Con il nuovo look della NHL ci aspettano gare emozionanti e nuove rivalità: ecco una disamina veloce quanto intuitiva di ciò che è successo da quando Jonathan Toews ha alzato la Coppa al cielo ad oggi, a pochi giorni dall’inizio dei training camp e della pre-season, che ci proietterà in una nuova stagione alla ricerca del sogno messo in palio da Lord Stanley.

Tutte le maggiori testate giornalistiche sportive fanno le solite preview in ordine alfabetico, per conference o division, noi di Hockey Night in Cividale continuiamo ad andare contro corrente. In questo viaggio partiremo da Ovest, da Los Angeles per arrivare, forse, a New York. Chissà. Nel frattempo andremo su e giù per il Nord America per farvi conoscere le 30 squadre (ancora per quest’anno?) pronte a contendersi il titolo NHL della stagione alle porte.

Anaheim Ducks

Anaheim Ducks' Getzlaf celebrates his goal against the Chicago Blackhawks during their NHL game in ChicagoI migliori acquisti per Anaheim sono stati senza dubbio i rinnovi di Getzlaf e Perry. Il capitano sarà come sempre il protagonista delle fortune dei Ducks, e il motivo è abbastanza chiaro non solo per il valore del giocatore. Getzlaf ha avuto la sua peggior stagione nel 2012, e i Ducks hanno chiuso al 13esimo posto. Tornato alla sua usuale forma di 1 punto, o quasi, a partita, ha guidato i suoi compagni e le giovani leve con le sue prestazioni sul ghiaccio, che sono valse il secondo posto nella Western Conference, dietro solamente a una Chicago rullo compressore.

La perdita di Bobby Ryan è sicuramente un brutto colpo all’attacco dei Ducks, ma fa ben sperare il fatto che sia sostituito da Dustin Penner. Vero che il canadese si è decisamente perso negli ultimi 7 anni, ma è altrettanto vero che è sembrato un gran giocatore solamente ad Anaheim, proprio in quel posto a fianco di Getzlaf e Perry che andrà a prendere nuovamente la prossima stagione.

Il posto vacante nella top-six è tutto di Teemu Selanne pronto a scendere sul ghiacco per la 21-esima (e ultima) stagione! Al primo infortunio o calo di rendimento facile che possa essere chiamato in qualsiasi momento Joshua Jackson.

In difesa si continua con gli stessi uomini, un buon mix di giovani e veterani guidati da Sheldon Souray, che alle loro spalle potranno contare su un duo solido come HillerFasth.

 

Los Angeles Kings

I Kings vengono da una Stanley Cup e due apparizioni consecutive nelle finali della Western Conference e sono senza dubbio la squadra da battere della nuova Pacific.

Il livello della squadra rimane altissimo e per questo motivo continueranno a giocare come campioni. Chiuso l’anno del lockout a un overtime dal portare i futuri campioni a Los Angeles per una gara 6, i signori della California sono rimasti con l’amaro in bocca. E questo la dice lunga sulle possibilità di vittoria finale che avranno nuovamente i Kings.

L’appetito vien mangiando e negli spogliatoi non si parla solamente del secondo titolo, ma addirittura del terzo e del quarto, traendo spunto dai 49ers di Joe Montana.

In attacco non si tagliano le vene per la perdita della fisicità di Penner, soprattutto visto il fatto che sarà sostituito molto probabilmente dalla cattiveria e aggressività di Carcillo, riunendo così il trio di Philadelphia.

Ci sarà ulteriore spazio anche per Toffoli, che dopo i sei punti in dodici gare di playoff proverà a guadagnarsi ulteriore minutaggio tra i grandi. Il livello del giocatore e soprattutto il livello della squadra lo vedranno inizialmente in un ruolo difensivo per completare il suo stile di gioco. Il tutto sempre che le prestazioni del 21enne centro canadese non superino quelle di Kopitar, ombra di sé stesso nella parte finale della regular season e nei playoff. Ma questo sarà difficile: lo sloveno a 26 anni è nel prime della sua carriera, è un giocatore da un punto a partita e uno dei talenti più puri della lega e sicuramente si ripresenterà tra i protagonisti della prossima stagione.

Jonathan+Quick+Los+Angeles+Kings+v+St+Louis+sG2O5aSd22KlIn difesa sono ben 9 i giocatori da NHL sotto contratto, ma tutto ruota attorno a Willie Mitchell, che a 36 anni e dopo un intervento al ginocchio rimane il tassello fondamentale per completare la fase difensiva, ancor di più dopo l’addio di Scuderi. Un altro nome che potrebbe elevare ancor di più il proprio gioco e quindi aumentare il livello dei Kings è Voynov, che ha guidato in punti la blueline già l’anno scorso.

In porta non c’è discussione: il #1 è Jonathan Quick che punterà ad una grande prima metà di stagione per superare Miller nelle gerarchie del Team USA che andrà a Sochi, mentre Scrivens si potrà godere il tempo, le spiagge e le tette rifatte delle beautiful babies californiane.

 

San Jose Sharks

20120816-tt-shark-head-blog-2Per i tifosi dell’HP Pavillion sarà come un deja vu all’inizio della prossima stagione. Da ormai nove anni gli stessi che arrivano sempre ai playoff, e mai escono vincitori, sono poi gli stessi che escono dalla nube di fumo proveniente dalla bocca dello squalo la stagione successiva. E quest’anno non sarà affatto differente.

L’off-season a San Jose è cominciata alla trade deadline, con un cambio di stile di gioco, più importanza ai coach difensivi (specialmente il dio della fase difensiva Larry Robinson) e un rinnovamento in attacco.

Al rinnovo di Torres e allo spostamento di Burns ad ala, si aggiungono l’acquisizione di Kennedy e il grande hype che precede il debutto del 19enne ceco Thomas Hertl, destinato a un posto al fianco di Thornton. L’infortunio di Havlat ha complicato, o meglio bloccato, ulteriori piani di rinnovamento, dato che il buyout aggratisse offerto dalla NHL dopo l’abbassamento del cap non può essere esercitato su un giocatore infortunato. Il peso dell’attacco sarà nuovamente su Logan Weapon X Couture e Little Joe Pavelski, freschi di rinnovo e nuove facce della franchigia.

La difesa sarà nuovamente comandata dal trio d’elite che ha portato i Kings campioni in carica a gara 7. Niemi è il numero 1 indiscusso, e vorrà stabilirsi come uno dei top 3 della lega. Davanti a lui VlasicBraun e la lentezza granitica ma sorprendentemente  efficace di Hannan e Stuart, ovviamente scuola Robinson.

 

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One thought on “NHL Preview 2013-14: Anaheim, Los Angeles, San Josè

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