Anche se la free agency deve ancora ufficialmente iniziare, dalle 17 di lunedì giocatori e squadre possono legalmente negoziare per nuovi contratti e, come tradizione vuole, siamo già stati sommersi da una fiumana di movimenti che definire interessanti non renderebbe giustizia al caos di cui siamo stati, siamo e saremo testimoni.
Senza tergiversare ulteriormente, vediamo insieme quali sono stati i primi movimenti di questa caotica free agency.


Il dominio di Bears e Falcons

I Chicago Bears e gli Atlanta Falcons erano due fra le squadre con maggior spazio salariale a disposizione e ciò, ovviamente, ha spinto entrambe le squadre a mettere a segno parecchie firme alquanto interessanti con ben motivata aggressività.
Pochi mesi dopo aver spedito a Baltimore il prodigioso Roquan Smith, i Chicago Bears hanno restaurato il reparto linebacker andando a prendersi Tremaine Edmunds e T.J. Edwards, o se preferite i due migliori linebacker disponibili in questa finestra di mercato. Per l’ex Bills Chicago ha scucito un quadriennale da 72 milioni di dollari totali che va a sommarsi al triennale da 19.5 dati a Edwards: ottime mosse, veramente poco da dire, fortificare il cuore della difesa era categorico per una squadra con la storia di Chicago e sono convinto che i due innesti innalzino immediatamente il livello medio del reparto. Per non farsi mancare niente Chicago s’è assicurata pure Nate Davis – triennale da 30 milioni di dollari -, guardia ex Titans che porta esperienza e competenza a una linea d’attacco altrimenti disastrata.

Atlanta, nella stessa posizione di Chicago, ha aperto le danze rinnovando il contratto alla guardia Chris Lindstrom: per la 14esima scelta al draft del 2019 un impegnativo quinquennale da 105 milioni di dollari che lo rende immediatamente la guardia più ricca della lega. Ma non sono finiti qui i fuochi d’artificio, in quanto dopo essersi andati a prendere Jonnu Smith dai Patriots con una trade i Falcons hanno messo mano al reparto difensivo togliendo dal mercato Jessie Bates – quadriennale da 64 milioni di dollari – e gli ex Saints David Onyemata e Kaden Elliss. Ovviamente spicca la firma di Bates, insieme ad Hargrave il miglior difensore disponibile in free agency, anche se non è da sottovalutare l’apporto che Onyemata può dare a un front seven paurosamente povero di talento.
Altresì interessante il fatto che siano andati a prendersi Taylor Heinicke, quarterback che ha dimostrato di poter giocare da titolare, non mi stupirebbe vedere Smith preferirlo a Ridder.


I Broncos fanno sul serio

Appariva evidente che dopo il disastro dello scorso autunno i Denver Broncos dovessero cambiare un paio di cose: ecco, non mi aspettavo così tante in così poco tempo. Alla faccia del paio.
La loro missione primaria era quella di rafforzare la linea d’attacco e, a mio avviso, ci sono riusciti piuttosto brillantemente andandosi a prendere Ben Powers e Mike McGlinchey. Per Powers, guardia reduce dalla miglior stagione della carriera, un quadriennale da 52 milioni di dollari mentre l’ex 49ers McGlinchey ha firmato un mostruoso quinquennale da 87.5 milioni di dollari: sulla carta queste due mosse fortificano esponenzialmente la linea d’attacco e, in particolare, sono curioso di constatare il contributo che un fenomenale run blocker come McGlinchey può dare a un reparto offensivo che ha enormemente faticato a muovere le catene via terra.

