Zitti zitti i Senators si avviano verso i Playoffs...

Quest’anno sul ghiaccio della National Hockey League c’è chi non ha fatto l’exploit inaspettato di St.Louis e Nashville. Non ha neanche brillato da supernova a metà stagione, per poi rotolare ai piedi della graduatoria generale, come Minnesota.

C’è chi non ha tardato a partire come Boston e Vancouver ma non ha nemmeno stentato come Washington. Si tratta degli Ottawa Senators, gente abituata a masticare hockey come tutti i canadesi, pur con la freschezza e gli entusiasmi di chi è franchigia Nhl solo dal 1992, visto che i “vecchi” Senators degli anni ’30 sono solo lontani antenati della società oggi alimentata dal magnate del farmaceutico, Eugene Melnyk.

Con il loro stile “piano piano, poco poco, sottovoce” di crozza-marzulliana memoria, i Senatori possono già parlare di “stagione di successo”, a 9 match dalla fine della regular season. L’anno scorso conclusero occupando la ventiseiesima piazza, quest’anno sono già a quota 84 punti, il che vuol dire un saldo secondo posto in Division e una altrettanto stabile undicesima piazza in lista generale.

Ma la statistica più importante per la stagione della compagine dell’Ontario è quella che la vede svettare per gol fatti, 221 che sono solo 8 in meno rispetto ai Penguins, una vera macchina da segnature, soprattutto in questa fase, poco meno di 30 marcature in più dell’anno scorso, quando gli attaccanti dell’Ontario fecero meglio solo dei New Jersey Devils.

I gol subiti rimangono ancora troppi, e in questa speciale graduatoria i Senators superano solo Carolina, Islanders, Toronto, Columbus e Tampa Bay.

Naturalmente (e soprattutto rispetto all’anno scorso) in questo 2011-2012 il saldo rimane estremamente vantaggioso: il dato dovrà, semmai, far riflettere quella vecchia volpe di John Muckler in chiave futura. Una volta limata l’evidente forbice tra attacco e difesa, i Senatori potranno essere finalmente competitivi per il titolo.

Tornando alla stagione in corso, il team si affaccia alla finestra stretta dei playoff con comprensibili ambizioni. Tutto merito dei 29 gol e 46 assist di Jason Spezza, alla sua nona stagione sul ghiaccio di Ottawa. E merito anche di Erik Karlsson, terzo migliore assist-man della Lega alle spalle di Sedin e Giroux.

E con l’ultimo match, quello che ha visto la vittoria all’overtime contro Montreal, i giallo-oro allenati dal rookie Paul MacLean hanno finalmente scavalcato i campioni di Boston in graduatoria di Division.

I Bruins hanno poi fatto il controsorpasso poche ore dopo, domando i Philadelphia Flyers, ma solo agli SO. Comunque vada a finire il testa a testa (al momento attuale i bostoniani rimangono favoriti, con un punto in più e due partite in meno) il Jack Adams Award di quest’anno potrebbe davvero atterrare sotto i baffoni di MacLean.

Decisivi saranno i prossimi e conclusivi 9 match, a cominciare da martedì contro i Devils. Poi ancora un derby con gli Habs e infine il match della verità con i lanciatissimi Penguins di questi giorni. Riuscire a fermare la striscia vincente della compagine della Pennsylvania, che ha finalmente rimesso in pista l’accoppiata dei sogni Malkin-Crosby, sarebbe parecchio importante per i Senators.

La regular season dei Senatori, nell’anno del ventennale, si concluderà ospitando i Bruins e andando a far visita ai Devils, prima di infilarsi nell’imbuto della post season, “piano piano, poco poco, sottovoce”. Com’è nel loro stile.

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