[I numeri relativi allo spazio salariale sono presi da Spotrac.]


NFC NORTH

Chicago Bears

  • Tutto, a partire dal buonsenso.

Spazio salariale: $97,786,266

Quasi cento milioni di spazio salariale con cui lavorare, la prima scelta assoluta al draft e un roster sostanzialmente vuoto: i Chicago Bears s’apprestano a essere gli indiscussi protagonisti dell’offseason.
Tale disponibilità, però, può indurre all’errore e addirittura alla catastrofe. La tentazione di spendere la prima scelta assoluta per un quarterback – al momento il più quotato è Bryce Young – potrebbe rivelarsi irresistibile per Ryan Poles e colleghi in quanto, va ricordato, non essendo stati loro a selezionare Justin Fields al draft non hanno alcun “legame” con l’elettrizzante quarterback.
In un contesto pietoso Fields ha dato prova di indiscutibili miglioramenti che hanno scaldato il cuore a una fanbase indotta all’apatia da anni di inettitudine: sorge naturale domandarsi cosa potrebbe combinare all’interno di un attacco perlomeno competente.
Hanno letteralmente bisogno di tutto tranne che di un quarterback, fossi in loro ci penserei una dozzina di volte prima di prendere decisioni azzardate.


Detroit Lions

  • Rinnovare Jamaal Williams;
  • Puntellare il reparto difensivo.

Spazio salariale: $15,924,119

Jamaal Williams non può assolutamente essere visto come uno dei migliori running back della NFL, tuttavia resta un giocatore fondamentale per i Detroit Lions. Non solo stiamo parlando di uno dei migliori arieti da sfondamento dalla lega, ma pure di una figura centrale nel giovane spogliatoio dei Lions: se riviviamo mentalmente la loro stagione ci imbatteremo sicuramente in una delle sue interviste. C’è la seria possibilità che stia nascendo qualcosa di molto importante in Michigan, rinunciare a un compagno di squadra così ben voluto e rispettato sarebbe controproducente, soprattutto perché è il giocatore stesso a darci l’idea di essere profondamente intrigato dalle prospettive future di questa franchigia.
Malgrado i netti miglioramenti nella seconda metà di stagione il lavoro da fare lungo il versante difensivo è ancora molto, quindi proverei a investire con lucida aggressività e mettere le mani su almeno un veterano di qualità. Per esempio c’è James Bradberry voglioso di un lauto contratto a lungo termine su cui io, defensive holding a parte, investirei senza pensarci due volte.


Green Bay Packers

  • Ripartire da capo e ritrovare la serenità;
  • Mettere a proprio agio Jordan Love.

Spazio salariale: $-8,841,812

Vuoi per le dimensioni della città, vuoi per l’azionariato popolare o per il bucolico romanticismo di Lambeau Field, Green Bay nel corso dei decenni s’è guadagnata la reputazione di locus amoenus privo di drammi e tossicità nel quale i giocatori possono godere della serenità necessaria per concentrarsi esclusivamente sul campo senza particolari distrazioni.
Negli ultimi anni, purtroppo per loro, una pervasiva nuvola nera s’è incagliata su Lambeau Field trasformando la squadra più storica di questa lega nel set di una pigra soap opera con protagonista Aaron Rodgers: grazie Aaron, è stato bello finché durato, ma è ufficialmente arrivata l’ora di voltare pagina.
Non voglio negarne il talento, ma i Green Bay Packers devono sbarazzarsi di lui, la situazione è irrecuperabile. Dubito abbia senso speculare eccessivamente sugli scorci di partita dati qua e là a Love, ma visto l’impegno preso per selezionarlo al draft credo che dopo tre anni di silenziosa panchina sia arrivato il momento di dargli un’opportunità.
Non sarebbe male circondarlo di ricevitori rispettabili.


Minnesota Vikings

  • Qualsiasi cosa riguardi la difesa;
  • Aiuto per Justin Jefferson.

