Questa è finora stata la free agency più strana e mesta che io abbia mai visto.
Pochi colpi, relativamente pochi milioni di dollari investiti e una deprimente bonaccia a poco più di due settimane di distanza dall’apertura ufficiale dei giochi: così è dura anche per uno specialista della chiacchiera sul nulla come me.
Non so realisticamente quanto possa andare avanti con questa rubrica, l’idea è sempre quella di trascinarla fino al draft ma fatico a immaginarmi un altro mese di articoli settimanali sulla free agency quando, di fatto, le uniche cose che ho da commentare sono immobilismo e fastidio.
Dai, lasciatemi portare a casa un altro episodio.


Bobby Wagner è tornato a casa

Circa dodici mesi fa Bobby Wagner, dopo essere stato messo in strada dai suoi Seahawks, se n’è tornato mestamente a casa sua a Los Angeles, città nella quale è nato.
Pochi giorni fa, dopo un’annata stupefacente dal punto di vista individuale culminata in una separazione consensuale, Bobby Wagner ha deciso di tornare nella sua vera casa da quei Seattle Seahawks dei quali è stato unica costante – insieme a Russell Wilson – per un decennio.
Per lui un più che ragionevole contratto annuale da 7 milioni di dollari che, molto probabilmente, fra un anno ci costringerà ancora una volta a discutere del suo futuro.

Non lasciatevi ingannare dal disastroso 2022 dei Los Angeles Rams, Bobby Wagner a 32 anni è stato fra i migliori nella sua posizione, o direttamente il migliore stando ai numeri dei matematici di PFF. Trentatreenne a giugno, a mio avviso ha ancora tantissimo da dare a questo sport e a questa lega, il suo ritorno a Seattle non può essere metabolizzato servendosi esclusivamente dell’abusato romanticismo sportivo, i Seahawks si sono assicurati un giocatore fortissimo di cui avevano bisogno – il mio amato Jordyn Brooks si è rotto il crociato verso il termine della scorsa stagione, non è detto che sia disponibile a settembre.
Potrebbe aiutare Brooks a compiere il necessario salto di qualità in coverage e, non secondario, Devin Bush a rimettere in carreggiata la propria carriera, ma soprattutto aiuterà immediatamente una difesa uscita rivoluzionata da queste prime due settimane di free agency.
Che bella offseason quella dei Seahawks finora.


L’insipido mercato dei ricevitori

Nulla compendia meglio la tristezza di questa free agency rispetto al mercato dei ricevitori. Lo sappiamo, vivendo nel mondo dei quarterback il valore medio dei ricevitori negli ultimi anni è aumentato esponenzialmente, ma nemmeno la più lancinante fame è in grado di riempire un piatto vuoto: quest’anno il mercato offriva veramente poco, figuratevi che le migliori opzioni disponibili erano i vari Smith-Schuster, Lazard e Meyers.
Ricevitori complementari al massimo, salvo si parli dei Baltimore Ravens.

A proposito di Ravens, per trollare un po’ i già afflitti tifosi quei disgraziati sono andati ad aggiungere un Nelson Agholor reduce da un biennio ai Patriots che definire deludente sarebbe un eufemismo – annuale per lui.
Il movimento più ghiotto della settimana è quello che vede protagonista D.J. Chark, messo sotto contratto dai Carolina Panthers con il secondo contratto annuale consecutivo dopo quello dello scorso anno stipulato coi Lions: se in salute Chark ha il talento e i mezzi atletici necessari per essere un ricevitore perennemente oltre le mille yard.

Non ho molto altro da dirvi, purtroppo. Vabbè, se proprio insistete mi costringete a tirar fuori dal cilindro Marquez Callaway ai Denver Broncos – mossa che lo riunisce a Sean Payton -, Marquise Goodwin ai Cleveland Browns e Scotty Miller agli Atlanta Falcons.
Se vogliamo vedere fuochi d’artificio dobbiamo aspettare che qualcuno inneschi la miccia via trade poiché i vari Hopkins, Sutton e Robinson potrebbero cambiare casacca tramite scambio. Il tutto in attesa che qualche squadra dia una possibilità – e un contratto – decente al buon Odell Beckham Jr., giocatore che secondo me ha ancora tanto da dare.


