Forse sono troppo eccitato per l’inizio della stagione, forse ho semplicemente disperato bisogno della regular season per regalare un po’ di coerenza alla mia esistenza o forse sono stato plagiato dai colleghi – lasciatemi sognare almeno qua sopra – americani che si nutrono quotidianamente di ciò che sto per proporvi.
Dopo tutti questi anni e questi articoli chi sono io per non prostarmi al cospetto delle bold prediction, ossia previsioni non particolarmente ragionate, vere e proprie provocazioni iperboliche nell’anima, esagerazioni non supportate da alcun tipo di percorso logico?

Essenzialmente nei prossimi paragrafi vomiterò alcuni pronostici che quasi sicuramente non troveranno riscontri nella realtà ma che nel caso contrario… No, non preoccupatevi, non posso umanamente pavoneggiarmi, sono sei anni che non ne azzecco una, il passivo è troppo pesante per sperare in miracolose rimonte.
Dunque…

[Non sembra anche a voi che la copertura della NFL in America sia diventata un loop di dibattiti attorno a bold prediction proferite da soggetti come Skip Bayless che sono in tivù esclusivamente per innervosire lo spettatore? Fortuna che esistono oasi come The Athletic, finché il Times non erigerà un paywall che in confronto la Grande Muraglia è il prodotto di una partita a Tetris durata cinque minuti.]


1) I Detroit Lions accederanno ai playoff

Al 99% questo è il tipico caso di esaltazione da Hard Knocks – malattia stagionale da non sottovalutare -, ma come vi ho già ripetuto più e più volte comincio a essere intrigato dal progetto tecnico allestito in tempo record dai Detroit Lions.
Lasciatemi provare a illustrarvi il mio ragionamento – anche se va contro il concetto di bold prediction.

L’attacco, Goff a parte, mi piace tantissimo e sono convinto che il duo Swift-Williams dietro una linea d’attacco del genere raccoglierà il successo sufficiente ad aprire le porte alla play action e renderla la loro arma più efficace: il corpo ricevitori, deprimente per quasi tutta la scorsa stagione, può ora contare sulla creatività dopo la ricezione di playmaker come St. Brown, Chark e Williams.
La difesa al momento non mi impressiona per niente ma in una division – e conference – del genere Detroit nove o dieci partite potrebbe assolutamente vincerle: nel 2021 è uscita sconfitta con uno scarto inferiore/uguale a un possesso in sei partite. E una, contro Pittsburgh, è terminata in pareggio.
Sono più vicini di quanto possiamo credere.


2) Justin Jefferson sfonderà il muro delle 2000 yard di ricezione

Cooper Kupp è un fantastico giocatore e non voglio in alcun modo mancargli di rispetto, ma provate a proiettare il suo utilizzo nel 2021 su Justin Jefferson, giocatore atleticamente più talentuoso dell’onnipresente ricevitore dei Los Angeles Rams: Jefferson sa liberarsi, O’Connell sa creargli spazio attorno e Cousins sa mettergliela in mano, cosa volete di più?
La bellezza del reparto offensivo dei Vikings è una profondità che fa sì che concentrarsi esclusivamente su Jefferson sia una pessima idea dal momento che snobbare gente come Dalvin Cook e Adam Thielen è puro e semplice masochismo.

[Sfonderà il muro delle 2000 yard durante la diciassettesima partita.]


3) Trey Lance sconquasserà la NFL come fatto da Patrick Mahomes nel 2018

Ve l’avevo già spiegato qualche settimana fa, ma siccome repetita iuvant e un elenchino puntato non si nega a nessun articolo…

  • Entrambi sfoggiano dei bellissimi riccioli;
  • Entrambi sono reduci da un primo anno di semi-redshirt;
  • Il loro allenatore è un genio offensivo;
  • Il quarterback che li ha preceduti è universalmente considerato un game manager umanamente ineccepibile;
  • Le loro maglie sono biancorosse;
  • Entrambe le squadre, per assicurarseli, hanno dovuto sacrificare preziose scelte al draft per scalare il tabellone;
  • Tutti e due hanno un braccio destro molto importante.

Che articolo di qualità che sto partorendo, sì sì.


4) Questa sarà l’ultima stagione di J.J. Watt

A marzo Justin James Watt compirà 34 anni e, dal 2016 a oggi, è stato in grado di scendere in campo per tutte e sedici – ora diciassette – le partite che compongono la regular season solamente in due occasioni, nel 2018 e nel 2020.
Watt è un vero e proprio patrimonio per questo sport e questa lega, è fuori questione che senza di lui l’ultimo decennio sarebbe stato meno emozionante e divertente – il suo 2014 sarebbe da esporre al museo -, ma se l’ultimo lustro ci ha insegnato qualcosa è più probabile che non che la sua stagione si spenga in IR: arrivato a questo punto avrebbe senso sottoporsi ancora una volta al deumanizzante ed estenuante processo di recupero da un infortunio?
A parer mio, no.


5) Questa sarà anche l’ultima stagione di Lamar Jackson ai Baltimore Ravens

Le soluzioni, nella mia testa notoriamente fatalista e pessimista, sono due: o i Ravens raggiungono l’accordo Jackson prima dell’inizio del campionato o, purtroppo o per fortuna, il 2022 sarà il suo ultimo anno in Maryland.
Come ben saprete, Jackson non si sta servendo di un agente e ciò non può che incrinare i rapporti con il front office che, da mesi, sta provando a fargli capire che il contratto totalmente garantito firmato da Deshaun Watson sia una terribile – ed eticamente disgustosa – aberrazione, non sicuramente la norma.

