Ovechkin archivia la pratica Rangers e avanza al secondo turno...

Se nella Western Conference non è stata una sorpresa vedere i Red Wings schiantare i poveri Coyotes con un pesantissimo 4-0, nella Eastern Conference, la serie Washington-NYRangers era come minimo destinata chiudersi se non proprio con il medesimo punteggio, con un secco 4-1. A favore dei Capitals, of course.

E così è finalmente arrivata a conclusione un’altra disastrata e povera di emozioni stagione dei Rangers. Che non riescono proprio a non cacciarsi nei guai nei momenti meno opportuni e quindi rischiare, o di rimanere fuori dalla post season all’ultimo respiro, oppure di meritarsi i migliori della Conference.

Quest’anno è capitato ai Rangers sfidare i numeri uno dell’Eastern, i Capitals di Ovechkin.

Ricapitolando, dopo le prime due sconfitte, a Washington, pronosticabili, è arrivato l’unico “squillo” di onore, orgoglio: in gara 3, i Rangers, anche dietro la spinta del meraviglioso pubblico del Madison, riaprono la serie: 3-2 che più sofferto non si può, e 2-1 per Washington.

Gara 4 si rivela essere La gara in cui i Rangers devono almeno provarci: e per buona parte della gara è ciò che succede. Ancora al Madison, i padroni di casa impostano un secondo periodo da favola: Anisimov, Gaborik e Dubinsky portano i Rangers sul 3-0.

Un triplo vantaggio di questa dimensione potrebbe sembrare un gap abbastanza sicuro per chi segna con questa facilità. Ma questo è ciò che può pensare chi non abbia visto, pochi giorni prima, la pazzesca partita tra San Josè e Los Angeles: i Kings sono davanti 4-0, e riescono a perdere in overtime 6-5 dagli Sharks.

Ebbene, nel terzo periodo, i Capitals ribaltano tutto, il risultato, il Madison, la serie stessa: Semin e due volte Johansson riportano i Caps sul 3-3. Ancora una volta, crazy things in New York. Quindi, la gara prosegue all’overtime, dove Chimera trova il goal della partita e della serie: 4-3 per i Caps e 3-1 nella serie. Solo un miracolo potrebbe salvare i Rangers. E i Capitals dal canto loro, non vogliono rimanere nella storia, per aver “blown out”, buttato al vento, un così solido vantaggio.

A questo punto, la serie ritorna a Washington per quella che sembra non solo la decisiva gara 5, ma anche una passeggiata per questi Capitals. Sembrano francamente una squadra in missione: Ovechkin sta giocando da MVP, hanno trovato un Neuvirth che sta prendendo confidenza con gli shutout. In questa situazione, i Rangers sembrano condannati.

Per quanto riguarda il primo periodo, i Capitals…capitalizzano per primi con Green, assistito dal succitato “Ovi number 8” Ovechkin.

Il prosieguo fa andare in totale visibilio i di rosso vestiti tifosi accorsi al Verizon Center. Prima un super goal di Ovi, poi ancora Semin danno a Washington il lasciapassare per la semifinale di Conference. I Rangers salvano, si fa per dire, la faccia con un goal di Wolski.

Dunque, come pronosticato, i Capitals chiudono la serie sul 4-1. Grande protagonista, se così si può dire, MVP della serie, manco a dirlo, il numero 8 dei rossi della Capitale: 6 i punti totalizzati nelle cinque gare della serie; nello specifico, Ovechkin ha in pratica deciso la serie perchè ha segnato nei momenti decisivi, per vincere la gara o per riaprirla. Poi, a differenza di altri casi, quì abbiamo una squadra in toto che si muove in un’unica soluzione, anzi, una grande squadra, che a partire da Marzo, ha iniziato una scalata che li sta portando in alto.

Ora, come sta succedendo a Detroit, i Washington Capitals si possono sedere in poltrona e aspettare l’evolversi delle altre serie. In paricolare, guardando lo schema dei playoffs, per i Capitals potrebbero capitare i Penguins, o Tampa Bay. Devo essere franco, vedere un Washington-Pittsburgh sarebbe un super show.

Nella storia dei playoffs, Washington sia con Tampa che con Pittsburgh ha avuto parecchi scontri. Con Tampa, il totale vede davanti Tampa per 4 vittorie a 2; con Pittsburgh, la rivalità travalica il semplice ghiaccio: infatti, è primariamente una sfida tra due fenomeni del ghiaccio: Sidney “the Kid” Crosby, fresco campione olimpico col Canada; e appunto Ovechkin, il super campione proveniente dalla lontana Russia. Nel computo totale, anche quì Washington è in svantaggio: 30 le vittorie dei Pens, 19 dei Capitals.

Comunque, questo è quanto per la serie Washington-Rangers. Ora aspettiamo il prosieguo delle altre meravigliose e spettacolari serie.

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