L’ultima fermata di Calais Campbell

Lo ammetto, questa mi ha sorpreso, non me l’aspettavo proprio: Calais Campbell è un nuovo giocatore degli Atlanta Falcons.
Sì, degli Atlanta Falcons. Dopo che la logica lo ha accostato a ogni contender bisognosa di muscoli nel pass rush, Campbell ha deciso di chiudere – quasi certamente – la carriera agli Atlanta Falcons, squadra inconfutabilmente migliorata nelle ultime settimane che, tuttavia, non abbiamo alcun motivo di annoverare fra le contender.
È chiaro che il Super Bowl non sia la sua priorità, e non posso biasimarlo – a tal proposito vi consiglio caldamente di farvi il favore di ascoltare l’intervista di Dame Lillard da J.J. Redick (miglior podcast sportivo al momento) per sentire pareri necessari sulla cosiddetta ring culture.

Parliamoci chiaro, non sarà un anello vinto prima della sirena a corroborare la candidatura a Canton di Campbell, un demolitore di linee di scrimmage professionale, uno che con la propria impareggiabile stazza ha dominato per più di un decennio le linee d’attacco avversarie: è a un solo sack di distanza dal centesimo in carriera, concludere a 99.0 sarebbe stato brutto e, previo parere del proprio fisico, ha deciso di andare avanti ancora per un anno.
Ripeto, non saranno gli anelli a definire la sua carriera, stiamo pur sempre parlando di uno che ha vinto il Walter Payton Man of the Year Award e che, in quanto rinomata bella persona, potrà contribuire in maniera determinante a una sana crescita del giovane spogliatoio di Atlanta.


Pure gli special teamer meritano il loro spazio

Se sono costretto a sfoderare un paragrafo sugli special teamer vuol dire che sono alla frutta: breaking news, lo sono veramente.

Il movimento più interessante viene dalla Baia in quanto i 49ers hanno rimpiazzato l’impareggiabile veterano Robbie Gould – attualmente free agent – con Zane Gonzalez, arrivato dai Carolina Panthers tramite trade: per la franchigia di Charlotte una conditional pick nel draft del 2025. Oltre a questo, c’è stato l’approdo di Chase McLaughlin ai Tampa Bay Buccaneers, scaricato recentemente dai Colts dopo un buon 2022.
Al momento, di movimenti freschi freschi di cui parlarvi, oltre al milionario trasferimento di Matt Gay agli Indianapolis Colts, non ne ho, quindi permettetemi di procedere con la carrellata di rinnovi contrattuali.
Tutto è iniziato con il più che meritato rinnovo di Jason Myers con i Seattle Seahawks, un prodigioso quadriennale da 21.1 milioni di dollari, poi i Jets hanno prolungato il contratto a Greg Zuerlein, i Cardinals a Matt Prater, i Vikings a Greg Joseph, i Lions a Michael Badgley e i Panthers a Eddy Piñeiro.
Vi segnalo che sul mercato troviamo i vari Robbie Gould, Ryan Succop, Mason Crosby e Randy Bullock, un plotone di veterani più o meno produttivi e affidabili.

Per i punter, invece, visualizzate le tessere del domino.
Il posto lasciato libero da Jake Bailey ai New England Patriots è stato colmato da Corliss Waitman, ex Broncos a sua volta sostituito da Riley Dixon, nel 2022 a Los Angeles sponda Rams: Jake Bailey, zitto zitto, è stato messo immediatamente sotto contratto dai Miami Dolphins che dopo non aver rinnovato il contratto a Thomas Morstead avevano chiaramente bisogno di un punter. Morstead, giusto per non farci mancare niente, è stato raccattato dai New York Jets.
Le dinamiche in AFC East mi ricordano tetramente da vicino quelle di alcune compagnie che frequentavo da adolescente, dove tutti a un certo punto erano stati con tutte e tutte, viceversa, erano state con tutti.