Per non farsi mancare niente sono pure andati a rimpolpare il front seven difensivo prima rinnovando Alex Singleton – triennale da 18 milioni di dollari – e successivamente togliendo dal mercato il sottovalutato Zach Allen con un ottimo triennale da circa 48 milioni di dollari. La firma di Allen mi intriga particolarmente in quanto andrà a riunirsi con Vance Joseph, defensive coordinator con cui ha vissuto la propria miglior stagione fra i professionisti agli Arizona Cardinals.
Che sia questo l’anno in cui i Broncos fanno finalmente il salto di qualità che teoricamente avrebbe dovuto garantire il solo Russell Wilson? A proposito di Wilson, che debba guardarsi le spalle dal neoarrivato Jarrett Stidham?


Il mercato dei defensive lineman

Poco da dire, questi sono giorni stupendi per i defensive lineman della National Football League: l’influenza dei vari Aaron Donald e Chris Jones la si intercetta nei contratti dati ai vari Javon Hargrave, Dre’Mont Jones, Dalvin Tomlinson e Daron Payne.
La firma che più di tutte mi ha affascinato è indubbiamente quella di Javon Hargrave con i San Francisco 49ers in quanto affiancarlo a Nick Bosa non può che generare panico di massa in NFC West: non mi sento di definire esagerato un quadriennale da 84 milioni per un giocatore del genere, soprattutto in luce della pressione che è in grado di portare dall’interno. Daron Payne, dopo essere stato taggato da Washington, ha ricevuto un meritato quadriennale da 90 milioni che dà continuità alla terrificante defensive line della squadra della capitale.
Cleveland e Seattle, probabilmente dopo aver letto i miei articoli – forse no -, hanno aggiunto massa all’interno del proprio fronte difensivo coprendo d’oro rispettivamente Dalvin Tomlinson – quadriennale da 57 milioni di dollari per lui – e Dre’Mont Jones – triennale da 51 -. Cleveland aveva disperatamente bisogno di qualcuno in grado di opporsi alle corse, mentre Seattle si è assicurata impagabile versatilità con Jones poiché stiamo pur sempre parlando di un D-tackle che in quattro anni a Denver ha racimolato ben 22 sack.
La pressione interna a quanto pare può rendere veramente ricchi.


Movimenti in secondaria tutt’altro che secondari

Oltre all’onerosa firma di Bates con gli Atlanta Falcons, devo parlarvi di altri movimenti che hanno avuto luogo in un paio di secondarie.
Partiamo con il più sorprendente, ossia con il rinnovo di Jamel Dean con i Tampa Bay Buccaneers. Un quadriennale da 52 milioni di dollari per quello che a mio avviso può essere visto come il miglior cornerback sul mercato è un vero e proprio affare, soprattutto se si considera quanto folle sia la richiesta di cornerback in giro per la lega. Un’altra firma particolarmente inattesa è quella di Patrick Peterson con i Pittsburgh Steelers, ero convinto che avrebbe firmato con una vera e propria contender per tentare di regalare un anello a una carriera che gli varrà un posto nella Hall of Fame – biennale da 14 milioni di dollari per lui. Peterson andrà a colmare la lacuna creatasi con la firma di Cameron Sutton con i Detroit Lions che con un ragionevole triennale da 33 milioni non hanno perso tempo a rafforzare una secondaria che aveva palesemente bisogno d’aiuto.
Ottimo invece il rinnovo di Jonathan Jones con i New England Patriots, un biennale da circa 20 milioni di dollari per un giocatore così esperto e versatile può quasi essere visto come un furto, soprattutto se si tiene presente quanto efficacemente sia in grado di giocare pure nella slot.
Fra i safety segnalo invece la firma di Jimmie Ward con gli Houston Texans che altro non fa che riunirlo a DeMeco Ryans, mentre elogio rumorosamente l’ottima presa dei Carolina Panthers che con un buon triennale da 22.5 milioni si sono garantiti Vonn Bell, un efficace run defender nonché un individuo che non ha problemi a concludere i tackle. Concludo con Marcus Epps ai Raiders con un biennale da 12 milioni di dollari.
Tutto questo a non troppe ore di distanza dalla sorprendente – ma neanche tanto – trade con cui i Los Angeles Rams si sono sbarazzati dell’impegnativo contratto di Jalen Ramsey, spedito ai Miami Dolphins per una scelta al terzo round del draft e il tigth end Hunter Long.


