte dei Calgary Flames.

Dovendo giocare minuti molto pesanti in prima linea affiancando il capitano della squadra canadese, fresco di rinnovo, Mark Giordano, Hamilton dovrà dar prova di essere un giocatore completo e un leader difensivo di estremo valore. Pochi dubbi sul suo apporto.

L’anno passato i Bruins, senza il capitano Chara hanno affidato a lui le chiavi di una difesa che,senza garantire alla squadra i Playoff, ha subito soltanto 211 gol. Per una formazione coriacea come Calgary, già l’anno passato capace di subire soltanto 216 volte la marcatura avversaria, l’aggiunta di un giocatore di questo calibro garantisce una piazza d’onore in una division mediocre come la Pacific.

Probabilità di successo: A

Statistiche previste in 82 partite: 9<x<13 gol; 27<x<30 punti; 36<x<39 punti; 12<x<16 +/-

Riserve: Per quanto riguarda i Flames la sicurezza Hamilton, va ad affiancarsi ad un altro nome altisonante, quello di Sam Bennett. Il rookie classe 1996 si presenta come uno dei nomi più caldi per il premio di rookie of the year dopo la strepitosa prova nei playoff della passata stagione.

Le poche alternative nel ruolo di centro e il ritorno al massimo da un infortunio parecchio complicato rendono Bennett uno dei migliori talenti sulla piazza anche a livello motivazionale, essendo un rookie tuttavia la sua stagione potrebbe essere più problematica del previsto.

Edmonton Oilers

Step Up Guy #1: Nail Yakupov

nail-yakupov-nhl-edmonton-oilers-carolina-hurricanes-590x900Nelle deludenti passate edizioni degli Edmonton Oilers, Nail Yakupov è stato senza ombra di dubbio il giocatore meno brillante. Selezionato come prima scelta assoluta nel draft del 2012, non si è mai imposto come la soluzione offensiva sperata dalla società canadese.

Il russo non ha mai fatto registrare più di venti gol, statistica molto negativa per uno sniper del suo calibro, ma soprattutto non ha mai convinto minimamente la critica e gli esperti. Le difficoltà nell’inserirsi all’interno della rotazione della squadra, evidenti dalla prima partita giocata, si sono estese anche alla seconda e alla terza stagione dove il ragazzo si è affermato come un giocatore di terza e quarta liena di lusso.

L’arrivo di un fenomeno generazionale come McDavid potrebbe rappresentare una fortunata piega per la sua carriera, che col contributo di una prima scelta assoluta come lui, potrebbe far registrare una netta risalita. Bisognerà ovviamente valutare anche l’impatto di McDavid, ancora giovane e mai al confronto con un livello così alto, e se la linea d’attacco dei due sarà la stessa.

Probabilità di successo: D+

Statistiche previste in 82 partite: 17<x<20 gol; 15<x<18 assist; 36<x<38 punti; -17<x<-22 +/-

Riserve: Con il rinnovo di contratto firmato poco prima dell’esordio in pre-season, Oscar Klefbom, forse l’unico difensore di Edmonton ad aver mostrato qualche significativo miglioramento la passata stagione, si attesta come la riserva principale di Yakupov. L’ex Farjestad non è stato aiutato dai compagni che in difesa hanno mostrato ben più di una falla.

Con l’arrivo di un giocatore esperto e talentuoso, seppur in leggero declino, come Sekera, potrebbe risultare il fattore decisivo per la crescita dello svedese.

Ultimo candidato al posto è Cam Talbot. L’ex Rangers, costato relativamente ad Edmonton il giorno del draft, avrà il poco invidiabile compito di difendere la gabbia della formazione dell’Alberta.

La fase difensiva negli ultimi anni non è di certo stata la migliore della lega e le belle figure con i Rangers, indubbiamente una delle migliori formazioni sotto quel punto di vista, non rappresentano una sicurezza a tutto tondo. Per Talbot arriva soltanto ora il momento della verità, con un ruolo da starter e una squadra che gli concederà molte, moltissime, occasioni per brillare.

Los Angeles Kings

Step Up Guy #1: Tyler Toffoli

hi-res-dce0656ba206342b2e87f9a38c66e1ac_crop_northTornare ai Playoff per i Los Angeles Kings sarà l’imperativo per la stagione 2015/16. Le difficoltà saranno molte, il peggioramento del roster dopo una stagione in cui la post-season non è arrivata da campioni uscenti non lasciano buonissime sensazioni, e i problemi fuori dal campo rendono l’obbiettivo anche più nebuloso e complicato da raggiungere.

Una delle poche note positive per i californiani è rappresentata dall’ala destra classe 1992 Tyler Toffoli. Dopo aver firmato un nuovo contratto, uno dei pochi con un certo criterio offerto da Lombardi negli ultimi cinque anni, il 73 andrà a prendere nuovamente posto in una delle linee offensive più affiatate della lega, posizionandosi al fianco di Jeff Carter e Tanner Pearson guidando il secondo trio d’attacco.

Già l’anno passato l’ex Ottawa 67’s aveva elevato parecchio le sue performance, ma in questa occasione servirà toccare un livello differente e decisivo. Il suo contributo è stato fondamentale e con le tante difficoltà che si prospettano all’orizzonte, la stagione in arrivo non sarà da meno. Il mondiale disputato positivamente col Canada apre uno spiraglio di speranza, in quel di Los Angeles potrebbe nascere una nuova stella.