Spazio salariale: $-21,319,469

Arrivato a questo punto mi sembra di essere un disco rotto: la difesa dei Vikings, nonostante nomi importanti, deve essere completamente ripensata.
Nelle ultime primavere hanno provato con scarsa fortuna a colmare le tante lacune che attanagliano il reparto tramite il draft, quindi credo sia ora di cambiare approccio e affidarsi alla free agency. Il giogo salariale li obbligherà a essere creativi e pensare fuori dagli schemi, ma un veterano che possa fare da chioccia ai vari Dantzler, Booth Jr. ed Evans tornerebbe indubbiamente comodo.
Justin Jefferson è un fenomeno generazionale ma un solo giocatore non può reggere sulle proprie spalle il peso di un gioco aereo ben sviluppato e funzionale: urgono rimedi visto che Thielen non è più quello di un tempo e Osborn sta per diventare free agent.
Sono veramente curioso di vedere se il nuovo front office si adagerà sugli allori della stagione da 13 vittorie più fuorviante di cui siamo mai stati testimoni o se si metteranno a lavorare a testa bassa per correggere i difetti strutturali di una squadra vicina alla conclusione di un ciclo.


NFC EAST

Dallas Cowboys

  • Non farsi scappare Tony Pollard;
  • Ampliare l’arsenale a disposizione di Dak Prescott.

Spazio salariale: $-7,622,887

Ho adorato Ezekiel Elliott, ma è fuori questione che Dallas non possa nemmeno sognarsi di sborsare più di 16 milioni per un running back così usurato, soprattutto perché l’attacco gira clamorosamente meglio quando è Tony Pollard a ricevere un maggior numero di tocchi. A proposito di Tony Pollard, fossi in loro farei il possibile per soddisfare quanto prima le sue ambizioni salariali. Sono totalmente consapevole della relativa importanza della posizione, ma un giocatore sufficientemente esplosivo per tramutare in touchdown ogni tocco merita indubbiamente di essere pagato.
L’ennesimo fallimento ai playoff ha evidenziato il disperato bisogno di un ricevitore di livello da affiancare a Lamb poiché il sacrificio di Cooper ha aperto una voragine che il perlopiù convalescente Gallup non è stato neanche lontanamente in grado di colmare. Non è necessario investire milioni pesanti sul Justin Jefferson di turno, ma se vogliono fare veramente strada a gennaio non possono pensare di scendere in campo con Noah Brown come secondo violino alle spalle dell’incontrastato leader Lamb.


New York Giants

  • Un po’ di pulizia;
  • Rinnovare un paio di contratti.

Spazio salariale: $43,339,480

Lo sapevate, lo volevate e lo avrete: sto per parlare di Kenny Golladay.
Sarò conciso: i New York Football Giants devono tagliare Kenny Golladay al più presto. Questo nuovo front office non avrà nessun problema ad ammettere un errore commesso dal povero Gettleman e, in generale, credo che nel corso delle prossime settimane mostreranno la porta a più di un giocatore messo sotto contratto prima del 2022.
Il taglio dei vari Golladay deve ovviamente essere controbilanciato da un paio di firme di spessore, anche se la loro priorità immagino sia rinnovare i contratti di Jones e Barkley, anche se non sarà facile. Leggevo che il buon Danny Dimes vorrebbe qualcosa come 45 milioni a stagione, numero così scriteriato che sinceramente mi sembra superfluo commentare.
Magari il cambio d’agente lo aiuterà a recuperare vitale lucidità, anche se stiamo vivendo un periodo storico in cui quando si parla di contratti di quarterback tendiamo tutti a perdere il lume della ragione.
Dispongono comunque di sufficiente spazio e flessibilità per divertirsi.


Philadelphia Eagles

  • Venire a patti con le perdite;
  • Rinnovare gente come Seumalo e Edwards.

