L’inizio della free agency si sta avvicinando a grandi falcate e con esso molti di noi saranno catapultati nuovamente nell’asettica e deprimente realtà: no, la mia, la nostra e la vostra squadra del cuore non si aggiudicherà il free agent che aggiusterebbe da solo un intero reparto. Quasi sicuramente, invece, dovremo accontentarci di alternative ben più economiche e infinitamente meno eccitanti e anche se – come abbiamo avuto modo di imparare l’ultimo autunno – grandi investimenti non automaticamente portano a grandi risultati, esaltarsi a marzo è uno di quei piccoli piaceri della vita capaci di renderla digeribile.
Già nei prossimi giorni inizieremo a leggere report di giocatori che all’inizio dell’anno nuovo NFL firmeranno con una determinata squadra, il tempo dell’indefinito si sta velocemente esaurendo: per questa ragione ho deciso di trascorrere un paio di pomeriggi a giochicchiare con la fantasia associando un free agent “perfetto a ogni squadra”.

Alcuni free agent sono oggettivamente più interessanti d’altri, quindi se per caso quello accostato alla vostra squadra del cuore è deludente non prendetevela, quasi sicuramente ho scelto quel nome per evitare di ripetermi parlando di giocatori già discussi poche righe prima.
Partiamo.


AFC NORTH

Baltimore Ravens – Lamar Jackson

I Baltimore Ravens hanno giocato la loro prima partita nel settembre del 1996 quando ero sulla terra da veramente pochi mesi. Nel corso della mia esistenza – letteralmente – raramente hanno avuto un quarterback anche solo decente, perciò figuratevi cosa possa pensare di uno capace addirittura di vincere l’MVP.
Dopo pochi anni in NFL Lamar Jackson è già il miglior quarterback nella storia dei Baltimore Ravens. Durante le negoziazioni contrattuali terrei ben presente che in quasi trent’anni siano riusciti a garantirsi un signal caller di livello solamente una volta.
Soprattutto perché siete tutti consapevoli dell’importanza della posizione, soprattutto in questo momento storico.


Cincinnati Bengals – Jawaan Taylor

Indipendentemente da tutto, finché i Cincinnati Bengals potranno contare su Joe Burrow saranno automaticamente in lizza per il Super Bowl: mettergli davanti una linea d’attacco di livello, però, renderebbe l’impresa ben più abbordabile.
Prossimamente potrebbero mettere alla porta La’el Collins che, nell’unico anno in Ohio, prima di rimediare un grave infortunio aveva immensamente deluso e penso debbano ancora deliberare se Jonah Williams faccia parte dei piani futuri o meno: insomma, la necessità di un tackle è più che evidente.
Jawaan Taylor rappresenta il giusto compromesso fra prezzo – infinitamente più economico di un Orlando Brown Jr. qualsiasi – e affidabilità in quanto reduce da quattro stagioni consecutive in cui ha giocato almeno 1000 snap concedendo sempre poco in pass blocking.


Cleveland Browns – Javon Hargrave

Insieme a Jessie Bates, Javon Hargrave è il miglior free agent difensivo di questa sessione di mercato e, non fosse per Myles Garrett, la D-line dei Cleveland Browns potrebbe essere considerata la peggiore della lega: servono rinforzi al più presto.
Credo che per attirarlo fra le proprie braccia sia necessario mettergli davanti al naso un assegno parecchio pesante, ma se i Browns vogliono competere sul serio non possono presentarsi ai nastri di partenza con una defensive line così porosa: Hargrave è uno di quei giocatori per cui vale la pena rompere il salvadanaio.
Anche perché ciò che può offrire in pass rush raramente lo si trova in un interior lineman.


Pittsburgh Steelers – Bobby Wagner

Bisogna comprendere le motivazioni del giocatore, ché se l’obiettivo è vincere un altro anello prima del ritiro non credo che gli Steelers siano la destinazione giusta, ma questa partnership avrebbe troppo senso per relegarla esclusivamente al mondo della fantasia.
Un linebacker esperto e brillante come Bobby Wagner a dirigere il traffico in una difesa con una tradizione così ricca e irripetibile che negli ultimi anni ha visibilmente patito la mancanza di un giocatore del genere: devo andare avanti ancora per tanto per convincervi della bontà di questa mossa?


