Pochi giorni fa abbiamo pubblicato un’ampio riepilogo di ciò che sta accadendo ad ovest, ora dunque ci sembrava opportuno dare delle valutazioni sulle 16 squadre che si stanno dando battaglia nella zona dell’Atlantico!

LA SORPRESA

Vediamo un po, quanti di voi ad inizio stagione avrebbero pronosticato i New York Islanders così in alto a questo punto dell’anno?? Sinceramente credo proprio in pochi! Ed io purtroppo confermo che non me lo sarei mai aspettato!

Reduci infatti dalla pessima scorsa stagione chiusa in 14esima posizione staccatissimi dalla zona playoff con qualche innesto importante in difesa come Leddy e Boychuk e l’addio della malasorte che aveva influito con qualche infortunio di troppo la passata stagione, vedi il k.o. di Tavares (grandissima stagione fin’ora la sua) ai giochi olimpici di Sochi che lo hanno tenuto fuori per quasi tutte le restanti 40 gare, stanno giocando ad altissimi livelli e momentaneamente sono in testa alla Metropolitan Division anche per merito delle 3 vittorie su 4 ottenute sui propri principali antagonisti di Division, ossia i Pittsburgh Penguins.

Okposo, Nelson, Strome, Nielsen, Bailey, Kulemin è tutta gente che lo scorso anno c’era, ma non rendeva come quest’anno; il cambiamento sostanziale deve essere stato sicuramente nella testa dei giocatori che affrontano ogni partita dando sempre il 100% ed esprimendo una pressione offensiva che manda spesso in affanno le avversarie. Ai playoff ci arriveranno di sicuro e saranno la vera mina vagante per la lotta alla Stanley Cup.

LE DELUSIONI

L’immagine scelta si riferisce ai Columbus Blue Jackets, ma in questa zona le delusioni sono almeno 3!

  • Ma partiamo dai sopra citati… li avevamo lasciati a fine aprile con la serie persa per 4-2 contro i Penguins ai playoff ma con la consapevolezza di poter competere con team tecnicamente superiori e con la considerazione  da parte degli addetti ai lavori che un team così giovane sarebbe dovuto maturare definitivamente quest’anno per potersi dare obiettivi diversi dai playoff…ed invece i Blue Jackets hanno davvero compiuto un balzo indietro clamoroso; il discorso playoff non è ancora chiuso, ma sembra davvero una scalata troppo dura da affrontare per una squadra incapace di infilare strisce di vittorie che consentano anche solamente di sperare in una rimonta. La serie negativa avuta a cavallo fra fine ottobre e l’intero novembre condita da 16 sconfitte in 17 partite disputate ha sicuramente influito nell’umore di una squadra che oltre a non giocare bene perdeva di giorno in giorno un tassello del proprio roster per infortunio; meglio è andato il mese di dicembre che ha visto i Jackets risalire avvicinandosi alla zona playoff riaccendendo le speranze della gente calorosa dell’Ohio, tornate a spegnersi però dopo l’inizio altalenante del nuovo anno; il problema per loro è che non c’è una linea che fa meglio delle altre, solamente Foligno infatti ha la statistica dei +/- in positivo, tutti gli altri vedono il segno – davanti! Statistica da tenere conto se pensiamo che il miglior marcatore Johansen con 43 punti totali nei plus/minus ha un bel -10! 
  • Cambiamo colori, stato e soprattutto squadra, ma i risultati non di molto…parliamo dei Philadelphia Flyers! Com’è possibile che una formazione che in line up presenta 2 tra i migliori giocatori della lega come Jakub Voracek (sontuosa la sua stagione sin’ora) e Claude Giroux possa trovarsi in questa situazione? La difesa! Ma certo! Ad ogni domanda c’è sempre una risposta… Se i Flyers sono un team che segna sufficientemente rispetto alla media delle altre…sono purtroppo per i loro tifosi la terza peggior difesa della Eastern Conference davanti solamente a Maple Leafs e Sabres.  Coach Berube dovrà lavorare molto su questo reparto se vorrà chiudere la stagione in linea con gli obiettivi posti dalla dirigenza; il problema principale sembra mentale visto che nelle partite più sentite contro le squadre rivali (Penguins, Red Wings, Capitals) i Flyers giocano sempre partite molto importanti, mentre cambiano atteggiamento contro squadre che ritengono forse inferiori inconsciamente e lasciano punti fondamentali per strada.
  • Terza delusione di zona sono i Toronto Maple Leafs, non tanto per gli obiettivi che si poteva immaginare per questa squadra, perché sinceramente credo che pochi scommettessero ad inizio stagione su una grande annata per loro, ma per quante persone rendano infelici per demerito delle loro prestazioni; la squadra canadese infatti è una fra le più seguite ed il clamoroso gesto di non salutare il pubblico di casa dopo una sconfitta non ha fatto che peggiorare le cose; nella sconfitta interna contro i Predators (umiliati 1-7!) molti tifosi hanno lanciato la propria maglietta in campo in segna di protesta! Nonostante tutto, non sono troppo distanti dalla zona playoff, ma non credo Kessel & co. possano riuscire nell’impresa.

LE REGINE

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Tampa Bay Lightning e Montreal Canadiens si stanno schierando sicuramente nella lista delle favorite per la conquista della Stanley Cup.