Sul fronte rinnovi vi segnalo quelli di JK Scott con i Los Angeles Chargers (biennale da 4 milioni), quello di Sam Martin con i Buffalo Bills (triennale da 7.5 milioni), quello di Jamie Gillan con i New York Giants (biennale da 4 milioni), quello di Bradley Pinion con gli Atlanta Falcons (triennale da 8.65 milioni) e per finire quello di Tommy Townsend con i campioni in carica (annuale da 2.6 milioni) di Kansas City, Missouri.


 

3 thoughts on “Aggiornamenti dalla free agency NFL 2023 – Secondo Episodio

  1. Io certe volte proprio non capisco i miei 49ers…. ma come si fa a scaricare un kicker che non ha mai, e sottolineo MAI, sbagliato un calcio nei playoff??!?
    Boh…… mi viene in mente solo l’autolesionismo….

  2. Come tifoso dei Falcons io dissento col sorriso: è una free angency entusiasmante.
    Poi da ieri ho pure scoperto che il sig. Calais Campbell la pensa come me… mentre finora gli analisti sportivi americani che ci avevano dato D+ o C-… un insulto.
    Tutto perché Bates e Onyemata sarebbero stati pagati troppo.
    Troppo?
    Bates ha una comprensione del gioco enorme, In campo, oltre al suo ruolo, è il play maker della difesa, chiama i giochi, gli aggiustamenti i compagni. Uno così non solo mancava, ma si confida farà fare il salto di qualità a Grant, gran fisico, ma scarsa visione. Con loro due Terrell e Hayward parliamo di una secondaria top.
    Onyemata, non era il miglior DT sul mercato e per questo non è stato il più pagato.
    Ma ai Falcons non serviva un top perché c’è già Jarrett. Per lui, abituato a giocare con carneadi e mestieranti, Onyemata sarà il miglior partner di ruolo degli ultimi 7/8 anni. Non mi pare un brutto risultato
    Tutti insieme, ora pure con Campbell, permetteranno di coprire i due problemi dello scorso anno: la scarsa difesa sulle corse, e la poca pressione sulla linea d’attacco. Rimane in piedi il discorso della pass rush da migliorare, ma si confida verrà di conseguenza per la crescita della pressione dei DT, e come crescita dei giovani talenti in squadra.
    L’attacco, che era già il pezzo forte, è stato confermato in blocco con l’aggiunta di Smith, giocatore che Arthur Smith adora, e che permetterà a Pitts di giocare anche da WR.
    Diciamo che, visto pure lo stato della NFC South, parliamo, al netto di eventuali infortuni, della squadra favorita al primo posto e, quindi, a farsi un giretto ai PO.
    Certo si fosse trovato un modo di buttare dentro pure il sig. LJ forse potremmo parlare di contender… magari l’anno prossimo ci rivediamo per lui. ;-).

  3. Concordo pienamente sul fatto che il mercato dei free agent sia stato e sarà insipido, ma c’erano quest’anno pochi nomi altisonanti. Per quanto riguarda gli scambi non mi svenerei per Hopkins gran giocatore, ma sempre stato non velocissimo. Il punto focale rimane sempre Rodgers lunatico e omeopatico quanto volete, ma giocatore inarrivabile che potrebbe trasformare i Jets in contender pur giocando in una AFC dove ci sono indubbiamente le tre squadre migliori del momento. Per quanto riguarda Hopkins per una cifra non esagerata lo vedrei bene ai Chiefs, dove con Mahomes in campo potrei giocare ricevitore anch’ io.

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