Le negoziazioni si fermeranno al kickoff e credo proprio che stia per scoccare la mezzanotte: nel 2023 Lamar Jackson sarà il nuovo quarterback dei Carolina Panthers.
Bold prediction al quadrato.


6) Tom Brady vincerà l’MVP giusto per scucirci qualche altro superlativo

Mentre noi ci spelliamo le mani su giovinastri come Mahomes, Allen, Burrow, Herbert, Jackson, Murray e Prescott, Tom Brady zitto zitto troverà il modo di rimpinguare la propria esagerata bacheca con un altro trofeo.
Il ritiro di Gronk peserà, ovviamente, ma mi sento piuttosto sicuro ad affermare che il receiving corp formato da Mike Evans, Chris Godwin, Russell Gage, Julio Jones, Breshad Perriman e Scotty Miller sia il migliore con cui abbia mai operato.
Poi ricordate tutta quella storia del ritiro? Ecco, secondo me sarà più motivato che mai.


7) Tutte le squadre della AFC West si qualificheranno ai playoff

Siamo sicuri che questa sia una vera bold prediction?
Ci vedo decisamente troppa logica dietro.


8) Davis Mills dimostrerà di essere la soluzione dei Texans

Questa non è nemmeno troppo esagerata, il Mills visto durante l’ultimo quarto dello scorso campionato è un quarterback che senza ombra di dubbio merita una maglia da titolare in questa lega.
Non credo che Houston vincerà un numero sorprendentemente alto di partite, ma sono altresì convinto che l’aumento della qualità media del roster sia sufficiente a garantire un deciso cambio di marcia che farà dormire sonni tranquilli a un front office che ha affrontato più che brillantemente le prime fasi di una dolorosa ricostruzione.


9) I Dallas Cowboys non andranno ai playoff

Trollare i tifosi dei Dallas Cowboys è sempre troppo divertente, soprattutto in articoli non seri come questo.

[Ovviamente quando i Cowboys si qualificheranno ai playoff con il terzo seed della NFC qualche tifoso mi sbandiererà lo screenshot di questa mia uscita: R-E-L-A-X.]


10) I Buffalo Bills vinceranno il loro primo Super Bowl battendo i San Francisco 49ers

Potevo forse concludere questo articolo senza mai nominare la mia nuova squadra del cuore, i Buffalo Bills?
Scherzo, non sono la mia squadra del cuore, ma dopo mesi di «questo sarà l’anno dei Buffalo Bills» questa mi sembrava essere l’unica conclusione appropriata.
A venerdì con la prima guida dell’anno!


 

2 thoughts on “Dieci bold prediction per il 2022 NFL

  1. Caro Mattia, fossi in te sarei felice del mancato rinnovo di Lamar!!! Lui sta chiedendo uno sproposito sia in termini squisitamente numerici che contrattuali, cercando di forzare la mano come è riuscito (inspiegabilmente) a fare Watson a Cleveland (contenti loro…, con questa mossa per me i Browns sono tornati 5 anni indietro ai tempi in quei erano la peggior franchigia Nfl e facevano ridere tutti per la loro “programmazione”!). Il front office di Baltimore non è però fesso e soprattutto… dove sono le grandi e trascinanti prestazioni nei playoffs! Semplicemente non ci sono, perchè il buon Lamar a certi livelli non ci è mai arrivato, non ci arriverà mai e non ci porterà mai i compagni. Punto. Lamar è un ottimo scrambler, ma è e resta un mediocre passatore e signal caller, nonostante innegabili progressi fatti nel tempo. Per me resa un ottimo halfback, che sa anche lanciare. Lui ovviamente però non vuole rinnovare a cifre di poco superiori a quelle che meriterebbe un runner di livello e quindi ci prova. Il suo tempo a Baltimore è finito, non può portarvi più in alto. In altre squadre di livello più basso può fare bene e alzare il livello, ma da voi ha invece fatto il suo tempo dimostrando ampiamente di NON ESSERE il qb da Superbowl, per mille motivi. Se la dirigenza Ravens azzecca il prossimo Qb, tornate contenders immediatamente. Se rinnova invece, vi godrete ancora splendide sue cavalcate fino all’Epifania…poi tutti a casa! Rallegratevi fans dei Ravens, stanno tornando tempi davvero vincenti!

  2. Predictions molto carine, al solito il bello della NFL è che niente è scontato.
    Finalmente si inizia!
    La scelta dei Ravens è diabolica, Lamar mette a rischio la sua integrità fisica sempre e il calo di prestazioni dei QB paragonabili del passato è stato drammaticamente repentino (c’era superman, e oggi siamo al Newton chi?). Ma il record con lui a smistare gioco, non un’opinione, è spaziale. Se non è bravo per molti che leggo qui, concediamogli almeno di essere molto fortunato.
    Aggiungo i miei pronostici audaci:
    – New Orleans vincerà la NFC south;
    – Indianapolis arriverà da underdog al Championship in una AFC mai così forte. Ma Buffalo è troppo di più per andare oltre;
    – Chase sarà il giocatore offensivo dell’anno, e Bosa jr il difensivo;
    – Cleveland perderà l’accesso ai playoff alla fine, perché Watson giocherà peggio di Brissett;
    – Brady vincerà il 72° superbowl della carriera, ma divorzierà da Gisele e lei sposerà me ;)

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