I Bolts hanno un attacco davvero esplosivo (il migliore della NHL fin’ora) grazie alla qualità sopraffina di elementi quali: Steven Stamkos, Tyler Johnson, Nikita Kucherov, Ondrej Palat, Ryan Callahan e Vallteri Fillpula, sestesso che va a comporre le prime due affiatatissime linee. Se poi aggiungiamo che questa squadra difende discretamente bene e dispone di uno dei goalie più affidabili della lega (Bishop) possiamo sicuramente parlare di Stanley Cup…

Gli Habs invece basano le loro vittorie sulla difesa, sono infatti la seconda squadra che ha subito meno reti in Eastern Conference, quinti nella classifica generale; gente come P.K. Subban, Gonchar, Markov, Emelin oltre ad essere molto pericolosi con il tiro dalla distanza il zona offensiva garantiscono un ottimo apporto in zona difensiva alla gabbia difesa splendidamente da un concentratissimo come non mai Carey Price, davvero poche le sbavature fino a questo momento del goalie della nazionale canadese.

I PUNTI DI DOMANDA

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Boston Bruins e Pittsburgh Penguins partivano con tutti i pronostici di dover essere le due squadre che avrebbero dovuto vincere facilmente le proprie Division per poi affrontarsi in un testa a testa già visto negli anni passati ai playoff…ma così non è stato ed anzi per i Bruins (nonostante nell’ultimo periodo siano in crescita) la lotta non sarà per la vittoria di Division ma la conquista dei playoff messi a rischio dalla presenza molto vicina dei Panthers. 

La squadra di Claude Julien mostra lacune che non avevamo visto negli anni passati, risulta spesso con la testa altrove perdendo partite con formazioni nettamente inferiori a livello tecnico ma che li imbrigliano fisicamente facendo perdere spesso la pazienza a gente come Marchand, Lucic e Bergeron che lo scorso anno vedevano la situazione crearsi al contrario. Il goalie Tukka Rask non sta disputando la canonica strepitosa stagione alla difesa della gabbia, ed anche questo influisce sui risultati di Boston che lotterà fino all’ultimo per conquistarsi un posto ai playoff ma dovrà stare molto attenta se non vorrà chiudere la stagione con una grandissima cocente delusione.

Per quanto riguarda i Pittsburgh Penguins invece vi rimando all’articolo pubblicato pochi giorni fa dall’ottimo Francesco Fiori (http://www.playitusa.com/nhl/2015/01/63361/giro-di-boa-tra-i-penguins/) che ha davvero colto in pieno la situazione della squadra di Crosby e Malkin.

LE PRESENZE “INUTILI”

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Buffalo Sabres e Carolina Hurricanes sono davvero 2 team che hanno poco da dire in questa NHL; distanti anni luce dalla zona playoff disputeranno le loro restanti gare in stagione con un unico obiettivo: il Draft della prossima estate.

Poco da dire anche sui New Jersey Devils ed Ottawa Senators; i primi dopo la partenza a razzo si sono spenti come previsto ed ora navigano fra le acque del terz’ultimo posto della classifica di Conference; troppo basso il livello tecnico del team dove trova ancora spazio l’eterno Jaromir Jagr capace tutt’ora di fare la differenze quando è in forma; i secondi invece nonostante il buon livello tecnico di gente come Ryan, MacArthur, Stone non riescono a costruire un gioco che permetta la loro totale esplosione offensiva risultando spesso pesci fuor d’acqua.

LE OUTSIDER

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Si sono inserite alla grande in zona playoff sin da inizio stagione e non vorranno di certo uscirne ora che il piatto inizia a scottare, parliamo di Washington Capitals e Detroit Red Wings.

La squadra della capitale ha ritrovato smalto per merito del nuovo coach Barry Trotz che ha sistemato il reparto difensivo (anche grazie all’arrivo di due tasselli fondamentali come Orpik e Niskanen da Pittsburgh) che faceva acqua da tutte la parti nella passata stagione, così lo spettacolare reparto offensivo formato da fenomeni come Ovechkin e Backstrom può dormire sonni tranquilli anche se talvolta si permettono di non marcare come si dovrebbe l’avversario…

I Detroit Red Wings invece come da previsione stanno vivendo la stagione della consacrazione di giocatori giovani ma talentuosissimi come Tomas Tatar e Gustav Nyquist insieme alla grandissima dedizione e costanza di fenomeni quali sono Pavel Datsyuk ed Henrik Zetterberg. 

LA DEPRESSA

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Se si pensava che la sconfitta in finale di Stanley Cup potesse avere ripercussioni sul morale dei New York Rangers relativamente a questa stagione ci sbagliavamo di brutto! La squadra allenata da coach Vigneault sta dimostrando che l’exploit della scorsa stagione non è stato un caso e ci sono buone possibilità che anche quest’anno la formazione farcita di ottimi giocatori quali Nash, St.Louis, Brassard, Stepan, Girardi, Staal e soprattutto King Henrik Lundqvist in porta possa risultare come la mina vagante quando i giochi si fanno duri, ovvero ai playoff.

IL ROOKIE

Abbiamo tenuto in fondo ai nostri commenti i Florida Panthers per questo motivo; i Cats a pochissima distanza dalla zona playoff devono dare grandi meriti a colui che fin’ora si sta rivelando la scelta più azzeccata all’ultimo Draft, Aaron Ekblad infatti oltre a difendere alla grande si sta rivelando quel difensore “che segna e fa segnare” che tanto mancava al team di Sunrise. Se poi alle sue spalle ci aggiungiamo Roberto Luongo…direi che per i purtroppo pochi tifosi dei Cats c’è motivo di sognare la conquista dei playoff!

Abbiamo concluso!

Keep calm and watch NHL!!

 

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