Spazio salariale: $-2,752,840

Avete presente il celeberrimo discorso di Winston Churchill su sangue, fatica, lacrime e sudore? Se tifate Philadelphia Eagles dateci un ascolto il prima possibile visto che perlomeno le lacrime sono garantite.
Fra free agency e possibili ritiri potrebbero perdere una dozzina di titolari fra cui Kelce, Cox, Graham, Edwards, Seumalo, Bradberry, Sanders e Gardner-Johnson: in un mondo in cui esiste il salary cap rinnovare tutti è assolutamente impensabile, quindi vi consiglio di buttarvi avanti con il lavoro e iniziare a versare le prime lacrime.
Gli Eagles del 2022 potevano vantare il migliore roster della lega e ciò implica che le risposte, in questo caso, non vadano cercate chissà dove se non dentro di sé. Edwards e Seumalo sono due fra i giocatori che più hanno dimostrato di meritare un rinnovo contrattuale – anche se pure CGJ non scherza – e sono convinto che Roseman abbia ben chiare le priorità in vista di un’offseason cruciale.
È un peccato che un roster del genere sia andato subito a schiantarsi contro l’invalicabile muro salariale.


Washington Commanders

  • Rinnovare il contratto di Daron Payne;
  • …quarterback?

Spazio salariale: $6,970,714

L’orgoglio di questa squadra, ammesso ne sia rimasto uno, è senza ombra di dubbio la defensive line: rinnovare Daron Payne diventa dunque prioritario anche per una questione identitaria. Tenere insieme il quartetto Young, Payne, Allen e Sweat è quindi di vitale importanza per una squadra – e franchigia – perennemente in crisi d’identità.
La necessità di trovare una risposta nella posizione più importante del gioco sta cominciando a essere opprimente, ma come nel caso dei Colts non sono sicuro siano nella posizione di affidarsi al Derek Carr di turno, non sicuramente dopo i recenti fallimenti di Fitzpatrick e Wentz.
La loro situazione è intorbidita dall’incertezza che li attanaglia in quanto franchigia, quindi se si parla di Commanders Football Team – avete visto cos’ho fatto? – bisogna sempre essere pronti a possibili scossoni societari che farebbero scivolare il campo in secondo piano.


NFC WEST

Arizona Cardinals

  • Ripartire da zero.

Spazio salariale: $13,587,247

So che il prospetto d’un altra annata da tre-quattro vittorie provocherà epistassi ai tifosi, ma bisogna essere lucidi e razionali. Il 2023 quasi sicuramente rappresenterà l’ennesimo anno buttato in luce delle tempistiche dell’infortunio di Kyler Murray, quindi perché non catalizzare la necessaria ricostruzione facendo tabula rasa?
L’ex general manager Keim ha assemblato un pessimo roster ricolmo di lacune e pessimi contratti, quindi fossi in loro tenterei di accumulare quante più scelte possibili al draft scambiando quel poco di buono rimasto a roster finché ha una parvenza di valore. Il loro futuro deve essere Kyler Murray – quarterback che devo ancora capire come mai sia criticato con tutto questo livore – e sono convinto che apparecchiare la tavola per il suo ritorno rappresenti il loro miglior interesse.
Il 2023 rappresenta un’importante occasione per riflettere, rifornirsi e rifondare.


Los Angeles Rams

  • Decongestionare lo spazio salariale;
  • Linea d’attacco, linea d’attacco e ancora linea d’attacco.

Spazio salariale: $-15,702,453

Il 2022 dei Los Angeles Rams è stato sabotato da un’incredibile serie di infortuni che, a un certo punto, li costringeva a rimescolare settimanalmente la linea d’attacco – durante il corso del campionato hanno spedito in campo ben 15 offensive lineman differenti. Possiamo puntare il dito quanto vogliamo in direzione della scarsa lungimiranza del modus operandi di Snead, anche se potendo vantare un Lombardi in bacheca credo abbiano ragione lui.
Iniziare immancabilmente il draft verso la conclusione del secondo giorno li condanna spesso e volentieri a selezionare giocatori tutto fuorché pronti per un ruolo da titolari, per questa ragione ritengo fondamentale che investano su esperienza e profondità. Non possono chiaramente ambire ad All-Pro o affini, ma mettere sotto contratto diversi veterani – magari in grado di coprire più posizioni lungo la linea d’attacco – scongiurerebbe il rischio di trovarsi nella stessa posizione della scorsa stagione.
Affinché questo sia possibile, potrebbero essere costretti a privarsi di un paio di pezzi pregiati con contratti alquanto pesanti. Scegliete voi il nome che preferite.