Probabilità di successo: B+

Statistiche previste in 82 partite: 22<x<26 gol; 27<x<31 assist; 52<x<56 punti; 7<x<11 +/-

Riserve: Dopo due Stanley Cup e parecchie scelte e prospetti sperperati in favore di giocatori più esperti, alla dicitura giovani interessanti i Kings non presentano nomi esaltanti. Più che altro la preoccupazione principale sarà recuperare in pieno qualche veterano che in passato ha mostrato grandi cose e che si è perso nelle ultime stagioni. In testa alla lista il capitano Dustin Brown, disastroso nelle ultime tre edizioni della squadra e più volte relegato alla terza o addirittura alla quarta linea.

Marian Gaborik, che dopo i Playoff del 2014 non ha più replicato le strepitose prestazioni in zona gol, e Jonathan Quick, non esattamente il portiere che ha portato i Kings a vincere due Stanley Cup a livello di stagione regolare.

San Jose Sharks

StepUp Guy#1: Tomas Hertl

2460582-img-hokej-hertlSpesso sottovalutati dopo una Free Agency molto positiva i San Jose Sharks potranno contare su un unico vero e straordinario prospetto già in roster, nato il 12 novembre del 1993 e che risponde al nome di Tomas Hertl.

Sensazionale nella prima stagione in Nord America, ha leggermente rallentato nella seconda, in cui ha fatto registrare numeri simili alla prima, soltanto con quarantacinque partite in più.

L’aggiunta di Joel Ward, fondamentale già a Washington per il gioco fisico e i gol sporchi, sarà di aiuto non soltanto alla squadra, che finalmente non dovrà più sacrificare Burns in situazioni di difficoltà, ma anche allo stesso Hertl, che potrebbe far parte assieme allo stesso Ward e a Couture della seconda linea offensiva, con il trio Pavelski, Marleau, Thornton a capeggiare la squadra.

Migliorando il suo fisico, diventando simile a Kessel per certi versi, Hertl si è affidato ad un nuovo nutrizionista e attestato anche come giocatore di sostanza sul ghiaccio, sviluppando per di più delle buone abitudini in zona gol. Gli arrivi di Jones e Martin e la permanenza di gente come Thornton, Marleau e Pavelski non lasciano dubbi sul fatto che gli Sharks andranno nuovamente alla ricerca della post-season, fallita per la prima volta in undici anni, dalla crescita di Hertl passeranno gran parte delle ambizioni degli Sharks.

Probabilità di successo: B-

Statistiche previste in 82 partite: 23<x<25 gol; 27<x<31 assist; 46<x<53 punti; 2<x<5 +/-

Riserve: Fortemente positivo per uno stint di partite la scorsa stagione Melker Karlsson avrà la possibilità di prendere parte ad una stagione intera per la prima volta in carriera. Ripetere la serie dell’anno passato sarà un’impresa molto ostica, tuttavia per un venticinquenne dal fisico discreto il discorso del primo anno passa in secondo piano.

Mirco Muller, ha già disputato qualche partita la passata stagione e potrebbe far parte del roster per un numero di match considerevole, fisicamente già pronto e capace di alternare molto bene entrambe le fasi, il difensore svizzero avrà bisogno di un piccolo miglioramento nella metà campo avversaria, dove l’anno passato ha messo in mostra qualche imprecisione.

Vancouver Canucks

StepUp Guy#1: Bo Horvat

Dopo un solo anno con i Vancouver Canucks il mal capitato Nick Bonino, arrivato in British Columbia dopo lo scambio che ha portato ad Anaheim Ryan Kesler, è stato immediatamente spedito a Pittsburgh in cambio del buon Brandon Sutter, che aiuterà molto la squadra dal punto di vista difensivo.

10891934La cessione di Bonino apre la strada ad uno dei talenti migliori della squadra, assieme a Shinkaruk e Virtanen, l’ex London Knights Bo Horvat. Arrivato ai Canucks la stagione scorsa dopo una fugace apparizione con gli Utica Comets, il ventenne canadese ha ben figurato facendo registrare prestazioni molto positive.

La sua fisicità lo ha aiutato molto nell’integrazione tra i centri migliori della lega, e la sua abilità di gestire bene entrambe le fasi avrà un’importanza capitale per la stagione dei Canucks, non di certo tra le favorite ad accaparrarsi un posto come top team ai Playoff, ma ancora lontani dalla prospettiva di una stagione disastrosa.

L’esplosione di questo talento, molto simile al capitano degli Anaheim Ducks Ryan Getzlaf come stile di gioco e forza fisica, darà una spinta decisiva ad una delle formazioni più sottovalutate della lega.

Probabilità di successo: B

Statistiche previste in 82 partite: 17<x<20 gol; 23<x<26 assist; 39<x<43 punti; 6<x<8 +/-

Riserve: Sven Beartschi, ex Calgary Flames, tra i prospetti più deludenti degli ultimi anni nel rapporto aspettative produzione, non ha ancora rispettato minimamente gli standard che sembravano attenderlo.

Lo svizzero ha passato gran parte della sua carriera in Nord America tra minors e AHL, tuttavia nella passata stagione, dopo l’arrivo a Vancouver ha messo in mostra buoni miglioramenti, segnando due gol in tre partite e trascinando gli Utica Comets ad un passo dalla vittoria nei Playoff di Calder Cup. Un impiego nel top 6 dei Canucks non è da escludere, così come una sua crescita dopo la buona stagione in AHL.

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