Mancano veramente poche partite alla fine della stagione regolare e la lotta per i playoff si fa sempre più serrata. In vetta alla Central Division nulla è cambiato, ma potrebbe cambiare molto presto…

NASHVILLE PREDATORS 1st (42W 19L 7OT 91Pt.)

I dominatori della Division e della Western Conference paiono aver perso lo smalto dei giorni migliori dato che lo score delle ultime 10 partite recita 3W 6L 1OT, di cui 6 (ripeto SEI) sconfitte di fila! Un calo nella parte finale di stagione per una squadra che ha dato il 110% per 60 partite, è fisiologico e prevedibile, ma un crollo del genere ha lasciato sgomenti, senza dubbio,  i tifosi del Tennessee. Diamo un po’ di numeri: nelle ultime 10 partite i Predators hanno segnato 23 goal e ne ha subiti ben 33, indice che la difesa ha smarrito la carica e la sicurezza della prima parte di stagione. Tra i difensori di Nashville il più deludente delle ultime due settimane è sicuramente capitan Shea Weber, i cui pietosi numeri recitano 1G 0A 1P e il cui +/- è un incredibile (in senso negativo) -7. E’ un caso che la difesa dei Predators sia così in crisi? Non credo proprio…

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La grinta di Shea Weber non è bastata ad evitare 6 sconfitte consecutive ai Preds

 

Per quanto riguarda il resto del reparto arretrato le uniche note positive sono lo svizzero Josi (1G e 4A nelle ultime due settimane, ma un deludente -3 di +/-) e Ryan Ellis (1G e 1A). La cosa più sorprendente però sono le prestazioni davanti alla gabbia del portierone Pekka Rinne, che, dopo il rientro dall’infortunio, ha totalizzato sì 7W , ma anche 8 sconfitte, e nelle ultime due settimane un deludente 3.11 di media gol subiti e un 89% di salvataggi. Questi numeri sicuramente allontanano il goalie finlandese dal vincere il suo primo Vezina Trophie: e a Montreal Carey Price gode…

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Periodo deludente anche per Pekka Rinne

 

Reparto offensivo: non molto da segnalare, se non la pochezza dei numeri della prima linea che conta Ribeiro (1G e 3A negli ultimi 14 giorni), Filip Forsberg (1G 1A) il più deludente di tutti, e Craig Smith (3G 3A). Insomma, Nashville sicuramente non avrà problema alcuno a qualificarsi per i playoff (ieri sera vittoria sofferta all’overtime in Arizona), ma con un finale di stagione così moscio ci sarà poco da stare allegri nella prima serie a eliminazione diretta.

Ma se Nashville piange, c’è una franchigia che ride: e sono i Saint Louis Blues (2nd 41W 19L 5OT 87pt.), che è a soli quattro punti da Nashville ma con tre partite in meno, e quindi un sorpasso in testa alla Central non è una previsione campata in aria. La squadra del Missouri continua ad essere trascinata dai gol della stella russa Vladimir Tarasenko che nell’ultimo mese ha totalizzato 5G 7A 12P, ma la vera guida dei Blues è stato TJ Oshie, l’eroe di Team USA, che ha messo a referto 4G 9A 13P nel mese di febbraio. Questi numeri hanno portato Saint Louis a vincere 7 delle ultime 12 partite e l’attacco ad essere il 4° migliore della lega.

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TJ Oshie, generoso sia in campo che fuori…

 

Appena sotto i Blues troviamo i Chicago Blackhawks (3rd 39W 21L 6OT 84pt.), che continuano nel loro periodo di alti e bassi, alternando vittorie sonanti a ridicole sconfitte. A complicare la vita agli Hawks è arrivato l’infortunio del top scorer Patrick Kane, che nella partita casalinga contro Florida ha sbattuto violentemente contro la balaustra, fratturandosi la spalla sinistra. Il buon #88 dovrà stare fuori per altre 10 settimane, il che vuol dire regular season finita, e probabile rientro al terzo turno di playoff (sempre se ci si arriva…).

