Esattamente come ieri – e come domani -, in questo articolo vi fornirò reazioni pure non deturpate da particolari ragionamenti, reazioni più o meno viscerali che più che sul singolo giocatore si concentreranno sul lavoro in generale svolto da ogni squadra finora.
Non serviva l’incipit, lo so.

Arizona Cardinals

Le scelte: Paris Johnson Jr., OT, Ohio State (scelta numero 6); B.J. Ojulari, EDGE, LSU (scelta numero 41); Garrett Williams, CB, Syracuse (scelta numero 72); Michael Wilson, WR, Stanford (scelta numero 94);

Dire che abbiano bisogno di tutto sarebbe un eufemismo, nello stato attuale in cui si trova questa franchigia l’unica cosa da fare è aggiungere quanto più talento possibile restando fedeli al proprio lavoro di scouting. Apprezzo che abbiano investito esclusivamente sulle quattro posizioni più importanti nel gioco in questo periodo storico – quarterback escluso, ovviamente.

Atlanta Falcons

Le scelte: Bijan Robinson, RB, Texas (scelta numero 8); Matthew Bergeron, OT, Syracuse (scelta numero 38); Zach Harrison, EDGE, Ohio State (scelta numero 75);

Personalmente avrei dato priorità al reparto difensivo – rafforzato ma non aggiustato -, in ogni caso i Falcons si stanno trasformando in una delle squadre meno simpatiche contro cui giocare della lega: stanno assemblando un roster estremamente fisico.

Baltimore Ravens

Le scelte: Zay Flowers, WR, Boston College (scelta numero 22); Trenton Simpson, LB, Clemson (scelta numero 86);

Soffro, non lo nascondo, a trovarmi costretto a commentare una seconda giornata da una sola pick, ma vediamola così, Baltimore nel secondo giorno del draft del 2023 si è rifatta la batteria di linebacker in quanto, con la chiamata al secondo round qualche mese fa si sono garantiti Roquan Smith. La scelta di Simpson fa intendere che il tempo di Patrick Queen a Baltimore sia agli sgoccioli.

Buffalo Bills

Le scelte: Dalton Kincaid, TE, Utah (scelta numero 25); O’Cyrus Torrence, OG, Florida (scelta numero 59); Dorian Williams, LB, Tulane (scelta numero 91);

Chiunque abbia considerato ridondante e non necessaria la scelta di Dalton Kincaid può espirare, Buffalo durante la notte si è mossa seguendo i propri bisogni in modo da colmare le poche lacune presenti a roster. Buono il lavoro dei Bills.

Carolina Panthers

Le scelte: Bryce Young, QB, Alabama (scelta numero 1); Jonathan Mingo, WR, Mississippi (scelta numero 39); D.J. Johnson, EDGE, Oregon (scelta numero 80);

È in assoluto uno dei gesti più dandy che possiate trovarvi a commentare vedere una squadra chiamare un ricevitore con la pick successiva a quella spesa per assicurarsi il proprio franchise quarterback – si spera. Young ha bisogno di aiuto e di essere circondato da playmaker, soprattutto ora che Moore non c’è più.

Chicago Bears

Le scelte: Darnell Wright, OT, Tennessee (scelta numero 10); Gervon Dexter Sr., DT, Florida (scelta numero 53); Tyrique Stevenson, CB, Miami (scelta numero 56); Zacch Pickens, DT, South Carolina (scelta numero 64);

Consapevole di dover ricostruire alla svelta il reparto difensivo, il front office dei Bears è andato saggiamente a rimpolparlo con un paio di defensive tackle che dovrebbero immediatamente aiutarli a opporsi alle corse con maggior efficacia.

Cincinnati Bengals

Le scelte: Myles Murphy, EDGE, Clemson (scelta numero 28); D.J. Turner II, CB, Michigan (scelta numero 60); Jordan Battle, S, Alabama (scelta numero 95);

Approvo in pieno la scelta di Cincinnati di devolvere i primi round del draft alla difesa, gli anni in cui avrebbero dovuto spendere ogni pick per un offensive lineman appartengono a un passato con cui non sembrano averci più molto a che fare.

Cleveland Browns

Le scelte: Cedric Tillman, WR, Tennessee (scelta numero 74); Siaki Ika, DT, Baylor (scelta numero 98);

Il capitale a loro disposizione è quello che è, ma apprezzo veramente che siano andati subito a mettere le pezze alle due posizioni in cui erano maggiormente scoperti. Le scelte si possono azzeccare o sbagliare, fa parte del gioco, ciò che mi indispettisce è quando i front office non ascoltano il proprio roster e ne ignorano le necessità.

