Il duello della Metropolitan Division è tra i Penguins e gli Islanders, orecchioni permettendo.

E’ anche la division di chi merita già menzioni d’onore per il trofeo quale miglior giocatore in Nhl, Nash, Voracek, Crosby e Tavares già si scaldano.

Lassù in vetta: Crosby e Tavares (44-42 punti)

Pittsburgh avanti di due punti in classifica ma tra metà novembre e dicembre mal digerisce la Grande Mela, la doppia sfida contro gli Islanders finisce con altrettante vittorie di Tavares e compagni, la prima 5-4 agli shootout, la seconda ben più netta per 4-1 con la stella di NY col numero 91 protagonista con gol e assist.

Nella vittoria con i Maple Leafs prima delle 2 sfide con gli Isles si son visti gli ultimi gol di Dupuis out a tempo indeterminato, primo di una lunga lista di infortuni tra i Pinguini che comprendono Maatta, Kunitz, Bennett e Crosby.

Questi ultimi 2 non sono stati messi ko dai difensori bensì dagli orecchioni, patologia che in America è di grande risalto, partita da Anaheim pare sia intenzionata a lasciare il segno in tutte le franchigie. Fanno discutere entrambi i casi dei Penguins, Crosby (e vuoi che la sfortuna non lo colpisca) perché si è allenato nonostante i sintomi, mettendo cosi a rischio anche i compagni, Fleury compreso (ultimo della lista che pare abbia gli stessi sintomi del capitano) colpendo cosi Beau Bennett, che, purtroppo per lui, nel periodo contagioso a sua insaputa ha partecipato ad un evento di beneficenza in un ospedale pediatrico di Pittsburgh, rischiando di contagiare un numero indefinito di bambini.

Malattia a parte Pittsburgh resta al pari di Chicago la macchina da regular season più efficace, con Toronto vince 4-3 e mette in luce Blake Comeau autore di una tripletta e casualmente, con Crosby ko, ritorna a farsi notare Evgeni Malkin, fin qui 37 punti e secondo posto dietro Tyler Seguin di Dallas, con Fleury al primo posto per gare a reti inviolate, ben 5.

A proposito di portieri di Pittsburgh si ritira Tomas Vokoun, fermo dallo scorso anno per infortunio decide di appendere i pattini al chiodo dopo ben 700 gare, 2,55 gol subiti a partita e una media di salvataggi pari al 91%, bronzo alle Olimpiadi del 2006 e in World Cup 2004.

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Tavares (NYI) & Crosby (PIT)

 

Per gli Islanders è arrivata la stagione della grande sfida al primo posto della division e se possibile della conference, impone una striscia vincente di 5 partite dove a cadere sono vittime illustri come i Lightning di Stamkos per 5-2, doppia vittoria sui Pens e vittoria di misura sia con i Flyers che con i Capitals, nel momento migliore di Jaroslav Halak hanno tutto per sognare.

Da segnalare la sconfitta per 6 a 4 contro i St.Louis Blues che nell’occasione schierano un ragazzino in porta, classe 1972 e all’anagrafe Martin Brodeur. L’ex leggenda dei Devils si rimette in gioco per un anno e chissa che non s’inventi una stagione ricca di soddisfazioni, ma sulla sponda di NY la sconfitta contro il portiere-leggenda anticipa un’altra sconfitta, quella per 5-4 con i Wild, gara che va in archivio con il terribile scontro tra Matt Martin e Keith Ballard, con quest’ultimo ricoverato per commozione cerebrale e trauma facciale.

Il migliore degli Islanders non è Tavares ma Kyle Okposo con 27 punti mentre Brock Nelson è il cannoniere della squadra con 13 gol.

A distanza di sicurezza: Rangers e Capitals (34 punti)

Sull’altra sponda di New York per i Rangers è iniziato il conto alla rovescia alle gare che contano, sentendo aria di anno nuovo e playoff non troppo vicini ecco arrivare l’asse Holly & Benji, al secolo Rick Nash e Henrik Lundqvist. Il primo è tornato ad essere il Camion che dominava Columbus, 33 punti siglati e ben 20 gol, col mirino puntato su Seguin e Tarasenko nei bomber, mentre Lundqvist regala gare dove fa capire perché lo chiamano il Re e guida insieme a Fleury la classifica degli shutout.

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Rick Nash (NYR)

 

La sfida con i Penguins è vinta nettamente per 5-0 a metà novembre, con Pittsburgh che poi si rifà agli shootout due gare dopo la sconfitta, e mentre perdere con Tampa Bay fa male per il 5 a 1 inflitto soprattutto dall’ex Ryan Callahan autore di una doppietta, le vittorie con la porta inviolata contro Philadelphia e Montreal riportano il sereno tra i Rangers che nelle ultime 10 gare ne hanno vinto 7 e guadagnano un posto come wild card della Eastern Conference.

E’ sicuramente una squadra altalenante quella dei cugini di Tavares, capace di infilare un filotto di 3 sconfitte consecutive contro Flyers, Lightning e Red Wings per vincere poi ancora contro Pittsburgh all’overtime grazie a Kevin Klein ed al suo gol in overtime, bissando poi il successo sia con i Canucks per 5-1 e con gli Oilers per 2-0.

Parlando di cammino altalenante vengono in mente i Washington Capitals di Barry Trotz, squadra che segna 2,8 gol a partita e nonostante questo non sfrutta ancora il miglior Ovechkin fermo a quota 14 gol e ora evidentemente più attento alla fase difensiva. Backstrom guida i suoi con 31 punti, se dovessero arrivare i playoff dopo la scorsa fallimentare stagione a Trotz andrebbero un paio di punticini in più verso il titolo di coach dell’anno.

