Hai 25 anni quando probabilmente hai perso ogni speranza di poter giocare nella National Hockey League dopo che ad ogni Draft il tuo nome non viene selezionato da nessuna delle 30 squadre nonostante tu abbia disputato delle ottime stagioni nella NCAA con la maglia dei Bowling Green Falcons, ed invece?

Invece il 20 marzo 2013 gli Ottawa Senators si presentano con un offerta che non puoi rifiutare, ti offrono un contratto di due anni per giocare con loro, certo, come terzo goalie dietro all’intoccabile Craig Anderson e dietro a Robin Lehner, visto dalla dirigenza come papabile titolare futuro del team canadese, ma pur sempre in un team della NHL!

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Hammond con la casacca dei Bowling Green Falcons

Passi una stagione intera a coprire la gabbia dei Binghamton Senators in AHL (squadra affiliata ad Ottawa) sperando sempre in una chiamata dal team maggiore che però non arriva, ma ti fai notare dalla dirigenza più importante portando a casa in stagione 25 vittorie nelle 48 presenze.

Arrivi così al training camp della stagione 2014/15 con grande fiducia ma purtroppo al termine di esso vieni nuovamente declassato al team AHL e sembra proprio che il tuo turno non debba venire mai…

Passano i giorni, giochi malino in questa stagione, vincendo solamente 7 partite nelle 20 che disputi con la maglia dei Binghamton Senators con una media parate tutt’altro che stellare del 89.8%, ma nonostante ciò, vieni preferito al tuo collega Scott Greenham, che invece sta facendo meglio, per sostituire nella squadra maggiore Anderson che ha subito un infortunio e dovrà restare fuori abbastanza a lungo… la fortuna finalmente sembra non averti voltato le spalle.

Il 16 febbraio 2015 subentri a partita in corso a Lehner che si infortunia anch’egli contro i Carolina Hurricanes ma purtroppo nei 5 tiri che arrivano verso la tua porta intervieni solamente 3 volte in una gara tutt’altro che da ricordare…e chissà, forse ti tornano in mente i fantasmi dei perché tutti gli anni nessuna squadra NHL chiamava il tuo nome nelle scelte al Draft…

Reagisci, ed anche grazie alla fiducia di coach Dave Cameron, parti dall’inizio alla difesa della gabbia dei Senators subito dopo questa brutta prestazione disputando un match superbo: è il 18 febbraio 2015 ed Andrew Hammond porta a casa la prima vittoria in carriera in NHL parando 42 conclusioni su 44 dei Montreal Canadiens, venendo selezionato come la “first star” del match e coronando così il suo sogno di diventare finalmente “qualcuno” nel campionato che più conta al mondo per un hockeista.

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La prima volta per Hammond: Canadiens battuti e first win in saccoccia

Passano 3 giorni e porti a casa un’altra W nella sfida contro i Florida Panthers subendo una sola rete nelle 22 conclusioni che ricevi durante il match; ed allora la gente inizia a parlare di te, meritatamente.

Parti titolare anche nelle 3 sfide che vedono di fronte i Senators ai team della California, Anaheim prima, Los Angeles poi ed infine San Jose: che succede in queste 3 partite? Succede che piazzi due clamorosi shutout nelle prime due gare, stoppando tutti i 60 tiri che Ducks e Kings ti sparano addosso portando a casa i tuoi primi 2 shutout in carriera ed ovviamente risulti essere in entrambe le gare il miglior giocatore del match, contro gli Sharks ti limiti a parare 28 tiri su 30 ma porti a casa un’altra W e con questa sono 5 su 5 alle prime 5 partite da titolare!

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Il primo shutout non si scorda mai! Capitan Karlsson si congratula con Andrew dopo la vittoria ad Anaheim

In Minnesota arriva la prima sconfitta, ma solo all’overtime e dopo una partita disputata ancora una volta da migliore in campo conclusa con 36 parate su 38 tiri subiti e ti ritrovi ad essere giustamente il titolare del team canadese con delle statistiche strepitose alle prime 6 presenze.

Winnipeg e Buffalo sono le tue prossime due vittime dove totalizzi 59 interventi in 62 tiri totali ma il rientro di Anderson è ormai alle porte e forse ti devi fare nuovamente da parte…

Cosi è, perchè Anderson parte titolare sia nella sfida contro Calgary (vinta solamente agli shootout per 5-4 con 4 reti subite nel terzo periodo!) che nell’importantissima gara contro i Bruins per la lotta playoff dove Ottawa cade 3-1 nonostante domini la partita subendo soli 22 tiri verso la propria porta difesa insufficientemente da Anderson ed a coach Cameron salta in mente che questo Hammond possa essere proprio, oltre che un amuleto per il suo team, l’attuale numero 1 della squadra!

E cosi il 12 marzo 2015 diventi ufficialmente il goalie titolare della squadra, disputando 7 partite consecutive, subendo solamente 14 reti e soprattutto vincendole tutte trascinando il tuo team in un posto playoff insperato fino al tuo arrivo a metà febbraio!

Fino ad ora pari il 94,6% diretti verso la tua porta ed hai una media goal subiti straordinaria di solamente 1.46

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15 marzo 2015: il primo hamburger in campo per Hammond!

Nella partita contro Philadelphia del 15 marzo, dove vieni selezionato come migliore in campo, uno spettatore del pubblico ti lancia un hamburger in campo, tu lo raccogli e ne mangi un boccone in ricordo del tuo soprannome che ti davano alla University e diventi per tutto il mondo finalmente Andrew “The Hamburglar” Hammond, già, perchè alle prime armi nel retro della tua maschera sfoggiavi come disegno la mascotte del McDonald’s ed il nomignolo era famoso in zona nulla più…

Ora che sei finalmente qualcuno e stai trascinando la tua squadra ad un incredibile cavalcata che potrebbe concludersi con la conquista dei Playoff, non possiamo fare altro che aspettare e vedere ciò che accadrà da qui alla fine della stagione, dichiarando pubblicamente però, che questa storia è davvero incredibile tanto quanto meravigliosa, ed insegna a chiunque che basta crederci sino in fondo in quello che si fa, in ogni mestiere, in ogni sport, in ogni passione e che con un po di fortuna talvolta si possa venire ripagati nella maniera che si merita.

Continua così Andrew! I fan dei Senators lo sperano sicuramente!

Keep calm and watch NHL!!

 

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