Dallas Cowboys

Le scelte: Mazi Smith, DT, Michigan (scelta numero 26); Luke Schoonmaker, TE, Michigan (scelta numero 58); DeMarvion Overshown, LB, Texas (scelta numero 90);

Vale lo stesso discorso appena fatto con i Browns: i Cowboys stanno sapientemente riempiendo i buchi all’interno di un roster che come dico ogni anno appare pronto a vincere. Il povero Schoonmaker dovrà convivere con la pressione di tenere il passo a Mayer, giocatore che tanti si aspettavano avrebbero preso al primo round.

Denver Broncos

Le scelte: Marvin Mims Jr., WR, Oklahoma (scelta numero 63); Drew Sanders, LB, Alabama (scelta numero 67); Riley Moss, CB, Iowa (scelta numero 83);

Frizzanti, i Broncos hanno aggiunto giocatori frizzanti, talenti che se sviluppati nel modo giusto hanno i mezzi atletici per dominare. La scelta di Sanders mi è piaciuta in particolar modo, il ragazzo è un esemplare raro.

Detroit Lions

Le scelte: Jahmyr Gibbs, RB, Alabama (scelta numero 12); Jack Campbell, LB, Iowa (scelta numero 18); Sam LaPorta, TE, Iowa (scelta numero 34); Brian Branch, S, Alabama (scelta numero 45); Hendon Hooker, QB, Tennessee (scelta numero 68); Brodric Martin, DT, Western Kentucky (scelta numero 96);

Difficile compendiare i primi due giorni del draft di Detroit con una reazione a caldo: dopo un primo giorno più controverso di quanto avessi la forza di immaginare, è lecito dire che Detroit abbia più che compensato ai “presunti errori” dominando il secondo. Se facciamo finta che abbiano usato la dodicesima scelta per Branch e la quarantacinquesima per Gibbs gran parte della nostra perplessità nei loro confronti evaporerebbe all’istante, anche se so cosa volete leggere: Hooker è stato calato nella situazione – e squadra – perfetta, ha tutto il tempo necessario per guarire e imparare l’arte alle spalle di Jared Goff.
Splendida seconda giornata.

Green Bay Packers

Le scelte: Lukas Van Ness, EDGE, Iowa (scelta numero 13); Luke Musgrave, TE, Oregon State (scelta numero 42); Jayden Reed, WR, Michigan State (scelta numero 50); Tucker Kraft, TE, South Dakota State (scelta numero 78);

Volevate aiuto per Jordan Love? Ecco a voi aiuto per Jordan Love.

Houston Texans

Le scelte: C.J. Stroud, QB, Ohio State (scelta numero 2); Will Anderson Jr., EDGE, Alabama (scelta numero 3); Juice Scruggs, C, Penn State (scelta numero 62); Tank Dell, WR, Houston (scelta numero 69);

Questa è una squadra che sembra sapere quello che vuole, altrimenti come si spiegano le continue scalate di tabellone per prendersi quelli che devono per forza essere gli uomini della resurrezione? L’attacco di Stroud sta cominciando a prendere forma, attenzione però che la bassissima età media rende necessaria pazienza.

Indianapolis Colts

Le scelte: Anthony Richardson, QB, Florida (scelta numero 4); Julius Brents, CB, Kansas State (scelta numero 44); Josh Downs, WR, North Carolina (scelta numero 79);

Ballard sta accumulando scelte al terzo come se averne più di un determinato numero regalasse loro tre vittorie in regular season, ma ciò nonostante è riuscito a selezionare giocatori che saranno chiamati a contribuire da subito. E credo lo possano fare senza particolari problemi.

Jacksonville Jaguars

Le scelte: Anton Harrison, OT, Oklahoma (scelta numero 27); Brenton Strange, TE, Penn State (scelta numero 61); Tank Bigsby, RB, Auburn (scelta numero 88);

Lo ammetto, sono un po’ confuso, ero abbastanza sicuro che si sarebbero concentrati sul reparto difensivo, invece finora hanno selezionato esclusivamente attaccanti perdendo l’occasione di rinforzare una secondaria piuttosto insipida. Un backfield con Bigsby ed Etienne mi intriga assai.