Perdere il treno playoff dopo 6 stagioni e con Ovechkin in squadra ha sicuramente segnato i Capitals, il difensore John Carlson con 22 punti in 29 gare è uno dei più caldi del momento, con Washington che si presenta come bestia nera di Tampa Bay capoclassifica dell’Atlantic Division, superata per 5-3 e 4-2 con Backstrom che in quest’ultima gara fa registrare una tripletta.

Vincendo 4 delle ultime 5 gare ha riportato in alto i Caps, in attesa del risveglio “da bestia” di Alexander Ovechkin verso il suo trono di cannoniere.

Ci siamo anche noi: Blue Jackets (28 pt) Devils (28) Flyers (27)

Delle tre squadre è Columbus che merita la letterina a Babbo Natale visto che la sua infermeria somiglia ad un ecatombe, nella lista di chi ha avuto sfortuna abbiamo Anisimov, Hartnell, Dubinsky, Letestu, Horton, Calvert, Bobrovsky, Johnson, Jenner e Wisniewski.

A poco serve l’acquisizione di Jeremy Morin dai Blackhawks in cambio di Tim Exton se tanta sfortuna colpisce i Blue Jackets, da segnalare i 4 assist di Johansen nel  4 a 1 contro i Flyers e sempre lui inutilmente insegue i Bruins con gol e assist nella sconfitta per 4-3 ai rigori.

Pesanti sconfitte per 5-0 sia contro i Red Wings e i Canucks con Howard e Miller che possono chiudere agevolmente la gabbia dando dispiaceri ai tifosi di Columbus che poi dopo la sconfitta per 2-1 contro Nashville si ritrovano incredibilmente una serie positiva di 6 partite con le vittorie contro i Panthers in 2 occasioni, Lightning, Flyers, Capitals e Penguins ai rigori.

Viene in mente che con il recupero degli infortunati Columbus può ancora riscrivere il suo cammino nella Metropolitan.

Per i Devils l’unico momento eccitante di questa stagione è rappresentato dall’inseguimento di Jaromir Jagr alla classifica dei migliori marcatori di tutti i tempi in Nhl. A quota 1.775 punti arriva il sorpasso su Marcel Dionne fermo a 1.771 e ora l’obiettivo è ancora più in alto, verso i 1.798 di Ron Francis.

Il ragazzino Jagr è anche il migliore dei suoi a quota 20 punti stagionali grazie a 15 assist e già solo per questo si spiega la coperta cortissima dei Devils se un quasi 43enne, anche se leggendario come Jaromir, guida i primati di una squadra che ha una media gol che la relega al 25esimo posto con 2,3 a partita.

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Jaromir “l’immortale” Jagr (NJD)

 

New Jersey è reduce da 5 vittorie in 16 partite, il limbo che la separa dall’inferno delle vacanze senza playoff è sottilissimo e neanche se si guarda al mercato si riesce ad essere positivi.

Peggio dei Devils fanno i Flyers, 4 vittorie in 14 partite, con in mezzo lo show di Datsyuk nel 5-2 dei suoi Red Wings, le 26 parate di Talbot che chiude la porta dei Rangers nel 3-0 e l’unica gara entusiasmante arriva nella sconfitta per 5-4 contro i Ducks, col pareggio acciuffato a 3” dalla fine, gol di Simmonds poi rivelatosi inutile.

Fa discutere in casa Flyers Vincent Lecavalier e il suo contratto sino al 2018 ennesima mossa sciagurata e disperata di chi cerca di risalire e punta su atleti che, purtroppo per Vinny, sono in lotta con gli acciacchi dell’età (fin qui solo 6 punti in 16 partite), l’unica nota positiva è Jakub Voracek, il giocatore di Kladno (come Jagr) è a quota 38 punti su 31 gare ed è di gran lunga il migliore dei suoi, con l’unica soddisfazione mensile che arriva battendo i campioni di Los Angeles per 2 a 1 grazie a Giroux e Simmonds.

Perso Timonen si cerca disperatamente una difesa, ci vorrebbe uno come Chris Pronger ma il guerriero di Philadelphia è ancora ai box e nessuno sa se si rivedrà sul ghiaccio. Dalle foto recenti sembra più un professore universitario (cosa che nessuno direbbe dopo averlo visto giocare!) quindi probabile si sia messo la carriera alle spalle una volta per tutte.

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Chris Pronger (PHI) in versione intellettuale

 

Verso le vacanze estive a Dicembre: Hurricanes (19pt)

Chiudono mestamente la Metropolitan Division i Carolina Hurricanes, squadra che a dicembre ha vinto una sola volta contro i Predators e che da tempo si è rassegnata alle vacanze anticipate.

E’ una franchigia che regala poche soddisfazioni ai tifosi ma che in qualche maniera ogni tanto concede un sorriso, come il 6-4 contro Dallas grazie al più grande della famiglia Staal, Eric, che si concede una doppietta con assist, oppure il 4 a 2 inflitto ai Penguins con Justin Faulk sugli scudi.

La buona notizia è l’imminente rientro di Jordan Staal a dar mano a Skinner e soci verso una risalita che sembra più un miraggio che una certezza.

One thought on “Orecchioni e campioni in Nhl: Metropolitan Division

  1. Mamma mia ma Crosby ne ha sempre una dai !!! Ma nessuno ha fatto gli orecchioni da piccolo in America?

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