San Francisco 49ers

  • Fortuna;
  • Rinnovare Nick Bosa il prima possibile;
  • Profondità generale.

Spazio salariale: $3,187,380

Sto cominciando a stufarmi di parlare seriamente dei San Francisco 49ers, squadra inevitabilmente e inconfutabilmente sabotata dalla sfortuna. Non credo sia umanamente possibile muovere qualsivoglia critica al front office di una franchigia arrivata al Championship Game guidata dal terzo quarterback e che, poco dopo metà partita, ha dovuto rinunciare pure al quarto per infortunio.
Non hanno chissà quali problematiche, un po’ di profondità in secondaria e lungo la defensive line potrebbe fare al caso loro. Sarà invece da monitorare la situazione McGlinchey, offensive tackle che malgrado lasci un po’ a desiderare in pass protection eccelle in run blocking: tenteranno di tenerlo o cercheranno risposte altrove?
Concludo affermando l’ovvio: devono rinnovare al più presto Nick Bosa, giocatore per forza di cose destinato a diventare il difensore più pagato della lega. Non ho nulla da obiettare a chi lo definisce il miglior difensore della lega e, molto semplicemente, se si ha la fortuna di avere a roster un giocatore del genere tendenzialmente si deve fare il possibile – e oltre – per tenerselo stretto.


Seattle Seahawks

  • Sostanza lungo la defensive line;
  • Rinnovare Geno Smith.

Spazio salariale: $31,343,071

È raro che una squadra arrivi ai playoff pur concedendo 150.2 rushing yard a partita – una statistica del genere fa da cartina tornasole allo stato dell’arte in NFC: Seattle non può adagiarsi sugli allori di una stagione sorprendente, il lavoro da fare per rendere veramente competitivo questo roster è tanto.
Devono dare priorità alla difesa, reparto consistentemente senza risposte al cospetto degli attacchi di livello – guardasi la partita ai playoff contro San Francisco – e l’eventuale miglioramento parte dal centro del reparto.
La vera priorità, però, non può che essere il rinnovo contrattuale di Geno Smith. Non sono sicuro riuscirà a replicare il magico 2022 e al contempo ritengo inevitabile che qualsiasi contratto firmerà possa essere legittimamente definito esagerato, ma non hanno altra scelta. Smith che firma il contratto della vita con i Seahawks dodici mesi dopo che questi si sono privati di Russell Wilson: per favore, rileggete ad alta voce.
Pazzesco, vero?


NFC SOUTH

Atlanta Falcons

  • Tutto.

Spazio salariale: $55,778,608

Subito volevo parlare della difesa. Poi ho ritenuto opportuno virare sulla linea d’attacco ché proteggere un giovane quarterback è il miglior modo per garantirgli un futuro fra i professionisti… finché non mi sono ricordato della desolante penuria di ricevitori: credo che un ermetico “tutto” possa restituirvi una diagnosi piuttosto fedele sullo stato di questo roster.
Come già detto, hanno bisogno di tutto, a partire dal quarterback… vero?
Abbiamo visto decisamente troppo poco da Ridder per esprimerci sul suo futuro in NFL, ma sto cominciando a imbattermi con una certa insistenza in fotomontaggi di Lamar Jackson in rossonero… dunque? Semplicemente buontemponi che inquinano Instagram con “arte” da due soldi?


