Siamo alla vigilia di gara 4 dell’attesissima semifinale di Western Conference tra Chicago Blackhawks e Minnesota Wild. Entrambe le squadre sono uscite fiduciose dal primo turno di playoff, avendo entrambe preso piena coscienza della propria solidità mentale, dopo aver eliminato in 6 gare rispettivamente Nashville e St.Louis (sia gli Hawks che gli Wild partivano con lo svantaggio del fattore campo). La rivalry tra queste due franchigie è molto sentito visto che è il terzo anno consecutivo si affrontano in una serie playoff e nei due precedenti ha sempre prevalso Chicago. Quindi Minnesota partiva col dente bello avvelenato, ma, come avete intuto dal titolo non sono proprio riusciti a mordere e ad avvelenare i Blackhawks. Anzi….

Cominciamo il nostro recap da Gara 1 giocata davanti ai 18000 spettatori dello United Center di Chicago (IL). Gli Hawks si fanno trascinare dal loro straordinario pubblico e vanno subito in vantaggio: al 1° minuto in ribaltamento di fronte, Hossa passa il disco a Brandon Saad, che è bravissimo a liberarsi dalle grinfie di Suter e segna con un bello slapshot. Seguono poi dieci minuti in cui Minnesota impone la sua solit intensità e va spesso vicino al gol (13-8 i tiri per gli Wild), ma il goalie Crawford fa buona guardia. E come si dice, gol sbagliati gol subiti, infatti Chicago va a segno al 13°: Vermette vince un ingaggio nel proprio terzo difensivo, raccoglie Richards, va come un treno e dopo la linea blu passa a Patrick Kane che non ci pensa due volte a scagliare uno slapshot alle spalle di Dubnyk. Ma gli Hawks non si fermano qui: al 15° minuto il disco è conteso dietro la porta di Dubnyk, lo riesce a raccogliere Shaw, prova a tirare ma “stecca” il tiro che però viene raccolto da Marcus Kruger che insacca dopo aver messo a sedere il portiere. Fine primo periodo e Chicago avanti 3-0. Nel secondo tempo Minnesota proprio non ci sta e accorcia subito le distanze: al 1° Vanek riesce a raccogliere un disco dalla paratia e lo passa a Jason Zucker, tiro preciso e Crawford è spiazzato: 1-3. Al 5° minuto gli Wild beneficiano di un powerplay (Roszival in panca puniti per trattenuta) e ne beneficiano sul serio perchè accorciano sul 2-3 con Zach Parise, che mette in rete un rimbalzo di Crawford su tiro di Vanek.

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La spinta di Hossa non impedisce a Zach Parise di segnare il 2-3 Min@Chi Game 1

Ma come dice il saggio non c’è due senza tre e quindi vediamo come Minnesota completa l’ennesima rimonta: al 9° Parise ruba il disco a Keith dietro la porta, lo appoggia  a Mikael Granlund per il tocco più facile della vita, che infatti si insacca dietro Crawford, 3-3 e tutto da rifare. Seguono poi 10 minuti parecchio intensi in cui Dubnyk e Crawford diventano i protagonisti. Fino al 19° quando il proscenio lo prende il giovane finlandese dei Blackhawks, Teuvo Teravainen: Sharp lotta sulla balaustra e riesce a passare al biondino #86, che dalla linea blu trafigge Dubnyk con uno snapshot per palati fini. 4-3 e sirena del secondo periodo.

Gioia meritata per Teravainen, al suo primo goal ai playoff Min@Chi Game 1

Gioia meritata per Teravainen, al suo primo goal ai playoff Min@Chi Game 1

Nonostante lo svantaggio Minnesota non preme come al solito e la prima parte del terzo periodo è a totale appannaggio di Chicago con Kane e Sharp che bombardano Dubnyk, sempre pronto a chiudere la gabbia. Al 10 ° però Crawford riesce a salvare benissimo su Poiminville, ma rimane l’unica vera occasione per gli Wild nell’ultima frazione. Suona l’ultima sirena che sancisce la vittoria degli Hawks e il vantaggio 1-0 nella serie.

Gara 2 inizia sulla falsariga della prima e cioè Chicago all’attacco e Minnesota a contenere (9-6 i tiri per gli Hawks). Dubnyk però sembra in buona serata e respinge tutto quello che Chicago gli scaglia addosso; dall’altra parte del ghiaccio Crawford non è da meno e riesce a salvare in un paio di occasioni, specialmente su Leopold e Granlund. Da come avrete capito il primo periodo si conclude sullo 0-0. Il secondo è altrettanto duro ed altrettanto avaro di goal. Ma all’11° Minnesota ha l’ennesima possibilità in powerplay (cross-checking di Shaw), ma ad andare a segno è Chicago. Proprio così, al 12° Parise cincischia col puck in zona neutra, arriva come un falco Hossa che si invola verso la porta col sostegno di Jonathan Toews, che non ha problemi a infilare in porta il preciso appoggio del compagno di volata: 1-0 Chicago in shorthanded.

Hossa e Toews hanno appena punito gli Wild nel loro primo powerplay Min@Chi Game 2

Hossa e Toews hanno appena punito gli Wild nel loro primo powerplay Min@Chi Game 2

Il gol del capitano sembra sbloccare gli Hawks, che raddoppiano a 20 secondi dalla fine con Patrick Kane, che, ben imbeccato da Keith, si trova davanti a Dubnyk e lo infila a botta sicura sul secondo palo. Si va al riposo sul 2-0 per Chicago. Il terzo periodo si apre all’insegna di Minnesota che stavolta sfrutta a proprio favore la superiorità numerica, infatti al 1° minuto Ryan Suter taglia in due la pista con una gran volata e serve Matt Dumba sulla destra, che fulmina Crawford con un rapidissimo tiro sul primo palo.