La nuova avventura di Jimmy G

Siamo ufficialmente ai titoli di coda, la travagliata love story fra Jimmy Garoppolo e i San Francisco 49ers è terminata: Jimmy G è il nuovo quarterback dei Las Vegas Raiders.
Per il bello e ricco quarterback un triennale da 72.75 milioni di dollari. Sapete fin troppo cosa ne pensi del mercato dei quarterback, quindi non ho molto da dire rispetto alle cifre, Las Vegas si è assicurata un quarterback affidabile ed esperto a un prezzo assolutamente competitivo, anche se per forza di cose non credo sia lui la risposta sul lungo termine: che senso ha sbarazzarsi di Derek Carr per Jimmy Garoppolo, quarterback con noti problemi di salute?
L’intesa con McDaniels, suo offensive coordinator ai tempi dei Patriots, ha indubbiamente giocato un ruolo centrale, ma non sono sicuro che un quarterback con seri problemi di gittata – fra i peggiori ad attaccare la profondità – possa ottimizzare il potenziale di Davante Adams. Se la strategia è invece quella di usarlo come chioccia di un giovane quarterback che selezioneranno al draft la mossa guadagna decisamente senso , Jimmy G è un leader fantastico nonché un’ottima presenza in qualsiasi spogliatoio.
Quest’uomo, comunque, cade sempre in piedi.
Anche perché hanno aggiunto demone del corto-medio raggio andandosi a prendere Jakobi Meyers con un ottimo triennale da 33 milioni di dollari: Adams, Meyers, Waller e Renfrow danno a Jimmy G un corpo ricevitori di livello e completo.


Colpi grossi

Concludiamo questo articolo – giovedì mattina dovrebbe uscirne uno nuovo con tutti i colpi di oggi e domani – con una carrellata di movimenti che hanno saputo affascinarmi:

  • Marcus Davenport ai Minnesota Vikings (annuale da 13 milioni). Dovete vederlo come un vero e proprio one year prove it deal: Davenport ha un anno per mantenere le impegnative promesse con le quali si è affacciato alla NFL e trasformarsi in un pass rusher consistente e dominante. Curioso di vedere se la sua firma coinciderà con l’addio di Za’Darius Smith – che secondo vari rumors ha chiesto di essere ceduto.
  • Il rinnovo di Jason Kelce e Brandon Graham con i Philadelphia Eagles. Entrambi messi sotto contratto per il solo 2023, dovrebbero cercare un ultimo assalto al Lombardi prima di appendere caschetto e armatura al chiodo.
  • Il rinnovo di Ethan Pocic con i Cleveland Browns (triennale da 18 milioni di dollari). Il ritiro di Tretter aveva aperto una preoccupante lacuna nel cuore della O-line dei Marroni che, però, hanno trovato in Pocic uno dei migliori centri della lega che malgrado un 2022 assolutamente esaltante si è accontentato di un misero triennale da 18 milioni di dollari.
  • Il rinnovo di Germaine Pratt con i Cincinnati Bengals (triennale da 21 milioni di dollari). Un triennale da 21 milioni di dollari per un linebacker sottovalutato come lui rappresentano un affare fino all’ultimo centesimo: ero convinto svernasse a caccia di un contratto ben più sostanzioso.
  • Josh Oliver ai Minnesota Vikings (triennale da 21 milioni). Trattandosi di un ex Ravens Oliver lo conosco particolarmente bene, e proprio per questo motivo fatico tremendamente a trovare una spiegazione sensata a un contratto del genere. Il potenziale c’è, ma siamo sicuri che un tight end fosse la priorità dei Vikings?
  • Jawaan Taylor ai Kansas City Chiefs (quadriennale da 80 milioni). Taylor è uno dei migliori tackle della lega per quanto concerne il pass blocking, mentre il discorso cambia radicalmente se ci si concentra sul run blocking. Sia quello che sia, con questa firma Kansas City sembra aver definitivamente voltato pagina con Orlando Brown Jr. che, apparentemente, chiedeva un contratto irragionevole per i campioni del mondo.
  • Andrew Wylie ai Washington Commanders (triennale da 24 milioni). Come aggiungere valore alla firma di Taylor: Kansas City poche ore prima di firmare l’ex tackle dei Jaguars ha perso il right tackle titolare che ha voluto seguire Bieniemy a Washington. Ottimo colpo per i Commanders.
  • Connor McGovern ai Buffalo Bills (triennale da 23 milioni). Missione upgrade compiuta, McGovern a questo punto della carriera è un’opzione infinitamente migliore rispetto a Saffold.