Kansas City Chiefs

Le scelte: Felix Anudike-Uzomah, EDGE, Kansas State (scelta numero 31); Rashee Rice, WR, SMU (scelta numero 55); Wanya Morris, OT, Oklahoma (scelta numero 92);

Kansas City, squadra gestita da veri professionisti del football americano, sta quietamente usando il draft per rimpiazzare tutti i giocatori persi in free agency – esattamente ciò che fa una squadra seria: Anudike-Uzomah è il sostituto di Clark, Rice di uno a scelta fra Juju e Hardman mentre Morris insieme a Taylor va a riempire i crateri lasciati da Brown e Wylie. Bene così.

Las Vegas Raiders

Le scelte: Tyree Wilson, EDGE, Texas Tech (scelta numero 7); Michael Mayer, TE, Notre Dame (scelta numero 35); Byron Young, DT, Alabama (scelta numero 70); Tre Tucker, WR, Cincinnati (scelta numero 100);

Dopo le tragedie che hanno scandito l’era Mayock, Las Vegas finora se l’è cavata più che bene. Mi fa impazzire la scelta di Michael Mayer che, all’interno di un parco ricevitori così variegato e di livello, potrebbe fare la differenza fin da subito. Stanno facendo del loro meglio per tornare competitivi il prima possibile.

Los Angeles Chargers

Le scelte: Quentin Johnston, WR, TCU (scelta numero 21); Tuli Tuipulotu, EDGE, USC (scelta numero 54); Daiyan Henley, LB, Washington State (scelta numero 85);

Esattamente come i Kansas City Chiefs, Los Angeles sta saggiamente tentando di colmare qualsivoglia lacuna presente a roster – e sono parecchie. Stanno portando avanti un draft tipico di una squadra che non può permettersi di perdere altro prezioso tempo e, a mio avviso, questa è l’unica filosofia che possono seguire.

Los Angeles Rams

Le scelte: Steve Avila, OG, TCU (scelta numero 36); Byron Young, EDGE, Tennessee (scelta numero 77); Kobie Turner, DT, Wake Forest (scelta numero 89);

Hanno fatto quello che dovevano fare andandosi a prendere un offensive lineman pronto a giocare fin da subito: so che qualcuno potrà pensare che abbiano fatto male ad aggiungerne solo uno – finora -, ma guardando la depth chart difensiva ci si renderà velocemente conto dell’avvilente mancanza di talento che attanaglia il reparto. Aaron Donald a parte, ovviamente.

Miami Dolphins

Le scelte: Cam Smith, CB, South Carolina (scelta numero 51); Devon Achane, RB, Texas A&M (scelta numero 84);

Due buonissime prese, anche se forse alla 51 avevano bisogni più impellenti di un cornerback. Altre due chiamate – la 197 e la 238 – e il loro draft è già ai titoli di coda: considerando i giocatori arrivati grazie al sacrificio delle pick direi che va bene così.

Minnesota Vikings

Le scelte: Jordan Addison, WR, USC (scelta numero 23); Mekhi Blackmon, CB, USC (scelta numero 102);

Hanno aggiunto due giocatori di cui avevano bisogno, anche se il reparto difensivo resta incredibilmente lacunoso e non è affatto banale trovare immediati titolari durante il terzo giorno del draft.

New England Patriots

Le scelte: Christian Gonzalez, CB, Oregon (numero 17); Keion White, EDGE, Georgia Tech (scelta numero 46); Marte Mapu, LB, Sacramento State (scelta numero 76);

Ci sarà gente che si starà strappando i capelli dinanzi alla strategia di Bill Belichick, è sicuramente interessante che dopo due giorni debbano ancora aggiungere un attaccante, ma Bill è troppo navigato per lasciarsi sfuggire giocatori come White e Mapu, value pick nel senso letterale della locuzione. Appare evidente che sia convinto che il ritorno di Bill O’Brien possa bastare a lenire i dolori di un reparto offensivo che durante il 2022 ha flirtato con l’inettitudine.

New Orleans Saints

Le scelte: Bryan Breese, DT, Clemson (scelta numero 29); Isaiah Foskey, EDGE, Notre Dame (scelta numero 40); Kendre Miller, RB, TCU (scelta numero 71);

I Saints stanno tentando di sistemare in fretta e furia un roster che, molto semplicemente, andava ricostruito con pazienza e metodo. Breese e Foskey saranno chiamati a contribuire fin da subito, la loro D-line ha bisogno di tutto l’aiuto possibile, anche semplicemente da un mero punto di vista numerico.