AFC EAST

Buffalo Bills – Saquon Barkley

Immagino che, a questo punto, molti di voi abbiano già chiuso l’articolo.
Considero verosimile l’approdo di Saquon Barkley ai Buffalo Bills? Assolutamente no, una squadra del genere non può permettersi di spendere una quindicina di milioni di dollari per un running back, però questo è un articolo impregnato di polvere di fata e ingenuità, quindi lasciatemi sognare. Inutile dilungarsi, la semplice presenza di Barkley guarirebbe una piaga endemica che negli ultimi gennai è puntualmente costata loro l’opportunità di arrivare fino in fondo.
Le hanno provate tutte, perché non provare ad allestire un gioco di corse che vada oltre le folli scorribande di Josh Allen? Con Barkley a togliergli pressione dalle spalle Allen compierebbe il definitivo salto di qualità.
Ecco, magari anche solo un Miles Sanders andrebbe bene, o al limite un Kareem Hunt.


Miami Dolphins – Isaac Seumalo

La salute di Tua Tagovailoa è l’unica cosa che deve contare per questi Miami Dolphins che, con lui in campo, tendono a vincere. Non sono sicuro il suo fisico possa tollerare il logorio apportato da una stagione di football americano, ma provare a erigergli davanti un vero e proprio muro tornerebbe comunque comodo a un suo eventuale successore.
Liam Eichenberg non può essere schierato titolare anche nel 2023, motivo per cui investirei pesantemente su Seumalo, sposterei a sinistra Robert Hunt per fortificare quanto più possibile il lato destro – lato cieco per Tua in quanto mancino.


New England Patriots – Odell Beckham Jr.

Il nome di per sé provoca salivazione, ma non si possono dare troppe cose per scontate se si parla di un ricevitore trentenne reduce da una stagione persa per la seconda rottura dello stesso legamento crociato.
Il talento è troppo per non prendersi un rischio calcolato, soprattutto a pochi anni di distanza dall’aver coperto d’oro gente come Nelson Agholor e Jonnu Smith. OBJ diventerebbe immediatamente il miglior ricevitore mai messo a disposizione di Mac Jones e, anche se non più esplosivo come ai tempi dei Giants, credo abbia ancora nel serbatoio parecchie stagioni da mille yard.
Può ancora essere il go-to-guy di un quarterback? Penso di sì.


New York Jets – Jimmy Garoppolo

So bene che la maggioranza fra chi legge considera Garoppolo un quarterback con cui vinci “nonostante la sua presenza” piuttosto che un quarterback con cui vinci “grazie alla sua presenza”, ma non m’interessa.
La sua affidabilità, leadership e calma renderebbero una squadra strabordante di talento come lo sono i Jets automaticamente competitiva: se il 2022 ci ha insegnato qualcosa è proprio che questi abbiano innanzitutto bisogno di stabilità under center. Anche se effettivamente il bollettino medico di Garoppolo sta iniziando a essere inquietantemente folto.


AFC WEST

Denver Broncos – Ben Powers

Dopo il clamoroso flop di pochi mesi fa, non riesco ad aspettarmi spese folli da parte dei Denver Broncos, soprattutto a poche settimana di distanza dall’ennesimo sacrificio di scelte pesanti al draft, questa volta devolute ai Saints per assicurarsi Sean Payton.
Se il nome Ben Powers non vi dice nulla è già un ottimo inizio: sapete che le chiacchiere su un offensive lineman sono inversamente proporzionali alla qualità del suo lavoro, vero? Powers è reduce dalla miglior stagione della carriera e la sua relativa anonimia permetterà all’acquirente di toglierlo dal mercato a un prezzo più che ragionevole.
I fuochi d’artificio in Colorado sono finiti, ora ci si deve muovere con intelligenza.


Kansas City Chiefs – Marcus Davenport

I Kansas City Chiefs si sono velocemente trasformati nell’isola felice in cui un giocatore allo sbando approda per raddrizzare la propria carriera e, nel frattempo, vincere un anello. È successo con Smith-Schuster e con McKinnon, perché non dovrebbe succedere pure con Davenport?
Definirlo allo sbando sarebbe un’ingiustizia, ma sicuramente fino a questo punto della carriera non è stato in grado di giustificare l’enorme sforzo compiuto dai Saints per assicurarselo al draft. Il futuro di Frank Clark ai Chiefs è tutt’altro che chiaro al momento, quindi mettere le mani su un giovane pass rusher con tutti i mezzi atletici per dominare garantirebbe una vitale boccata d’aria fresca a un pass rush troppo inconsistente.