Ci vediamo fra un paio di giorni.


 

12 thoughts on “I primi movimenti della free agency NFL 2023

  1. Lindstrom non sarà, per un caso, la guardia più pagata della lega: dati alla mano è la guardia più forte della lega.
    Poi si può discutere se una guardia valga quei soldi, ma questo è un altro discorso.
    Forse i Falcons, con tutti quei soldi, potevano fare meglio sulla linea di difesa.
    Però la difesa era un tale disastro che sono dovuti intervenire ovunque.
    E poi rimane sempre il draft.

  2. Hargrave mi esalta! Ma un quadriennale da 84mln per un 31enne mi sembrano sinceramente un azzardo, almeno potevano trovare un formula di quelle che vanno di moda in NFL, ovvero un salario graduale a……scendere.

  3. Bah, ignoro i problemi ambientali e contrattuali di Carr ai Raiders, ma in questo preciso momento della carriera di entrambi, io mi sarei tenuto Carr tutta la vita. Garoppolo non è un vincente di sicuro, è reduce da pesanti infortuni e non ha un braccio tale da far risaltare un WR coi fiocchi come Devante Adams. Giudico questa mossa Raiders una follia, una delle tante della Nfl. Lindstrom ad esempio per me è un’altra follia: che sia la miglior guardia Nfl è ravvisabile da tutti dalle stats e che quindi chieda la luna per giocare in una squadra, ci sta anche. Ma proprio i Falcons con tutti i problemi di roster che hanno, devono andare a impegnare tutti quei soldi su una guardia???Mah…. Altra follia del momento a Miami: hai il QB più injury prone di tutta la Nfl e prendi come backup… White dei Jets??? Ma questo vuol dire essere dei cerebrolesi e tra l’altro vuol dire continuare a negare ai Dolphins un Qb decente dall’ormai 1999, data di ritiro del buon Marino. Tagovailoa non è in grado di resistere fisicamente alla Nfl e lo ha dimostrato con una serie infinita di concussions protocols, serve un Qb di esperienza e che abbia giocato parecchio in Nfl e… vai a prendere White, neppure a buon prezzo? Davvero non capisco e da tifoso Dolphins, mi amareggio tanto perchè senza stabilizzare lo spot QB non si va mai da nessuna parte. Grier e compagnia non l’hanno ancora capito…

  4. È il mio primo commento. Un saluto a tutti. Dirò nei giorni prossimi qualcosa sul mercato nfl. Intanto concordo con chi sostiene essere una follia l’ acquisto di Garoppolo, quarterback mediocre, da parte dei Raiders.

