Prima di gara2, a distrarre l’attenzione dalla partita in se’ c’erano dei trofei stagionali da consegnare: miglior portiere, miglior difensore, miglior giocatore… cose di poco conto pero’ rispetto a quanto sarebbe dovuto succedere sul ghiaccio.

MichaelJordanIl primo periodo di gara2 tra Chicago Boston puo’ essere descritto con un colore: rosso. Rosso, come il colore delle casacche dei padroni di casa. Rosso, come il colore che i Bruins vedevano sfrecciare dappertutto senza saper reagire. Rosso, come il colore del muro che Rask si e’ trovato davanti sull’azione che ha portato al goal. Rosso, come il colore delle luci che accendono l’arena di Chicago quando segnano gli Hawks.

Nella prima frazione di gara non c’e’ stata proprio storia: Chicago l’ha fatta da padrona. Velocissimi sul ghiaccio, in attacco, in difesa, in neutral zonenon lasciano praticamente respiro ne’ spazio di manovra ai Bruins. Sprecano anche un sacco di occasioni, per carita’, ma quella che verra’ ricordata e’ quella che porta alla rete. Assembramento di giocatori di entrambe le squadre davanti a Rask (e per fortuna che c’e’ Rask, che vince nettamente la sfida tra i portieri), disco che arriva a Sharp alla sinistra del portiere ospite, disco che arriva alle spalle del portiere ospite. Da segnalare comunque un paio di azioni di Jagr (sebbene il commentatore NBC abbia bofonchiato qualcosa sull’eta’ e la poca velocita’), sul fronte del Massachussetts, che impegnano un Crawford altrimenti senza tanto lavoro.

ChicagoFanAppena dopo la meta’ del primo periodo, il disco sparisce sotto un Rask disteso sulla linea di porta. Il ben posizionato arbitro ferma il gioco, e il furbo Hossa spinge con la stecca lo schiniere di Rask oltre la linea di porta. Quando il disco si fa vedere, e’ in rete, ma gli arbitri (dopo aver rivisto piu’ volte l’azione) non assegnano la rete perche’ secondo loro la spintarella di Hossa e’ stata determinante a far entrare un disco che altrimenti sarebbe rimasto fuori. Decisione arbitrale, non si discute (altra lezione che il calcio dovrebbe imparare).

Cominciando il secondo periodo, Chicago continua sulla stessa linea d’azione e Boston sta a guardare, ma solo fino a meta’ partita. Nella seconda meta’ della seconda frazione di gioco i Bruins si risvegliano, e cominciano a giocare, tant’e’ che riescono ad ottenere il pareggio con rete di Kelly. Non si adagiano pero’, e continuano in un crescendo che andra’ avanti anche nel terzo periodo. Crawford (non impeccabile) e’ stato salvato in piu’ di un’occasione dal tintinnare di pali e traversa. E’ overtime, di nuovo.

GetWeirdChicagoIl tempo supplementare dura pero’ poco, stavolta, o comunque meno di gara1. Il gol arriva infatti a 13:48, quando Seguin distrae Chicago e serve Paille che insacca sopra il guantone alla sinistra di Crawford. Gara2 conclusa, serie sull’1-1 (dal 2004 le prime due gare non andavano a entrambe le squadre), si preparano le valigie per Boston. Because it’s the Cup.

Risultati 15 giugno 2013

Boston @ Chicago 2-1 (OT) Serie in parita’: 1-1

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2 thoughts on “Stanley Cup Gara 2 – Boston e’ decisamente un diesel

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