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E’ apparso subito grave l’infortunio di Patrick Kane Florida@Chicago 24/02/2015

 

Nelle ultime 10 partite Chicago ha totalizzato 5W 3L 2OT, numeri senza infamia e senza lode. A proposito di numeri delle ultime due settimane, spiccano le prestazioni di capitan Toews (4G 2A 6P) e di Marian Hossa (1G 4A 5P). Aspettando l’esplosione del nuovo acquisto Antoine Vermette, i Blackhawks si tengono stretto il terzo posto nella division, però ha il dovere di guardarsi da…

LA LOTTA PER LE WILD CARD

La riprova che questa è la Division più tosta della NHL è il fatto che le due Wildcard della Western Conference sono proprio due squadre della Central. La prima sono i Minnesota Wild (5th 36W 23L 7OT 79pt.), che stanno vivendo il miglior momento della stagione avendo totalizzato 8W, di cui 5W consecutive, nelle ultime 10 partite. Nell’ultimo mese Zach Parise ha preso per mano i compagni e li ha trascinati con 5G 6A 11P, in buona compagnia col linemate Mikael Granlund che ha messo a referto 2G 9A 11P. In difesa Matt Dumba è stata la stella indiscussa degli Wild: infatti vicino ai 5P messi a tabellone, spicca il mostruoso +11 di +/-. Ma il vero segreto della rinascita di Minnesota è stato davanti alla gabbia ben protetta da Devan Dubnyk, arrivato a gennaio da Arizona. Un po’ di numeri? Nell’ultimo mese: 12W 1.74GAA .935SV% 2SO: la gara per evitare Minnesota al primo turno di playoff è aperta…

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Dubnyk non ha avuto problemi a caricarsi sulle spalle il destino di Minnesota

 

Il secondo posto delle wildcard è occupato dai sorprendenti Winnipeg Jets (5th 33W 21L 12OT), che come Minnesota ha il punto forte nel reparto arretrato. Infatti nelle ultime 10 partite i migliori marcatori sono stati i terzini Tyler Myers (4G 6A 10P) e Dustyn Byfuglien (3G 6A 9P), spesso spostato in avanti nel ruolo di ala destra. Purtroppo, i Jets dovranno fare a meno dell’ala Bryan Little nelle prossime due partite per un piccolo infortunio, e quindi per precauzione non verrà schierato sul ghiaccio.

In porta, nell’ultimo mese non molta gloria per i goalies Michael Hutchinson (6W 2.47GAA .904SV%) e Ondrej Pavelec (1W 2.97GAA .888SV%), che fa il paio con un momento non così favorevole per la squadra del Manitoba che ha totalizzato 5W 3L 2OT nelle ultime 10 partite.

Ma c’è chi sta peggio…

I Colorado Avalanche (6th 30W 25L 11OT 71pt.), nonostante le ultime grandi prestazioni del suo goalie Varlamov (nelle ultime due settimane 4W 2.31GAA .935SV% 1SO), fanno una fatica tremenda a restare agganciati al treno wildcard, infatti sono 7 i punti di distacco da Winnipeg. I punti di Landeskog e Barrie (rispettivamente 8P e 7P nelle ultime due settimane) non si sono tradotti in punti in classifica, bastevoli ad alimentare le speranze di postseason.

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Pochi gli attimi di gioia per MacKinnon e i suoi compagni in questa stagione

 

Se ci mettiamo anchel’infortunio del rookie of the year 2014, Nathan MacKinnon (frattura del piede e stagione finita), la redazione di Playitusa consiglia una gita a Lourdes per coach Roy e i suoi giocatori.

A tre punti dagli Avs si piazza bella bella all’ultimo posto la vera delusione di questa Central Division, cioè i Dallas Stars (7th 29W 27L 10OT). La franchigia texana non è mai stata veramente in gioco, in nessun momento della stagione, a parte quando la vena offensiva di Tyler Seguin, Jamie Benn e Jason Spezza era bella alta. Ora che anche questa straordinaria (sulla carta) prima linea ha finito le cartucce (nelle ultime due settimane hanno messo a referto 7P… in tre!!), le speranze degli Stars sono ridotte a un lumicino, per non dire di meno…

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Stagione di sofferenza per Seguin e i suoi Dallas Stars

 

Questo è quanto: i giochi sono praticamente fatti, ma questa lega ci ha insegnato negli anni passati che non c’è nulla di scontato nell’hockey nordamericano

Alla prossima puntata…

#ItsHockeyTime

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