  5. I Chiefs in questi anni non hanno sbagliato nulla, pero pare una totaleq follia destinare 80mx4 di cui 60 garantiti a un tackle che a Jacksonville giocava a dx e secondo Pff l’anno scorso si è posizionato 67esimo su 84

    Mercato dei CB a ribasso… J.Dean a 52×4 mi pare quasi un furto. In generale anche altri buoni cb si sono accontentati di “poco”. I Lions forse potevano osare di più rispetto al pur onesto Sutton

    I Broncos non sapevo avessero tutto sto spazio salariale, hanno preso di tutto. Mcglinchey tanti soldi, bel rischio.
    Con tutti i LB a disposizione in questo mercato che si sarebbero accontentati di molto meno (vedi Pratt e Long per esempio) il contratto di Edmunds mi pare davvero uno spreco per i Bears, sopratutto con Sanborn già a roster e dato che poche ore prima avevi già firmato Edwards. Nel frattempo che si riempiono di off ball linebacker la loro pass protection continua a fare schifo e pure la secondaria non è tanto meglio.
    I Falcons spendono, queste firme potrebbero portargli qualche W in più, quelle che bastano per non avere una scelta abbastanza alta per selezionare un Qb l’anno prossimo

    I ravens niente? Probabilmente la questione Lamar ci sta bloccando il mercato, anche se in realtà non ci sono e non c’erano molti FA che ben si sposano con le nostre need. Anche se Meyers a queste cifre non mi avrebbe fatto schifo

    • Totalmente d’accordo con te su Meyers, per 11 milioni l’anno mi sembra un affare, anche Lazard. Il mercato dei cornerback è veramente sorprendente, 22 milioni in due anni a Byron Murphy mi sembrano veramente pochini.
      Taylor è efficace in pass pro, che è quello che interessa a KC, vediamo un po’.

      • Si è vero anche Lazard è andato a poco. Ai Jets che hanno già Wilson, Moore, C.Davis. A questo punto mi aspetto un rilascio di quest’ultimo.
        Hai ragione su J.Taylor, però sono cmq tanti soldi per quello che finora ha dimostrato in carriera. Viste le ultime operazioni Chiefs, immagino fra qualche mese saremo a lodare questa lungimirante mossa

        Riguardo a noi anche P.Peterson (14×2) come cb e A.Key come edge (21×3) non mi sarebbero dispiaciuti. Imagino che con la conferma di Lamar si vada, come al solito, di veterani per completare la difesa e si destini il grosso dello spazio disponibile su una acquisizione via trade di qualche Wr importante ( D-Hop x me ha ancora molto da dare). Una strategia che condivido completamente fosse davvero così. Poi a me piace tanto Ju-Ju. Uno con quella struttura e quelle mani che si muove nello slot credo gioverebbe a qualsiasi attacco nfl, compreso il nostro che ne avrebbe più bisogno di tutte.
        Se invece Lamar non verrà confermato giusto non spendere soldi in nessuna posizione e si cominci a tankare come si deve

        • I Chiefs sembrano non sbagliare un colpo. E Orlando Brown non mi sembra un gran perdita. Poi con Mahomes possono fare tutto. A me sembrano incomprensibili i Raiders: prendere Garoppolo al posto di Carr cedere Waller… boh…

        • Con questi ricevitori , un buon tight end e il roster giovane i Jets se prendono Rodgers diventano tra i favoriti, se Aaron si troverà bene con ambiente e allenatori…..

      • Certo la lega priorizza il pass pro, però anche a me 80 sembrano una follia, sia pure per un 25nne. Anche perché Taylor ha statistiche nel complesso non eccelse.
        Se pensiamo che ora ATL rifirma il suo RT per poco più della metà… Ok che ora fa 28 anni, e che eccelle nel run blocking, però parliamo, dati alla mano, del quarto miglior tackle della lega nella scorsa stagione.
        Per me i Chiefs stavolta hanno buttato i soldi. Mentre Fontenot ne esce fuori come uno stratega finissimo.

        • Fontenot sta facendo veramente un buon lavoro, dare continuità alla O-line è un’ottima idea se si tiene presente quanto buoni siano i giocatori firmati e rinnovati. Fra i migliori finora.

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