La gioia temporanea di Matt Dumba #55: suo il gol in powerplay che illude gli Wild: Min@Chi Game 2

La gioia temporanea di Matt Dumba #55: suo il gol in powerplay che illude gli Wild: Min@Chi Game 2

Ma Chicago stavolta riesce a non farsi rimontare (incredibile in questa stagione!) e al 7° va sul 3-1: Teravainen riesce a strappare il puck dalla stecca di Dumba servendo Patrick Sharp, che si trova solo davanti a Dubnyk e lo infila nell’angolo basso alla sinistra. Minnesota però non è squadra femmina e non si fa abbattere, infatti schiaccia Chicago nella sua zona difensiva, ma Crawford sembra insuperabile. Al 16° coach Yeo fa uscire Dubnyk per inserire il sesto pattinatore e intensificare la pressione. La mossa però ha il solo risultato di far segnare a Kane il suo secondo gol della serata a porta vuota: 4-1 per i Blackhawks e 2-0 nella serie.

E adesso spostiamoci nell’Hockey State, dove ha luogo Gara 3, all’Xcel Energy Center di St.Paul (MN). Minnesota nella serie precedente ha sfruttato molto il fattore casa, grazie anche ad un pubblico tra i più caldi della NHL. Infatti i primi dieci minuti di gioco vedono gli Wild schiacciare Chicago nel suo terzo difensivo, ma stavolta non c’è il Brian Elliott di turno da infilare a piacimento, bensì il barbutissimo Corey Crawford, a cui manca di parare solo con la barba: al 5° minuto riesce a parare col gambale un insidiosissimo tiro di Poiminville. Dall’altra parte il suo collega Dubnyk riesce a salvare su Toews in posizione ravvicinata. Al 12° minuto Spurgeon lascia gli Wild in inferiorità numerica per uno sgambetto a Bickell. A metà del powerplay gli Hawks passano in vantaggio: Keith passa a Patrick Kane solo davanti alla porta, e il numero #88 non ha problemi a segnare con un bel diagonale. Il punteggio di 1-0 si mantiene fino alla fine del primo periodo. Ma dal secondo periodo sarà Crawford Show!!

Crawford salva su Parise Chi@Min Game 3

Crawford salva su Parise Chi@Min Game 3

Proprio così, davanti a una arrembante Minnesota l’unica speranza è avere un portiere in serata. Ed è questa la fortuna che ha Chicago questa sera perchè il buon Corey non ne lascia passare una, soprattutto quando davanti alla gabbia si presentano Vanek e Parise. Nel terzo periodo il portiere di Chicago compie the save of the night: all’8° la situazione è bollente di fronte alla gabbia degli Hawks perchè Poiminville, dopo una serie di batti e ribatti tocca il disco quel tanto per farlo andare pian piano verso la rete, ma Crawford riesce con un colpo di reni a deviarlo proprio sulla linea di porta. Al 15° invece riesce a bloccare un tocco ravvicinato di Coyle a botta sicura. Poco altro da segnalare e arriva l’ultima sirena che sancisce il primo shutout di Crawford a questi playoff (30/30SV 1.000SV%), ma soprattutto la vittoria 1-0 dei Blackhawks e il 3-0 nella serie.

Duncan Keith si congratula col suo goalie Corey Crawford per la vittoria e il terzo playoff shutout in carriera Chi@Min Game 3

Duncan Keith si congratula col suo goalie Corey Crawford per la vittoria e il terzo playoff shutout in carriera Chi@Min Game 3

Ma se il buon Corey è stata la prima stella di gara 3, la stella della serie fino ad ora è stato Patrick Kane (4G 0A 4P), a cui l’infortunio alla clavicola patito a febbraio sembra solo un lontano e sbiadito ricordo. Altri due elementi fondamentali di Chicago sono stati senza dubbio Marian Hossa, il sempiterno Jonathan Toews e Patrick Sharp (inferiori nei numeri a Kane ma altrettanto indispensabili come leadership), ma non sottovaluterei neanche le seconde linee formate da Brandon Saad, Andrew Shaw e Brian Bickell. La difesa (Keith e Seabrook in primis, Oduya e Hjalmarsson in secundis), dopo le distrazioni del primo turno sembra aver trovato la solidità necessaria ad affrontare squadre toste come gli Wild. Wild che purtroppo per loro, mantengono sempre alta l’intensità ma alla fine dei conti risulta molto sterile (4 gol fatti e 9 subiti in queste prime tre gare), a fronte anche di una difesa non così granitica come in regular season, per non parlare del portiere Dubnyk (90,8% SV in questa serie) che sta perdendo il confronto a distanza col collega Crawford (95.7% SV). Passando al powerplay, niente di nuovo cioè molto scarsi (2/8 per Minnesota, 1/4 per Chicago), ma pesa ancora come un macigno il goal in shorthanded segnato da Toews in gara 2, che ha dato il via alla goleada Hawks.

Concludendo, Chicago ha in mano la serie e ha il sacrosanto dovere di chiuderla il prima possibile. Dal canto suo Minnesota è ad un passo dal baratro ma le imprese sono all’ordine del giorno nei playoff NHL, d’altronde a gennaio, prima dell’arrivo di Dubnyk, gli Wild erano davanti ad un altro baratro, e sappiamo tutti come è finita. Solo che ora non dispongono di mesi, ma di una singola partita, che se persa significherebbe fine della stagione….

#BecauseItsTheCup

 

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