Las Vegas Raiders – Josh Jacobs

Se nel disastroso 2022 i Raiders sono rimasti (circa) competitivi fino a metà dicembre lo devono esclusivamente a Davante Adams, Maxx Crosby, Daniel Carlson e Josh Jacobs. Con una situazione under center tutta da definire credo sia nel loro miglior interesse tenersi stretto quello che è stato oggettivamente il miglior running back dell’ultimo campionato nonché cuore pulsante dell’intero reparto offensivo.


Los Angeles Chargers – Dalton Schultz

Dalton Schultz non è sicuramente il miglior tight end della lega, ma è un esemplare dannatamente solido e completo in un momento storico in cui di tight end di primo livello non ce ne sono poi così tanti.
Solido blocker e buon ricevitore, Schultz aggiungerebbe una dimensione all’attacco dei Los Angeles Chargers che, come abbiamo avuto modo di constatare durante l’ultimo campionato, ha disperatamente bisogno di ampliare l’arsenale a disposizione di Justin Herbert.


AFC SOUTH

Houston Texans – Jessie Bates

Più o meno ogni free agent di fascia alta potrebbe ragionevolmente essere associato agli Houston Texans, ma ho optato per Jessie Bates perché hanno bisogno di qualsivoglia giocatore di livello in grado di dare stabilità al proprio reparto di competenza. Bates si affiancherebbe a Pitre e Stingley e, a quel punto, la secondaria dei Texans comincerebbe ad assumere un aspetto piuttosto interessante.


Indianapolis Colts – Allen Lazard

Sarebbe buffo se gli Indianapolis Colts, la squadra più renitente della lega quando c’è da rimpolpare il proprio parco ricevitori tramite free agency, decidessero finalmente di sforzarsi a creare un contesto perlomeno competente per l’ennesimo nuovo quarterback chiamato a succedere il buon Andrew Luck.
Visto che le spese folli non sono contemplate nel loro modus operandi, aggiungere un ricevitore come Allen Lazard non risulterebbe affatto fuori luogo poiché non andrebbe a compromettere in alcun modo la loro flessibilità salariale e anzi, finirebbe per dare vita a un interessante mostro a due teste con Michael Pittman, giocatore dalle caratteristiche tecniche complementari a quelle del-forse-ex Packers.


Jacksonville Jaguars – Evan Engram

Il principale motivo per cui i Jacksonville Jaguars da anonima squadra sul 3-7 si sono elevati a efficiente compagine capace di spingere – quasi – al limite i Kansas City Chiefs ai playoff risiede quasi esclusivamente nel cambio di marcia del reparto offensivo in cui è resuscitato Evan Engram.
Trevor Lawrence ama fare affidamento sui tight end ed Engram, se riconfermato, andrebbe ad aggiungersi a una batteria di ricevitori collaudata e solida pronta ad accogliere il dimenticato Calvin Ridley. Il rischio di one year wonder è da tenere presente, ma la sua importanza all’interno dell’attacco dei Jaguars non deve essere sottovalutata.


Tennessee Titans – Kaleb McGary

Concludiamo con i Tennessee Titans, squadra in una posizione a mio avviso scomoda.
La linea d’attacco, nell’ultimo anno e mezzo, ha faticato a sostenere la produzione che ha permesso a Henry di affermarsi come incontrastato re dei running back e il taglio di Taylor Lewan ha aperto un cratere che deve assolutamente essere colmato. McGary eccelle in run blocking e ciò, considerando la predilezione di Vrabel per il gioco di corse, lo rende particolarmente appetibile.
Il prezzo potrebbe schizzare alle stelle ma restituire fosforo alla O-line deve essere una delle loro priorità in questa lunga offseason.


 

One thought on “NFL: un free agent per ogni squadra della AFC

  1. a Kansas City danno Clark libero quasi per certo ormai, io spero di no ma tutto sommato un giovane come Davenport che ha tutti i mezzi, sulla carta, per esplodere potrebbe andare piu’ che bene. in fondo, almeno ad oggi, il pass rush limitato di KC non sembra troppo un problema.

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