Mi perdonerete, ma io non credo servano preamboli o introduzioni in cui soffermarsi su quanto il Draft sia un momento cruciale per ogni franchigia e come gli scenari sportivi futuri della NFL siano, per forza di cose, tracciati soprattutto in questi 3 giorni.
Personalmente, è la tappa che amo di più della off season.
Trovo divertente provare a immedesimarsi nei general manager, fare le mie previsioni, studiare quelle formulate dagli esperti e poi infine constatare come, in realtà, i piani delle squadre possano anche differire dalle scelte all’apparenza più ovvie.
Perciò, senza ulteriori indugi, passerei a fotografare lo stato con cui le 4 franchigie della AFC East si presentano a questo appuntamento, quali siano le loro esigenze e quindi cosa ci dicono le ipotesi più accreditate.

NEW ENGLAND PATRIOTS
I Patriots, grazie alla quarta scelta assoluta, saranno la prima squadra della division a scegliere. La loro off season è stata è particolarmente movimentata, prima per il cambio di coaching staff e l’assunzione di Vrabel come HC, poi per i numerosi giocatori messi sotto contratto durante la free agency, su tutti Stefon Diggs, Milton Williams, Harold Landry, Robert Spillane e Carlton Davis.

La priorità per questa franchigia sarebbe sicuramente un offensive lineman che ricopra il ruolo di left tackle e completi la linea già rafforzata dalla firma del tackle Moses che gioca a destra. Avendo una pick così alta, quando sarà il loro turno troveranno sicuramente liberi i migliori della classe in questo ruolo, come Will Campbell da LSU, Kelvin Banks da Texas e Armand Membou da Missouri, ma non è detto che questa scelta sia così scontata.

È ipotizzabile, infatti, che se venissero selezionati almeno due quarterback prima, New England troverebbe liberi ancora due talenti generazionali come il pass rusher Abdul Carter da Penn State e, soprattutto, il WR/ CB Travis Hunter da Colorado. All’interno di questo scenario, infatti, è difficile ipotizzare che i Patriots rinuncino a questa occasione e non utilizzando poi scelte future per prendere l’offensive tackle.

C’è da aggiungere che comunque New England avrebbe bisogno anche di un ricevitore nel corso del Draft, ma chiaramente la riflessione rispetto la scelta di Travis Hunter va oltre l’esigenza tattica, visto che a priori sarebbe da valutare se i Patriots sarebbero disposti a accogliere o meno la volontà del giocatore di giocare sia in attacco che in difesa. Un’altra opzione verosimile per il primo giro è quella di una trade, attraverso cui verrebbe permesso ad un’altra franchigia di scegliere o un QB tra Cam Ward e Shedeur Sanders non selezionato dalle prime 3 squadre (nel caso quasi sicuramente il secondo), oppure uno tra i due già citati rimanenti nel caso in cui, invece, entrambi i quarterback dovessero essere già stati presi.

Complessivamente, le priorità sono l’offensive lineman e il ricevitore, poi eventualmente si parla anche di un running back, un tight end ed un linebacker. La squadra del Massachusetts ha complessivamente 9 scelte, dunque le possibilità per completare il roster non mancano, ma io credo che il modo in cui ciò verrà fatto dipenderà soprattutto dall’esito delle tre scelte che precedono la 4° assoluta assegnata i Patriots e che influenzeranno inevitabilmente la strategia del GM Wolf.

Segnalo inoltre che, possedendo una scelta abbastanza alta anche al secondo giro (38°assoluta), non è da escludere la possibilità che una volta preso uno tra Campbell, Banks e Membou al primo giro, si possano comunque ancora trovare ricevitori di notevole livello liberi (lo scenario migliore in questo caso vedrebbe la selezione di Burden III d Missouri).