Carolina Panthers

  • Il solito immancabile quarterback;
  • Armi offensive.

Spazio salariale: $-9,562,644

Do per scontato che i Panthers, esattamente come Colts e Commanders, tenteranno di risolvere una volta per tutte l’annoso problema quarterback passando dal draft – o, in caso, rivolgendosi a qualcuno leggermente più affermato dei vari Bridgewater, Darnold e Mayfield.
A questo punto potreste chiedermi come mai indichi tale posizione se poi procrastino al draft: è per invitarvi a tenere gli occhi aperti e non sorprendervi in caso di firme. Ritengo il draft la via più sensata, ma non è assolutamente detto che i vari front office siano democristiani e pazienti come lo posso essere io in queste righe.
Ciò detto, chicchessia quarterback dovrà obbligatoriamente contare su qualcun altro all’infuori del povero D.J. Moore. Aggiungere fosforo a un attacco terribilmente prevedibile e monodimensionale è categorico se si vuole mettere il quarterback di domani in posizione di avere successo.


New Orleans Saints

  • Alzare bandiera bianca.

Spazio salariale: $-44,355,434

Tutte le cose finiscono, anche quelle meno belle. I Saints, testardamente, hanno provato a ignorare il ritiro di Drew Brees spingendo il più possibile in là la data del fisiologico ricambio generazionale a suon di quarterback-toppa. Purtroppo per loro, però, né Winston né Dalton hanno saputo tenere competitivo un roster incredibilmente costoso ed esperto e, arrivati a questo punto, credo debbano piegarsi alla volontà del salary cap e ripartire da zero.
Guardate il numero che segue il segno meno, guardatelo. Loomis si destreggia nella ginnastica salariale meglio di qualsiasi altro general manager, ma nemmeno lui può fuggire all’inevitabile.
Poi come minimo prenderanno Derek Carr provando ad allungare ulteriormente la penosa agonia che sta definendo il dopo-Brees.


Tampa Bay Buccaneers

  • Staccare la spina.

Spazio salariale: $-55,594,949

L’unica squadra messa peggio dei New Orleans Saints.
I free agent sono ovviamente tantissimi, non potrebbe essere altrimenti per una squadra che ha vissuto le ultime tre stagioni alla giornata – forma mentis obbligatoria per una squadra in mano a un ultraquarantenne -, credo proprio che nessuno necessiti più urgentemente di un bel repulisti.
Non devono essere spaventati dal futuro, nei momenti di sconforto potranno collettivamente guardare lo splendido anello vinto un paio d’anni fa e metabolizzare la prevedibilità di una catastrofe più che annunciata.
Servirà tempo, ma ora come ora allungare il brodo non ha alcun senso, è tempo di ripartire con assoluta serenità.


 

5 thoughts on “NFL: cosa dovrà fare ogni squadra NFC nella free agency 2023

  1. Da tifoso packers categoria romantico separarmi da Rodgers è un trauma ma dopo quest’anno disgraziato devo arrendermi anche io. Su love non sono convinto per niente, da kamikaze tenterei la fortuna al draft anche se capisco che le priorita’ possano essere altre.

  2. Nelle poche partite giocate secondo me Ridder ha fatto vedere delle buone cose, una possibilitá la meriterebbe.

  3. Mahomes è diventato, dopo il solo Brady, l’unico QB strapagato a vincere un superbowl.
    Dovrebbero tutti prendere nota invece di rompere il salvadanaio a caso…

  4. L’analisi sui Falcons mica mi convince tanto: tra Pitts, Allgeier, lo swiss knife Patterson, London WR1 e Zaccheus WR3, manca solo un WR2, e direi che non è impresa impossibile.
    Col taglio di Mariota ora sfiorano i 70 milioni di spazio…
    McGary dovrebbe restare, a questo punto il vero problema è la difesa, soprattutto la linea.
    A meno di non incasinare tutto accollandosi Lamar J.
    Opzione molto temuta dalla fanbase.

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