New York Giants

Le scelte: Deonte Banks, CB, Maryland (scelta numero 24); John Michael Schmitz, C, Minnesota (scelta numero 57); Jalin Hyatt, WR, Tennessee (scelta numero 73);

Nel mio mock draft li avevo associati a Jalin Hyatt… al primo round: sono riusciti a prenderselo al terzo. Da quando è arrivato Daboll a questa squadra sta andando bene tutto, in due giorni di draft sono riusciti a portarsi a casa tre titolari immediati. Perfetto così.

New York Jets

Le scelte: Will McDonald IV, EDGE, Iowa State (scelta numero 15); Joe Tippmann, C, Wisconsin (scelta numero 43);

Preoccupato che non abbiano ancora aggiunto un offensive tackle, ma se non altro con Tippmann sono andati a rafforzare una linea d’attacco che dovrà necessariamente essere impeccabile visto che il nuovo quarterback a dicembre spegnerà quaranta candeline.

Philadelphia Eagles

Le scelte: Jalen Carter, DT, Georgia (scelta numero 9); Nolan Smith, EDGE, Georgia (scelta numero 30); Tyler Steen, OT, Alabama (scelta numero 65); Sydney Brown, S, Illinois (scelta numero 66);

Howie Roseman ultimamente non ne sbaglia una. Sydney Brown potrebbe aiutarli a dimenticare Gardner-Johnson piuttosto velocemente.

Pittsburgh Steelers

Le scelte: Broderick Jones, OT, Georgia (scelta numero 14); Joey Porter Jr., CB, Penn State (scelta numero 32); Keanu Benton, DT, Wisconsin (scelta numero 49); Darnell Washington, TE, Georgia (scelta numero 93);

Finora il miglior draft in assoluto. Stanno facendo qualcosa di insensato, si sono garantiti tre talenti da primo round. La pick di Porter Jr. è semplicemente perfetta.

San Francisco 49ers

Le scelte: Ji’Ayir Brown, S, Penn State (scelta numero 87); Jake Moody, K, Michigan (scelta numero 99); Cameron Latu, TE, Alabama (scelta numero 101);

È inutile scandalizzarsi per Moody, già qualche anno fa questo front office aveva utilizzato una scelta importante – quarto round per il punter Wishnowsky: veramente nel 2023 sottovalutiamo ancora l’importanza di un kicker? Non si può draftare la salute, l’unica cosa di cui hanno veramente bisogno. Oltre che alla fortuna, chiaramente.

Seattle Seahawks

Le scelte: Devon Witherspoon, CB, Illinois (scelta numero 5); Jaxon Smith-Njigba, WR, Ohio State (scelta numero 20); Derick Hall, EDGE, Auburn (scelta numero 37); Zach Charbonnet, RB, UCLA (scelta numero 52);

Seattle sta mettendo i presupposti per un futuro estremamente interessante. Finora, insieme agli Steelers, i primi della classe. Lo so che hanno già Kenneth Walker, ma Charbonnet è tutt’altro che ridondante, per i running back gli infortuni sono sempre dietro l’angolo.

Tampa Bay Buccaneers

Le scelte: Calijah Kancey, DT, Pittsburgh (scelta numero 19); Cody Mauch, OT, North Dakota State (scelta numero 48); Yaya Diaby, DE, Louisville (scelta numero 82);

Fa molto rumore che non abbiano selezionato un quarterback, anche se viene naturale chiedersi se non si stiano preparando a tankare – nonostante in NFL non esista il tanking – per Caleb Williams.

Tennessee Titans

Le scelte: Peter Skoronski, OT, Northwestern (scelta numero 11); Will Levis, QB, Kentucky (scelta numero 33); Tyjae Spears, RB, Tulane (scelta numero 81);

E alla fine Will Levis se lo sono presi loro. Fallimento totale dell’esperimento Malik Willis? Purtroppo non gli è stata concessa una vera opportunità.
In ogni caso, sensazionale che siano riusciti a prendersi sia Skoronski che Levis.

Washington Commanders

Le scelte: Emmanuel Forbes, CB, Mississippi State (scelta numero 16); Jartavius Martin, CB, Illinois (scelta numero 47); Ricky Stromberg, C, Arkansas (scelta numero 97);

Immagino che abbiano selezionato buoni giocatori, ma ho come la sensazione che a questa squadra servisse ben altro per divincolarsi dalle sabbie mobili della mediocrità.

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