NEW YORK JETS
I New York Jets sono i secondi della division a scegliere, con una 7° pick assoluta. Dopo la passata stagione hanno cambiato quarterback e coaching staff, prendendo Justin Fields e assumendo come head coach Aaron Gleen, ex defensive coordinator dei Lions. Le esigenze dei Jets sono un tight end per sostituire Tyler Conklin e un offensive lineman per sostituire Morgan Moses, inoltre servirebbe un cornerback perché DJ Reed è stato messo sotto contratto dai Lions, un defensive tackle da abbinare a Quinnen Williams ed anche un altro ricevitore farebbe certamente comodo all’attacco del nuovo offensive coordinator Engstrand, ex passing game coordinator di Detroit.

Il dibattito che caratterizza il possibile utilizzo della settima scelta assoluta sembra essere un déjà-vu, infatti, come prima del Draft 2024, ci si chiede se sia più opportuno utilizzare una pick al primo giro per prendere un TE o un offensive tackle. La scelta lo scorso anno è ricaduta sulla seconda opzione con Fashanu, dunque, preferito a Bowers, poi finito a Las Vegas e autore di un’ottima stagione. Quest’anno il dibattito vede protagonisti Membou e Campbell, già citati poiché utili anche alla causa dei Patriots, ed il tight end Tyler Warren, prodotto di Penn State.

La discussione circa l’utilizzo della pick al primo round, però, non si esaurisce con la scelta fra un uomo di linea offensiva ed un TE, infatti, New York potrebbe utilizzare scelte nei giri successivi per far fronte a queste due esigenze (sono 8 quelle totali nel Draft di quest’anno a disposizione), dando dunque priorità ad altre lacune del roster. Ove mai perseguisse questa strategia, la franchigia newyorkese avrebbe sicuramente la possibilità di trovare liberi quando sarà chiamata a scegliere la prima sera il DT da Michigan Mason Graham ed il WR da Arizona Tetarioa McMillan, che colmerebbero sicuramente alcuni vuoti presenti attualmente del roster a disposizione di coach Glenn.
Certo è, che viste le diverse necessità che questa squadra ha attualmente, il dibattito riguardante la strategia da utilizzare è interessante e ricco di alternative, che differiscono tra loro su quale sia la priorità più imminente per questo team.

MIAMI DOLPHINS
Miami sarà la terza squadra della divison chiamata a scegliere, avendo a disposizione la 13° pick assoluta. Nonostante la franchigia della Florida presenti cambiamenti meno radicali rispetto alle due situazioni analizzate in precedenza, lo studio rispetto alle esigenze e le previsioni circa l’utilizzo delle 10 scelte a disposizione sono altrettanti interessanti, viste le diverse lacune che il roster presenta.

L’analisi non può che partire che dalla linea offensiva, in quanto molte previsioni vedono i Dolphins utilizzare la loro scelta al primo giro per prendere una guardia e, tra le opzioni plausibili ancora libere una volta arrivato il turno della squadra allenata da coach McDaniel, potrebbero esserci Kelvin Banks da Texas, Tyler Booker da Alabama e Membou da Missouri. Miami durante la off season ha messo sotto contratto James Daniels, l’ex guardia titolare degli Steelers, però, ha sostanzialmente saltato l’intera stagione lo scorso anno per la rottura del tendine d’Achille; oltre a lui, attualmente il ruolo di altra guardia titolare è ricoperto da Eichenberg, versatile uomo di linea rifirmato durante l’off season ma forse più adatto al ruolo di jolly dalla panchina.

Nel caso in cui i Dolphins decidessero di utilizzare una scelta nei giri successivi per sopperire al problema della parte interna della offensive line, potrebbero utilizzare la scelta al primo giro per prendere un cornerback da abbinare a Ramsey, la scelta in questo caso ricadrebbe su Will Johnson da Michigan nel caso fosse ancora disponibile, oppure un difensive tackle vista anche la non conferma di Calais Campbell, in questo caso un nome papabile sarebbe sicuramente quello di Kenneth Grant sempre da Michigan. Oltre ad una guardia, un cornerback e un tackle difensivo, un’altra esigenza che i Dolphins hanno è quella di sostituire Holland nel ruolo dei safety, messo sotto contratto dai Giants.
Si parla anche di un offensive tackle, soprattutto dopo il ritiro di Terron Armstead, anche se Miami ha già in casa Patrick Paul scelto durante lo scorso Draft per il ruolo e plausibile titolare nel ruolo di LT mentre a destra c’è sempre Jackson.

BUFFALO BILLS
Buffalo presenta una grande differenza rispetto ai casi già analizzati, ovvero 3 squadre che, una volta chiamate a selezionare, dovrebbero trovare sicuramente alcuni tra i migliori talenti disponibili in questa classe e che, inoltre, rispondano perfettamente anche alle loro esigenze.
Anche Buffalo ha diverse esigenze, ha 10 scelte a disposizione di cui 2 nel secondo giro, ma la prima volta che sarà chiamata a prendere una decisione non sarà prima della 30° pick assoluta (al netto di eventuali trade up).

I Bills hanno bisogno di un ricevitore, perché hanno messo sotto contratto Palmer, ma allo stesso tempo sono partiti sia Hollins che Cooper.
Oltra a ciò, anche la difesa ha bisogno di rinforzi, in particolare la secondaria: che necessità di maggior profondità sia nel reparto delle safety (attualmente i due titolari sono Hamlin e Rapp), sia in quello dei cornerback dopo le perdite di Douglas e Elam. Tra le diverse opzioni, infine, c’è da segnalare la possibilità che i Bills utilizzino le proprie scelte per rafforzare il front four della linea difensiva, scegliendo o un tackle oppure un defensive end. Buffalo in realtà si sarebbe già mossa durante la off season per rinforzare la propria linea difensiva, tramite le firme di Joey Bosa, Ogunjobi e Hoecht, ma ciò potrebbe non bastare, tenendo presente anche che gli ultimi due saranno costretti a saltare le prime 6 partite dell’anno per colpa di una sospensione.

Buffalo non ha una scelta al terzo giro, per cui il range delle prime 3 scelte in realtà è molto ristretto, trattandosi di una 30° assoluta, una 56° e una 62°, dunque, a mio avviso, più che con le proprie esigenze quando saranno chiamati in causa i Bills dovranno fare i conti soprattutto con la profondità di talento ancora disponibile nei diversi reparti. Un tema interessante è quello di utilizzare o meno la prima scelta disponibile per prendere una safety, opzione chiaramente ancora più plausibile se nessuna tra le prime 29 precedenti dovesse chiamare il nome di Emmanwori da South Carolina.

Come anticipato, il Draft è l’appuntamento più bello della off season, per la possibilità che offre di immedesimarsi nella gestione delle franchigie da parte dei general manager, pronosticando o immaginando l’evoluzione eventuale dei diversi scenari plausibili.
Vorrei chiudere, però, in maniera diversa, non lasciandomi ad eventuali previsioni ma segnalando quello che, secondo me, sarebbe lo scenario migliore possibile e, ovviamente, verosimile per ogni squadra: la scelta che, nel caso l’andamento della prima sera lo permettesse, soddisferebbe al meglio le richieste delle diverse franchigie analizzate.

New England Patriots: Travis Hunter, nel caso fosse ancora libero alla quarta scelta sarebbe un’occasione irrinunciabile.

New York Jets: Armand Membou, ragionevolmente ancora disponibile e fondamentale per Fields, l’anno scorso Rodgers ha pagato anche il prezzo di una offensive line poco efficiente.

Miami Dolphins: Tyler Booker, se ci fosse ancora la possibilità di selezionarlo io non esisterei, così da garantire a Tua la miglior protezione possibile.

Buffalo Bills: Emeka Egbuka, un’arma del genere a disposizione di Allen con la trentesima scelta sarebbe un grande affare.

 

 

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